Sempre più spesso oggi si parla di fragilità della coppia. Una fragilità così conclamata che sta diventando un luogo comune dietro cui rifugiarsi. Ma è vero che le coppie sono diventate fragili? Oppure sta succedendo qualcosa di epocale, per cui possiamo dire, al contrario, che oggi le coppie sono in qualche modo "costrette" ad auto-consolidarsi, ad auto-garantirsi, a resistere, appunto, per continuare e per mantenere in vita una famiglia? È a dire: oggi le coppie non sono state mai così "poco fragili", sono anzi forti, se per "forti" intendiamo il contrario di "fragili". Ed è questa la tesi di questo lavoro: per mantenere in vita il loro amore oggi le coppie sono, per così dire, costrette a lottare come mai prima d'ora, devono essere "resistenti", autonome, vitali e saper navigare controcorrente.
Firenze, giugno 1441: nei pressi della locanda dell'Orso, Lorenzo Ghiberti, celebre scultore e pittore, si accascia al suolo con una daga piantata tra le scapole. Poco lontano, un uomo fugge in direzione dell'Arno. Anversa e Tournai, durante lo stesso anno: due giovani apprendisti di Van Eyck, il grande artista delle Fiandre cui si deve l'invenzione della pittura a olio, vengono trovati cadaveri con la gola tagliata e della Terra di Verona in bocca. Bruges, ancora nel 1441: Jan, il giovane figlio adottivo di Van Eyck, di ritorno a casa verso sera, si imbatte nel corpo di un uomo con gli occhi strappati, la gola squarciata e una polvere verdastra che gli cola dalle labbra... "Si sta avvicinando. Anversa e Tournai, oggi Bruges": è l'amaro commento di Van Eyck. A che cosa alludono realmente queste parole? Perché l'assassino dovrebbe avvicinarsi alla città del riverito pittore? Tra le brume delle Fiandre e il cielo luminoso della Toscana, si snoda un thriller carico di suspense e di avventura, oltre che un romanzo storico che ci riporta all'epoca d'oro della pittura.
Da uno specialista dei problemi di coppia, un saggio che riafferma il matrimonio come valore imprenscindibile in una società sempre più all'insegna del disimpegno. Questo libro analizza il problema della formazione della coppia, nel matrimonio e nella convivenza. Sempre più ci sono motivazioni (consce e inconsce) che spingono a considerare il matrimonio come un ideale utopico e la convivenza come l'unico possibile rimedio alle difficoltà del vivere insieme. L'Autore analizza il clima culturale che ha favorito questa deriva e le sue conseguenze psicologiche: anche in questo momento storico di sconvolgimento antropologico, il valore del matrimonio e della famiglia risponde alle esigenze profonde della persona e di una società a misura d'uomo. Il matrimonio, vissuto come sacramento, permette infatti di collocarsi in un orizzonte in cui vi è sempre un raggio di luce a rischiarare il cammino della coppia: Dio è presente e si è in tre a camminare.
Cantico dei Cantici è un superlativo che significa “il cantico più bello”, “il cantico per eccellenza”. E che cosa canta questo Cantico, se non l’amore nuziale?
Il motivo ispiratore del Cantico dei Cantici è proprio l’amore umano in tutta la sua gamma di sentimenti e passioni. È vissuto da due giovani innamorati, sullo sfondo di una natura generosa di profumi, colori e sapori, nella varietà delle sue espressioni concrete: la ricerca reciproca, il desiderio dei baci e delle carezze, il sussurro delle parole, l’anelito all’unione fisica... Ma conosce anche la sofferenza della separazione e la gioia del ritrovarsi. Di questo libro biblico i due autori propongono una lettura nella loro qualità di sposi, gustandolo quale reale e altissima descrizione del rapporto d’amore sponsale, universalmente valido e assai attuale per i nostri tempi.
GLI AUTORI
I coniugi Mariateresa Zattoni e Gilberto Gillini sono docenti all’istituto Giovanni Paolo II per studi su Matrimonio e Famiglia e nominati come esperti nella Consulta Nazionale della Famiglia della CEI. Laureati all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, vivono a Lecco. Sono due noti consulenti e formatori in ambito familiare e autori di numerose pubblicazioni su tematiche psicopedagogiche tra le quali ricordiamo, con le Edizioni San Paolo: Rut, la straniera coraggiosa (con Giulio Michelini, 2009); Ester la regina di Israele (con Giulio Michelini, 2011); Quattro settimane in coppia (con Renzo Bonetti, 2011); Il libro dei Giudici (con Giulio Michelini, 2012); Oltre il vestito (2012); Bella dentro e fuori (2013); Come si diventa coppia (2013); Il Padre nostro della famiglia (2014); La famiglia nel dolore (2014); La bellezza delle suocere (2015).
Che cosa sono la malattia e la salute? Come sono cambiati nella storia i problemi medico-sanitari? Quali idee hanno guidato gli sforzi compiuti per spiegare, prevenire e trattare le patologie umane? Il libro suggerisce alcune coordinate per orientarsi nell'evoluzione delle strategie di categorizzazione degli stati di sofferenza e di benessere, con particolare attenzione per le teorie e i modelli utilizzati per spiegare e manipolare la realtà empirica delle patologie, delle situazioni cliniche e dei rischi sanitari.
Uomovivo è uno dei più complessi e affascinanti romanzi della letteratura inglese. Scritto da Gilbert Keith Chesterton nel 1912, narra la storia del fantastico Innocent Smith, il debordante e incredibile protagonista che in un caldo pomeriggio estivo irrompe nel giardino di casa Beacon, sospinto da un vento turbinoso. Annunciato da un panama bianco e da un ombrello verde sospinti con le foglie nel giardino della pensione della taciturna signora Duke, Innocent plana col suo vestito verde da vacanziere al cospetto di tre giovani uomini, il dr. Warner, l'irlandese Michael Moon e Artur Inglewood, impegnati in una discussione su un bizzarro e delirante telegramma. L'omone esordisce e persevera in comportamenti inconsueti, irrazionali e incomprensibili, che lo trasformano agli occhi dei villeggianti in un pericoloso individuo. Subirà quindi un bizzarro "processo casalingo-, dove le orribili accuse che gli verranno pregiudizialmente mosse, sono quelle di tentato omicidio, omicidio, furto con scasso e bigamia. Nelle vesti di mite imputato, Innocent si lascia docilmente processare. Alla fine, l'avvocato difensore smonterà tutte le accuse, svelando ai presenti il senso stesso del nome del suo straordinario cliente: Uomovivo.
Accettare il declino e prepararsi a rinunciare al desiderio, del tutto comprensibile, di un'esistenza prolungata non significa rivoltarsi contro la bontà della vita. "Non mi respingere nel tempo della vecchiaia", dice il salmista, "affinché io possa raccontare la tua grandezza alle generazioni a venire". Accogliere il dono dell'ultima età della vita è espressione - e non rifiuto - di pienezza. La sua bellezza dev'essere tramandata e onorata: solo così, celebrandola come il tempo della lode, prenderemo atto delle nostre responsabilità e confermeremo il rapporto tra le generazioni fino all'ultimo giorno delle nostre vite. Un manuale per vivere con consapevolezza e gioia la terza età.
Giudicato a volte in modo benevolo e a volte duramente, Winston Churchill fu un uomo d'azione instancabile fino a tardissima età. Questa biografia ne ritrae la vita politica e privata, dai difficili inizi alle romanzesche avventure africane, dai giorni cupi e gloriosi della Seconda guerra mondiale fino al dopoguerra. Due volte primo ministro fino alle dimissioni nel 1955, fu protagonista di una eccezionale gamma di attività ed esperienze: nominato ufficiale durante il regno della regina Vittoria, partecipò alle guerre coloniali in Africa così come alle prime fasi di sviluppo dell'aviazione. Fu un pioniere e secondo alcuni anche un profeta in vari campi, dall'evoluzione della guerra aerea alle proposte di disarmo mondiale. La sua personalità complessa e il mondo in vorticoso mutamento in cui visse emergono da questa biografia, nella quale un celebre storico, e suo maggior biografo, dà una valutazione equilibrata del grande statista inglese, presente sulla scena politica per più di cinquant'anni.
La ricerca del principio ultimo della conoscenza ha inseguito, sin dalle origini, ciò che limita e convalida la ragione nelle sue diverse attività. E se il pensiero antico ha misurato la potenza del discorso e legittimato i suoi princìpi logici mediante ciò che li trascende, la riflessione contemporanea ha insistito sul ruolo dei valori e dell'affettività nel determinare i campi delle investigazioni scientifiche. La ragione non è solo un'attività neutra di conoscenza poiché si radica, in ultima analisi, nell'aspirazione di incontrare l'altro, di rispettarlo nella sua irriducibilità.
L'introduzione alla metafisica proposta dall'autore è attenta alla svolta trascendentale della modernità e integra molti aspetti di un'antropologia delle facoltà umane, soprattutto dei gradi di conoscenza (sensibilità, ragione, intelletto) interpretati nella direzione di un'etica intersoggettiva. La categoria chiave è «atto d'essere», inteso senza assoggettamento alle pretese razionaliste delle scienze contemporanee, né alle nozioni formali dei manuali della scolastica. La riflessione procede prendendo in esame le questioni della metafisica contemporanea e delle sue categorie essenziali, per esempio la «differenza» o la «persona», e altri temi della fenomenologia contemporanea nei suoi aspetti metafisici o fondamentali.
Sommario
Avvertenza. Introduzione. Capitolo primo. Che cos'è la metafisica. Capitolo secondo. L'ente, l'esistente e lo Spirito. Capitolo terzo. Il metodo in metafisica. Capitolo quarto. Una disposizione fondamentale. Capitolo quinto. Ontologia. Capitolo sesto. La sensibilità. Capitolo settimo. La ragione. Capitolo ottavo. Rendere ragione. Capitolo nono. Le scienze esatte. Capitolo decimo. L'intelletto e l'atto. Capitolo undicesimo. L'atto e la persona. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Gilbert, gesuita, è titolare della cattedra di Metafisica alla Pontificia Università Gregoriana e decano della Facoltà di Filosofia. È autore di oltre duecento articoli pubblicati in una decina di Paesi, collaboratore della Nouvelle revue théologique e di Civiltà Cattolica e membro del comitato scientifico di Annuario, Rivista di filosofia neoscolastica e Sintese. Ha pubblicato, tra l'altro, Sapere e sperare (Vita e Pensiero, 2003), Violence et compassion (Éditions du Cerf, 2008), Le ragioni della sapienza (G&BPress, 2011). Il volume, apparso la prima volta da Piemme nel 1983, viene riproposto in una seconda edizione corretta e completata.
Nella Filadelfia di inizio Ottocento, una grande serra di piante e di idee, Alma nasce in seno a una delle famiglie più scandalosamente ricche del Nuovo Mondo. Il padre Henry è un botanico autodidatta e uno spregiudicato uomo d'affari che ha costruito la sua fortuna commerciando in chinino e altre piante medicinali. Sua madre Beatrix, un'austera studiosa olandese, alleva la figlia senza concessioni al sentimentalismo e alla frivolezza. Alma impara a leggere le ore osservando l'aprirsi e chiudersi delle corolle dei fiori, studia da vicino l'operosa natura che la circonda, cresce respirando scienza e cultura. Brillante e curiosa, ben presto si mette in luce nell'ambiente internazionale della botanica. E mentre si addentra sempre più nei misteri dell'evoluzione, l'uomo di cui si innamora la trascina nella direzione opposta: verso il regno della spiritualità, del divino, della magia. Se Alma è una scienziata razionale e concreta, Ambrose è un giovane idealista votato all'arte e alla purezza. Ma li unisce il desiderio appassionato e struggente di comprendere i meccanismi segreti che regolano il mondo e danno origine e senso alla vita.