Signore e Signori è arrivato il magico circo itinerante! Acrobati, clown e animali giocano, danzano, si muovono: e ogni volta il numero cambia... Età di lettura: da 5 anni.
Cento pensieri di Ignazio di Loyola: uno dei santi che più hanno segnato la storia della Chiesa e dell'Europa.
"Non il molto sapere sazia e soddisfa l'anima, ma il sentire e gustare le cose internamente".
(Ignazio Layola)
L'esperienza pluriennale di Religiosi e consacrati di vari carismi entrati a contatto con la spiritualità dei Focolari.
Il discorso agiografico antico è qui considerato quale insieme di strategie retoriche e forme letterarie che tramandano in modo narrativo la memoria di ciò che uomini e donne, ritenuti incarnare un ideale di perfezione, hanno compiuto durante la loro vita e anche dopo. Una definizione che intende mettere in secondo piano le più consuete classificazioni di contenuto e di genere letterario per meglio cogliere l'articolazione e i cambiamenti di una letteratura e di pratiche cultuali in tumultuoso sviluppo e differenziazione, in dialogo con i diversi ambienti culturali e religiosi senza delimitazioni a priori fra ciò che è giudaico, pagano o cristiano. Il volume si concentra sui testi e sui loro autori domandandosi: da quali circostanze storiche nasce un testo agiografico come interagisce con il contesto culturale e teologico a quale pubblico intende rivolgersi. La novità consiste nel tentativo di cogliere le traiettorie dei testi sul lungo periodo, le reinterpretazioni, le interazioni fra loro e con i diversi contesti culturali, le logiche di trasformazione del discorso agiografico e dei suoi linguaggi nelle mutate condizioni storiche a partire dall'esame dei testi redatti fra la fine del I sec. e l'inizio del II, attraverso lo sviluppo del discorso agiografico sui martiri; l'analisi di alcune Vite dei filosofi di autori pagani del II e III sec.; e inoltre gli scritti di Atanasio, Eusebio, Gregorio di Nazianzo, Gregorio di Nissa, Gerolamo, Prudenzio...
Una originale, ma poco conosciuta riflessione su Dio infinito, di grande ricchezza e fecondità speculativa.
Nel libro sono analizzate alcune opere dei maggiori narratori Lucchesi, sia lucchesi in senso stretto che versiliesi. Come ricorda l'autore, Lucca è conosciuta come città della musica per aver dato i natali a musicisti di grande talento e fama, primo fra tutti Giacomo Puccini. Si deve riconoscere, tuttavia, che Lucca è stata anche una città di grandi narratori. Il libro di Bartolomeo Di Monaco, che pazientemente ha ricercato opere scomparse dalla circolazione, è lì a testimoniarlo.