In occasione del Giubileo della misericordia indetto da papa Francesco, il volume raccoglie i più significativi interventi di Paolo VI nel periodo di preparazione e durante lo svolgimento del Giubileo del 1975. Superando le obiezioni di coloro che ritenevano superata la tradizione dei giubilei, papa Montini la ripropone a 10 anni dalla conclusione del Vaticano II anzitutto come mezzo per favorire l'accoglienza dell'insegnamento conciliare e per rinnovare la vita cristiana del popolo. Al centro dell'anno giubilare Paolo VI pone i temi del rinnovamento e della riconciliazione, che toccano la sfera personale, ecclesiale e sociale, insistendo in particolare sull'esigenza di rinvigorire la comunione nella Chiesa e gli sforzi per la pace nella convivenza civile e tra i popoli. La raccolta di scritti è curata e introdotta dal prof. mons. Giacomo Canobbio, docente della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale e delegato per la cultura della Diocesi di Brescia.
La preghiera è una parte vitale della vita del cristiano, ancora oggi, un tratto distintivo del discepolato evangelico. Molti, però, ancora identificano la preghiera con la recita di (sante e valide) formule. Ma è solo così? Seguendo le orme del Nazareno, il grande orante, possiamo riscoprire il grande dono della preghiera cristiana. E capire in che senso è indispensabile per l'intercessione dei vivi e dei defunti.
"Jubilemus!" è la riedizione di un testo con lo stesso titolo, pubblicato nel 1999, in occasione del Grande Giubileo del 2000. Il nuovo libro propone quaranta vignette con i personaggi che hanno caratterizzato la proposta umoristica di Paolo Del Vaglio, gli angioletti. Il tema di fondo è il Giubileo della misericordia, e pertanto le vignette (in gran parte riprese dal testo precedente e alcune nuove) spaziano dalla misericordia al perdono, dalla compassione alla pace, dalla conversione al significato dell'evento giubilare, avendo come sfondo la logica del Vangelo. Le brevi battute dei protagonisti fanno sorridere (e riflettere) sulle verità eterne, secondo l'intenzione dell'autore di veicolare il messaggio religioso attraverso immagini e parole. Anche nella nuova versione, come nella precedente, è riportata la Presentazione di monsignor Bruno Forte, vescovo di Chieti-Vasto.
Strumento semplice e prezioso per illuminare la mente, nutrire il cuore e guidare le opere nel tempo del Giubileo straodinario della misericordia.
Quanto è grande la tua bontà, Signore - canta l'orante del Salterio - "La riservi per coloro che ti temono, la dispensi davanti ai figli dell'uomo, a chi in te si rifugia". E continua: "Tu li nascondi al riparo del tuo volto" (sal 31). È Gesù questo volto, il volto della misericordia del Padre. È nell'incontro con questo volto che trovano ristoro coloro che a lui si avvicinano, affaticati e oppressi dalla vita, peccatori perduti e gioiosamente ritrovati, resi capaci di riscoprire la preziosità della propria persona e della propria esistenza perché gratuitamente e gioiosamente cercati da un amore commosso e appassionato. La buona notizia della misericordia annunciata da Gesù con la parola e con la vita, ma soprattutto con il suo amore crocifisso, è cantata e danzata nella poesia dei salmi, preghiere antiche ma gravide di vangelo. Al ritmo di questi canti, anche noi siamo invitati ad accogliere l'invito del Padre: Rallegratevi con me! Misericordia e verità si incontrano: questa è la gioia di Dio.
Qual è stata la prima volta che ho incontrato Dio? Con questa domanda Paolo Curtaz apre una nuova serie di letture bibliche intorno al tema giubilare della misericordia. "Forse che la donna si dimentica del suo lattante, cessa dall'aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se si dimenticasse, io non ti dimenticherò". Dio è misericordia, una parola che sin dalle antiche Scritture sta a indicare la pietà e la compassione unite allo slancio fisico, all'azione in soccorso di colui per cui si provano questi sentimenti. Intrecciando la meditazione su testi dell'Antico e del Nuovo Testamento con testimonianze contemporanee di uomini e donne che hanno incontrato la misericordia del Signore nella propria vita, questo libro diventa un'ottima occasione per conoscere un po' più da vicino il vero volto di Dio.
Pochi mesi prima della morte, Francesco d'Assisi lascia un testamento in cui, tra l'altro, riepiloga la sua esperienza cristiana. In una breve ma intesa narrazione racconta il cambiamento avvenuto nella sua vita e indica la misericordia nei confronti dei lebbrosi come il momento della svolta. A partire dagli scritti di Francesco e dalle successive narrazioni agiografiche, il libro indaga il significato dell'espressione "usare misericordia" e ne cerca le radici evangeliche e patristiche, note al santo attraverso la liturgia e soprattutto la recita del breviario. Proprio la misericordia - e non, ad esempio, la povertà o la minorità - è l'aspetto che, in prossimità della morte, Francesco definì come centrale nella sua vita e meritevole di essere trasmesso.
L'autore, padre di Jakob, un ragazzo appassionato di auto, amante della bici e della chitarra, e bravo a scuola, risponde alle domande che il figlio gli rivolge a proposito del Giubileo. E così intende raccontare a tutti i ragazzi/e cos'è il Giubileo, come è iniziato; il perché di un Giubileo straordinario, le sue implicanze; quale il tema proposto, che è quello della misericordia. P. Curtaz spiega anche il significato del peccato, del perdono, del sacramento della Penitenza e dell'impegno che l'Anno Santo straordinario affida a tutti, anche ai ragazzi, di imparare da Gesù a essere misericordiosi come il Padre che è nei cieli.
Radicato nel Vangelo e nella tradizione del magistero della Chiesa, oltreché alunno alla scuola di suor Faustina Kowalska, polacca come lui, Giovanni Paolo II ha posto fin dagli inizi il suo pontificato sotto il segno della misericordia. Non a caso le parole-guida della sua seconda enciclica, Dives in misericordia (1980), erano state quelle di Paolo: "Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amato, da morti che eravamo per le colpe, ci ha fatto rivivere con Cristo" (Ef 2,4-5). Questo volume, a cura di Giuliano Vigini, propone un percorso nella Misericordia divina attraverso le parole e gli scritti di papa Wojtyla.