Dopo la dissoluzione dell'URSS, il marxismo, in particolare in Occidente, è entrato in una crisi che appare irreversibile. Per uscire da questa crisi - che non è un "destino" -, Domenico Losurdo, fuori da ogni intento apologetico, articola in questo libro un bilancio storico-filosofico dell'esperienza sovietica e del marxismo nel suo complesso. Ma Losurdo compie anche un passo ulteriore: osserva il marxismo per individuare ciò che esso è capace di costruire in un futuro più o meno lontano.
Gli intellettuali italiani del Novecento dove si ritrovavano per fare programmi, organizzare incontri, fondare riviste e ideare collane editoriali? Il volume ripercorre la storia dei luoghi della cultura nel nostro paese, individuando il modo concreto nel quale gli intellettuali agirono nella società, al di là degli strumenti tradizionali della letteratura, dell'arte, della scienza, spingendosi perfino a utilizzare i mezzi propri della politica. Fu infatti nel contesto delle trasformazioni economiche e sociali avvenute tra XIX e XX secolo che si determinò il passaggio dal letterato ottocentesco all'intellettuale, organizzatore di cultura e partecipe della vita sociale e politica, disposto anche ad abbandonare la propria professione per divenire un politico tout court. Nell'Italia dello scorso secolo la presenza sulla scena pubblica degli intellettuali e delle istituzioni alle quali diedero vita ha conosciuto momenti diversi, accentuandosi o attenuandosi, e caratterizzandosi al di fuori o all'interno dello Stato. Il libro ne segue le vicende fino alla costituzione del ministero per i Beni culturali e ambientali nel 1975 e alla riorganizzazione del finanziamento statale agli enti culturali.
Come funzionò davvero l'Inquisizione romana, al di là della leggenda nera che ne ha connotato l'immagine sin dall'epoca moderna? Chi furono gli uomini che la governarono e favorirono? Quali gli assetti istituzionali e le pratiche sociali che ne sostennero l'azione repressiva? Il volume ricostruisce l'attività ordinaria del Sant'Uffizio con particolare attenzione alla penisola italiana, dove operò a lungo un'autentica "società inquisitoriale", composta non soltanto da giudici di fede, ma anche da consultori, avvocati, carcerieri e da centinaia di altri collaboratori, uomini che, in cambio di ampi privilegi, permisero al tribunale di controllare l'ortodossia, la moralità e il pensiero dei fedeli fino alle soglie della contemporaneità.
Il pellegrinaggio è uno dei fenomeni più radicati e rilevanti nella storia del cristianesimo. Nel corso dei secoli, generazioni di fedeli hanno provato il desiderio di mettersi in cammino - percorrendo brevi distanze o attraversando interi continenti, impiegando poche ore o lunghi anni - per cercare l'incontro con Dio in luoghi e tempi "speciali". Questa aspirazione ha accompagnato lo sviluppo del cristianesimo seguendone progressi, tensioni e rotture dal tardoantico all'età contemporanea, per giungere fino ai nostri giorni. Adottando una prospettiva storica, il volume analizza motivazioni religiose e spirituali, condizionamenti politici e istituzionali, risvolti sociali ed economici, aspetti materiali e ambientali di una pratica diffusa a livello planetario che, in contesti geografici e cronologici diversi, ha coinvolto, e lo fa tuttora, laici ed ecclesiastici, individui e comunità, masse ed élite.
Il volume fornisce principi, metodo e strumenti per l'organizzazione, la tenuta e la conservazione degli archivi correnti, di deposito e storici della pubblica amministrazione e dei privati. Costituisce una base essenziale per la formazione dei professionisti e degli studiosi nel campo dell'ordinamento, della descrizione, della formazione e gestione delle fonti documentarie, tradizionali e digitali, offrendo un quadro esaustivo della complessa normativa di settore e degli standard di riferimento. Questa nuova edizione del manuale presenta importanti aggiornamenti riguardo alla normativa e agli assetti istituzionali di riferimento nel settore degli archivi, soprattutto per quegli ambiti che hanno subito maggiori se non radicali trasformazioni quali le disposizioni sull'accesso, sulla privacy, sulla formazione e conservazione di patrimoni documentari digitali. Gli standard internazionali per la descrizione archivistica e i recenti linguaggi di rappresentazione sono stati oggetto di una nuova e completa trattazione a cura di Stella Di Fazio.
Il colloquio è uno strumento applicabile a una variegata gamma di situazioni, ma rischia di essere dato per scontato qualora se ne ignorino vincoli e potenzialità. Il volume - rivolto agli studenti universitari, ai professionisti e agli studiosi - spiega con rigore teorico e metodologico come si fa un colloquio nel servizio sociale. Questa seconda edizione approfondisce anche altri ambiti di applicazione: migrazioni, disabilità, devianza dei minori. Nella ricerca di un proprio stile, il professionista potrà selezionare indicazioni teoriche, di metodo ed esemplificazioni pratiche.
Il libro offre i riferimenti scientifici, culturali e giuridici necessari per operare a favore delle persone adulte con disabilità, sia nei servizi pubblici che negli enti del terzo settore. Entro la cornice della Convenzione sui diritti delle persone con disabilità e seguendo l'approccio biopsicosociale della classificazione ICF, il lettore è accompagnato a individuare gli ostacoli ancora presenti nella definizione di percorsi che rispondano, in modo efficace e appropriato, ai bisogni di realizzazione esistenziale e di inclusione sociale delle persone con disabilità, nel rispetto del diritto di autodeterminazione. A partire da questa impostazione, sono analizzate le modalità attraverso cui sviluppare quanto previsto dalla legge 328/2000 riguardo al progetto individuale, che va inteso come progetto globale che riguarda la vita della persona nei suoi diversi aspetti e che vede coinvolti i familiari e i diversi attori della rete dei servizi. Per l'analisi dei bisogni, la definizione degli obiettivi e la valutazione degli outcomes, nel volume sono presentati alcuni strumenti open access, disponibili sul sito www.progettodivita.org, che consentono di ricavare un profilo biopsicosociale di funzionamento della persona con disabilità e indicazioni utili alla definizione di un suo progetto di vita.
Il 13 aprile 1955 Pier Paolo Pasolini invia a Livio Garzanti il dattiloscritto di "Ragazzi di vita". Crede di aver chiuso i conti con quel romanzo che aveva tanto faticato a prendere una forma e si riserva di apportare giusto qualche minimo intervento più avanti, in bozze. Non andrà così. In maggio Pasolini scrive a Vittorio Sereni di trovarsi fra le mani «bozze mezze morte, da correggere e da castrare»: Garzanti è stato preso da «scrupoli moralistici», «si è smontato». Troppe parolacce, troppa violenza, troppe situazioni spinte. Troppe bestemmie. Troppe pagine che sembrano fatte apposta per portare dritti in tribunale. È un vero ultimatum: o il romanzo si taglia e si corregge, o non si fa. Questo studio racconta, dopo alcuni necessari antefatti, la storia dei «giorni atroci» dell'autocensura. Con il marchio di Garzanti, e con il titolo Ragazzi di vita, i lettori conosceranno un romanzo che aveva cambiato temperatura, ed era diventato, di fatto, un altro libro.
Lo stoicismo risponde in modo originale a una serie di interrogativi emersi nella filosofia precedente: posto che ogni evento è determinato da una causa, sono possibili alternative rispetto a ciò che di fatto accade? Se il mondo intero è retto dalla provvidenza di una divinità, come possono gli esseri umani agire in modo autonomo? È possibile che il linguaggio condizioni la realtà e che una proposizione al futuro renda necessario in anticipo l'evento che descrive? E se tutto è determinato, comprese le azioni individuali, ha ancora senso ascrivere agli agenti meriti e colpe per qualcosa che non potevano fare a meno di compiere? La Stoa approda a una teoria deterministica rigorosa - ma contraria alle concezioni comuni - di cui già gli avversari antichi cercarono di scalfire la granitica coerenza. Il volume la ricostruisce rintracciandone i presupposti nella filosofia anteriore e contemporanea all'epoca ellenistica. In tal modo tenta di rendere accessibili queste tematiche anche a un pubblico non specialistico, senza però sacrificare l'accuratezza delle analisi e il confronto con una nutrita bibliografia secondaria, che - a dispetto dell'ingente quantità di contributi su aspetti più o meno circoscritti - difettava di un'opera di sintesi in lingua italiana.
Libri sacri e rivelati per miliardi di persone, Bibbia e Corano sono testi da un lato simili, dall'altro radicalmente diversi. Le difficoltà e il fascino di un confronto, oggi ineludibile, derivano dal fitto intreccio di somiglianze e differenze. Quando si cercano punti comuni affiorano divergenze e viceversa. È fuor di dubbio che intere civiltà sono tuttora contrassegnate dalla presenza, diretta o indiretta, di questi due Libri. Le concezioni bibliche e quelle coraniche hanno inciso su mentalità e comportamenti. Per capirlo basta considerare termini come Dio, rivelazione, bene e male, fine dei tempi, giudizio universale. Altrettanto rilevante è pensare ai modi in cui si definiscono e operano nella storia le comunità che quei Libri ricevono, leggono e trasmettono: il popolo d'Israele, la Chiesa, l'umma musulmana. Come sempre, per comprendere occorre conoscere e confrontare.
Partendo da riflessioni sul ruolo della manualità e dell'espressività nella vita dell'uomo, ci si interroga su quanto la scuola sappia accogliere questo aspetto essenziale della cultura dell'umanità, per formare persone che sappiano gioire, crescere e apprendere attraverso l'esperienza delle loro mani. In appendice, si trova una proposta di trenta attività "da laboratorio" con coefficiente di difficoltà diverso, ma adeguate per bambini di 7, 8 anni. Tutte quante richiedono materiali ed attrezzature alla portata di un laboratorio scolastico e possono essere eseguite e completate in un'unica seduta così da consentire al bambino di veder concluso il suo oggetto alla fine di ciascun laboratorio.
Il firmamento è uno scrigno pieno di storie meravigliose. Ci narrano di stelle che nascono e che morendo inseminano lo spazio cosmico con nuovi elementi, di buchi neri giganteschi, di galassie che fuggono verso l'infinito e di pianeti lontani, gemelli della Terra, dove forse alberga una vita aliena; ma anche delle vicende degli "omini boni" che per amore della conoscenza hanno spiato il cielo carpendone i segreti, e delle macchine che nel tempo hanno sostituito l'occhio in questa esplorazione senza fine. Non mancano neppure le leggendarie interpretazioni dei fenomeni, anche i più semplici, offerte dai miti, e le memorie delle relazioni, vere o presunte, tra uomini e astri. Questo libro ne offre un piccolo campionario: racconti brevi e tra loro indipendenti, sviluppati in modo semplice e fruibili nei momenti in cui il frenetico vivere quotidiano ci concede una pausa.