Viene presentata la vicenda della Chiesa nel periodo del liberalismo (dalla Rivoluzione francese ai primi del '900). Nel volume viene analizzata l'età della Riforma protestante e cattolica, la ricerca delle cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la guerra fredda, il Concilio Vaticano II.
Questo secondo volume del "Corso inusuale di catechesi" prende in considerazione la storia, cioè la secolare vicenda della famiglia umana nella quale trova posto l'evento salvifico e con esso l'azione dello Spirito Santo, il prodigio inesausto della santa Chiesa cattolica e il dono sorprendente dell'Eucaristia. Una lettura agile e originale del grande evento cristiano che ha cambiato la storia.
Viviamo un passaggio senza fine. Una intima responsabilità ci lega al nostro tempo ormai spinto da un moto incessante e accellerato. Oggi è più difficile essere responsabili verso il proprio tempo, percepirlo come qualcosa di cui prendersi cura, di cui rendere conto a noi stessi e agli altri. E' per questo motivo che occorre ripensare continuamente il senso della responsabilità, la sua provenienza, il futuro che da esso può scaturire. Essere responsabili significa procedere all'altezza delle sfide della propria vita. Significa in fondo vivere.
Ciascuno di noi verifica quotidianamente, nella vita di coppia e nel mondo del lavoro, quanto importante sia l'arte di farsi amare. La seduzione, cioè il desiderio di piacere e la capacità di suscitare l'attenzione altrui, che si realizza con il corpo e la psiche, il linguaggio, i gesti, lo sguardo, è una risorsa fondamentale per coltivare e arricchire le relazioni affettive e professionali, per scongiurare la solitudine e la depressione. Ma se è vissuta come un traguardo da conquistare anche a costo di sacrificare la propria individualità, adottando comportamenti insistentemente proposti dai media, allora può diventare fonte di stress e frustrazione, una vera ossessione che ostacola il raggiungimento della maturità psichica, soprattutto in amore.
Questo breve scritto, ormai considerato un classico della letteratura post-clandestina, racconta della retata nazista nel Ghetto di Roma, che nel volgere di una mattina si concluse con la deportazione di mille ebrei. Lettori e critici lo hanno giustamente accostato ai primi capitoli della "Storia della Colonna Infame" per la qualità dello stile che si accompagna al valore documentario. Con una prefazione di Natalia Ginzburg.
"Hanno questo di proprio le opere di genio, che quando anche rappresentino al vivo la nullità delle cose, quando anche dimostrino evidentemente e facciano sentire l'inevitabile infelicità della vita, quando anche esprimano le più terribili disperazioni, tuttavia ad un'anima grande che si trovi anche in uno stato di estremo abbattimento, disinganno, nullità, noia e scoraggimento della vita, o nelle più acerbe e mortifere disgrazie (sia che appartengano alle alte e forti passioni, sia a qualunque altra cosa); servono sempre di consolazione, riaccendono l'entusiasmo, e non trattando né rappresentando altro che la morte, le rendono, almeno momentaneamente, quella vita che aveva perduta". (G. Leopardi)
Il volume raccoglie alcuni discorsi e omelie di fra Giacomo Bini rivolti alle clarisse in occasione delle sue visite alle Federazioni delle clarisse o alle province dei Frati minori d'Italia. Pur in tempi e in luoghi diversi, fra Giacomo ha offerto aspetti inediti sulla formazione, sulla contemplazione, sull'itineranza, sui voti, sulle strutture, sulla complementarietà tra il primo e il secondo Ordine, sui rapporti intergenerazionali, sulla formazione alla relazione, su Maria, sulla missione nella chiesa per il mondo. Questo libro offre l'opportunità di entrare nel mondo delle contemplative e condividere con loro la continua ricerca di Dio nella propria vita e nell'oggi della storia.
Destinatari
Per chi vuole approfondire il carisma di Francesco e del movimento che da lui ha preso avvio e per chi intende rivivere gli autentici valori delle origini.
Autore
GIACOMO BINI è entrato nell'ordine francescano nel 1956 ed è stato consacrato presbitero nel 1964. Dal 1969 gli sono stati affidati vari incarichi: insegnante di liturgia presso il Seminario regionale di Fano, maestro dei novizi, definitore e vicario provinciale delle Marche, guardiano e parroco in Urbino. Nel 1982 partecipa al progetto Africa. È stato maestro dei giovani in formazione in Rwanda e Tanzania e, in seguito, ministro provinciale. Nel 1997 è stato richiamato per ricoprire la carica di ministro generale dell'Ordine fino al 2003.
Il testo vuole porsi tra la porta della chiesa e la strada, per mantenere sempre vivo il monito: celebro l'eucaristia perche celebro la vita. E' rivolto a tutti coloro che vogliono ripartire dall'eucaristia, per ricominciare a credere. Fino a non molti anni fa il pane veniva preparato e cotto in casa, nel forno a legna. Era un rito, un momento atteso e di attesa perche significava speranza. Il pane e l'anello di congiunzione fra la vita e l'eucaristia. In questo libro non si spiega o si presenta l'eucaristia come celebrazione, ma si cerca di offrire un ponte fra l'altare e la vita. La domenica, come giorno del Signore, ricorda all'uomo che l'amore e relazione e il pane e cibo da condividere. Da qui nasce la comunita. Come il pane viene cotto per sfamare la famiglia,cosi l'eucaristia da una comunita perche si renda lode, grazie e ragione della propria fede.
Il libro e utile per conoscere dal vivo e in profondita una realta, quella dei monasteri e della vita claustrale, spesso equivocata e distorta. Il libro comprende due parti: la prima parte riporta la viva voce dell'esperienza delle claustrali, e delle giovani che si sentono portate a questa vocazione; la seconda e una riflessione teologico-pastorale-vocazionale da parte dell'autore a riguardo della vocazione alla vita di contemplazione di oggi. In ogni caso prevalente e l'elemanto dell'esperienza: il racconto di un cammino di formazione e condivisione vissuto con un monastero di monache di clausura.
Il card, Biffi rilegge, con straordinario acume critico, le figure di Pinocchio, Peppone, don Camillo, e dell'Anticristo. Il volume ha tutte le caratteristiche per essere, nel suo genere, un best seller. Nel volume il Card. Biffi, prendendo spunto da alcuni argomenti e da alcuni autori da lui particolarnente apprezzati, analizza la figura dell'Anticristo, quella di Pinocchio, Peppone e don Camillo, la Rivoluzione Francese, il Risorgimento, i concetti di nazione, stato, l'identita cristiana.
Uno studio che sottolinea la modernità della visione francescana del mercato che, ben prima dell'etica protestante di Weber, considerava la ricchezza individuale una componente fondamentale del bene comune. L'analisi della ricchezza dei laici chiarisce il modo in cui i cristiani devono fare un uso appropriato dei beni terreni. Per questo producono scritti sulla circolazione del denaro e sulle regole del mercato, distinguendo tra investimento sociale della ricchezza e accumulazione improduttiva. La figura del mercante operoso è positiva nella misura in cui contribuisce alla crescita della "felicità cittadina", mentre la ricchezza del proprietario terriero che si limita ad accumulare beni appare sterile e negativa.