L'idea di questo volume nasce da una ricerca promossa da un Istituto comprensivo della Sardegna, in cui la dispersione scolastica raggiunge livelli drammatici. I temi del disagio sociale e della dispersione scolastica vengono qui affrontati nelle loro forme più varie, spaziando dalla scuola dell'infanzia, dove nascono i primi sentimenti di disaffezione verso la scuola o per lo meno verso alcune attività scolastiche, sino alla scuola secondaria superiore, dove il disagio può ormai assumere forme eclatanti come l'abbandono. Le riflessioni teoriche e le ricerche scientifiche qui proposte, condotte in ambito accademico e unite alle testimonianze di buone prassi educative in realtà scolastiche ad alto rischio di dispersione, vogliono contribuire non solo ad una maggiore conoscenza del fenomeno della dispersione scolastica e dei fattori ad essa correlati, ma anche a ridurre quella preoccupante distanza tra ricerca scientifica e prassi educative che troppo spesso caratterizza la realtà formativa italiana.
Questo volume offre sette meditazioni sulla fonte dei testi normativi dedicati alla vita consacrata. Attraverso un linguaggio diretto e non tecnicistico, l’autore propone spunti alla riflessione personale orien- tando il lettore in una materia troppo spesso giudicata fredda e priva di attrattiva. Dal testo giuridico vengono fatti emergere così i suoi elementi fondanti, attinti dal grande patrimonio della dottrina cristiana, radicata nella Sacra Scrittura e trasmessa dal Magistero della Chiesa.
Charles S. Peirce (1839-1914,) è noto come uno dei due fondatori (con Ferdinand de Saussure) della semiotica moderna e come il padre del pragmatismo filosofico americano. Ma egli è anzitutto un filosofo-scienziato coscientemente e coerentemente sistematico. In questo volume, il suo sistema viene illustrato attraverso la sovrapposizione successiva dei vari aspetti che lo sostanziano: matematica e logica, teoria dell'inferenza, pragmatismo, fenomenologia, metafisica, semiotica (che risulta così ben più ricca rispetto a come ordinariamente viene presentata). Non mancano riferimenti alle parti meno note del pensiero dell'autore, come letica e la filosofia della religione.
Sono gli anni turbolenti dell'avventura napoleonica che rimescola le carte politiche di un intero continente. I Savoia, cacciati dal Piemonte, si rifugiano in Sardegna, nella capitale del regno ricevuto nel 1720. E qui, a Cagliari, una mattina del1812, vede la luce Maria Cristina di Savoia. Figura speciale di donna - ritenuta in odore di santità già in vita -, la sua vicenda terrena è ripercorsa con dovizia di particolari, tratti da fonti e documenti contemporanei, in un racconto storico affascinante che fa ampio riferimento al suo epistolario e alle testimonianze di chi l'ha conosciuta. Maria Cristina, divenuta poi regina delle Due Sicilie, moglie di Ferdinando II e madre di Francesco II, è considerata infatti esempio di "perfezione" nella "normalità della vita" poiché con le sue virtù, con la sua pietà e il soccorso che sempre ha devoluto verso i deboli, si è ben presto conquistata presso i suoi sudditi l'appellativo di "reginella santa".
Questo libro prende spunto dal pensiero di Ferdinand de Saussure, fondatore della linguistica moderna, e di George Herbert Mead, filosofo e psicologo sociale, esponente di spicco del pragmatismo americano classico. In esso l'autore propone un inedito percorso cronologico nel pensiero di Saussure, che abbraccia i venti anni del suo insegnamento ginevrino, e riconsidera testi poco noti ai non specialisti, ma fondamentali nell'architettura della linguistica saussuriana. Il volume è corredato da alcuni testi di Mead e Saussure, la maggior parte dei quali finora inediti in lingua italiana e tradotti e commentati per l'occasione.