I "nuovi Agnelli". Padroni di tutto. E intoccabili. Chi sono i Benetton? Quali sono i metodi, le relazioni, le complicità che hanno consentito alla famiglia di Treviso di diventare così ricca e potente, in grado di dettare condizioni ai governi anche dopo il crollo del ponte Morandi che ha causato quarantatré morti? Con documenti ufficiali, testimonianze, tutte fonti non smentite, questo libro racconta come, partendo dai maglioni colorati, i Benetton siano riusciti a costruire un impero che comprende autogrill, autostrade, aeroporti, stazioni ferroviarie, immense aziende agricole da Maccarese alla Patagonia, immobili in tredici paesi del mondo, pacchetti azionari nei presidi strategici della finanza italiana, come Mediobanca e Assicurazioni Generali, e a diventare soci importanti di Telecom e Alitalia, nonché azionisti dei principali gruppi editoriali, Rcs che controlla "Corriere della Sera" e "La Gazzetta dello Sport", "Il Sole 24 Ore", Caltagirone Editore con un corredo di giornali che spazia da "Il Messaggero" a "Il Mattino". Ecco come è nato questo enorme impero, come si è sviluppato e grazie a chi. La storia dei Benetton è la fotografia del capitalismo relazionale italiano, di come interessi privati riescano a imporsi sugli interessi e il bene della collettività fino al punto da minare la sicurezza di tutti noi cittadini.
"In quest'opera Victoria Dragone svolge un lavoro di analisi e raccordo tra un gruppo di pittori e scultori, eterogeneo per origine, formazione e stile che sotto la sua mano plasmatrice riescono a formare un'opera complessiva dove il linguaggio dell'arte e della vita collimano in una sintesi seducente, se non altro per le modalità con cui viene 'dipinta' in questo volume. Rifuggendo da indugi su tecnicismi che esulano in ogni caso dalle finalità del libro, Victoria Dragone imposta con ognuno una sorta di colloquio che, pur partendo dalla connotazione del monologo, allude spesso ad un ideale confronto con gli autori stessi." Dall'introduzione di Enzo Santese.
Una Chiesa per sua natura missionaria che nel volto dei piccoli, dei poveri, trova nuova linfa vitale per rinnovarsi e vivere in pienezza la propria identità. Don Olivo attinge a innumerevoli fatti di vita quotidiana, spesso toccanti – vissuti in prima persona nella sua lunga esperienza missionaria, ma anche da sacerdote e parroco nella nostra Chiesa italiana – per offrire ragioni di speranza all’uomo di oggi.
Una miniera di spunti per il cammino personale e comunitario, attento anche ai diversi momenti dell’anno liturgico, vissuti sempre con un intenso respiro missionario.
L'autore
Don Olivo Dragoni è sacerdote nella Diocesi di Lodi. Dopo qualche anno di servizio in campo giovanile, ha lavorato come incaricato dei preti diocesani italiani in America Latina nel Centro Unitario Missionario con sede a Verona. Per questo ha viaggiato per quindici anni (1971-1985), incontrandoli sul loro posto di lavoro. Parroco e direttore del Centro Missionario di Lodi, ha commentato in diversi scritti la missione con episodi di vita. Qui se ne offre una piccola selezione, che racconta la missione in modo vivo e teso a dare speranza. Ora l’autore è appiedato per sclerosi multipla; ma crede di poter imparare anche dai suoi bastoni.
L'amministratore delegato della banca Unicredit, Alessandro Profumo, nel 2007 ha guadagnato 9 milioni e mezzo di euro, 25 mila euro al giorno. Quanto un lavoratore medio in un anno. Il dibattito sugli stipendi dei manager sta diventando centrale in tutti i Paesi sviluppati. Solo in Italia se ne discute pochissimo, come se l'argomento fosse ritenuto sconveniente. Questo libro affronta il tema in profondità, analizzando una raffica di casi che lasciano allibiti i piccoli azionisti, i dipendenti e gli stessi clienti delle società quotate in Borsa. Perché nel 2007 le buste paga dei cinquanta manager più pagati sono cresciute del 17 per cento (in un anno in cui sono andati male Borsa e bilanci) mentre quelle dei lavoratori dipendenti solo del 2,3 per cento? Le retribuzioni dei top manager sembrano aver strappato ai salari il titolo di "variabile indipendente". Perché nella classifica dei manager più pagati d'Italia ci sono spesso i grandi azionisti o loro famigliari? Forse perché i capitalisti italiani riescono a comandare nelle aziende con così poche azioni che se dovessero vivere di dividendi sarebbero poveri. Gli autori raccontano, in un linguaggio semplice e ricco di storie, come gli stipendi dei manager aiutino a capire la crisi profonda dell'economia italiana, e di un'industria che sembra non tenere il passo con la competizione internazionale.
Il dizionario contiene le biografie personali e scientifiche di circa 6500 scienziati e tecnici di vari paesi, epoche e discipline. Le materie trattate vanno dalla matematica alle scienze della natura (astronomia, scienze naturali e biologiche), dalla medicina alla psicologia e all'antropologia; inoltre sono state considerate le scienze sociali ed economiche e l'architettura. Non mancano, a corredo di ciascuna voce, ampi riferimenti bibliografici, indicazioni di formule e teoremi, una fitta rete di rinvii, che consentono al lettore di formarsi un quadro sia del contesto della scoperta, sia delle sue radici e ramificazioni.