Descrizione dell'opera
Lo studio della liturgia e della teologia del sacramento della penitenza può dare risultati solo se affrontato in modo storico. La monografia di Enrico Mazza tuttavia non è una storia della penitenza, onnicomprensiva, ma una ricerca del «senso» di questo rito nel suo lungo cammino evolutivo nelle varie epoche della sua storia, tanto in Oriente quanto in Occidente, a partire dal rito giudaico del Yom ha-Kippurim, la penitenza in uso ai tempi di Gesù, fino alla riforma di Paolo VI (1974). L'autore ha proceduto nella ricerca di un fil rouge attraverso le varie epoche, senza tuttavia dimenticare quegli aspetti giuridici che, ad esempio, in tempi successivi, hanno reso possibile l'interazione tra Inquisizione e penitenza. I «Praenotanda» del Rito della penitenza di Paolo VI hanno reinterpretato ogni elemento di questo rito all'insegna del concetto biblico di metànoia (conversione), recuperando il senso originario della penitenza come seconda tavola di salvezza dopo il battesimo, primo sacramento della conversione. La riforma di Paolo VI, quindi, si presenta come un tentativo di tornare alle origini. Proprio per questo è di difficile attuazione, poiché - come afferma l'autore - molti desiderano l'assoluzione ma non altrettanti sono disposti a una vera conversione del cuore.
Sommario
Premessa. Introduzione. I. Il Giudaismo. La penitenza e il giorno dell'espiazione. II. Il passaggio al cristianesimo delle origini. III. La penitenza canonica in occidente. IV. La liturgia visigotica. V. La penitenza tariffata o insulare. VI. Il rito della «riconciliazione dei penitenti» e il rito della «confessione». VII. La riconciliazione dei penitenti secondo il Pontificale da Guillaume Durand in poi. VIII. La penitenza nell'insegnamento di alcuni Padri delle Chiese d'oriente. IX. La liturgia penitenziale degli eucologi bizantini secondo M. Arranz. X. I riti penitenziali negli eucologi italo-greci. XI. Oriente e occidente a confronto. XII. La penitenza nella Chiesa romana dopo il 1974.
Note sull'autore
ENRICO MAZZA (1940), presbitero della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, ha studiato teologia alla Pontificia Università Gregoriana, specializzandosi in liturgia e teologia dei sacramenti al Pontificio Istituto Liturgico dell'Ateneo S. Anselmo di Roma. Docente di liturgia e teologia dei sacramenti allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia dal 1968, ha insegnato per 23 anni storia della liturgia all'Università Cattolica del S. Cuore di Milano e ha tenuto corsi e seminari in istituzioni accademiche italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni EDB: Le odierne preghiere eucaristiche (21991); La celebrazione della penitenza. Spiritualità e pastorale (22007); La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell'interpretazione (32010); Rendere grazie. Miscellanea eucaristica per il 70° compleanno, a cura di Daniele Gianotti (2012).
Ventisei agili schede spiegano passo passo, con un linguaggio semplice e immediato, i vari momenti della messa, dai riti introduttivi fino al congedo. Fruibile da persone di ogni livello culturale, lo strumento non rinuncia al rigore e alla precisione.
Descrizione dell'opera
Non esiste parrocchia senza almeno un ministrante, ma raramente al gruppo ministranti viene offerto un percorso formativo che vada molto oltre l'intento 'funzionale' di insegnare a ben preparare le celebrazioni liturgiche. Il sussidio risponde a questa esigenza.
L'esperienza del gruppo ministranti, di cui fanno parte ragazzi, adolescenti e giovani, è infatti una vera e propria esperienza educativa, ricca di significato e coinvolgente. Si avverte oggi sempre più l'esigenza di accompagnare questi ragazzi verso una crescita sempre più profonda nel rapporto con Dio e l'appartenenza alla comunità cristiana. Ma come formare un gruppo ministranti? Come alimentare una spiritualità liturgica? Come educare allo spirito del servizio?
Alla luce di tante esperienze già in atto e di alcuni testi del magistero, l'autore offre una serie di percorsi aperti e flessibili ai sacerdoti, animatori, catechisti e ragazzi che hanno a cuore la formazione dei ministranti, che vivono o desiderano vivere con entusiasmo l'esperienza del servizio liturgico.
Sommario
Introduzione. I. Un itinerario formativo per i ministranti? II. Un possibile metodo per la formazione e l'animazione del gruppo ministranti. III. Il gruppo ministranti: esperienza formativa. IV. L'accompagnamento del gruppo ministranti. APPENDICE. Opportunità e rischi dei social network per la pastorale dei ministranti. Breve antologia di testi riguardanti i ministranti. Rassegna bibliografica.
Note sull'autore
ANTONIO BERGAMO, presbitero dell'arcidiocesi di Lecce, collabora con il Centro Diocesano Vocazioni ed è responsabile del sito internet http://www.ministrantiok.com. È autore di diversi sussidi per i ministranti editi presso Effatà Editrice: Nel raggio della Stella (2009), Sempre in via (2009), Libera la Gioia (2010), Accendi il Dono (2011).
Descrizione dell'opera
La via più semplice ed efficace per comprendere il senso teologico e il senso liturgico del Lezionario domenicale è quella di esaminare come è nato e perché. La sua storia, il suo scopo e la sua struttura continuano infatti a essere poco conosciuti.
L'autore non intende proporre un ulteriore commento delle letture del Lezionario, ma di quest'ultimo esamina gli aspetti meno evidenti: la storia della sua recente riforma, i principi che hanno guidato la scelta e l'ordinamento delle letture, gli schemi che strutturano e informano i tempi costituitivi dell'anno liturgico.
Il testo è diviso in due parti. La prima affronta le questioni preliminari: un rapido sguardo alla storia dei lezionari, i punti importanti della riforma del Lezionario da parte del Vaticano II, le caratteristiche del Lezionario riveduto per le messe della domenica. La seconda analizza l'architettura del Lezionario per ciascun tempo liturgico.
«Con quest'analisi descrittiva del Lezionario per le messe della domenica vorrei offrire un modesto contributo a una teologia della proclamazione» (dall'Introduzione).
Sommario
Introduzione. I. LA STORIA DEL LEZIONARIO E DELLA SUA RIFORMA. 1. Una breve storia dei lezionari. 2. La riforma del Lezionario da parte del Vaticano II. 3. Il lavoro del Coetus XI. II. L'ARCHITETTURA DEL LEZIONARIO PER LE MESSE DELLA DOMENICA. Introduzione. 4. Il triduo pasquale. 5. Il tempo di Pasqua. 6. Il tempo di Quaresima. 7. Il tempo di Natale. 8. Il tempo di Avvento. 9. Le domeniche del tempo ordinario. Conclusione. Bibliografia. Indice degli autori.
Note sull'autore
NORMAND BONNEAU è docente alla Facoltà di teologia dell'Università Saint-Paul di Ottawa. Il suo ambito di ricerca è costituito soprattutto dalle lettere di Paolo e dai vangeli sinottici (Marco in particolare); si interessa anche dell'approccio narrativo dei testi biblici.
La tradizione bizantina considera la lex orandi come "fonte ed espressione" della lex credendi, ma nell'enciclica Mediator Dei Pio XII afferma la legge che proclama l'inverso della formula. Occorre quindi concludere che si tratta di complementarietà delle due leggi e non di alternativa. Ciò nondimeno esiste una divergenza della prima legge rispetto alla seconda, che lo studio intende provare con l'ausilio di alcuni testi liturgici delle due tradizioni. Per ciascuno degli articoli del Credo vengono così presentati dei testi liturgici più rappresentativi che illustrano le due tradizioni dottrinali e teologiche delle Chiese che professano lo stesso Credo Ecumenico, soggetto a interpretazioni distinte e divergenti.
Descrizione dell'opera
In Italia sono pochi coloro che non hanno mai avuto a che fare con la messa: una percentuale significativa di credenti vi partecipa ogni domenica; altri sono presenti in modo saltuario; qualcuno si fa vivo solo a Natale e Pasqua; per altri ancora si tratta di un ricordo legato all'infanzia…
Il volumetto presenta lo svolgimento della celebrazione eucaristica, così com'è indicato dalle norme liturgiche, mostrandone il senso e offrendo qualche sobria indicazione per una partecipazione consapevole e fruttuosa. Il riferimento è alla messa secondo il rito romano, con qualche nota anche sul rito ambrosiano.
Destinatari di questo lavoro sono anzitutto i fedeli che partecipano alla messa, ma anche sacerdoti, catechisti e operatori pastorali che, in circostanze diverse, hanno il compito di introdurre altri al senso della celebrazione. A tal fine il linguaggio, pur preciso dal punto di vista teologico e liturgico, risulta accessibile a tutti.
Sommario
Introduzione. I criteri della riforma del Vaticano II. La struttura fondamentale della messa. I riti introduttivi. La liturgia della Parola. La liturgia eucaristica. Riti di conclusione.
Note sull'autore
PIERPAOLO CASPANI, nato nel 1960, dal 1984 è prete della diocesi di Milano. Ha conseguito il dottorato in teologia con una tesi dal titolo La pertinenza teologica della nozione di iniziazione cristiana (1999). Attualmente è direttore della Sezione della Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, costituita presso il seminario di Milano, dove insegna teologia sacramentaria dal 1988. Presso le EDB ha pubblicato Rinascere dall'acqua e dallo Spirito. Battesimo e cresima sacramenti dell'iniziazione cristiana (2009), Segni della Pasqua, segni per la vita. Catechesi sui sacramenti (2010), Corinto: il pane condiviso. Costruire la comunità (2011) e, con P. Sartor, Iniziazione cristiana. L'itinerario e i sacramenti (22011).
Obiettivo del testo è creare nel cristiano adulto la coscienza di ciò che avviene nel giorno del Signore e quando si celebra la liturgia delle Ore. L'autore pone a tema la struttura della Messa, sottolineando come ogni elemento rimandi agli eventi biblici, per arrivare poi a mostrare l'intima connessione tra celebrazione eucaristica e liturgia delle Ore. Egli affronta la materia con precisione nella ricerca storica e attenzione all'animazione liturgica. Il metodo da lui utilizzato è quello antichissimo dei Padri della Chiesa: partire dai riti per riscoprire il mistero celebrato. La nuova edizione è arricchita da integrazioni e ulteriori schede.
Di fronte alle tragedie del mondo si ha nostalgia dell'annuncio di pace del bimbo nel presepe che cambierà il mondo, del "Non temete" che gli angeli diffondono nella notte. Ma dov'è questo bambino? Dove sono gli angeli? "Noi pensiamo che i segni di Dio nella nostra vita ci siano anche oggi. Non sono radiosi essere luminosi ma momenti dell'esperienza. Schiudono all'improvviso il nostro quotidiano a una nuova dimensione e lasciano presagire qualcosa di quello che Dio è e vuole molto concretamente, qui e ora." (dall'Introduzione) Nei propri spunti sul Natale e l'Avvento l'abate N. Wolf racconta come ha individuato le tracce di Dio nell'umanità incontrata nei suoi viaggi. C. Mühlstedt prolunga i suoi pensieri in 24 suggerimenti per la meditazione.
Il protestantesimo si è sempre tenuto piuttosto alla larga dalla ritualità. I riformatori del XVI secolo - Lutero, Zwingli, Bucero, Calvino, per ricordare i più noti - hanno distinto in modo netto i riti-sacramento del battesimo e dell'eucaristia dagli altri cinque riti ecclesiastici, a cui non hanno riconosciuto pari dignità sacramentale ritenendoli non fondati sulle Scritture. Ciò non significa tuttavia che questi ultimi siano stati aboliti. Nelle Chiese protestanti trovano infatti ancora il proprio posto, con accentuazioni diverse.
Anche nel tempo della postmodernità in cui viviamo, la domanda di ritualità resta viva e si presta a scoprire nuove dimensioni di senso e di orientamento per la vita. Il volume prende in considerazione i riti che accompagnano i "momenti di passaggio" della vita umana, soprattutto in situazioni di svolta, cambiamento o sofferenza. Dunque il battesimo, la confermazione, il matrimonio e la sepoltura.
Partendo dalla prospettiva delle Chiese protestanti, il libro tocca poi anche argomenti di attualità fortemente dibattuti, dando ad esempio spazio al tema del divorzio e a quello delle unioni omosessuali, nonché offrendo in appendice varie proposte liturgiche oggi in uso in alcune Chiese riformate.
Sommario
Introduzione. I PARTE. 1. I riti di passaggio. 2. Le azioni liturgiche e pastorali. 3. La complessità delle «storie di vita». 4. Ambiguità permanente. 5. Azioni simboliche di benedizione. 6. Ritualità e postmodernità. 7. Storie di vita individuali e storie di comunità. 8. Gli atti «occasionali»: opportunità per una cultura alternativa? 9. Benedizione come esperienza di vita. II PARTE. 1. Il battesimo cristiano. 2. Il rito di confermazione. 3. Martin Bucer inventa la confermazione protestante. 4. Catechesi e prassi sacramentale nel protestantesimo: una questione aperta. III PARTE. 1. Il rito del matrimonio. 2. Il rito funebre. Conclusione. Appendice. 1. Battesimo dei credenti - Schema E (Chiesa valdese). 2. Battesimo dei figli di credenti - Schema A (Chiesa valdese). 3. Liturgia per l'accoglienza di un bambino (Chiesa valdese). 4. Liturgia di confermazione - Schema B (Chiesa valdese). 5. Liturgia matrimoniale (Chiesa riformata di Francia, 1997). 6. Liturgia di benedizione di una coppia appartenente allo stesso sesso (Chiesa riformata del Cantone di S. Gallo). 7. Liturgia in occasione di un divorzio (Chiesa riformata del Cantone di S. Gallo). 8. Liturgia per un funerale - Schema A (Chiesa valdese).
Note sull'autore
ERMANNO GENRE, pastore valdese, docente di Teologia pratica alla Facoltà valdese di teologia di Roma, professore invitato al Pontificio Ateneo S. Anselmo e alla Pontificia Facoltà teologica Marianum di Roma, all'Istituto di Studi Ecumenici S. Bernardino di Venezia. Tra le sue pubblicazioni: Il culto cristiano. Una prospettiva protestante, Claudiana 2004 (ed. francese, 2008); Gesù ti invita a cena. L'eucaristia è ecumenica, Claudiana 2007.
«Rendere grazie» è parola chiave nei racconti dell'ultima Cena, i quali fondano la celebrazione dell'eucaristia che da questo verbo prende il suo nome. La genesi e il significato dell'eucaristia, a partire dal comando di Gesù ai discepoli «Fate questo in memoria di me», attraverso le molteplici variazioni assunte nel corso dei secoli nella vita delle comunità cristiane, sono state al cuore della pluridecennale ricerca storico-liturgica e teologica di Enrico Mazza. «Rendere grazie» è quindi espressione quanto mai adatta a riassumere l'orientamento della sua ricerca e quale titolo di una parte dei numerosi studi da lui pubblicati in riviste, atti di convegni e miscellanee, non sempre di facile accesso, e che ex-alunni, colleghi e amici hanno raccolto in occasione del suo 70° compleanno.
I sedici contributi presentati nel volume documentano soprattutto la fase più recente della ricerca di Mazza e si articolano negli ambiti che più ne hanno caratterizzato interessi e riflessioni: la genesi della celebrazione eucaristica e la struttura e teologia della preghiera eucaristica; la nozione di sacramentalità; la storia della riforma liturgica voluta dal Vaticano II; gli aspetti metodologici della ricerca storico-liturgica; l'attenzione ai luoghi celebrativi e in particolare all'altare.
Sommario
Presentazione (P. De Clerck). I. ALL'ORIGINE DELL'EUCARISTIA. 1. La liturgia come mymesis di Cristo. 2. L'eucaristia: dalla preghiera giudaica alla preghiera cristiana. 3. La struttura dell'anafora alessandrina e antiochena. 4. Il recente accordo tra la Chiesa caldea e la Chiesa sira-orientale sull'eucaristia. 5. Che cos'è l'anafora eucaristica? 6. L'eucaristia nei grandi cicli di catechesi del IV secolo. II. CHE COS'È LA SACRAMENTALITÀ. 7. Perché è stato utilizzato il termine «sacramento» per designare i sacramenti cristiani? 8.Elementi agostiniani necessari per la concezione sacramentale della liturgia. 9. La partecipazione attiva alla liturgia e l'efficacia dei sacramenti. III. RIFORMA LITURGICA. 10. La riforma liturgica e il Consilium nel 1965. 11. Il ruolo di Cipriano Vagaggini nella composizione delle preghiere eucaristiche del Messale di Paolo VI. IV. METODOLOGIA DELLA RICERCA NEGLI STUDI LITURGICI. 12. Un criterio particolare nella tecnica di costruzione delle anafore: l'uso della «fonte della fonte». 13. Liturgia e metodo storico. Un esempio significativo: il caso dell'epiclesi eucaristica. 14. I frutti dell'eucaristia: chiave di una sacralità cristiana. Un saggio alla luce della cristologia di B. Lonergan. V. L'ALTARE. 15. Tavola e altare: due modi non alternativi per designare un oggetto liturgico. 16. L'altare come luogo della comunione. Un problema di oggi alla luce della storia. Indice dei nomi. Bibliografia generale. Tabula gratulatoria.
Note sull'autore
ENRICO MAZZA (1940), presbitero della diocesi di Reggio Emilia - Guastalla, ha studiato teologia alla Pontificia Università Gregoriana, specializzandosi in liturgia e teologia dei sacramenti al Pontificio Istituto Liturgico dell'Ateneo S. Anselmo di Roma. Docente di liturgia e teologia dei sacramenti allo Studio Teologico Interdiocesano di Reggio Emilia dal 1968, dal 1987 è docente di storia della liturgia all'Università Cattolica del S. Cuore di Milano e ha tenuto corsi e seminari in istituzioni accademiche italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni EDB: Le odierne preghiere eucaristiche (21991); La celebrazione della penitenza. Spiritualità e pastorale (22007); La celebrazione eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell'interpretazione (32010).
Descrizione dell'opera
Ritmo annuale, ritmo settimanale e ritmo giornaliero: in queste tre scansioni temporali, ognuna nel modo che le è proprio, la liturgia celebra l'unico mistero di Cristo. Ma se ogni cristiano conosce la rilevanza liturgica del tempo, ciò nondimeno - e malgrado l'importanza che il Vaticano II ha riconosciuto alla liturgia per la crescita spirituale del credente - sono ancora in pochi a coglierne il significato più profondo.
Con chiarezza espositiva, precisione metodologica e sinteticità contenutistica l'autore spiega quali sono i temi spirituali veicolati dalla scansione dell'anno liturgico, tutti riconducibili alla fedeltà di Dio alla sua promessa di salvare l'uomo. Ne scaturisce uno strumento utile non solo agli 'iniziati', ma a tutti coloro che intendono 'entrare' in questa realtà anzitutto per conoscerla e dunque assimilarla e viverla.
Sommario
Premessa (C. Cavagnoli). 1. Celebrare nel tempo. 2. Il Lezionario come guida nell'itinerario dell'anno liturgico. 3. Il Tempo di quaresima. 4. «Non è piuttosto questo il digiuno che voglio…?» (Is 58,6). 5. Il triduo pasquale. 6. La veglia pasquale. 7. La cinquantina pasquale. 8. Il Tempo di avvento. 9. La "conversione" dell'Avvento. 10. Il Tempo ordinario. 11. "Volti" della Pasqua. Breve bibliografia.
Note sull'autore
Matteo Ferrari è monaco di Camaldoli; presso le EDB ha curato i volumi: Come celebrare l'eucaristia (2007), Il frutto delle labbra. Quale idea di sacrificio per la liturgia cristiana (2008) e Celebrare la Parola (2009).
Descrizione dell'opera
Sono almeno vent'anni che papi, vescovi e liturgisti parlano di "arte del celebrare", eppure sembra spesso che certe liturgie siano concepite "etsi Deus non daretur", come se non importasse più se Dio è presente e ci ascolta: parole smozzicate, frasi biascicate, microfoni da karaoke o da festa paesana, altoparlanti la cui resa è al limite della tortura... Ma ci si può improvvisare 'esperti' in comunicazione sonora? Tuttavia è proprio questo che accade nella liturgia, magari cinque minuti prima della celebrazione: «Allora, chi legge? Chi intona i canti? C'è qualcuno che suona?».
Il manuale scava nei segreti della comunicazione orale, parlata e cantata o sostenuta da strumenti musicali, nel cuore della liturgia. «Vi è infatti uno spessore tecnico, che va dalla valorizzazione delle capacità di emissione vocale di cui tutti, in qualche misura, siamo dotati, fino all'uso competente e mai facilone, dei supporti che la tecnologia attuale mette a nostra disposizione: è uno spessore che va riconosciuto e messo in atto, in tutti i suoi risvolti» (dalla Presentazione).
Sommario
Presentazione(E. Costa). Premessa. Introduzione. I. La comunicazione sonora 'prima' e 'durante' la celebrazione liturgica. 1. 'Prima'. 2. 'Durante'. II. Acustica e amplificazione nella celebrazione. Osservazioni preliminari. 1. Acustica. 2. Amplificazione. Osservazioni finali. III. Comunicazione e produttori di suoni nella celebrazione liturgica. 1. Comunicazione di/con parola parlata e recitativi. 2. Comunicazione di/con parola cantata (solisti e coro). 3. Comunicazione di/con strumenti musicali. 4. Comunicazione di/con operatori e/o responsabili del suono. Conclusione. Bibliografia.
Note sull'autore
Amelio Cimini, autore-compositore (4 cantate per soli, coro e orchestra, 500 brani pubblicati), ha curato per vari editori oltre 100 album discografici. Insegnante nei seminari e licei di Roma e in Istituti di scienze religiose, animatore musicale per la catechesi giovanile e la pastorale parrocchiale, ha organizzato i corsi di aggiornamento liturgico-musicale per il vicariato di Roma e il corso di perfezionamento liturgico-musicale (CO.PER.LI.M.) per l'Ufficio liturgico nazionale della CEI. Diplomato tecnico del suono al C.E.T. di Mogol, è docente di comunicazione sonora al CO.PER.LI.M. della CEI, dirige uno studio di registrazione ed è responsabile editoriale di 'Fons Musicae'. Direttore artistico di importanti rassegne e festival di musica sacra, fondatore e responsabile dell'associazione 'Musica e Vita', collabora con Radio Vaticana e altre emittenti cattoliche.