La lectio divina propone una lettura vocazionale degli inizi della lettera agli Efesini. La pagina paolani aiuta a cogliere la grandezza dell'amore di Dio per ogni essere umano. Nella solenne benedizione rivolta al Padre ci sono tutte le tappe del progetto salvifico di Dio e della sua relazione con gli uomini: elezione, predestinazione, mistero pasquale di Cristo, figliolanza adottiva, redenzione, remissione dei peccati, dono dello Spirito Santo, salvezza universale, eredità finale. A questa benedizione seguono il ringraziamento e l'intercessione a favore della Chiesa. In questa pagina l'Apostolo riassume il senso teologico della vicenda umana e la misericordia con cui Dio ha toccato il cuore dell'uomo. La misericordia divina genera la risposta vocazionale illuminando la consapevolezza di essere chiamati a rispondere con fedeltà all'amore del Padre.
Il matrimonio è nelle Scritture la realtà originaria dell'immagine e della somiglianza di Dio. L'Antico Testamento ne percorre lo sviluppo spesso tortuoso e contraddittorio, intravedendo, grazie alla riflessione profetico-sapienziale, la sua natura "sacramentale" e la direzione del compimento in Cristo Gesù e nel suo corpo ecclesiale.
Dal libro di Giosuè al libro dei re dei Re la storia delle tribù di Israele segue un percorso lineare: si occupa una terra e poi si edifica uno Stato. Ma qual è la forma ideale del popolo di Dio? Può calarsi in una forma mondana? I libri storici dell'Antico Testamento mostrano una dimensione poco edificante dei capi del popolo e sollevano molte domande di attualità. La Bibbia ha fornito un repertorio di miti e di formule per la storia politica dell'Occidente, ma forse essi sono stati usati in senso opposto a quello del messaggio teologico biblico.
Questa storia è scritta per trasfigurare la storia. Giona è inviato a salvare il Nemico per sovvertire una mentalità, scuotere un mondo di sentimenti feriti, con la sua forza persuasiva e fascinosa, godibile e divertente. La potenza evocatrice e provocatoria del racconto vuole trasformare i lettori e, attraverso di loro, il mondo in cui vivono. Per ebrei e cristiani (e tutti coloro che condividono la saggezza del libro) si profila una missione di riconciliazione in un mondo ferito dalla malvagità e dalla violenza. "Il libro combina un'analisi esegetica storico-critica con una attenta e chiara analisi narrativa. Si aggiunga una grande capacità di scoprire le tracce di intertestualità presenti nel libro di Giona. Nuova è la lettura teologica di Giona fatta alla luce del procedimento profetico del rîb, della disputa giudiziale: Dio accusa il nemico, in realtà per perdonarlo. Il libro di Marino ci svela così tutta l'attualità di un piccolo testo biblico" (dalla Prefazione di Luca Mazzinghi)
Il mondo non è ancora in pace. Guerre, terrorismo, violenza diffusa compongono un inquietante scenario. Come i discepoli sulla barca travolta dalla tempesta dell'episodio evangelico (Mc 4,38), l'umanità è spaventata, smarrita: che cosa può fare per non cedere alla paura e alla rassegnazione, per riprendere con fiducia il cammino verso un mondo finalmente pacificato? Alcune risposte a questa drammatica domanda si trovano nei due saggi di questo volume dedicato alla settima Beatitudine: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio". Nel primo, Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio, rievoca, alla luce delle Sacre Scritture, l'antico sogno di pace dell'umanità. Proponendo l'esempio delle comunità cristiane operanti in tutto il mondo, indica come strumenti indispensabili per il superamento della violenza e della guerra la fede in Dio, la preghiera, l'ascolto della Parola. Nel secondo saggio, il sociologo Franco Cassano, nel contesto di un'analisi rigorosa del valore al tempo stesso trascendente e immanente delle Beatitudini, individua come tratto peculiare della settima Beatitudine il suo non essere soltanto la promessa di un risarcimento futuro delle sofferenze patite in questo mondo, ma anche l'indicazione operativa di un obiettivo concreto - la costruzione della pace - da realizzare insieme agli altri uomini sulla terra, subito, senza attendere la fine dei tempi.
Descrizione dell'opera
«Lo splendore della verità - amava dire il card. Carlo Maria Martini - viene colto ascoltando la Parola rivelata di Dio nel suo risuonare all'interno dell'anima». A quella Parola, che egli ha collocato al primo posto nella vita e nell'attività intellettuale e pastorale - oggi tratto fondamentale della sua eredità -, sono dedicati i quattro testi elaborati e pubblicati dalla rivista Il Regno in periodi diversi, dal 1993 al 2004, e ora raccolti. Si possono così rileggere le riflessioni per gli 80 anni di don Giuseppe Dossetti, la lectio magistralis tenuta a Forlì nel 2004, ove era stato chiamato dalla Chiesa locale a conclusione dell'anno pastorale dedicato al vangelo di Luca, e due interventi preparati per gli incontri che dal 1998 al 2007 Il Regno ha organizzato al monastero di Camaldoli sul rapporto tra la Chiesa e la responsabilità pubblica dei cristiani.
Sommario
Introduzione (G. Brunelli). Esegesi, lectio divina, omelia. Il primato della Parola nel deserto della prova. La Bibbia nel futuro dell'Europa. Non date riposo a Dio.
Note sull'autore
CARLO MARIA card. MARTINI (Torino 1927 - Gallarate [MI] 2012), gesuita, arcivescovo di Milano dal 29.12.1979 all'11.7.2002, è stato personalità di spicco nel panorama cattolico italiano e internazionale, figura di riferimento nel dialogo ecumenico e interreligioso. Laureato in Teologia e Sacra Scrittura ha fatto parte - unico membro cattolico - del comitato ecumenico che ha preparato l'edizione greca del Nuovo Testamento. È stato docente di critica testuale al Pontificio Istituto Biblico, rettore dello stesso e della Pontificia Università Gregoriana, accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze e, dal 1987 al 1993, presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (CCEE). Dopo il 2002 ha ripreso gli studi biblici, vivendo fra l'Italia e Gerusalemme. Ha pubblicato innumerevoli saggi scientifici, libri di esercizi spirituali, discorsi e lettere pastorali. Durante il suo episcopato a Milano (1980-2002) le EDB hanno pubblicato annualmente i testi dei suoi interventi pastorali, saggi di particolare rilievo come Per un'etica nella pubblica amministrazione. Educare al servizio (21992), nonché Parola alla Chiesa, Parola alla città (22009) che raccoglie tutte le lettere e i programmi pastorali diocesani e tutti i discorsi rivolti alla città di Milano in occasione della solennità di sant'Ambrogio; hanno inoltre pubblicato Il tesoro dello scriba. La spiritualità del prete (2010), «Io sto in mezzo a voi». Il prete e la sua comunità (2010), Il Triduo pasquale. Cuore della fede cristiana (2011), Innamorarsi di Dio e della sua Parola (22011).
Una lettura nuova e spiazzante di alcune pagine della Bibbia sul giudizio di Dio. Alcune pagine della Bibbia non incontrano lo stesso favore di altre, eppure godono della stessa dignità: sono parola di Dio ispirata. In particolare, quelle che parlano dell'ira di Dio e del suo giudizio sono guardate con sospetto o più semplicemente ignorate. Per sottrarle a questa cultura dello scarto si è voluto passarle in rassegna, scoprendovi una gradita sorpresa: Dio che si arrabbia con l'uomo e lo sottopone al suo giudizio, in realtà, sta mostrando paradossalmente un amore appassionato ed estremo.
Il volume raccoglie gli Atti del XXIV Congresso, celebrato ad Assisi, dal 31 agosto al 4 settembre del 2015, a cura dell'Associazione Teologica Italiana, sorta nel 1967 con «lo scopo di promuovere la scienza teologica in Italia, nello spirito di servizio e di comunicazione inculcato dal Concilio Vaticano II». Centrale per il cristianesimo, il tema della salvezza è anche oggi in questione: per il contesto culturalereligioso in cui la si annuncia, per la difficile scelta dei modelli teorici con cui pensarla e dei linguaggi con cui esprimerla, per l'avvertita esigenza di ricomprenderla in relazione alla figura del Salvatore. L'analisi delle matrici storiche dell'orientamento gnostico, la ricostruzione di alcune figure emblematiche della riflessione medievale, così come l'esame dei principali modelli soteriologici contemporanei trovano il loro focus teorico nella ripresa dell'evento cristologico, indagato nell'orizzonte della dinamica della storia, che si distende nel rapporto fra l'origine e il compimento. La discussione di quale "ontologia" sia implicata nella comprensione cristiana della salvezza apre la rivisitazione di due tematiche decisamente attuali e oggetto di vivaci discussioni: quelle di "sacrificio" e di "apocatastasi".
Nel XXI secolo ha ancora senso analizzare testi in cui si menzionano il diavolo e le potenze maligne? E ancora, si può parlare di Dio, di Cristo e dei cristiani usando un linguaggio militare? Il volume si concentra sull'esortazione di Ef 6,10-20 nel suo insieme e ne commenta dettagliatamente i vv. 10-13.
Le Sacre Scritture spiegate in visione a quattro grandi cattolici per la redenzione dell'umanità. Santa Suor Faustina Kowalska, Maria Valtorta, don Guido Bortoluzzi, don Stefano Gobbi: un filo comune lega questi quattro cattolici del secolo scorso che hanno ricevuto rivelazioni da Dio per ammonire e aiutare l'umanità persa sulla strada dell'ateismo e dell'autodistruzione. Le rivelazioni da loro ricevute spiegano passi oscuri o male interpretati delle Sacre Scritture e portano gli uomini ad aprirsi alla Misericordia divina, all'evangelizzazione e alla testimonianza.
Riportare Giovanni sulla terra: è quanto si cerca di fare con questo libro, invitando il lettore a entrare in un testo nato per alcune comunità rimaste fedeli alla tradizione del discepolo che Gesù amava, voluto dalla chiesa per tutti i credenti e riconosciuto come patrimonio universale dalla successiva storia del pensiero. Come ogni altro strumento simile, anche questa Guida al vangelo di Giovanni persegue una ben precisa finalità: essere in qualche modo utile a entrare nel testo del quarto vangelo rispettandone l'originalità e riconoscendone il carattere teologico. Entrare nel quarto vangelo significa anche familiarizzare con studiosi che, sia pure molto diversi tra loro per estrazione culturale e per formazione scientifica, hanno intessuto intorno a questo scritto una trama investigativa fatta di questioni e di problemi, di ricerca e di tentativi di soluzione. Depositato nell'alveo della tradizione come lievito che fa fermentare la massa, il vangelo di Giovanni continua del resto a interpellare tutti quelli che, pur non avendo visto, vogliono credere. Un vangelo che, da quasi duemila anni, non finisce di appassionare gli studiosi per la sua problematicità e di interpellare i credenti con la sua intensità.
Nell'opera vengono trattati molti temi che accompagnano la vita quotidiana degli uomini. Ogni pagina è accompagnata da riferimenti alle Sacre Scritture e con citazioni di poeti di ogni parte del mondo. Un libro agile e da leggere tutto d'un fiato. Il titolo fa riferimento al passo della Bibbia, il Libro di Giobbe in cui Dio sfida Giobbe, vessato da mille difficoltà, a guardare le cose con un altro sguardo, perché se il male è un enigma che ci lascia senza parole, il bene è un mistero ancora più grande.