«La vivacità dei fanatismi ci insegna che il fanatismo ha la sua logica; non quella di un eccesso di Dio ma la traccia della sua drammatica assenza» Adrien Candiard
«Integralisti», «fondamentalisti», «fanatici»… Tutti termini che associamo a coloro che, in nome di un islam violento, seminano morte in Europa e nel mondo. Ma questi vocaboli sono sinonimi? E, soprattutto, cosa si nasconde dietro il fanatismo?
Adrien Candiard, che della religione è un profondo conoscitore, e l’islam lo studia al Cairo, ne è convinto: «Il fanatismo è una messa al bando di Dio, quasi un ateismo di religiosi». I fanatici sono quanti ritengono, sia nell’islam sia nelle altre fedi, cristianesimo compreso, che in nessun modo si possa conoscere Dio, ma solo la sua volontà — quale abbiamo deciso di intenderla noi: «Il fanatismo non è la conseguenza di una presenza eccessiva di Dio bensì, al contrario, il segnale di una sua assenza».
Per curare ogni deriva fanatica Candiard consiglia tre antidoti: l’esercizio della teologia; il dialogo tra persone di fedi diverse; il silenzio della preghiera. Tre vie per non incorrere in quelle distorsioni di Dio che lo rendono causa di disumanizzazione.
«Quelli di Candiard sono libri che hanno il dono della chiarezza, nello stile e negli intenti» Tuttolibri – La Stampa
«Un saggio breve ma illuminante» Le Monde
Roma, Washington, Mosca, Budapest, Brasilia, Parigi. Unendo i puntini di questa mappa si individua il percorso che i partiti di destra stanno portando avanti: puntellare la propria prospettiva ideologica, fatta di posizioni «contro» (l'islam, i migranti, la modernità), con un uso del cristianesimo. È quello che Jean-Claude Hollerich, capo dei vescovi europei, bolla come «nazional-cattolicesimo». Un virus - non solo cattolico - che di qua e di là dell'Atlantico infetta la politica strumentalizzando la fede. In queste pagine, intessute di interviste con esperti dei vari Paesi e suffragate da autorevoli studi, Scaramuzzi ci conduce nel cuore di questa strategia: fa i nomi di chi manipola la religione, ricostruisce genealogie intellettuali, svela connessioni ideologiche. L'onda della destra si allarga anche grazie all'abuso della fede cristiana. Ma c'è chi non ci sta. E dal cuore di Roma alza la voce. Prefazione di Gad Lerner.
La nostra epoca è segnata dal forte ritorno delle religioni nello spazio pubblico. La teoria della secolarizzazione («più» modernità = «meno» fede) si è rivelata errata. Berger, un tempo sostenitore di quel paradigma, non ha timore ad ammettere lo sbaglio: l'osservazione della realtà lo porta ad affermare che oggi non viviamo in un'età secolare ma in quella del pluralismo. Le fedi sono compresenti a livello planetario: gli Hare Krishna ballano davanti alle cattedrali gotiche d'Europa, il cristianesimo si diffonde nella Cina confuciana, l'America Latina (un tempo uniformemente cattolica) vive un'esplosione di presenza protestante, la regina Elisabetta si proclama «difensore di tutte le fedi nel Regno Unito». Al contempo i credenti sono immersi nella propria epoca vivendo in prima persona il pluralismo in quanto persone sia religiose sia secolari. Ma cosa significa il fatto che il pluralismo è il paradigma della condizione spirituale moderna? In che modo le istituzioni religiose ne vengono condizionate? Cosa succede alla fede in questo contesto? Questo libro risponde con lucidità a tali domande. Berger intreccia un'impareggiabile competenza accademica con la sapida capacità di indagare i fatti propria dell'uomo curioso di capire.
In questo volume su confucianesimo e taoismo, risorse sia per la Cina di oggi sia per l'Occidente, si parla di: Che cosa significano per noi queste due grandi tradizioni; Che cosa era e che cosa è la «religione» in Cina; Un rinnovato sguardo sui Dialoghi dì Confucio, il Laozie le altre fonti antiche; Gli sviluppi storici: rivisitazioni e reinvenzioni; L'inimmaginabile rinascita nel mondo di oggi.
Breve saggio sulla necessità del dialogo interreligioso visto da un autorevole intellettuale non credente ma molto attento all'importanza del fatto religioso. Secondo l'autore, il dialogo tra le fedi vince le tentazioni integraliste di ogni credo e permette di individuare figure di riferimento e leader capaci.
In questo volume dedicato allo shintoismo, una "via", più che una religione, costitutiva dell'anima giapponese, si parla di: La mitologia shintoista L'importanza dei templi e dei riti I kami: divinità concettuali o realtà da esperire? Salvezza: non trascendete ma nel qui e ora dell'esistenza Le preghiere rivolte alle divinità Il posto centrale riservato alla natura, in cui sono immersi i santuari e che è oggetto di venerazione privilegiata Flessibilità nel metabolizzare le sfide della modernità. Inoltre, una mappatura delle principali ramificazioni dello shintoismo.
In questo volume dedicato al giainismo e al sikhismo, due tra le principali religioni minoritarie dell'India, si parla di: Origini e storia dell' "eresia" giainista; I quattro cardini del giainismo; Culto, preghiere, simboli del giainismo; Originalità e monoteismo del sikhismo; La figura di Guru Nak e degli altri nove guru. La fede sikh. Inoltre, uno sguardo sul recente interesse occidentale per il giainismo e sulla diaspora sikh in Italia.
Entro il 2025, il 75% dei cattolici nel mondo sarà non-europeo. La nuova chiesa globale avrà il suo baricentro in America Latina, Asia e Africa. Cosa comporta questa nuova geografia del cristianesimo? Proprio mentre il "romano" pontefice viene "dalla fine del mondo", l'autore indaga le metamorfosi in atto nella comunità globale dei credenti. Si scopre così che dalle "periferie" può arrivare nuova linfa a un cristianesimo spesso stanco. Il Sud del mondo sarà protagonista di una rinnovata Pentecoste, su scala planetaria.
Alle primavere arabe del 2011 pare essere succeduto, in molti casi, un rigido inverno. "Questo è il dramma del mondo arabo: una minoranza fanatica e radicale si impone a una maggioranza musulmana, non fanatica, con cui si potrebbe dialogare", afferma senza mezzi termini l'autore. Samir Khalil Samirè allo stesso tempo convinto, però, che si sia messa in moto una rivoluzione irreversibile nelle menti di strati sempre più ampli delle popolazioni arabe.
Autore:
Dal Corso Marco
Insegna religione in un liceo di Verona ed è docente invitato all'Istituto studi ecumenici "San Bernardino" di Venezia. È membro della redazione di "Studi Ecumenici" e di "Cem Mondialità"; per Pazzini Editore dirige la collana "Frontiere". È autore di diversi libri tra cui, per l'Emi, "Terra" (2007) e "Insegnare le religioni" (con Marialuisa Damini; 2011).
Contenuti:
Un viaggio nell'altra logica delle religioni tradizionali di Africa e America Latina, tra temi e riti, divinità e antenati, cosmovisioni e antropologia, per cogliere la novità delle tradizioni sapienziali dell'umanità in epoca di globalizzazione.
In questo volume, dedicato alle religioni tradizionali particolarmente in Africa e America Latina, si parla di:
• I punti di contatto tra le varie religioni tradizionali;
• Un'altra logica: del simbolo, del cuore, della simultaneità, della vita;
• I tratti comuni delle religioni africane;
• Spiritualità indigene, afro e popolari in America Latina;
• Resistenza - Solidarietà - Rispetto della terra;
• Le religioni tradizionali, capaci di futuro;
• Miti, riti, feste e sacerdozio, e uno sguardo sull'Oceania.
Autore:
Jenkins Philip
Professore di storia e studio delle religioni presso la Penn State University di University Park in Pennsylvania. È considerato una delle voci più autorevoli nel campo sia della storia, sia della sociologia delle religioni negli Stati Uniti. È autore di numerosi libri..
Target:
Per tutti. Ambiente cattolico e laico. Studenti e università.
Contenuti:
Il panorama religioso europeo è cambiato. Chi avrebbe mai previsto negli anni Sessanta il declino della pratica cristiana? Chi avrebbe mai immaginato una presenza islamica così forte a Roma, Madrid, Parigi o Londra? Chi nel '68 avrebbe mai scommesso su leggi progressiste in materia di aborto e omosessualità?
Siamo di fronte a un'Europa diversa, il cristianesimo sta cambiando ma ciò non significa che stia morendo.
L'autore analizza la nuova immagine dell'Europa, permeata dalle radici cristiane ma contaminata dalle nuove comunità religiose.
In modo particolare offre uno studio accurato sulla comunità musulmana di oggi e si apprende che, nell'epoca del cambiamento, l'islam delle nuove generazioni vive le stesse crisi e incertezze del cristianesimo e che l'influenza delle tradizioni occidentali nelle comunità islamiche è tanto varia quanti sono i paesi nel quali l'islam si è insediato.