Dizionario che analizza la Passione di Gesù da ogni punto di vista ed esplora ambiti quali esegesi, dogmatica, morale, scienze giuridiche e umane, archeologia, storia, belle arti (architettura, pittura, musica, letteratura, cinema), ascetica, mistica, pietà popolare. 163 articoli indagano tutte le dimensioni della scienza teologica, focalizzando l'evento centrale del Nuovo Testamento, la Passione e Morte di Gesù e la sua dimensione redentrice per l'umanità. La dimensione dell'opera è davvero globale e internazionale: i collaboratori sono stati reclutati nei cinque continenti, molti di essi sono membri della Congregazione della Passione, altri appartengono a Ordini e Congregazioni della Chiesa, altri infine sono laici, professori universitari o studiosi di fama internazionale. Dopo dieci anni di gestazione, il progetto vede oggi la luce e viene offerto a lettori, studiosi e appassionati.
Saggio che raccoglie le offese rivolte a Gesù riportate nei quattro Vangeli. Ogni accusa infamante rivela, sub contraria specie, qualcosa di vero su Gesù. L'autore si addentra in campi inesplorati per ritrarre un Gesù dal "basso". (Prefazione di Antonio Pitta).
Per conoscere la religione, la cultura, l'ambiente in cui visse Gesù e comprenderne più a fondo il messaggio.
Si può affermare di amare qualcuno e allo stesso tempo rimanere indifferenti alla sua casa, alla sua nazionalità, alla sua cultura, alla sua fede, impassibili nei confronti di tutto quello in cui lui crede, di tutto quello che lui pensa, desidera, spera, sogna? Gesù non è una proiezione ideologica né la personificazione di un mito, bensì di una promessa divina. I cristiani hanno nel loro Primo Testamento quella Torah radicata, respirata, spasimata attraverso il suo corpo, la sua mente e il suo spirito da Gesù, quella stessa Parola di vita che li lega tutt’oggi in un indissolubile vincolo fraterno al popolo d’Israele. Riconoscere l’ebraicità di Gesù per i cristiani vuol dire far ritorno alla propria originaria identità di suoi seguaci, tornare a vivere l’autentico spirito della primitiva Chiesa apostolica, sentirsi rivelare dal Risorto il senso più profondo delle Sacre Scritture, condividere l’appartenenza al mondo del loro messia e salvatore.
Il Vangelo di Marco può essere letto come una iniziazione al mistero cristiano. Una iniziazione ricca di risvolti attuali, intelligente e generativa che si delinea come un progressivo viaggio verso il centro. Due domande affiorano in questo cammino: la prima, fondamentale, porta a chiedersi chi è Gesù. Ma ce n'è una seconda, a ruota, che si interroga su chi è il discepolo. Sono due facce del medesimo mistero: la via di Gesù è la via del discepolo. Venticinque brevi meditazioni che accompagnano il lettore a capire il Vangelo di Marco, ad assaporarne il messaggio nella concretezza della propria vita e libertà.
Un saggio prezioso su sant'Ambrogio, una delle figure più luminose della storia della Chiesa, sulla quale non ha mai cessato di diffondere la luce della sua dottrina e il fascino vivo della sua spiritualità. Da governatore (consularis) di Milano, in maniera inattesa e singolare ne divenne il vescovo, lasciandovi un'impronta indelebile nella fede, nella liturgia e nella stessa civiltà. Diverse vie si possono percorrere per entrare nella conoscenza di sant'Ambrogio, l'autore ne privilegia una che, più d'ogni altra, conduce all'intelligenza del suo animo e della sua mente: quella del rapporto che egli intratteneva col «Signore Gesù», come egli amava dire, cioè la via tracciata dalle sue preghiere ardenti e appassionate a Colui che definiva, con immagine ardita e singolare: «seme di tutte le cose» (semen omnium). Un saggio di lettura e studio.
Saggio approfondito, arduo e audace su Solov’ëv e la sua cristologia in cui si delinea, dapprima, il profilo della personalità del pensatore russo nel contesto del suo tempo, l'attualità della sua opera, le sue fonti principali per passare poi a enucleare la struttura portante del suo sistema intellettuale. Dall’analisi del pensiero di Solov’ëv emerge la convinzione che il modello cristologico fondamentale sia quello della Divinoumanità, avente come principio archetipo il rapporto tra natura divina e natura umana, unite nella Persona del Verbo «non confuse, non divise» secondo la definizione dogmatica del Concilio ecumenico di Calcedonia (451). La Divinoumanità costituisce l’apporto più profondo e originale di Solov’ëv alla cristologia.
"In Gesù Cristo il nuovo umanesimo", questo l'argomento del quinto Convegno ecclesiale nazionale della chiesa italiana (Firenze, 9-15 novembre 2015) oggetto di questo libro. Gli autori fanno emergere dai Vangeli alcuni caratteri di Gesù (il suo essere libero, misericordioso, fraterno, povero, sapiente, pacifico, felice, spesso controcorrente) che possono aiutarci a ripensare i nostri comportamenti e il nostro agire nel mondo.
Come fare teologia e verso dove orientare la conoscenza sapienziale del mistero di Cristo? Due domande sottese alle riflessioni proposte in questo saggio, frutto del cammino che la comunità teologica della Facoltà San Bonaventura di Roma cerca di percorrere accogliendo la sfida della post-modernità. Il testo percorre una via che dal metodo da seguire nel fare teologia, conduce alla teologia come sapienza dell'amore che cerca di gustare anche affettivamente il mistero di Dio. Perché la teologia è anche bellezza, fascino, sorpresa e gioia! Un'analisi che indica alcune strade o sentieri per entrare nel cuore e nella vita dell'uomo di oggi e rendere la teologia una sapienza capace di attrarre e appassionare.
Uno studio che si propone di recuperare la singolarità di Gesù Cristo, centro irriducibile della fede cristiana, nella sua originaria portata di rivelazione.
La singolarità di Gesù Cristo è ciò che di più semplice da sempre la fede cristiana sa. L’esigenza di recuperarla nella sua originaria e irriducibile unità, nonché di ripensarla nella sua portata rivelativa e nella sua capacità dialogica, viene affrontata a partire dal contesto italiano (G. Moioli, B. Forte, M. Bordoni, A. Amato), sia per la valenza epistemologica del suo recente percorso, finalmente affrancato da un’eccessiva dipendenza nei confronti della riflessione europea, sia a motivo della complessità tematica, rielaborata in base al rapporto istituito dalla cristologia con la storia, la spiritualità, la pneumatologia e il pluralismo religioso.
Destinatari
Studenti di teologia in particolare.
Autore
GILBERTO DEPEDER, minore conventuale, nato a Cles (TN) nel 1972, dopo aver frequentato il quinquennio teologico a Padova, ha proseguito gli studi presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, dove ha conseguito la licenza in teologia dogmatica sotto la direzione di Jacques Dupuis e il dottorato in teologia avendo come relatore Carmelo Dotolo. È docente di teologia dogmatica presso la Facoltà Teologica del Triveneto e l’ISSR di Padova. Collabora con le riviste «Studia Patavina», «Credere Oggi», «Miscellanea Francescana».
Saggio sulla violenza assoluta. Nonostante l'immagine devota di un Gesù gentile e mite, anche lui a modo suo è violento: la sua parola è una lama implacabile.
Tra i temi che la riflessione teologica attuale sta approfondendo risalta quello di Gesù Cristo rivelazione del Padre e volto dell'umano autentico, senza dubbio anche per la grave crisi in cui il senso del divino e dell'umano è sprofondato nella coscienza contemporanea. Al riguardo è dedicato il primo capitolo. Poiché la tradizione spirituale e teologica francescana è in grado di apportare un contributo prezioso all'argomento, nel secondo capitolo vengono esposti i lineamenti del volto di Dio e dell'uomo che Francesco e Chiara di Assisi hanno tracciato alla sequela di Gesù e altri santi francescani hanno poi elaborato. Il terzo capitolo, infine, mostra come i dati fondamentali della visione francescana possano essere integrati nell'orientamento cristologico contemporaneo e lo possano arricchire significativamente: in particolare il volto di un Dio-amore, che si dona totalmente e umilmente all'uomo e l'immagine di un uomo che si riconosce dono di Dio e a lui totalmente 'si restituisce' con la scelta di una vita umile e povera.
Destinatari
Il libro si rivolge ai teologi e a chi è interessato ad argomenti teologici, in particolare ai francescani; è uno stimolo a riscoprire e a valorizzare le ricchezze della loro tradizione cristologia.
Autore
GIOVANNI IAMMARRONE, francescano conventuale, è professore di Teologia dogmatica presso la Pontificia Facoltà San Bonaventura e la Pontificia Università Lateranense di Roma. È autore di numerose pubblicazioni, tra cui La spiritualità francescana (1992), Gesù di Nazaret, Messia del Regno e Figlio di Dio (1995), La cristologia francescana (1997), Il dialogo sulla giustificazione (2002), Risurrezione, morte di croce e vita storica di Gesù nella cristologia sistematica contemporanea (2003).