Descrizione
Questo libro ripercorre la vicenda di questo straordinario personaggio, Franz Jägerstätter, né colto né politicizzato, che è riuscito a resistere all’ideologia nazista ed alla fortissima pressione dell’ambiente in cui viveva, per compiere il gesto puro dell’obiezione di coscienza contro il male e la violenza, incarnati dall’ideologia nazionalsocialista.
Le circa 120 lettere, raccolte in questo volume con un ampio apparato di note, coprono gli anni dal 1940 al 1943 e mostrano, attraverso le vicende della vita quotidiana, il maturare della riflessione di Franz e il formarsi della convinzione dell’inconciliabilità tra l’essere cristiano e il far parte del progetto di morte hitleriano. Da esse emerge in modo incontestabile l’amorevole sollecitudine delle giovane Franziska (che compie il 3 marzo 2013 i cento anni) nei confronti del marito, non- ché l’accettazione incondizionata della scelta di Franz. Soltanto nel 2007 la Chiesa cattolica lo ha dichiarato beato e i vescovi austriaci lo hanno riconosciuto “martire della coscienza” e “testimone del discorso della montagna”.
I curatori
GIAMPIERO GIRARDI, sociologo e storico, e LUCIA TO- GNI, linguista e traduttrice, hanno contribuito in maniera determinante a far conoscere la figura di Franz Jäger- stätter in Italia. A loro cura sono usciti negli ultimi anni i volumi Franz Jägerstätter. Un contadino contro Hitler (la biografia dell’eroe) e Scrivo con le mani legate. Lettere dal carcere e altri scritti dell’obiettore-contadino che si oppose ad Adolf Hitler (con tutti gli scritti).
Lo studio del rito come mediazione propria della liturgia può contribuire non solo a comprendere e affrontare meglio le questioni pastorali sottese alla prassi celebrativa, ma anche a considerare in modo nuovo le questioni teologiche della liturgia e della sacramentaria. Esso può costituire anche, in modo sorprendente, un terreno comune per proseguire nel dialogo ecumenico in modo rinnovato e meno preconcetto. Il volume presenta diversi contributi che, a partire da una più profonda conoscenza del rito, sviluppano percorsi riflessivi di tipo storico, ecumenico, sistematico e pastorale.
Scegliendo di trattare della mistagogia nel Convegno, l'APL ha inteso affrontare un tema di grande spessore sul piano liturgico, storico, teologico e, non ultimo, pastorale. Sempre più spesso, infatti, si invoca l'assunzione di un "metodo mistagogico" nelle azioni formative che intendono introdurre e alimentare la vita cristiana dei fedeli. E sicuramente tale indicazione si muove nella direzione giusta, pur senza avere la pretesa di caricare la mistagogia di attese troppo ampie o di farne la risposta unica a tutte le esigenze che la vita di fede pone. Ripensare la mistagogia oggi significa riappropriarsi di un modo adeguato e fecondo di accostarsi alla liturgia, perché si muove dall'interno della liturgia stessa, rispettandone la logica profonda.
Il suicidio è un importante problema che riguarda la sanità pubblica mondiale e la prevenzione del fenomeno sta ricevendo un'attenzione sempre maggiore anche in nazioni ove i tassi di suicidio sono meno allarmanti. Il suicidio, una "morte non necessaria" è uno degli eventi più tragici per un essere umano, capace di causare forte disagio in parenti e amici della vittima, così come nei professionisti, qualora la vittima fosse in contatto con i servizi sanitari e sociali. Oltretutto, chi governa e si occupa di politiche sanitarie dovrebbe tenere a mente che i suicidi e i tentativi di suicidio hanno un costo economico rilevante per la società intera e l'impatto economico degli interventi per la prevenzione del suicidio è decisamente inferiore alla perdita economica costituita dai suicidi portati a termine. In contrasto con quelle che sono le credenze relative al suicidio, non si tratta né di una "normale" risposta ai livelli di stress sperimentati dalla maggior parte delle persone né di una lineare conseguenza di importanti disturbi psichiatrici. Il suicidio è il più allarmante dei segnali, sia nella vita quotidiana sia in psichiatria, ed è una delle più frequenti cause che portano a entrare in contatto con i servizi psichiatrici.