Attraverso il racconto e l'interpretazione di dodici storie che hanno sullo sfondo la relazione del prete con il mondo della famiglia, gli Autori tracciano un profilo della peculiare paternità che spetta al ministero sacerdotale. Quella del prete è dunque un'autentica voce ''paterna'' in una società che fatica a trovare negli adulti testimoni affidabili dell'amabilità e vivibilità della vita. Un libro da meditare da soli, da discutere tra piccoli gruppi di preti, da utilizzare negli incontri con le famiglie. MARIATERESA ZATTONI e GILBERTO GILLINI, coniugi, consulenti familiari e formatori, sono docenti presso il Pontificio Istituto ''Giovanni Paolo II'' per gli Studi su Matrimonio e Famiglia.
Sette antichissime antifone per dire lo stupore, esprimere la meraviglia, cantare la gioia dell’Attesa. Intessute di testi biblici e decorate con una musica ispirata, esprimono lo stupore commosso della Chiesa che contempla e invoca la venuta del Redentore. Ogni antifona è una colorata finestra che si apre sul Mistero.
Una valigia per partire alla grande verso l’avventura del matrimonio!
Il corso di preparazione al matrimonio contenuto in questa valigia è pensato come una miniera di 47 fascicoli per un totale di 22 possibili incontri con i fidanzati scegliendo, a seconda della dimensione del corso che si propone, quali utilizzare e quali lasciare alla formazione personale della coppia che chiede il sacramento.
Tale miniera si compone di:
• 1 fascicolo per la guida degli incontri;
• 23 fascicoli stampati in rosa per lei + 23 fascicoli stampati in blu per lui.
Don Renzo Bonetti è parroco di Bovolone in diocesi di Verona e consulente del Pontificio Consiglio per la Famiglia.
Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini sono consulenti formatori e docenti presso il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia.
In un mondo dove tutto cambia, come educare i propri figli? Come affermare la propria autorità di genitori, trasmettere i valori fondamentali? Come affrontare le sfide della scuola e assicurare ai ragazzi i saperi multipli oggi indispensabili? Come rispondere ai problemi dell’adolescenza, al risveglio della sessualità? Che atteggiamento avere di fronte all’invasione della televisione, del computer di internet? Come tenere aperto il dialogo con i giovani che cercano di sfuggire?
Un manuale nato dall’esperienza dell’Autore per aiutare i genitori ad assolvere nel modo migliore il loro compito educativo.
«Di quello che Dite, se ne fregano. invece registrano tutto quello che fate e, soprattutto, ciò che siete». il prete-educatore più famoso di francia rivela in questo manuale diretto e provocatorio i suoi “seGreti” di educatore.
l’autore Guy Gilbert, prete-educatore da oltre 40 anni, è autore di una ventina di libri. Ha consacrato la sua vita all’educazione dei giovani dei quali conosce tutte le difficoltà.Alle preoccupazioni dei genitori di oggi offre risposte chiare e numerosi consigli.
Nel 1441 ad Anversa, Bruges e Firenze, tre giovani artisti sono misteriosamente assassinati. I cadaveri presentano mutilazioni simili, oltre a tracce di uno stesso veleno. Le vittime, inoltre, sono state tutti apprendisti del pittore Jan Van Eyck. La soluzione del mistero passa attraverso le vicende di un ragazzo di tredici anni, Jan, figlio adottivo di Van Eyck, cui il padre, prima di morire, ha raccomandato questa enigmatica massima: "Bisogna saper tacere, soprattutto quando si sa". Tra le brume delle Fiandre e il cielo luminoso della Toscana, in compagnia di personaggi come Donatello, Antonello da Messina, Brunelleschi, Fra Angelico, si snoda un thriller carico di suspense e di avventura.
A cura di Francesco Paparella
Il Liber sex principiorum, presentato per la prima volta in traduzione italiana, è un’opera breve di scuola abelardiana, attribuita inizialmente a Gilberto Porretano e oggi generalmente considerata spuria dalla critica moderna; lo scritto risale con ogni probabilità alla prima metà del XII secolo e, nonostante lo stile oscuro e la complessità dei temi trattati, ha goduto di una certa fortuna nel Medioevo, giacché colmava una lacuna nelle auctoritates per lo studio della logica; divenne infatti parte integrante dei curricula di logica, alla pari dell’Isagoge di Porfirio e degli scritti di Boezio, tanto da essere commentato da Alberto Magno e discusso da Dante Alighieri. Ancora nel XVII secolo, il commentario conimbricense alla logica aristotelica lo considera testo importante e persino Leibniz ne riprende alcune dottrine nella sua Monadologia. I sei princìpi di cui tratta il libello sono le sei categorie aristoteliche “minori” che determinano la forma, che Aristotele aveva lasciato pressoché non analizzate nelle sue Categorie: azione, patire, quando, dove, posizione e avere (le tre “maggiori”, non prese in esame dal libello, sono naturalmente la quantità, la qualità e la relazione). Una volta terminata l’analisi intorno alle suddette categorie “minori”, viene proposta un’articolata riflessione sui concetti di più o meno, ovvero di maggiore e minore, collegati alla crescita e alla diminuzione.
L’opera è curata da Francesco Paparella, docente allo IULM di Milano e studioso attento del pensiero alto-medievale, che per Bompiani nel 2004 ha già tradotto i Tria opuscula di Proclo; il testo latino a fronte è ripreso dall’edizione critica di Lorenzo Minio-Paluello.
San Giorgio è in assoluto uno dei santi più venerati e popolari della Cristianità. Il suo culto e la sua immagine sono presenti con particolare frequenza e intensità in tutto il mondo cattolico, in quello ortodosso, ma anche in ampie frange della cultura protestante.
Noto in tutto il mondo come “uccisore di Draghi”, questa figura unisce al proprio interno tradizioni spirituali precristiane e cristiane, dando vita ad una sintesi che spiega l’amplissimo numero di chiese, città e monasteri ad esso dedicati dal Portogallo alla Russia.
In questo saggio, accanto alle antiche leggende, vengono semplicemente spiegati al lettore le simbologie, i significati e i percorsi della devozione popolare nel confronti di San Giorgio, con particolare riguardo all’Italia centro-settentrionale.
Un modo eccellente per unire storia, religione e memoria cittadina di decine di paesi e città italiane.
En nuestra época domina más la impaciencia por tener que la paciencia de ser. Y sin embargo, aquel que lo «tiene» todo no necesariamente «es» el más importante. En este sentido, aunque la metafísica se interesa por las cuestiones reales, más aún lo hace por la profundidad de nuestros pensamientos y de nuestras decisiones, es decir, por el «ser».
Las páginas de este libro muestran que, incluso en las comunicaciones más anodinas, toda persona se guía por paradigmas propios que suelen pasarnos desapercibidos. El término «ser» expresa tales paradigmas; su sentido revela ante todo la libertad y la diversidad, el don, su acogida y su respuesta. Por otra parte, el «ser» pone de relieve la aceptación de los unos y los otros. Así, la analogía, como tema central de la metafísica, se explica a partir de este marco de la comunicación libre, donde tiene lugar el «ser del lenguaje».
En todo caso, el «ser» no es simple fruto del acuerdo alcanzado entre las personas. Los seres humanos viven juntos porque ello les ha sido dado como don previamente. Los trascendentales de la metafísica (la unidad, la bondad, la verdad, el bien, y la santidad) significan este don y constituyen el «lenguaje del ser».
La straordinaria attualità delle pagine della Bibbia. Il libro di Rut letto attraverso tre prospettive diverse. Quella del filosofo Massimo Cacciari, autore dell’introduzione,che affronta la figura di Rut come donna straniera. Quella dell’esegeta Michelini, che presenta tutta la ricchezza della tradizione cristiana,e soprattutto di quella giudaica. Quella di una coppia di psicopedagogisti, che nella storia di Rut e Noemi,suocera e nuora,coglie una luce per illuminare le complesse relazioni familiari.
In appendice sedici pagine a colori con diverse rappresentazioni artistiche.
DESTINATARI I primi destinatari sono coppie e adulti credenti interessati ad approfondire la Parola di Dio.
AUTORI I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini, laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e membri della Consulta Nazionale della Famiglia della CEI,vivono a Lecco. Consulenti e formatori in ambito familiare,oltre che autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche, hanno scritto un commento ai vangeli in chiave familiare: Interno familiare secondo Marco, Interno familiare secondo Luca e Interno familiare secondo Matteo (Cinisello Balsamo 2001, 2002 e 2003).
Giulio Michelini (Milano 1963), frate minore, vive ad Assisi, dove insegna Nuovo Testamento presso l’Istituto Teologico.Ha studiato alla facoltà di Lingue dell’Università di Perugia, alla Pontificia Università Gregoriana (dove ha conseguito il dottorato in teologia biblica),e al Bat Kol Institute di Gerusalemme. Dal 2000 al 2008 è stato autore della trasmissione di Rai Uno A sua immagine.Con i coniugi Gillini-Zattoni ha pubblicato La lotta tra il demone e l’angelo.Tobia e Sara diventano coppia (Cinisello B.2007).
Tra le più importanti opere contemporanee di antropologia, il libro di Gilbert Durand rappresenta una sintesi delle ricerche sulle strutture e sulla tipologia dei contenuti simbolici, quali risultano dai miti e dai frequenti rimandi alle arti, alla letteratura e alle diverse civiltà. Una sorta di "giardino" delle immagini, ordinato come la "botanica" di Linneo. Un repertorio organizzato attorno ad alcuni grandi schemi strutturali. Qui l'immaginario si manifesta in una retorica profonda, che conferisce il primato allo spazio "figurativo", sostituendo ai processi della spiegazione discorsiva classica, processi esplicativi spaziali e topologici.
"Il Ruanda e l'Africa non sono mai citati. Di fronte all'orrore incommensurabile, la testimonianza brutale mi da fastidio. Il mio libro non è né un saggio politico, né l'ennesima testimonianza del povero, piccolo ruandese". Due personaggi, che dialogano senza saperlo. Il primo, Niko, si è volontariamente sequestrato in una grotta dove, per perdere ogni nozione di sé, si lascia ridurre in schiavitù da una colonia di scimmie: un teatro d'ombre all'interno del quale diventa ostaggio dei suoi sogni, dei suoi segreti. L'altro è la giovane Isaro, una ragazza che non ha conservato delle proprie origini africane che il nome. Nata in Ruanda, adottata da una coppia di francesi, Isaro è cresciuta ignorando ogni cosa del proprio passato; fino a quando una frase, ascoltata per caso, non la fulmina costringendola a tornare indietro, a quella storia che è riuscita finora a cancellare. Con asciutta determinazione Gilbert Gatore pone l'una di fronte all'altro, in uno spazio e un tempo indeterminati, vittima e carnefice senza mai chiuderli nel perimetro di un atto di accusa, di un giudizio. Perché, simili come sono nella loro impotenza, le domande da porsi sono per entrambi le stesse: come perdonare, come dimenticare. (Prefazione di Erri De Luca)