Pochi scrittori hanno saputo raccontare l'Italia con la stessa libertà di sguardo di Giovanni Comisso, in modo così estroso e zingaresco. Definito autore da vela e non da scrittoio, Comisso è stato davvero un narratore "dalle suole di vento", un "battello ubriaco di golfi e di mari" che "ha divorato il dono della vita non chiedendosi nulla". Viaggia là dove non arrivano i treni, visita città e contrade dimenticate alla scoperta di un'Italia recondita, fuori dalle rinomanze turistiche; ogni occasione, per lui, si trasforma in un'avventura, ogni paese nasconde una sorpresa, ogni dettaglio rivela una bellezza nascosta. In questo libro sono raccolti alcuni tra i suoi migliori racconti di viaggio lungo il nostro Bel Paese, a partire dagli anni '20 fino agli anni '50, quando l'ombra della distruzione di quel mondo iniziava a profilarsi. Nell'antologia emergono contemporaneamente l'immagine di un paese umile e incantevole che non c'è più e il ritratto di uno scrittore tra i più originali che la nostra letteratura abbia conosciuto.
Testo inedito, pubblicato per la prima volta, con la prefazione di Chiara Lubich, questa Via Crucis ci permette di ripercorrere il calvario doloroso di nostro Signore Gesù Cristo con foto e riferimenti precisi a Gerusalemme.
P. Giovanni Alberti, noto autore e guida in Terra Santa da oltre 30 anni, guida il lettore (sia singolo che in comunità) a vivere l’ultimo viaggio di Gesù che lo porta alla Croce redentrice.
Composto da 80 pagine, tutte a colori, patinate, f.to tascabile, caratteri grandi, ben leggibili, testo chiaro, semplice e profondo allo stesso tempo con foto reali dei luoghi della Passione, vissuti attraverso la testimonianza e le riflessioni dell’autore.
«La post-verità è il frutto maturo e velenoso di un albero che molti giardinieri hanno contribuito a innaffiare e concimare: alcuni con buone, altri con pessime intenzioni, altri ancora senza interrogarsi troppo sulle possibili conseguenze. Ma perché allora proprio oggi questa improvvisa attenzione, questo soprassalto di interesse e di allarme?».
Eletta parola dell’anno 2016 dall’Oxford Dictionary, la post-verità è entrata ormai nel linguaggio giornalistico e nel parlare comune. Su che cosa sia, come ci siamo arrivati, quali gli effetti positivi e quelli perversi c’è una grande confusione e un’asfissiante retorica. In un incalzante percorso attraverso concetti filosofici, teorie sociologiche, strategie comunicative e originali interpretazioni di eventi e processi sociali dall’inizio del Novecento fino ad oggi – dal sorgere dei mass media ai social network – questo saggio è una guida per chi vuole capire che cosa sta succedendo nella società e nella cultura occidentale senza moralismi e catastrofismi.
Guido Gili insegna Sociologia della comunicazione e dei media nell’Università del Molise, dove è stato preside della Facoltà di Scienze Umane e Sociali e ha diretto il dottorato in Sociologia e ricerca sociale. Ha insegnato nelle università di Bologna, Macerata e Luiss “Guido Carli” (Roma). Componente di comitati scientifici di Centri di ricerca, Fondazioni e riviste, ha anche fatto parte del Consiglio di Amministrazione del quotidiano “Avvenire”. I suoi studi hanno contribuito a illuminare temi fondamentali come la credibilità, la manipolazione, l’ecologia della comunicazione, la violenza dei media, le dinamiche dell’opinione pubblica. Tra i suoi lavori più recenti: Comunicazione, cultura, società. L’approccio sociologico alla relazione comunicativa (con F. Colombo), La Scuola, Brescia 2012.
Giovanni Maddalena insegna Filosofia della comunicazione e del linguaggio nell’Università del Molise. Affermato studioso di semiotica, di Peirce, del pragmatismo americano, di Vasilij Grossman, è membro del Comitato scientifico internazionale dell’École Normale Supérieure di Parigi. Ha tenuto corsi di insegnamento e cicli di conferenze in università francesi, statunitensi e latino-americane. È autore di una proposta filosofica originale in The Philosophy of Gesture, McGill-Queen’s University Press, Montreal 2015. Per Marietti ha curato l'edizione italiana di Owen Barfield, Salvare le apparenze. Uno studio sull'idolatria (2010) ed è autore, con Guido Gili, del saggio Chi ha paura della post-verità? Effetti collaterali di una parabola culturale (2017). La sua opera prima di narrativa è la raccolta di tragedie teatrali I sicofanti - Irene. Dilogia del potere (2012).
Questo libro, composto da due tomi, è come un puzzle le cui tessere sono ricavate da oltre 90 Quaderni promossi a partire dal 2002 dall'ultimo segretario del cardinale Colombo, mons. Francantonio Bernasconi. Vi si trovano testimonianze e rievocazioni che sottolineano i molteplici aspetti della ricca personalità di Colombo, che fu arcivescovo di Milano durante la transizione ecclesiale del Concilio Vaticano II. A notizie biografiche poco note, si affiancano approfondimenti sull'indole letteraria del cardinale, che coltivò soprattutto da giovane sacerdote, e temi di attualità sull'applicazione delle novità conciliari, sulle sfide sollecitate dalla stagione del terrorismo, delle campagne inerenti al divorzio, all'aborto, al femminismo... Sono numerosi gli interventi inediti dello stesso Colombo, assieme a voci significative, come quelle di Dionigi Tettamanzi - che ha promosso la presente opera - Carlo Maria Martini, Giacomo Biffi, Inos Biffi, Luigi Negri, Giorgio Rumi, Alberto Chiari, Italo De Feo, Giorgio Torelli e di Eliana Versace, co-curatrice della raccolta.
Benedizioni e maledizioni, salmi e inni, esorcismi e formule apotropaiche. Una selezione di preghiere che si trovano in manoscritti databili tra il II secolo a.C. e il I d.C., mostra il sostrato da cui è scaturita la predicazione di Gesù. Lo studio del pensiero religioso del periodo finale del giudaismo del Secondo Tempio consente, infatti, di comprendere meglio le origini cristiane e di considerare la preghiera come il modo d’intendere Dio nella forma di un’alta espressione letteraria. Ogni capitolo di questo volume propone i testi originali, le traduzioni, le note, la bibliografia e un commento di carattere teologico che evidenzia, quando è possibile, i collegamenti con i testi del Nuovo Testamento​.
Descrizione
Ai nostri giorni la domanda sull’esistenza di Dio sembra non interessare buona parte delle persone. Eppure gli esseri umani non possono sfuggire agli interrogativi fondamentali sull’origine di tutte le cose e sul senso della propria esistenza.
Al fondo di ogni riflessione e convinzione umana si trova il problema di conferire un significato al proprio esistere, quindi necessariamente al mondo di cui si fa integralmente parte. Che ne siamo consapevoli oppure no, per vivere abbiamo bisogno di nutrire fiducia nella vita, dobbiamo cioè affidarci a un senso che la giustifichi e la sostenga.
Il contesto attuale, dominato dalla scienza moderna e dalla tecnologia, costringe inoltre ad affrontare le questioni del senso della vita e dell’universo in maniera nuova rispetto al passato, tenendo conto dello sfondo culturale del tutto originale in cui si colloca la domanda sulla possibilità o meno dell’esistenza di un Creatore, secondo l’idea proposta dalle tre religioni monoteistiche (cristianesimo, ebraismo e islam), nonché da tutta la cultura occidentale e in parte da quella orientale.
Sommario
Premessa. I. Punto d’appoggio. II. Risposta sconveniente. III. Sospendere il giudizio. IV. Sintonizzazione fine. V. Per concludere. Suggerimenti bibliografici. Indice dei nomi.
Note sull'autore
Roberto Giovanni Timossi, filosofo impegnato nel confronto interdisciplinare tra filosofia, teologia e scienza, si propone di rinnovare la metafisica e la teologia razionale partendo dai principali risultati della scienza contemporanea. È presidente del Consiglio scientifico della Scuola Internazionale Superiore per la Ricerca Interdisciplinare, accademico dell’Accademia Ligure di Scienze e Lettere e docente dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Ligure. Tra le sue pubblicazioni recenti: Imparare a ragionare. Un manuale di logica (Marietti 1820, 2011) e Credere per scommessa. La sfida di Pascal tra matematica e fede (Marietti 1820, 2018).
Dallo zero ai numeri primi, dalle multidimensioni all'infinito... tutto è numero. Alcune grandi scoperte scientifiche hanno cambiato il modo di percepire la realtà, se non la realtà stessa, e non possono dunque avere lasciato indifferenti gli artisti. Il volume presenta un punto di vista originale sulla matematica: le opere d'arte vengono analizzate alla ricerca di numeri e formule che si celano dietro a tanta bellezza... I profili delle spirali nelle sfingi etrusche, la sezione aurea nei dipinti di Botticelli, i quadrati e i rettangoli di Mondrian che ricordano la dimostrazione del teorema di Pitagora, le ellissi dei volti nei ritratti femminili di Amedeo Modigliani, la visione innovativa delle tre dimensioni di Picasso, le linee rette e curve di Joan Miró e quelle spezzate di Kandinskij, la successione di Fibonacci nelle opere di Mario Merz. Un volume capace di parlare a chi ama la matematica, agli appassionati d'arte, a studenti e professori, ma anche ai curiosi o a chi desidera interrogarsi sul perché delle cose.
Una vita di Gesù scritta come pura biografia, ricorrendo anche a citazioni tratte dai Vangeli, evidenziate dal virgolettato, ma senza l’indicazione degli autori e dei relativi versetti, per rendere più scorrevole e avvincente la lettura. Tutti i risvolti teologici, filosofici e morali sono lasciati alle parole dirette di Gesù. Chi meglio di lui riesce a caricarli di profondi significati, visto che ne è l’autore e il testimone diretto?
Chi è Gesù? A questa domanda molti, nel corso dei secoli, hanno cercato di dare una risposta. Di una persona si possono dipingere ritratti diversi, che la rappresentano secondo prospettive diverse, ma sempre fedelmente. Questo vale anche per i Vangeli, tutti rivolti a delineare la figura di Gesù.
Ciò atteso, nei vari capitoli di questo libro l'Autore ha scelto quei fatti o quegli insegnamenti che sembrano più pertinenti ai fini dell'esposizione, attingendo liberamente ora ad un Vangelo, ora ad un altro, senza cercare di sovrapporli, ma anche senza esitare, quando il caso lo richieda, a rilevare elementi integrativi utili ad una migliore conoscenza, presentati dai passi paralleli degli altri Vangeli.
La struttura dell'opera è deliberatamente di carattere "tomografico", "stratigrafico": quindi non un racconto della vita di Gesù, ma l'esposizione di singoli aspetti della sua personalità, della sua azione, dei suoi insegnamenti, non presentati con speculazioni esegetiche o teologiche, ma semplicemente nella loro attualità fenomenica, quale descritta dai Vangeli, e solo dai Vangeli.
Ogni capitolo è scandito dalle illustrazioni di Franco Murer, la cui arte ha anche "alleggerito" la lettura di diverse altre opere dell'Autore.
Oggi sembra poco appropriato parlare della trinità. Anche molti cristiani considerano la riflessione su Dio uno e trino un lavoro da specialisti, se non proprio un'inutile complicazione lungo il cammino spirituale. In questo libro, l'autore invita invece ogni credente a riappropriarsi della visione trinitaria di Dio, in particolare nella prospettiva della creazione. Da tempo la scienza indaga sulla nascita dell'universo, la comparsa della vita sulla Terra e la diversificazione degli esseri viventi, compreso l'uomo, tutti eventi rimasti a lungo immersi nel mistero. Ma qual è il nostro livello di comprensione di questi passaggi fondamentali? Anche se la ricerca è enormemente progredita, questi enigmi non sono stati risolti, e anzi si sono semmai arricchiti di nuove dimensioni. Possiamo allora continuare a riconoscere in essi l'opera di Dio creatore? E magari proprio l'opera della trinità creatrice, come già prefigurato da sant'Agostino? Per Giovanni Straffelini la dimensione trinitaria della creazione dovrebbe essere doverosamente riabilitata proprio alla luce delle attuali conoscenze scientifiche. Se è vero che la nozione di trinità è destinata a rimanere inafferrabile per l'uomo, è altrettanto vero che è possibile attingere a frammenti di realtà per rappresentarla e apprezzarne la folgorante bellezza.
"Storia di una capinera" è un romanzo scritto in forma epistolare che narra la vicenda di una fanciulla destinata dalla matrigna alla monacazione. Per un breve periodo la giovane lascia il convento e raggiunge la famiglia in campagna, ove conoscerà le gioie della vita ed anche l'amore; ma la felicità dura poco ed una serie di sventure si abbatteranno sulla ragazza. Con quest'opera Verga raggiunse una notevole popolarità, dovuta all'accuratezza con cui egli si documentò sui conventi e sul folklore siciliano: questo testimonia l'interesse per il "vero" che sarà al centro dei romanzi maggiori.