Ulrich von Wilamowitz-Moellendorff pubblicò nel 1889 un monumentale commento all'Eracle di Euripide, che nella prima parte comprendeva anche un'introduzione generale alla tragedia greca. Quella sezione (Cos'è una tragedia attica?, Was ist eine attische Tragödie?) viene ora proposta autonomamente, per il suo valore particolare, in quanto excursus appassionato e approfondito sulla parabola della tragedia greca, dalla dibattuta questione delle origini al raggiungimento della forma classica nel V secolo a.C. Il testo può essere letto anche come una replica matura, interamente condotta sul filo della "filologia storica", alla Nascita della tragedia di Nietzsche, la cui pubblicazione, nel 1872, aveva visto i due, ancora acerbi studiosi, duellare in un'aspra polemica.
Timoti ha 9 anni, porta il nome di uno shampoo, scrive poesie e vive solo con il padre che non risponde mai alle sue domande. I due utilizzano una sorta di codice segreto per comunicare e sembrano vivere fuori dal mondo, finché una mattina d'estate una stravagante ragazzina appare alla finestra di Timoti. Ma chi è questa sconosciuta che ama arrampicarsi sugli alberi e che gli dà appuntamento a mezzanotte? L'incontro - che si rivelerà nient'affatto casuale - tra Diane, intrepida, fantasiosa, autoritaria, e Timoti, timoroso, gentile e un po' saccente, è esplosivo. Con un misto di ingenuità e maturità che li contraddistingue in modo diverso, i due piccoli protagonisti partono per una fantastica avventura che riserverà molte sorprese. Età di lettura: da 9 anni.
Alf, Katinka e Robbie, eccoli i tre fratelli Bukowski: una normalissima famiglia alle prese con qualche ristrettezza economica, una casa troppo piccola e affollata, i classici litigi di tutti i giorni. All'improvviso un'inaspettata eredità permette ai loro genitori di lasciare i rispettivi lavori e dedicarsi a un sogno nel cassetto: aprire un locale, la Bottega di Elser, che diventerà un punto di riferimento per il quartiere. E in questo progetto ovviamente è coinvolta tutta la famiglia, ognuno a suo modo. Tra primi amori e nuove amicizie, passioni e sogni da realizzare, difficoltà e sfide, i tre fratelli Bukowski ci rendono partecipi della loro quotidianità e ci fanno sorridere ed emozionare, divertire e commuovere. Età di lettura: da 7 anni.
A quarantacinque anni dai Decreti Delegati del 1974 sono sempre numerosi gli ostacoli, soprattutto culturali, a una reale collaborazione pedagogico-educativa tra scuola e famiglia. Le due istituzioni sono interrogate nel loro elemento identitario: essere luoghi primari di educazione e istruzione. La famiglia lo è per natura, la scuola per ordinamento giuridico ed entrambe si presentano come realtà indispensabili per l'educazione della persona e la costruzione dell'assetto societario. Ci sono però differenze significative, frequentemente sottostimate, a tutto vantaggio di un discutibile processo di reciproca prevaricazione. Forse, proprio la scarsa assunzione di consapevolezza in ordine ai diversi ruoli è anche all'origine della competizione tra scuola e famiglia e del loro tentativo di prevalere l'una sull'altra, con una reciproca delegittimazione. Questo volume propone la "corresponsabilità educativa" come obiettivo prioritario per gli insegnanti, a partire dal loro percorso di formazione universitaria alla funzione docente.
Dall’antico grido di libertà del gladiatore e schiavo ribelle Spartaco alle nuove lotte nelle fabbriche moderne: secoli di storia della povertà. Di quei poveri che si auto-organizzano per liberarsi dallo sfruttamento, per il potere dei poveri, dei proletari, fino a uccidere e uccidersi tra loro, come testimonia la storia. I conflitti dei poveri sono descritti attraverso le storie di insurrezioni medioevali, rivolte, manifestazioni, proteste, di atti di pace e dialogo ed episodi come le guerre dei contadini durante la Riforma protestante tra fine Quattrocento e Cinquecento, le dinamiche dei rivoluzionari del 1789 a Parigi, dei proletari nella Russia del 1917. Non una sola storia, ma differenti interpretazioni. L’analisi viene condotta alla luce delle scienze umane: vengono descritti i complessi meccanismi della psicologia politica e dei raccordi con la sociologia nei processi di urbanizzazione e secolarizzazione, con la genesi antropologica del “capro espiatorio”.
Paolo Sorbi, sociologo laureatosi a Trento alla fine del’68, è stato tra i protagonisti del movimento di lotta antiautoritario degli studenti di Sociologia. Professore straordinario di Sociologia, per quasi quindici anni, all’Università Europea di Roma, dirige il CRIPPEG (Centro di Ricerche di psicologia politica e geopolitica) di quell’Università con una sede anche a Gerusalemme. Tra i suoi testi: Emergenza antropologica. Per una nuova alleanza tra credenti e non credenti (con P. Barcellona, M. Tronti e G. Vacca, Guerini, 2012). Collabora con «Avvenire» e «Vita e Pensiero» sui temi della globalizzazione e dell’ebraismo contemporaneo.
Una bella addormentata che non si sveglia, un ranocchio che non si trasforma in principe, una ragazza che è un mostro: Annet Schaap prende spunto da sette fiabe famose e le trasforma in sorprendenti e inquietanti storie che hanno per protagoniste sette ragazze, ognuna con la propria personalità, i propri desideri e i propri sogni, ragazze che da personaggi di fiaba diventano persone in carne e ossa. Dopo "Lucilla", Annet Schaap ci regala un libro sull'essere sorelle e figlie, sull'amore e la sua mancanza, sulle aspettative e le delusioni, sull'andare avanti nonostante tutto perché la vita non è una favola, ma se ci si guarda attorno con occhi di meraviglia le fiabe sono nascoste dappertutto intorno a noi. Età di lettura: da 9 anni.
La valutazione scolastica in una triplice prospettiva di ricerca e di analisi (pedagogica, storico-educativa, giuridica), tra teoria e prassi. Questo il tema del libro, distinto in tre capitoli che toccano, in un dialogo costante, la valutazione di sistema, di contesto, di processo, del profitto, delle persone della scuola, anche nel confronto con il dibattito internazionale. La ricostruzione del quadro d'insieme del divenire della normativa italiana al riguardo, grazie a un'antologia dei principali provvedimenti, è il punto di partenza per una discussione sull'idea di educational evaluation istituzionale a scuola, anche in vista di nuove riflessioni metavalutative che diano voce agli attori sociali coinvolti. Il testo, pensato per diversi tipi di lettori (studenti di corsi di laurea di carattere pedagogico o giuridico, docenti e dirigenti scolastici in formazione e in servizio), costituisce uno spunto di riflessione anche per ricercatori di differenti ambiti scientifico-disciplinari, esperti del settore e amministratori pubblici.