Il libro è giunto alla seconda ristampa a seguito delle insistenze di operatori pastorali, educatori, giovani e adulti alla ricerca di riflessioni serie su alcuni temi cristiani, i "temi cristiani maggiori" appunto. Alla plausibilità di tali motivazioni si coniuga la consapevolezza di poter offrire l'insegnamento, ancora attuale, di un autentico maestro dello spirito. La presente edizione raccoglie testi inediti, cronologicamente distanti da quelli della prima, capaci di integrare la precedente, senza sminuirne la ricchezza: semmai illuminandola ulteriormente.
Nei secoli XII e XIII si manifestano fenomeni di eterodossia collocabili in una peculiare dialettica: da un lato, si assiste al moltiplicarsi di esperienze religiose in mille direzioni e, dall'altro, cresce l'intolleranza ecclesiastica verso ogni forma di autonomia, in concomitanza con una volontà di inquadramento complessivo di ogni aspetto della vita degli uomini. La sintesi non fu sempre possibile, né sempre si realizzò. Ne derivarono esclusioni, anche violente, e integrazioni proficue. Una parte prevalse, l'altra soccombette: storicamente vinti furono gli eretici, vincitori gli uomini di chiesa. La storia degli eretici è letta qui in connessione con la storia delle gerarchie ecclesiastiche, tese alla elaborazione di una dottrina della salvezza razionalizzata e pacificata. Poiché il conflitto fu tra individui e gruppi dalle idee e dai comportamenti diversi e antagonistici, il libro ruota intorno a figure-cardine individuali e collettive: da Pietro di Bruis a Dolcino di Novara attraverso valdesi, umiliati, catari, amalriciani, apostolici e "santi" eretici.