Il Dizionario di teologia biblica tratta con ampiezza i principali temi della rivelazione collegati, per quanto possibile, con i dati della storia delle religioni e con indicazione del loro prolungamento liturgico e dottrinale. Lo schema delle voci segue un criterio storico-cronologico, e dei singoli temi non ci si preoccupa tanto di analizzare il contenuto semantico quanto di indagare quello dottrinale. Ogni voce è trattata da una parte analiticamente con rigore e accuratezza, dall'altra esprime uno sforzo di sintesi che si può cogliere grazie al coordinamento di P. Léon-Dufour, assistito dal prof. Pierre Grelot. In questa nuova edizione la quasi totalità degli articoli sono stati ripresi e aggiornati. Quaranta nuove voci vengono a completare l'opera su punti di particolare importanza. Più numerosi e dettagliati i rinvii, con ampio indice a fine volume.
Descrizione dell'opera
Ogni cristiano è posto a confronto con questo interrogativo: come agire secondo il Vangelo? Attraverso uno studio sistematico sul tema dell’agire secondo i tre sinottici e il Vangelo di Giovanni, l’autore mostra la ricchezza e la profondità che una vita attiva conforme a Cristo può acquisire. Nelle varie tappe del percorso egli esamina, con grande competenza, il legame di Gesù con la tradizione ebraica, la presenza di Dio nell’uomo in azione, i vari campi dell’agire umano (denaro, società, sessualità…), per giungere quindi al centro e al coronamento del messaggio evangelico: l’amore e il perdono.
Note sull'autore
Xavier Léon-Dufour (Parigi 1912), sacerdote della Compagnia di Gesù, professore emerito di Sacra Scrittura del Centre Sèvres di Parigi, è uno dei più noti esegeti viventi. Ha pubblicato una ventina di volumi, tra cui vanno certamente segnalati la Lettura dell’Evangelo secondo Giovanni (in 4 voll.), San Paolo, Cinisello Balsamo (MI), e il notissimo Dizionario di teologia biblica, Marietti, Torino 1967.
In una società sempre più frammentata e diffidente, quella del nostro tempo, la vita religiosa si trova a fare i conti con le sfide e gli interrogativi che da essa provengono. In queste pagine, Monsignor Bustillo, vescovo francescano di Ajaccio, esorta i religiosi e le religiose a non evitare di subire quei cambiamenti che continuamente si presentano e impongono, ma a interpretarli da protagonisti. «Senza amore i religiosi vivono, ma non vibrano»: e dove trovare il coraggio per l'impresa, se non nel messaggio di amore del Vangelo? È solo tornando all'esempio evangelico che le comunità religiose potranno scoprire come essere, nuovamente e in modo efficace, riferimento e guida per i nostri giorni.
Tilliette scrive queste pagine - inedite e per la prima volta tradotte - per un corso in Gregoriana del 1981-1982. Un libro che introduce il pensiero di Levinas ricostruendone per temi i principali snodi concettuali, supportando le argomentazioni con numerose citazioni bibliografiche e l'indicazione di debiti o nessi con altri pensatori. Oggetto e suo interprete si stringono in una particolare affinità, che restituisce il vigore e la finezza della parola di Tilliette. Il testo si chiude sul tema della Morte, a sigillo di un dialogo inesauribile.
Se trata de textos pronunciados en distintas ocasiones por su autor con el fin de educar en la fe a sus amados compatriotas, con quienes se reunió en distintas partes del mundo.
Según dice el propio autor, este libro representa una especie de síntesis general, sencilla y humilde, de su experiencia de fe. Al publicar estos escritos del cardenal Van Thuân, el Consejo Pontificio «Justicia y Paz», mediante su enseñanza de la fe y su mensaje de amor y perdón, espera favorecer una nueva primavera no solo para el pueblo vietnamita, sino para toda la Iglesia.
Le sei Lettere pastorali, scritte fra 1968 e 1973 dall’allora vescovo di Nha Trang, Mons. François-Xavier Van Thuân, sono state pubblicate per la prima volta nel 1996, in lingua vietnamita, con il titolo «hôm qua, hômnây, ngây mai...» (Ieri, oggi e domani).
Il presente volume, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e a cura del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, ne offre, dopo 17 anni, la traduzione italiana con la precisazione in nota di alcune fonti ed esce in occasione della Chiusura Diocesana del Processo Diocesano di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Card. Van Thuân.
“Le Lettere pastorali testimoniano lo spirito conciliare che animava il pastore Van Thuân nel suo ministero a Nha Trang. Possiamo rilevare quattro prospettive delle Lettere che rispecchiano chiaramente tale spirito: la Chiesa nel mondo, cioè la prassi di fede di una comunità. radicata nel contesto socio-economico, politico e religioso del Paese; un laicato attivo nella Chiesa e nella società; la difesa della dignità umana illuminata dalla fede; e tutto ciò in una prospettiva dialogica aperta e riconciliatrice. Queste prospettive testimoniano non solo l’infaticabile impegno del Vescovo Van Thuân di portare lo spirito del Concilio nella vita travagliata della diocesi e del Paese ma anche dell’evolversi di una prassi pastorale che verrà successivamente denominata «Nuova Evangelizzazione»” (dalla Presentazione del Card. Peter K. A. Turkson).
Il progetto per La Settimana Santa dei filosofi - quarta delle pubblicazioni cristologiche di Tilliette - nasce durante i primi studi filosofici dell'autore, attratto dal Golgotha metafisico e dalla lacerazione della coscienza infelice di Hegel e, più ancora, dalla meditazione straziante e contrita di Pascal nell'orto dei supplizi. Il rapporto tra Cristo e la filosofia è qui indagato alla luce del mistero della Settimana Santa, che si compie al di là dei tre giorni, nella notte luminosa della Risurrezione. Il cammino della ragione è costretto a interrompersi di fronte al mistero pasquale, poiché per sua stessa natura non deve testimoniare la Gloria né le meraviglie soprannaturali della fede. Tuttavia - nel confronto serrato con pensatori come Kierkegaard, Schelling, Hegel, Sestov, Simone Weil, von Balthasar - Tilliette spiega che ciò non impedisce al filosofo di avere gli occhi fissi sul dramma unico e di far proprie le domande che lì si presentano, inserendole nella sua meditazione sul male, la sofferenza, la morte e la salvezza.
Raccolta degli ultimi esercizi spirituali predicati dal Cardinale Francois-Xavier Nguyen Van Thuan, detenuto per tredici anni nelle piu dure prigioni del regime comunista del Vietnam. Il Cardinale vietnamita Francois-Xavier Nguyen Van Thuan, morto nel settembre 2002, fu detenuto per tredici anni nelle piu dure prigioni del regime comunista del Vietnam. Nel febbraio 2002 guido gli esercizi spirituali per un gruppo di sacerdoti. In questo libro sono raccolti i testi delle sue meditazioni, nelle quali Egli ha affrontato i punti piu importanti per la vita spirituale, non soltanto dei sacerdoti, ma anche dei laici che vogliono approfondire la gioia della speranza che ci porta Gesu. Nel 1998 il Cardinal Van Thuan fu incaricato da Giovanni Paolo II di presiedere il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. La sua fama crebbe in occasione della Quaresima del 2000, quando lo stesso Pontefice gli chiese di guidare gli esercizi spirituali per il Papa e la Casa Pontificia. Moltissime persone furono commosse dalla profondita delle riflessioni.
El HOMBRE Y DIOS es el libro que XAVIER ZUBIRI estaba escribiendo cuando falleció el 21 de septiembre de 1983. La redacción estaba muy avanzada, de modo que un año después Ignacio Ellacuría pudo presentar una primera edición del libro, utilizando los materiales que consideró últimos y más representativos.
Come pregare Dio con il proprio bambino piccolo e fargli capire il significato del Padre Nostro? Questo libro pieno di dolcezza, riprende ciascuna frase di questa grande preghiera facendo leva sulle emozioni del bambino per permettergli di rivolgersi a Dio come a una papà.
Parliamo facilmente dell'anima di un violino, dell'anima di una trave, dell'anima di una canna di fucile. Eppure siamo sempre più imbarazzati se dobbiamo parlare di anima umana. Perché? Sembra che "anima" evochi risonanze sospette, sicché tanti pensano di fare a meno - o preferiscono fare a meno - di quella nozione. La reputano desueta, mitica, infarcita di religioso. Lacroix, filosofo e moralista francese che per anni ha insegnato che «non c'è anima senza corpo», scorge ora uno stretto rapporto fra la rimozione del religioso e quella dell'anima. Così come il religioso è portatore di un significato che glie è proprio, allo stesso modo la nozione di anima è portatrice di un significato che va oltre le nozioni moderne con cui crediamo di sostituirla (come "soggetto" o "psichismo"): l'anima è propriamente apertura, è superamento, è libertà... "Anima" - termine che implica ragione e fede, buon senso e rivelazione - risulta in definitiva insostituibile. Sarebbe folle volersene sbarazzare.
Questo libro riporta in luce un personaggio dimenticato, legato al Papa e alla Chiesa, a Roma e alla sua gente, cui si dedicò interamente con intelligenza e cuore, distinguendosi fra i grandi protagonisti del suo tempo.
«Come ministro delle armi, l’arcivescovo de Mérode fu colui che costituì l’esercito pontificio prima della campagna del 1860 che portò alla conquista, da parte del Piemonte, di Marche e Umbria, riducendo lo Stato della Chiesa al solo Lazio. In seguito trasformò la città di Roma, dandole un’impronta moderna e splendida». - Alberto Leoni
Xavier de Mérode è stato definito dai suoi detrattori scaltro, approfittatore, fazioso fino alla violenza. Un carattere ruvido, irruento, sempre pronto alla risposta. Di nobile famiglia belga – suo padre Felix è considerato uno dei padri fondatori della Patria –, ha vissuto il suo ministero nella Roma di Pio IX attraversando tutta la parabola dalla Repubblica romana (1849) alla Legge delle guarentigie (1871). Un periodo non facile, che lo ha trovato strenuo difensore del potere temporale della Chiesa. Durante il suo servizio come elemosiniere, è riuscito a salvare dalla distruzione molte catacombe e cimiteri cristiani dall’invadenza dei piani regolatori del nascente Regno d’Italia. Accusato di essere un “palazzinaro” senza scrupoli, in realtà ha posto con sapienza le basi per gran parte dell’urbanizzazione di Roma e del comprensorio pontino, realizzando opere tutt’ora visibili.