I "Principi metafisici della scienza della natura", comparsi nel 1786, costituiscono il tentativo kantiano di realizzare una nuova metafisica, destinata a fare da compendio sistematico alla "Critica della ragion pura". L'opera risponde infatti allo scopo di mostrare come i concetti intellettuali della metafisica vengano applicati al mondo fisico, ottenendo solo così un vero e proprio valore oggettivo. Nello stesso tempo, essa fornisce i principi che stanno alla base della fisica matematica, gettando un ponte tra filosofia e scienza della natura di impostazione newtoniana.
L'opera costituisce il primo vero tentativo di Kant di affrontare la problematica morale anticipando l'opera pubblicata tre anni più tardi con il titolo "Critica della ragion pratica". Il curatore dell'opera, Vittorio Mathieu, nell'Introduzione tematizza i fondamenti del primo pensiero morale kantiano. Le Note al testo sono brevi ed essenziali e rispondono all'esigenza di chiarire i passi più controversi e difficili. La bibliografia contiene, oltre alle maggiori edizioni e ai più importanti studi sul tema, anche una storiografia dell'autore specifica sul problema etico-religioso che abbraccia più di tre secoli.
Le Lezioni sull'"Enciclopedia filosofica" di Kant (risalenti agli anni 1778-79) costituiscono il più immediato e imprescindibile sfondo sistematico della "Critica della ragion pura", il capolavoro kantiano pubblicato appena due anni dopo. Il volume è completato da una ricca appendice documentaria che ricostruisce l'attività didattica del filosofo.
Quattro saggi a comporre un'opera fondamentale unitaria sul tema della religione. Motivo conduttore è il tema della speranza di salvezza e felicità che anima ogni cuore umano afflitto dal male. Per Kant la vera religione è soltanto quella naturale e razionale: è la ragione che coglie la legge morale universale insita in ogni uomo. Questa edizione (con testo originale a fronte) è curata da due studiosi di Kant: Vincenzo Cicero e Massimo Roncoroni. Di quest'ultimo sono l'introduzione, le parole chiave e la bibliografia. Cicero ha invece curato la traduzione e le note al testo: sulla base di una decostruzione dell'ardua sintassi kantiana, egli ricostruisce il concatenarsi dei pensieri del testo originale adattandolo però a un italiano moderno.
Nella "Critica della ragion pura", che è considerata uno dei vertici della filosofia occidentale, Kant esamina le capacità e le possibilità della ragione e gli errori a cui è inevitabilmente portata se pretende di andare al di là delle sue possibilità. La grande critica kantiana sul problema della conoscenza è qui accompagnata da note esplicative e informative che intendono rendere il testo accessibile a un pubblico vasto.