Questo libro comprende circa 250 brani tratti dalle opere (scritti e discorsi) di Mère ed esplora i quattro aspetti principali della salute e della guarigione: cause della malattia, terapie della malattia, fondamenti della salute, ciclo della vita. Gran parte dei passi provengono dalle conversazioni di Mère con allievi e insegnanti svoltesi nell'ashram di Sri Aurobindo a Pondicherry. Rispondendo alle loro domande, ella discute delle componenti fisiche, psicologiche e spirituali della salute e della guarigione dalla malattia. Completa il testo un glossario di termini sanscriti e filosofici e l'elenco dei volumi e delle riviste pubblicati dallo Sri Aurobindo Ashram da cui sono stati tratti i brani.
Il volume delinea il costrutto del coparenting come condizione che permette ai genitori di creare un'alleanza e di coordinarsi nell'esercizio della propria funzione cogenitoriale. La "sfida", già lanciata da alcuni ricercatori americani, è quella del divenire genitori insieme all'altro partner genitoriale. Il benessere dei figli viene sempre e comunque co-costruito dalla coppia genitoriale, poiché si è genitori nella misura in cui si è capaci di essere cogenitori. Da questa condivisione di responsabilità, i bambini percepiscono la propria realtà emotiva e educativa in modo genuino.
Il volume si propone di delineare il valore terapeutico degli animali d'affezione nei diversi contesti di cura, tracciandone risvolti psicoeducativi e finalità terapeutiche. Il focus si orienta verso ambiti di studio e questioni metodologiche che abbracciano l'approccio zooantropologico e la medicina veterinaria, la zooantropologia clinica e la psichiatria, l'educazione cinofila nelle famiglie attuali - con particolare riferimento ai principi della psicologia canina e alla Gestalt Animal Assisted Psycho-therapy (GAAP) -, coinvolgendo il cane, l'asino ed il cavallo come figure mediatrici della competenza emotiva dell'adulto e del bambino. La zooantropologia clinica viene pertanto a delinearsi quale sfondo di riferimento per ogni percorso teorico e clinico mirato a dare centralità all'incontro con l'altro nella sua radice che è l'intercorporeità, il sentire animale. Il volume è rivolto agli operatori dei vari ambiti disciplinari, agli studenti delle lauree triennali e specialistiche delle Scuole delle Scienze Umane e del Patrimonio Culturale, di Medicina veterinaria e Medicina e Chirurgia, nonché ad ogni terapeuta e ad ogni persona capace di comprendere la condizione umana.
A poco più di trent'anni dalla scomparsa Charlie Chaplin rimane un genio inimitabile dell'arte, della poesia, della comicità e rappresenta un'icona inconfondibile anche per i piccoli nati e cresciuti nel terzo millennio.
Un viaggio nelle ricette di Chaplin consente di spaziare dalla cucina povera degli slums di Londra alla cucina tradizionale d'oltremanica, dalle specialità della Febbre dell'Oro americana all'alta cucina francese. I menu vanno dal frugale ovetto sodo con pane bianco alla sofisticatezza di un'esclusiva anatra à la presse.
Fame, amore e fantasia sono tre necessità con le quali ogni essere umano ha da confrontarsi. Chaplin le trasformò in fulcri per la sua arte. Colazioni, pranzi, cene con personaggi noti e meno noti rappresentarono non solo momenti per riscoprire contatti umani più autentici ma anche per convogliare il cibo nell'inesauribile vena della sua creatività. Lo stupore suscitato dal capolavoro culinario aggiunto a un'infallibile vis comica produce alcune tra le più geniali sequenze sul cibo del cinema di tutti i tempi: lo scarpone bollito, la danza dei panini, la macchina di nutrizione automatica. La fame di Chaplin diventa poetica, acrobatica, spettacolare, da circo.
Un'altra estate è arrivata e Martina non vede l'ora di tornare da sua zia, nel paesino sul mare che tanto le piace. Questa volta poi ha un motivo in più per essere emozionata: Martina vuole entrare di nuovo nella casa saracena e conoscere Edoardo Riccalancia. Secondo una strana leggenda, infatti, il destino del misterioso giovane sarebbe legato al suo a filo doppio. Età di lettura: da 12 anni.
Gli esseri viventi sono generati da elementi singoli - i geni - che, opportunamente aggregati, sono in grado di costruire gli organismi più variegati e multiformi. Con questa scoperta, la biologia del XX secolo ha individuato un meccanismo fondamentale che va ben oltre la forma puramente biologica della vita. La cosiddetta vita economica, che sovrintende alla nascita e allo sviluppo delle imprese economiche responsabili degli attuali equilibri, si basa sugli stessi princìpi di funzionamento della vita biologica: cambiano solo i meccanismi di fondo, che qui non sono biochimici, ma psicologici. In uno stile accessibile e piacevole, senza mai allontanarsi dal rigore scientifico, il libro illustra il sistema logico che sta alla base della nascita della vita, i cui meccanismi essenziali possono essere ricondotti al celebre teorema di Gödel sull'indecidibilità. Il parallelo proposto tra i meccanismi di base dell'economia e della biologia può aiutarci, inoltre, a comprendere alcuni fenomeni del mondo moderno, quali per esempio il funzionamento della globalizzazione e della glocalizzazione. In ultima analisi, la logica dell'evoluzione mette in luce le differenze tra il cittadino della società informatica, l'homo informaticus, e il suo predecessore, l'homo sapiens.
Nell'epoca del pensiero liberale e socialista il legame tra religione e politica sembrava essere caduto nell'oblio e interessare soltanto l'archeologia storica o l'interpretazione sociologica, quasi fosse un problema legato a una fase primitiva della civiltà. Ma è davvero possibile un ordine politico e statuale del tutto immanente, senza nessun riferimento alla trascendenza? Tale questione centrale si riassume nella formula "teologia politica" e costituisce ancor oggi una delle più potenti forze della storia umana. Questo libro ricostruisce le vicende della teologia politica soffermandosi sulla sua origine nell'antichità, sullo sviluppo che essa ebbe nel Medioevo, sulle riprese durante la Riforma e la Controriforma, sulla sua eliminazione nella dottrina dello Stato moderno e sulla sua rinascita nella filosofia politica e nel pensiero religioso del Novecento. Nel corso della storia la riflessione teologica e politica ha immaginato il rapporto fra immanenza e trascendenza in modi diversi, ma in ogni momento mantenendo ferma l'idea che la politica ha al suo cuore un riferimento necessario al teologico, dal quale tuttavia deve sempre emanciparsi, pena il suo annichilimento.
"I viaggiatori che avevano avuto la fortuna di vederlo dicevano che il palazzo del principe di Ik, solitario e misterioso, sembrava spuntare dalla profondità segreta della terra. Dentro le mura custodiva cortili arabescati, fontane scroscianti, stanze misteriose dagli alti soffitti. E dentro le stanze, luccichio di sete colorate, bagliore di lame taglienti, fruscii sommessi e voci superbe... Si diceva che dalle sue cupole nascesse il sole... che tutte le strade che si allungavano verso oriente arrivassero alle sue mura. Si diceva che non tutti potessero vederlo. Per questo tutti desideravano, almeno una volta nella vita, arrivare a scorgerlo. O, almeno, a sognarlo." Così scrive l'Autrice nel Prologo di questo libro, ambientato nel Medioevo.