Il saggio consente di verificare e valutare, in modo documentato, le ragioni per cui la riflessione sul metodo in ecclesiologia è stata, e resta tuttora, un capitolo importante della storia della teologia contemporanea, a partire dalla svolta impressa dal Concilio Vaticano II. Per il suo carattere di bilancio storico-critico, l'opera offre una rassegna piuttosto esauriente delle proposte più significative, elaborate nel corso di alcuni decenni, per uno studio del mistero della Chiesa impostato secondo le esigenze emergenti dal rinnovamento del metodo teologico. Uno studio condotto in chiave misterica, teandrica e trinitaria; attento, quindi, al fondamento trinitario, cristologico ed eucaristico, come pure alla dimensione storico-salvifica ed escatologica dell'ecclesiologia post-conciliare.
Ha senso continuare a parlare di un tema tendenzialmente ostico quale quello dell'ascesi cristiana, nel XXI secolo, e in un contesto sociale che rigurgita di edonismo? Qualora la risposta fosse affermativa, sopra quale fondamento teoretico poggerebbe il discorso, che oggi si preferisce affrontare da una visione prospettica intrisa di spiritualità orientaleggiante, quale ad esempio quella New Age? Partendo da questi interrogativi di fondo, l'autore tenta una rilettura dell'argomento (oggetto di ricerca della tesi di Licenza in Teologia dogmatica) in una luce positiva, culminante nella divinizzazione del battezzato, e in risposta ai quesiti anzidetti, propone un approccio al tema alternativo rispetto ai trattati di ascetica e mistica, contemplante il fondamento immutabile del dogma a sostegno della necessità dell'impegno ascetico, sotto la guida sicura di San Tommaso d'Aquino.
Il volume qui presentato costituisce una ricerca filosofica, con aperture alla teologia e all'esegesi biblica, sul Prologo di Alberto Magno al Vangelo di Giovanni. A partire dall'esperienza che secondo Alberto Magno ha reso possibile la rivelazione giovannea, l'autore affronta l'ermeneutica del testo per individuare i limiti epistemologici nella conoscenza dell'assoluta trascendenza divina e tracciare il confine tra filosofia e teologia. Allo studio teoretico, segue l'edizione critica del Prologo e la traduzione italiana. Chiude il volume un'appendice dedicata alla storia dei commenti al Vangelo di Giovanni dall'antichità al secolo XIII.
Qual è la specificità della libertà cristiana? La libertà cristiana è la stessa libertà umana nel suo più corretto esercizio, elevata dalla grazia divina alla ricerca dei beni soprannaturali. La libertà non è solo scelta di contingenza, votata al nonsenso. La libertà è un dono, è una missione, è un compito da eseguire durante tutta la vita. La libertà è la possibilità che ha l'uomo di poter aderire al suo Creatore con un atto che è pienamente suo e, a sua volta, fondato sulla Libertà assoluta. Dio non è quindi una minaccia né un limite all'esercizio della libertà umana. Egli è il garante di questa stessa libertà. Lontano da Dio, non ci può essere che schiavitù e morte spirituale. La libertà interiore si costruisce nel sacrificio, nella lotta, nel dominio di sé, nel rifiuto della concupiscenza della carne, della concupiscenza degli occhi e della superbia della vita (cf. 1 Gv 2,16). Questo certamente costa fatica. Ma alla luce della libertà che ci viene promessa - e che già siamo in grado di sperimentare su questa terra - il giogo si fa dolce ed il carico leggero (cf. Mt 11, 30), nulla infatti è impossibile a Dio ed ogni sacrificio è piccolo per colui che ama.
Il desiderio di vedere Dio è la cifra sintetica della Divina Commedia di Dante Alighieri, il quale propone nel suo insuperabile poema un viaggio che in questo volume viene riproposto nelle sue tappe principali: dal riconoscimento del limite strutturale dell’uomo (la selva oscura) alla volontà di mettersi in cammino per giungere alla visione di Dio. Durante il percorso, il Poeta è costretto a scontrarsi con il male assoluto, personificato da Lucifero, per poi, superato l’Inferno e il Purgatorio, incontrare santi testimoni della fede come Francesco d’Assisi, Bernardo di Chiaravalle e, sopra a tutti, la Vergine Maria. Questo itinerario, nella rilettura di alcuni canti danteschi in chiave teologica, condurrà alla fine il Vate, insieme ai lettori della presente opera, alla contemplazione stessa della Trinità divina. In vista del VII centenario dalla morte del Poeta e a dieci anni dalla sua fondazione, «la Cattedra di Alti Studi Medievali, legata al nome di Marco Arosio, insigne studioso di Medioevo, si pregia, così, di un’ottima pubblicazione sul pensiero e l’opera di Dante Alighieri» (dalla Presentazione di Franco Nembrini).
Samuele Pinna, sacerdote ambrosiano, è Docente invitato presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma. Oltre a numerosi contributi apparsi su diverse riviste, è autore, tra gli altri, dei volumi Meditazioni sul Concilio. Una lettura del Vaticano II con Benedetto XVI (2015); Un grande amico. Il Maritain di Piero Viotto (2018); Charles Journet: il Mistero della Chiesa (2018), Il mistero di Dio e l’abisso del Male (2019); con Davide Riserbato, Filastrocche e canarini (2018) e assieme anche a Giacomo Biffi, Tutto liscio come… loglio? (2020); ha poi pubblicato insieme a Francesco Pinna e a Teresa Gornati, con la Presentazione del card. Robert Sarah, Lo Spirito Santo e la Chiesa alla luce dell’insegnamento del Concilio Vaticano II (2019). Ha, inoltre, curato il libro La mariologia di san Bernardo di Marco Arosio (2016).
Questo testo, di tutte le numerose questioni riguardanti il sacramento della penitenza, prende in considerazione il solo momento dell'interazione tra il confessore chiamato a donare, nella carità, verità e giustizia, la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio e il penitente che, sinceramente pentito, riconosce e confessa i suoi peccati, implorando con umiltà e fiducia la riconciliazione con la Chiesa e il perdono di Dio.
Questo volume raccoglie gli Atti dei tre convegni dedicati a San Bonaventura in prossimità dell'ottavo centenario dalla sua nascita e organizzati dalla Cattedra Marco Arosio e la Facoltà di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. La prima parte del volume (La teologia della storia in san Bonaventura, 15-16 aprile 2015) riguarda la teologia della storia del Dottor Serafico, riconosciuta la sua originalità speculativa a partire dagli studi di J. Ratzinger e convenientemente impreziosita da un rescritto del Papa emerito. La seconda parte (La scuola teologica francescana del secolo XIII, 7-8 aprile 2016) incornicia Bonaventura nel contesto teologico francescano del suo tempo, mentre la terza (La ricezione di san Bonaventura nel pensiero del Novecento, 26-27 aprile 2017) guarda agli influssi potenti esercitati dal Nostro su teologi e filosofi di prim'ordine del Novecento.
Il presente volume nasce dalla volontà dell'autore di analizzare la personalità e l'opera di Cristoforo Colombo, cercando di mettere in luce in cosa consista la sua visione religiosa, coniugando al proprio interno aspetti storici, geografici, religiosi, economici, politologici, finanziari e di analisi territoriale. In particolare, si pone l'attenzione sulla visione escatologica dell'Ammiraglio in relazione agli eventi connessi con la scoperta del Nuovo Mondo, un quadro estremamente variegato che offre numerosi spunti di analisi. La storiografia si è occupata molto di Colombo e dei vari aspetti della sua personalità e vicenda storica, ma soltanto alcuni studiosi hanno preso in considerazione il discorso religioso.
La domanda di fondo che percorre il testo è se è possibile o no avere la certezza della propria fede senza che ciò implichi una violenza al diverso? L'autore tenta di dare risposta a tali questioni sostenendo la ricerca dell'unità religiosa e della concordia riguardo i valori trascendenti deve essere per cristiani un segno di credibilità della verità, che non si possiede ma che possiede. In fin dei conti ogni tentativo di dimostrare con la forza o con la pura persuasione umana di essere la vera religione porterà a contraddire la stessa verità di cui il cristiano è portatore.
"Questo libro nutre alcune ambizioni: vuole aiutare a riflettere, in chiave di storia della salvezza oggi, sulla vita e dei ragazzi e degli adolescenti, offrendo elementi che possono aiutare i loro educatori (pastori, catechisti, genitori, animatori di pastorale giovanile, responsabili delle associazioni ecclesiali...) a far sviluppare la loro crescita "integrale", anche dopo la recezione dei sacramenti dell'iniziazione.
Un simposio in ottica educativa, con una problematica che si pone di fronte ad una enorme sfida: La formazione morale della persona attraverso il sacramento della Riconciliazione. Da prospettive diverse gli interventi offrono un percorso di riflessione e di azione.
Un libro agile per la comprensione della Lumen Fidei. Presentazione di mons. Enrico dal Covolo.