Libri sacri e rivelati per miliardi di persone, Bibbia e Corano sono testi da un lato simili, dall'altro radicalmente diversi. Le difficoltà e il fascino di un confronto, oggi ineludibile, derivano dal fitto intreccio di somiglianze e differenze. Quando si cercano punti comuni affiorano divergenze e viceversa. È fuor di dubbio che intere civiltà sono tuttora contrassegnate dalla presenza, diretta o indiretta, di questi due Libri. Le concezioni bibliche e quelle coraniche hanno inciso su mentalità e comportamenti. Per capirlo basta considerare termini come Dio, rivelazione, bene e male, fine dei tempi, giudizio universale. Altrettanto rilevante è pensare ai modi in cui si definiscono e operano nella storia le comunità che quei Libri ricevono, leggono e trasmettono: il popolo d'Israele, la Chiesa, l'umma musulmana. Come sempre, per comprendere occorre conoscere e confrontare.
La BIOETICA GLOBALE è una necessità, perché gli effetti sociali, economici e ambientali della globalizzazione richiedono delle risposte critiche immediate. Il libro di Henk ten Have è un resoconto completo e penetrante di come la bioetica potrebbe essere ampliata per diventare Bioetica Globale attraverso un discorso etico e multidisciplinare che rappresenti un ponte verso il miglioramento sostenibile della salute delle persone e del nostro pianeta. L'assistenza sanitaria, l'inclusione sociale e la salvaguardia dell'ambiente sono responsabilità da condividere di fronte alle disuguaglianze che minacciano la salute e la dignità degli esseri umani. La grande sfida da affrontare è la realizzazione di una visione universale che riesca a salvaguardare e conciliare le diverse tradizioni e culture locali. (Edizione italiana a cura di Lucia Mariani, Fondazione Lanza, Padova, e Renzo Pegoraro, Pontificia Accademica per la Vita, Roma).
Il volume propone un incrocio di sguardi sul lavoro degli assistenti sociali. Prova a farlo in una prospettiva non autoreferenziale, in un certo senso 'transculturale', dando voce agli stessi assistenti sociali insieme a molti altri professionisti e attori che con loro quotidianamente interagiscono e 'producono' interventi e servizi alla persona; nella consapevolezza che solo l'integrazione di saperi e competenze consente di comprendere i fenomeni, promuovere opportunità, leggere i bisogni, valorizzare le risorse e costruire soluzioni sociali ai problemi sociali. Senza la pretesa di esaurire tutti gli ambiti d'intervento, viene qui presentato un 'assaggio' di luoghi e pratiche del lavoro sociale, in modo concreto, semplice e tuttavia attento al piano metodologico, dialogando con una professione oggi più che mai chiamata a confrontarsi con nuovi bisogni in un contesto di trasformazione del welfare. Il 'luogo' principe di questo lavoro è il territorio nella sua dimensione vitale di 'comunità': da qui prende le mosse il volume, che si articola come una virtuale tavola rotonda in molteplici sezioni di confronto. Il testo non ha carattere specialistico; è rivolto a chi desideri scoprire la professione di assistente sociale, ad assistenti sociali interessati a condividere esperienze e riflessioni sul proprio operare, ad altri professionisti che vogliano conoscere meglio una figura con cui sono aperti ampi spazi di collaborazione nel mondo del welfare, agli studenti, ai docenti e supervisori.
Una buona preparazione giuridica è necessaria ma non sufficiente per il superamento dell'esame di abilitazione. Questo volume, composto da 50 pareri e 25 atti di diritto civile, è pensato per offrire al candidato tutti gli strumenti necessari per la migliore preparazione alla prova di esame, attraverso uno schema pratico e ragionato su ciascuna traccia proposta. I casi a fondamento delle tracce sono stati scelti dagli autori prendendo spunto dai temi "caldi" oggetto delle più interessanti ed attuali sentenze prodotte dalla Cassazione Civile negli ultimi anni. Per ogni singolo atto e parere sono indicati la giurisprudenza di riferimento (con esposizione delle massime giurisprudenziali più significative e rilevanti per l'analisi e la soluzione del caso proposto), la normativa di riferimento, i suggerimenti e le indicazioni utili per la redazione dell'elaborato. Inoltre, tutte le tracce sono precedute da "brevi indicazioni per lo svolgimento", congegnate ad hoc, per imparare a redigere i pareri e gli atti in modo strutturato e completo di tutte le loro parti. La metà delle tracce proposte sono comuni ad atti e pareri: una scelta diretta a dar risalto alle diverse tecniche di redazione richieste dal candidato e sulle quali sarà possibile esercitarsi in modo semplice ed allo stesso tempo efficace.
La formazione professionale nell'ambito del cinema ha contribuito a delineare l'identità del 'mezzo cinematografico' sul piano tecnico, stilistico, culturale e politico. Oggi, tuttavia, tale identità è messa in discussione dalla convergenza tecnologica e dei new media, pertanto la questione se 'il cinema si impara' ha assunto un'importanza decisiva. Come è stato insegnato infatti il linguaggio filmico? In che modo le politiche nazionali e internazionali hanno supportato od ostacolato la formazione? Qual'è il ruolo della tecnologia? Il volume intende ricostruire le relazioni fra trasmissione della conoscenza e ruoli professionali, fra cultura e potere politico, nel cinema.
Questo primo volume della collana "Logopedia in età evolutiva" propone un progetto volto a diffondere le conoscenze basate su evidenze scientificamente provate riguardo agli interventi possibili nei disturbi dello sviluppo. Sono stati proposti i contributi di chi, per formazione ed esperienza professionale, è quotidianamente coinvolto nel campo della riabilitazione: logopedisti, neuropsichiatri infantili, neurologi, psicologi e terapisti della neuroriabilitazione dell'età evolutiva, operanti all'interno di équipe interdisciplinari nella presa in carico dei bambini con disturbo specifico di apprendimento (DSA). Il volume, suddiviso in quattro sezioni, descrive i criteri di classificazione dei DSA secondo le linee guida della Consensus Conference, affronta i temi relativi agli indicatori di rischio e alle strategie di potenziamento delle abilità prerequisite agli apprendimenti scolastici, si occupa di valutazione e diagnosi, offre diverse proposte di intervento e metodiche di trattamento. Il testo - dedicato alla lettura - è integrato da un volume sulla scrittura e uno sul calcolo, offrendo un panorama di proposte riabilitative e un inquadramento generale.
Il volume indaga il concetto di archivio e delle pratiche archivistiche dei materiali audiovisivi (filmici, video e digitali). Partendo dalla definizione di Jacques Derida, l'archivio è visto non solo come il luogo dove vengono depositate le fonti, ma anche come il luogo dove da queste scaturisce la legge e dove essa prende dimora. I saggi affrontano l'analisi dell'archiviazione dell'audiovisivo attraverso diversi assi di ricerca: il peso e l'azione degli attori, dei soggetti, delle norme preposte all'organizzazione e alla conservazione del materiale audiovisivo; il confronto tra modalità di strutturazione e di accesso ai documenti; la verifica di come queste influenzino l'interrogazione e, di conseguenza, la definizione delle possibilità dell'immagine. Alcuni testi indagano, inoltre, il ruolo svolto della tecnologia digitale nella ridefinizione delle pratiche d'archivio e di organizzazione dei saperi. Il quadro che ne deriva dimostra come l'archivio costituisca un luogo, discorsivo ancorché fisico, di contestazioni dialettiche e conflittuali di pratiche genealogiche e dispositivi di potere, che determina la forma e la modalità di accesso al presente del regime del visibile.