Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo? Da sempre gli uomini si confrontano con queste domande che ci fanno sentire quanto è misteriosa la vita umana. In questa profonda oscurità le verità di fede sono come stelle che permettono ai credenti di camminare verso la gioia infinita che risplende sul volto di Cristo e che, ogni tanto, rendono il nostro cuore presente. I cristiani imparano queste verità a catechismo, quasi tutti nel corso dell'infanzia. Questo breve testo non è un catechismo, non ha la pretesa né di far conoscere Gesù Cristo a quelli che non lo conoscono, né di insegnare la dottrina cristiana a quelli che non l'hanno ancora ricevuta; vuole solo ricordare alcune verità fondamentali a quelli che desiderano ravvivare la loro fede e capire meglio ciò in cui credono.
"In un altro tempo il divino è stato parte integrante della vita umana". Da qui, e dalla difficoltà per l'uomo moderno di percepire questa intimità originaria, ha inizio la riflessione di Maria Zambrano sulla storia, sull'uomo, sul divino. Con una scrittura densa e suggestiva, più vicina al linguaggio poetico che non a quello filosofico, Maria Zambrano ripercorre le varie fasi della relazione tra l'uomo e il divino, a partire dalla nascita degli dèi greci e della filosofia, analizzando la peculiarità della religione cristiana, fino ad arrivare agli esiti nichilistici della tradizione occidentale. "L'uomo e il divino", scrive Vincenzo Vitiello nel suo saggio introduttivo, "è il libro più ricco e complesso di Maria Zambrano, il più importante e significativo dal punto di vista strettamente filosofico".
Durante varios años el autor de este libro desarrolló anualmente sus tandas de Ejercicios espirituales dirigidas a laicos al hilo del magisterio pontificio de san Juan Pablo II. En ellos fue tomando como base sus encíclicas y exhortaciones apostólicas: Redemptor hominis, Dives in misericordia, Salvifici doloris, Redemptoris Mater… Aunque el planteamiento espiritual del P. Luis M.ª Mendizábal, como apóstol y teólogo de la espiritualidad del Corazón de Cristo, es bien conocido en todas sus obras, es particularmente incisivo en la obra que presentamos. No es casualidad, además, que este libro aparezca en el umbral del Año de la Misericordia, convocado por el papa Francisco. En este marco, la temática y el desarrollo de este libro ayudará espiritualmente a comprender y vivir el rico magisterio de san Juan Pablo II en su encíclica Dives in misericordia, citada, como es lógico, por el papa Francisco en la bula del jubileo Misericordiae vultus.
Quando diciamo "Ulisse" il pensiero va naturalmente a Omero. Ma in realtà è all'Ulisse dantesco che inconsciamente ci riferiamo, all'uomo-simbolo che per «seguir virtute e canoscenza» osò sfidare i limiti dell'umano sapere per andare oltre, dove nessuno mai aveva osato spingersi. Questa lettura di Maria Grazia Ciani vuole ricondurre Ulisse a Omero e al solo racconto omerico, a quell'Odissea dove, nonostante le divergenze e alcune incoerenze della narrazione, l'ossatura è forte, l'intenzione del poeta ferma: narrare la storia di un reduce della guerra di Troia e il lento riappropriarsi del suo mondo e della sua identità. Si dà credito soltanto alla profezia di Tiresia, a Ulisse, uomo legato alla terra, che volge le spalle al mare, che pianta il remo nel suolo e lo abbandona per sempre, a un Ulisse che muore a Itaca, in età avanzata, ricco e felice. Tutto ciò che è stato scritto dopo Omero fino a Nikos Kazantzakis in realtà non gli appartiene.
Edith Stein nacque a Breslavia da famiglia ebrea. Di straordinarie doti intellettuali, intraprese la carriera universitaria divenendo assistente del filosofo Edmund Husserl. Dopo aver letto l'autobiografia di Teresa d'Avila, abbandonò l'ateismo e si convertì. A causa delle leggi razziali fu costretta ad abbandonare l'insegnamento ed entrò nel carmelo di Colonia prendendo il nome di Teresa Benedetta della Croce. Trasferitasi nei Paesi Bassi, non sfuggì alla rappresaglia nazista e venne deportata ad Auschwitz, dove fu uccisa il 9 agosto 1942 insieme alla sorella Rosa. Conoscere la sua figura vuol dire compiere un'esperienza di provocante attualità. Nella nostra civiltà meccanizzata e tecnologica, Edith, donna dalla parola limpida ed essenziale, ha qualcosa da dire: è un andare alle radici, alla scoperta dell'esistenza umana. Edith Stein è stata beatificata (1987) e canonizzata (1998) da Giovanni Paolo II, che nel 1999 l'ha proclamata compatrona d'Europa.
Quando pensiamo ai racconti biblici, troppo spesso il nostro immaginario è prevalentemente maschile. In verità, in ogni storia c'è sempre un rimando femminile che non fa solo da coreografi a ma ne rappresenta molto spesso la chiave di lettura vincente; infatti, le donne della Bibbia sembrano le più "affidabili" nel realizzare la Storia della Salvezza. In questo testo sono raccolte alcune riflessioni che Luigi Maria Epicoco ha dedicato proprio a loro, le "affidabili" di Dio.
Nella nostra società postmoderna (e postcristiana), in un mare di indifferenza religiosa, abbiamo un disperato bisogno di modelli con cui identificarci, di esempi buoni da seguire, di testimoni credibili da imitare. In questo volume troverete 40 donne che ci offrono il loro cammino di fede, di Speranza e di amore verso Dio e il prossimo. Sono nostre sorelle tutte "innamorate pazze" di Dio. Donne diverse tra loro: suore, mogli e madri di famiglia, principesse e regine, giovani e ragazze martiri ma tutte simili in questa bellissima pazzia per Dio. Sono donne che hanno saputo vivere, con coraggio, una santità dinamica, talvolta intrigante, sempre originale e personale.
Lasciamoci stimolare dalla loro determinazione e dalla loro perseveranza, ammiriamone la fede vissuta in contesti esistenziali spesso molto difficili. Accettiamo infine l'invito ad avere almeno un po' della loro pazzia per Dio.
Il volume e fortemente consigliato a parroci e vice, catechisti e catechiste, insegnanti di religione nelle scuole e operatori pastorali incaricati della formazione in oratori e associazioni giovanili, a religiose (e religiosi!). Siamo sicuri che farà del bene a tutti ma specialmente alle donne, sposate o no, che han bisogno di una spinta per continuare con coraggio o semplicemente per riprendere il loro cammino spirituale.
MARIO SCUDU. salesiano di Don Bosco, vive e lavora a Torino, dove ha conseguito la maturita classica (Liceo Valsalice), ha frequentato la Facoltà di Teologia dell'Universitaà Pontificia Salesiana (UPS Torino-Crocetta) e si è laureato in Filosofia e Scienze Umane presso l'Universita Statale. Ha anche insegnato per molti anni nel Centro di Formazione Torino-Rebaudengo e ha collaborato alle riviste Dimensioni Nuove e Bollettino Salesiano. Nel 1997 ha frequentato I’Istituto di Spiritualità di RomaUPS. Dal 2000 lavora per la rivista Maria Ausiliatrice e dal 2009 e vicedirettore della sua edizione in spagnolo, Maria Auxiliadora edita a Santo Domingo.
A un anno dall'uscita della Fratelli tutti, dodici persone dialogano con il cardinal Zuppi sulla fraternità. Un ragazzo, due giovani, un formatore, due suore, un medico, due sposi, un missionario, una giornalista e un sacerdote. Ne esce un quadro utile per il rinnovamento pastorale, ma anche un percorso di riflessione sulla vita di tutti i giorni per ogni uomo e ogni donna di buona volontà: perché la fraternità è di tutti, perché la fraternità è per tutti. Esiste un viaggio che ogni uomo è chiamato a fare: il viaggio a scoprirsi fratello degli altri e a riscoprire nell'altro il volto di un fratello. Un viaggio di consapevolezza. Perché nasciamo già fratelli, nasciamo già collegati, il viaggio serve solo per rendercene conto.
"Giovanni della Croce si presenta come un teologo atipico, tra quelli che per parlare di Dio preferiscono ricorrere al linguaggio della poesia, piuttosto che a quello della definizione dogmatica, riallacciandosi così a un'antichissima tradizione che vede in Efrem il Siro uno dei migliori esempi, non a caso dichiarato dottore della Chiesa universale poco prima di Giovanni, nel 1920. Due teologi che prediligono l'immagine, il paradosso, la metafora, come peraltro il loro Maestro che, catturato dalle realtà più semplici e quotidiane, ne faceva parabole del Regno. Maria Tondo, nelle appassionate pagine che seguono, entra in dialogo con questo gigante del passato, non per volgersi indietro, ma quasi per invitarlo a dialogare con il nostro mondo, con le sue sfide e le sue opportunità. Intessendo così un dialogo di riconoscenza, in cui l'autrice dice di voler rendere conto di un incontro avvenuto tanti anni or sono, ma ancora vivo e fecondo." (Dalla Prefazione di Sabino Chialà)
Il lessico dell'italiano (e di qualsiasi altra lingua) si rinnova di continuo, via via che mutano le esigenze di designazione della collettività. A volte si ricorre al prestito da altre lingue, fenomeno subito evidente e spesso giudicato sfavorevolmente dai parlanti; a volte si attivano procedimenti di formazione di nuove parole, che sono percorsi interni alla lingua stessa, che trova in sé le risorse necessarie (parole, affissi, regole di combinazione) per sopperire alle sue necessità. Il libro esplora questa seconda opzione, solo di recente indagata con sistematicità dalla ricerca, cui costantemente si ispira. L'intento è quello di guidare il lettore non specialista, con un linguaggio semplice e piano, in un viaggio fra le parole: le parole di oggi, ovviamente, così inestricabilmente intrecciate col loro passato, e insieme così chiaramente indicative dei percorsi futuri.
Mentre ci abituiamo a convivere con la pandemia che ha imposto un modo distante di relazionarsi, vogliamo riconsegnare ai ragazzi alcune pagine della sacra scrittura, perché solo lo sguardo autentico dell'incontro con dio può risanare la distanza e spronarli alla bellezza. Il titolo storie no filter, riprendendo l'hashtag che indica le foto non ritoccate, vuole indicare l'autenticità della vita alla luce del Vangelo. Sette incontri di Gesù presentati secondo il metodo della lectio esperienziale, una lettura impastata con la vita dei ragazzi, i loro sogni e necessità. L'ultimo tratto del percorso sarà dedicato a un ottavo incontro, non ancora avvenuto: quello del signore con ciascuno di loro. Un libro aperto, dunque, con un ultimo capitolo tutto da scrivere! Prefazione a cura di Lorenzo Pellegrino e Ludovica Mangiapanelli.
Conosci il Bible Journaling? Questa agenda di preghiera creativa è un'ottima introduzione a questa pratica così benefica per il cammino spirituale personale. Sarai accompagnato ogni giorno nella meditazione e nella preghiera. Rilasserai la mente e predisporrai l'anima decorando alcune parti dell'agenda o appuntandoti i passi più significativi della Scrittura. Inizierai con le preghiere del mattino, leggerai un passo tratto dalla Bibbia, un salmo per la meditazione pomeridiana e concluderai con le preghiere della sera. Avrai spazio per scrivere, disegnare, prendere appunti, trascrivere le tue risonanze. Alla fine di queste due settimane non riuscirai più a farne a meno e ti stupirai nel constatare quanto ti abbia fatto bene questo piccolo cammino, quanto sia importante pregare e quanto Dio ti ami! Prefazione Vittorio Rizzone.