Il bambino di 3 anni è appena uscito dalla primissima infanzia. Cammina e corre con sempre maggiore sicurezza, prova a imitare le azioni degli adulti che lo circondano, l'organizzazione delle sue frasi indica che egli è davvero cresciuto. Nonostante ciò il bambino di tre anni regredisce a volte a stadi precedenti della sua vita, prova ansie e paure terribili, rischia di diventare un problema per se stesso e i suoi genitori.
Indagini, arresti, processi. Molto se ne legge sui giornali, o si ascolta alla televisione, sotto forma di cronaca. Alla fine, dopo anni, il verdetto: colpevoli o innocenti. Ma non si guarda mai dentro vicende che diventano tragedie, che coinvolgono l'umanità dei protagonisti e delle loro famiglie. Non si guarda mai neanche all'umanità degli inquisitori: osannati o denigrati, a seconda dei gusti, ma spesso raffigurati come esseri sovrumani. Questa è una storia che si svolge dentro il filone della cosiddetta "malasanità". Una storia vera e una storia di tutti che appartiene alla più generale storia d'Italia.
Trentatré racconti che, a partire dagli anni Trenta alla morte, Buzzati dedicò al Natale: c'è il ricordo del suo primo Natale adolescenziale senza il padre, una riflessione sulla tecnica dei regali, una fiaba illustrata dallo stesso scrittore bellunese. E ancora, il racconto scritto a bordo dell'incrociatore su cui Buzzati prestava servizio come inviato di guerra, una poesia su Gesù Bambino. Ne risulta un lungo viaggio nel mondo di un grande scrittore attraverso la lente di un argomento che lo ha sempre stimolato, offrendogli lo spunto per considerazioni più ampie. Una raccolta di pagine toccanti che disegnano il ritratto di un uomo e della sua vita, svelata attraverso abitudini, contraddizioni e meraviglie del Natale.
Dino Basili, se ci riesce, evita le polemiche concitate e, da buon aforista, miniaturizza serenamente le sue ragioni, concludendo spesso con un «virgola & basta». Del resto, non si contano i punti che avrebbero dovuto essere fermissimi e sono spariti, presi da improvvise vertigini. Sotto il curioso titolo, l'autore raccoglie alcuni suoi brevi corsivi trasmessi da Radiodue, tra il 1992 e il 1993, in un momento particolare della «transizione» italiana, e una serie di ricordi inanellati alla vigilia del suo commiato dalla prima linea Rai nel 1997. Quasi un'anticipazione di più ampie «memorie».Dino Basili, appena ventenne è stato tra i più vicini collaboratori di Luigi Gedda. Giornalista professionista al Quotidiano e passato in Rai nel 1969 dove ha diretto negli anni l'ufficio stampa, la divisione per i rapporti esterni, la seconda rete radiofonica e le relazioni istituzionali. Tra il 1985 e il 1990 è stato consigliere del Presidente della Repubblica; in precedenza, nella VI legislatura, è stato capo ufficio stampa del Senato. Autore di diversi libri vanta molti riconoscimenti, tra i quali il premio Hemingway; mentre come giornalista si è aggiudicato i premi «Campione», «Microfono d'argento», «Chianciano»... (pp. 160).
Due studi che illustrano due aspetti della poverta: uno di carattere psicologico-antropologico, l'altro dai contenuti piu strettamente francescani.
questa seconda raccolta di preghiere fa seguito alla prima, dal titolo: la parola pregata (queriniana 1996). Sono testi che nascono dal cuore e da un attento ascolto della parola di dio. Questa raccolta, come gia la precedente, vuole educare alla preghiera come risposta personale a dio. Esse ripercorrono l'intero arco dell'anno litu rgico, nei suoi tre cicli, e si ispirano a motivi centrali della parola proclamata nella celebrazione eucaristica. Attraverso di esse la liturgia viene collegata, in modo spontaneo e naturale, alla vita, penetra nella vita quotidiana per trasformarla in liturgia vissuta. L'autore, che le ha sperim entate nella sua comunita parrocchiale, le suggerisce come momento di riflessione e di risposta particolarmente adatta dopo la comunione. In qualunque momento esse siano pregate comunicano una sensazione di respiro creativo e di profonda sp
Il sussidio, che presenta una novena e una veglia per il Natale, e pensato in particolar modo oltre che per le parrocchie, per le comunita prive di sacerdote e per chi, anziano o ammalato, non puo che pregare che in casa.
Il Rosario e preghiera della famiglia; la famiglia che prega resta unita. A partire da queste convinzioni, l'autore ci consegna gustose pagine per capire e meditare il Rosario.
Il "modello simbolico trigenerazionale" consente di affrontare il percorso di mediazione familiare a partire dalle tre domande fondamentali che un professionista deve porsi. Come lavorare sul presente e decidere il tipo di intervento più appropriato? Come comprendere l'influenza del passato sull'attuale processo di separazione della coppia? E quali sono le strategie più efficaci per costruire nel futuro un accordo che salvaguardi il legame tra le generazioni? Il lettore troverà nel volume una risposta a queste domande e potrà avvalersi dell'ampia casistica presentata per orientarsi in ogni passo del processo di mediazione familiare.