Il fine dell'Annuario è offrire ai dirigenti scolastici, in un quadro pedagogico eticamente orientato, stimoli utili per una cultura professionale attenta soprattutto all'istruzione, alla centralità degli studenti nella loro delicata fase di crescita, alle finalizzazioni educative dei processi scolastici, alla cura personale di precise competenze sui temi del curricolo, dell'apprendimento e della valutazione. Ne discende che sempre più la didattica deve far parte della competenza del dirigente scolastico; anzi, è corretto dire, anche sul versante della riflessività giuridica, che «la leadership educativa costituisce l'elemento di specialità della dirigenza scolastica, la quale, per essere autenticamente produttiva, deve porsi come leadership educativa o formativa in grado di esprimere una direzione etica e pedagogica al proprio operare per la crescita professionale dei docenti attraverso un apprendimento continuo e per l'assunzione delle decisioni migliori per i ragazzi. Dirigere è quindi un compito anzitutto morale poiché significa prendersi cura delle persone. Il successo dell'apprendimento e la riuscita degli allievi sono la prima preoccupazione della scuola; la dirigenza scolastica autentica cerca il contatto, sempre più stretto, con l'apprendimento degli allievi per garantirne e proteggerne gli esiti positivi e la crescita integrale finalisticamente orientata. Si tratta in sostanza di attivare una leadership centrata sugli insegnamenti in cui «il dirigente stesso appare come un agente di sviluppo formativo».
Il bambino deve imparare a conoscere l'ambiente e a saperlo utilizzare per il suo benessere. Ma ogni apprendimento sarebbe impossibile senza il "desiderio di sapere". Martine Menès ci spiega come nasce e come si mantiene questa spinta. Poiché il desiderio ha una storia, che accompagna le tappe dello sviluppo psichico, se l'instabilità, l'inibizione, l'angoscia, disturbano il bambino quando deve mettere in gioco le competenze indispensabili allo studio, è spesso perché il corso di questa storia ha incontrato ostacoli. Gli imprevisti del percorso di un bambino, le sue interazioni con l'ambiente, i suoi incontri con l'ordinaria imperfezione degli adulti che egli credeva onnipotenti, influiscono tanto sul suo sviluppo affettivo quanto sul suo funzionamento intellettivo. Martine Menès, tenendo presente l'indispensabile contributo della psicoanalisi e l'aiuto che questa può offrire nel rilanciare il desiderio, apre una strada nuova nella ricerca sulle dinamiche dell'apprendimento.
L'Annuario della rivista "La Famiglia" è uno strumento dedicato a tutti coloro che operano, a vario titolo, a contatto con la famiglia e desiderano analizzare criticamente le problematiche educative più attuali in un contesto sociale in costante trasformazione. Il presente fascicolo approfondisce un tema di palpitante attualità e che diventa sempre più cogente: la necessità di proporre percorsi formativi di accompagnamento per i genitori, oggi. In realtà, se prescindiamo dalle scelte affettive compiute dagli adulti, la variegata modellistica delle situazioni di convivenza pone un problema di specifico interesse pedagogico: come aiutare gli adulti chiamati a svolgere la loro funzione genitoriale? L'odierno fenomeno di pluralizzazione della famiglia ha posto proprio il problema di come garantire il diritto all'educazione dei figli, indipendentemente dagli orientamenti esistenziali assunti dai genitori.
La famiglia, come sistema relazionale, deve confrontarsi con scenari storici, politici, economici e culturali nuovi e imprevisti, che modificano le traiettorie spazio-temporali del suo sviluppo, la comunicazione coniugale e parentale, l'interazione - sempre più difficile - al suo interno e con le istituzioni. Anche la riflessione pedagogica deve fare i conti con questi cambiamenti, qualificando i propri saperi teorici, euristici ed ermeneutici per aiutare la famiglia ad essere sempre una realtà viva, protagonista consapevole delle proprie scelte educative. I capitoli di questo Manuale, scritti da esperti di più università, esplorano le varie dimensioni pedagogiche della vita familiare nei suoi aspetti più problematici (il rapporto lavoro-famiglia, il divorzio, le famiglie monogenitoriali, le migrazioni...), in una prospettiva dinamica (l'evoluzione della genitorialità, della coniugalità, delle funzioni materna e paterna, il nuovo ruolo dei nonni...), senza dimenticare le grandi criticità (i conflitti, la malattia, la morte...) e il collegamento con la rete sociale (asilo, scuola, comunità, servizi...).
51° Convegno settembre 2012. Relazioni introduttive di: Arnaldo Benini, Andrea Lavazza, Vincenzo Costa, Milena Santerini, Alessandra La Marca, Flavia Santoianni. Interventi di: Giuseppe Acone, Gabriella Armenise, Antonio Bellingreri, Giuseppe Bertagna, Andrea Bobbio, Hervé A. Cavallera, Chiara Gemma, Ermenegildo Guidolin, Cosimo Laneve, Sira Serenella Macchietti, Giuseppe Mari, Marco Milella, Gaetano Mollo, Loredana Perla, Marco Piccinno, Bruno Rossi, Rita Sidoli.