Scopri il segreto della vera gioia attraverso la storia di suor Luigia Ducci, una donna il cui cuore è stato illuminato dall'amore infinito di Gesù. In questo libro avvincente, esplora come l'amore di Gesù possa trasformare le nostre vite, portandoci una gioia pura e duratura. Attraverso le sfide e le gioie della vita di suor Luigia, scopriremo insieme la bellezza di sentirci amati e accolti nelle braccia di un amore divino che abbraccia ogni cuore. Un racconto avvincente che ci ricorda che l'amore è la chiave per una vita piena di gioia e significato, accessibile a tutti.
Quella di Margherita Salatino (1819-1876) è una storia nascosta, è la storia degli umili che nel silenzio compiono grandi opere. È una bravissima e competente maestra di scuola nell'educandato di S. Marcellino a Napoli, quando, nel 1862, le nuove disposizioni del governo italiano, in fatto di istruzione e religione, costringono lei e la maggior parte delle maestre a lasciare l'insegnamento. Margherita con alcune compagne sono sistemate in un'abitazione da p. Ludovico da Casoria (oggi santo) che segue e forma spiritualmente la piccola comunità per un anno intero. Nasce così la congregazione delle "Francescane Elisabettine Bigie", guidate proprio da Margherita. In poco tempo la loro opera si diffonde in Napoli e sulla costiera sorrentina. Madre Margherita, energica, infaticabile, operosa, intraprendente e mite, diviene il braccio destro di p. Ludovico nelle sue molteplici opere di carità.
Perrine Eluère (1816-1848), in religione suor Maria di san Pietro e della Sacra Famiglia, entra al Carmelo di Tours nel 1839. Conosciuta soprattutto come l'ispiratrice di un'Opera di Riparazione delle bestemmie con la lode del Nome di Dio e la devozione al Volto Santo, fu anche messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, e della potenza dell'invocazione del suo Santo Nome. Sperimentò l'amore materno di Maria ed ebbe grandi illuminazioni sul suo ruolo di Redentrice e la sua missione di Mediatrice per la nostra santificazione. Per molti aspetti, annuncia santa Teresa di Gesù Bambino, che ha letto la sua vita e l'ha amata. Questo libro non ha la presunzione di essere una "Vita" di suor Maria di san Pietro, intende piuttosto evocare gli aspetti principali della sua personalità, della sua spiritualità e del suo messaggio, lasciandole il più possibile la parola. Malgrado le grandi differenze di sensibilità religiosa tra la sua epoca e la nostra, suor Maria si rivela viva e molto vicina a noi. E su diversi punti addirittura all'avanguardia sul suo tempo, come del resto tutti i profeti che, nei secoli, sono un tutt'uno con la loro epoca e insieme ne anticipano il futuro. Per chi vuole conoscere questa Carmelitana di Tours, Messaggera dell'amore e della misericordia del Cuore di Gesù, della potenza e dell'invocazione del suo Santo Nome.
La cortesia, la gentilezza, o meglio l’amabilità, erano tra le virtù che più colpivano chiunque avvicinasse Suor Emmanuelle, anche per pochi istanti, così come l’attenzione e la cura che poneva in ogni incontro, l’affetto con cui ricordava le persone incontrate e la curiosità per i comportamenti e i luoghi nei quali si trovava. La sua era sempre una testimonianza forte, gioiosa:
«Sono una delle donne più felici della terra», amava dire, e standole accanto si capiva che non lo diceva tanto per dire, che non era una frase fatta, ma la realtà delle sue giornate.
Il libro raccoglie la trascrizione di alcuni colloqui con Suor Emmanuelle e di alcuni suoi interventi ai meeting organizzati dalla Comunità di Sant’Egidio.
Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin, è nata il 16 novembre 1908 a Bruxelles ed è morta il 20 ottobre 2008 à Callian, nel Sud della Francia, a quasi cento anni di età. Appartenente alle religiose di Nostra Signora di Sion, ha lavorato come insegnante a Istanbul, Tunisi e Alessandria d’Egitto presso
le scuole della sua congregazione, ma è nota soprattutto per le opere caritative svolte nellebidonvilles del Cairo e in Sudan, dove ha vissuto per anni a stretto contatto con i poveri. Nel 1991 il presidente egiziano Hosni Mubarak l’ha insignita della nazionalità egiziana come ringraziamento per la sua attività. Nel 2002 Jacques Chirac l’ha nominata comandante della Legion d’Onore, mentre Nicolas Sarkozy, nel 2008, l’ha elevata al rango di grande ufficiale.
Il testamento spirituale di Suor Emmanuelle, una donna che incarna la generosità, l'attenzione ai più poveri, la ribellione contro l'ingiustizia e un amore nutrito dalla sua fede in Cristo.
Una vita dedicata ai poveri e agli emarginati, vissuta con pienezza anche nella vecchiaia. Suor Emmanuelle, morta nell’Ottobre del 2008 a 99 anni, racconta alcune delle scelte fondamentali della sua esistenza: l’impegno in Egitto, il ritorno in Europa e soprattutto l’età senile, vissuta come possibilità di un diverso utilizzo del tempo, intessere nuove relazioni, diventare più saggi e comprensivi
«La cortesia, la gentilezza, direi meglio l’amabilità, erano tra le virtù che più colpivano chiunque avvicinasse Suor Emmanuelle, anche per pochi istanti, così come l’attenzione e la cura che poneva in ogni incontro, l’affetto con cui ricordava le persone incontrate e la curiosità per le persone, i comportamenti e i luoghi nei quali si trovava.
La sua era sempre una testimonianza forte, gioiosa: “Sono una delle donne più felici della terra”, amava dire, e standole accanto si capiva che non lo diceva tanto per dire, che non era una frase fatta, ma la realtà delle sue giornate».
(Dall’Introduzione di Angela Silvestrini)
Destinatari
Il racconto di vita di Suor Emmanuelle, che narra in particolare le gioie della terza età.
Atore
Suor Emmanuelle, al secolo Madeleine Cinquin, è nata il 16 novembre 1908 a Bruxelles ed è morta il 20 ottobre 2008 à Callian, nel Sud della Francia, a quasi cento anni di età. Appartenente alle religiose di Nostra Signora di Sion, ha lavorato come insegnante a Istanbul, Tunisi e Alessandria d’Egitto presso le scuole della sua congregazione, ma è nota soprattutto per le opere caritative svolte nelle bidonvilles del Cairo e in Sudan, dove ha vissuto per anni a stretto contatto con i poveri. Nel 1991 il presidente egiziano Hosni Mubarak l’ha insignita della nazionalità egiziana come ringraziamento per la sua attività. Nel 2002 Jacques Chirac l’ha nominata comandante della Legion d’Onore, mentre Nicolas Sarkozy, nel 2008, l’ha elevata al rango di grande ufficiale.
Punti forti
La notorietà di Suor Emmanuelle.
Un punto di vista originale sul tema della
terza età.
L'autobiografia di una grande protagonista del XX secolo
«Quando queste pagine verranno lette, io avrò trovato una nuova nascita in Dio».
Suor Emmanuelle ha redatto queste Confessioni di una religiosa in un arco di tempo di circa vent’anni, motivo per cui questo può essere considerato il primo e l’ultimo libro che ha scritto. Il primo, perché lo ha iniziato prima di tutti gli altri, quando era ancora in Egitto. Vi è tornata poi su a più riprese, fino agli ultimi mesi di vita, per riprenderlo, correggerlo, arricchirlo. L’ultimo, perché lo ha voluto postumo, per confidarvi cose che mai aveva detto prima - per pudore, naturalmente, ma anche per il desiderio di rimanere sempre libera. Qual è il suo significato? Possiamo dire che si tratta di una ricerca di verità. Suor Emmanuelle ha voluto capire il cammino della sua vita attraverso le scelte che ha fatto, le persone che ha incontrato, il suo rapporto con un Dio di cui ha amato appassionatamente la povertà e la vulnerabilità. Ella ha voluto ritrovare, secondo la sua caratteristica espressione, la «nudità» della persona che è stata, nelle sue attese, nei suoi insuccessi, nelle sue lotte. «Quando si dice la nuda verità sull’uomo, in filigrana appare sempre Dio. In questo libro io voglio, per l’ultima volta, confessare la fede nell’uomo e la fede in Dio che hanno sostenuto tutta la mia vita... Ne sono convinta: dal crogiolo della morte, scaturisce la resurrezione».
Entrata nel 1998 al Carmelo di Magyarszék (Ungheria), suor Kinga della Trasfigurazione scopre nel 2006 di avere un cancro. Di fronte all’evoluzione inesorabile del male, offre tutta la sua vita senza riserve. Nell’abbandono più fiducioso, nove mesi prima di morire, la priora le chiede di scrivere un diario. Al cuore stesso della prova, dà conto della speranza che la fa vivere giorno dopo giorno, dice con semplicità il suo cammino interiore, il suo sì indefettibile al Signore per offrire con Lui la sua sofferenza, per trovare il senso della sua vita, della sua malattia e morte ormai prossima.
Questo Diario permette di conoscere la vita, ma soprattutto la storia di grazia nella vita di suor Kinga della Trasfigurazione. Il libro è un ottimo aiuto per vivere la malattia con speranza, nella consapevolezza cristiana che la luce della risurrezione si accende nel buio del sepolcro e il cammino verso l’alto passa attraverso l’abbassamento e la discesa agli inferi.
Prefazione di Saverio Cannistrà,
Preposito Generale dell’Ordine dei Carmelitani Scalzi.
Postfazione di fra Iacopo Iadarola, ocd.
Judit Büki, in religione suor Kinga della Trasfigurazione, nasce a Budapest il 15 agosto 1973. Trascorre dieci anni al Carmelo, occupandosi con amore e dedizione di diverse attività, tra cui la scrittura delle icone. Per tre lunghi anni lotta contro il cancro. Muore il 24 agosto 2009, festa dell’apostolo san Bartolomeo e anniversario dell’inizio della Riforma del Carmelo, con il conforto della madre priora e delle consorelle.
C’è un curioso contrasto tra la Francia dell’Ottocento impregnata di spirito laicista e la quantità di “irruzioni” soprannaturali che in parallelo hanno disseminato il Paese di santità e richiamato alla fede. Proprio nella prima metà del secolo si svolge la breve ma straordinaria vicenda terrena di Suor Maria di San Pietro (1816-1848), destinataria di messaggi celesti e ispirata a promuovere la devozione alla Santa Infanzia e al Volto Santo in spirito di riparazione delle continue offese fatte a Dio. L’opera scaturita dalla sua esperienza mistica ha tra i suoi protagonisti il venerabile Léon Dupont, noto come “il sant’uomo di Tours”, ma soprattutto, alcuni decenni dopo, fece nascere un diffuso movimento spirituale che avrà grande influenza sulla famiglia Martin e sulla loro figlia più nota: Santa Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, la piccola carmelitana di Lisieux.
Figlia e sorella di missionari calvinisti svizzeri, Luisa Jaques nacque in Sudafrica il 26 aprile 1901. La malattia e "una lunga catena di sacrifici e di lotte inutili" l'avevano allontanata dalla fede, fino a ritenere che Dio non esistesse e che la vita non valesse la pena di essere vissuta. Tuttavia, al culmine della disperazione, nella notte tra il 13 e il 14 febbraio 1926, una chiamata misteriosa e irresistibile rovesciò la sua esistenza. In un momento Dio era diventato una certezza. Ma cosa voleva dire? A forza di interrogarsi e impegnarsi nell'ascolto docile del Signore, Luisa tracciò il suo cammino. Scoperta la sua vocazione di clarissa, la perseguì con generosità e sacrificio fino a realizzarla nel 1938 con il suo ingresso nel Monastero Santa Chiara di Gerusalemme, dove divenne suor Maria della Trinità. Si offrì a Dio con voto di vittima e morì serenamente il 25 giugno 1942. Questo "Colloquio interiore", scritto per ordine del suo confessore, raccoglie i pensieri che la voce divina faceva risuonare dentro di lei.
Durante l’anno liturgico, la chiesa si premura di dischiudere ai fedeli «i molteplici tesori dell’unica Parola di Dio». Anche nel corso del Tempo ordinario «la chiesa si edifica e cresce nell’ascolto della Scrittura e i fatti mirabili che un tempo Dio ha compiuto nella storia della salvezza vengono in mistica verità ripresentati» di fronte ai nostri occhi.
Delle azioni compiute dal Dio biblico nella storia è testimone per esempio Anna, insieme al figlio Samuele. Nelle storie che vedono protagonisti prima Saul, poi i giovani amici Gionata e Davide, al tempo dei complessi inizi della monarchia, l’intero popolo di Israele può riconoscere l’intervento salvifico del Signore. Ed è la stirpe dello stesso re Davide che sale successivamente alla ribalta, nel bene e nel male: vuoi con le vicende che toccano Salomone e i suoi successori (come Ezechia, per esempio), vuoi con i profeti che pungolano criticamente l’istituzione regale. Ed ecco allora Elia ed Eliseo, Amos e Geremia dare voce al messaggio divino che richiama i termini dell’alleanza.
Le letture bibliche indicate dalla liturgia feriale del Tempo ordinario consentono, infine, di dedicare un’attenzione speciale ad altri personaggi di prim’ordine, come il sapiente Giobbe, l’apostolo Paolo e il suo fedele collaboratore nell’evangelizzazione, Tito.
Una storia divina-e-umana di realismo e di profezia che, focalizzata su singole figure e meditata nella lectio divina, si fa per noi «norma e sostegno di tutta la vita».
Il volume narra con precisione e discrezione la vita e gli incontri della nuova beata Maria Giuseppina di Gesù Crocifisso. Il libro la cui autrice è una monaca che vive nello stesso monastero di Giuseppina dedica l'ultimo capitolo al processo di beatificazion ed è corredato da inserti fotografici a colori e in bianco e nero per entrare meglio nella vita di questa nuova Beata.