“Vogliamo focalizzare la nostra attenzione su tematiche importanti - e tanto più impegnative, quando si considera l’emergenza di questo particolare momento storico -: tematiche come la cooperazione e i regimi internazionali; la crisi globale ed etica; le regole della governance internazionale e della giustizia sociale; nonché il ruolo della sussidiarietà, della solidarietà e delle istituzioni democratiche. Lo faremo, avendo sempre come punto di riferimento quell’ideale di civitas delineato dal papa Benedetto XVI nella sua più recente enciclica. Di fatto, sempre di più la Caritas in veritate viene proposta come una grande pista per elaborare “la terza via”, o meglio una via nuova, che articoli un rapporto più umano e umanizzante tra i cittadini e le istituzioni…”
(dalla prefazione di S.E. Mons. Enrico dal Covolo)
Biografia
Flavio Felice è Professore ordinario di Dottrine economiche e politiche alla Pontificia Università Lateranense e presidente del Centro Studi Tocqueville-Acton. È autore di diversi libri. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Persona, impresa e mercato. L’economia sociale di mercato nella prospettiva del pensiero sociale cattolico (2010); Economia e persona. L’economia civile nel contesto teorico dell’economia sociale di mercato (2009).
Johann Spitzer è Professore a contratto di Globalizzazione e sviluppo dei paesi poveri presso la Pontificia Università Lateranense. È stato Chairman dell’APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation) per la Piccola e Media Azienda. Inoltre, è stato direttore generale dell’industria e consigliere di ministri in Perù, dove ha svolto diverse attività nel campo dello sviluppo economico e delle negoziazioni di trattati di commercio internazionale. Ha lavorato a progetti di sviluppo con la Banca Mondiale, CAF, BID, ONUDI e agenzie di cooperazione.
Il tema del pellegrinaggio cristiano viene affrontato per via introduttoria e nella sua qualità di azione ecclesiale pastoralmente rilevante. Una prospettiva che aiuta a comprendere in che senso la ripresa del pellegrinaggio sia connessa al fenomeno della mobilità post-moderna e come possa, perciò, costituire uno strumento e un ambito della Nuova evangelizzazione, da indagare anche con metodo teologico-pastorale.
Biografia
Paolo Asolan
È professore di Teologia pastorale fondamentale e speciale alla Pontificia Università Lateranense (Pontifico Istituto Pastorale Redemptor Hominis e ISSR Ecclesia Mater). Pellegrino, membro della Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia, Cappellano del Capitolo romano della medesima Confraternita. Con la Lateran University Press ha pubblicato: Perché Dio entri nel mondo (2011); con Tiago Freitas ha curato il volume di Sergio Lanza Opus Lateranum (2012).
Descrizione
L’opera è un contributo alla definizione, al sistema ed alla metodologia della disciplina medico-sociale, settore tradizionalmente ricompreso nell’alveo della medicina legale e delle assicurazioni. Accanto a capitoli squisitamente dottrinari sono proposti ed approfonditi i temi di maggior rilievo sanitario pubblico, in specie laddove una rigorosa azione preventiva potrebbe modificare l’incidenza di patologie correlate a comportamenti umani inadeguati, se non pericolosi. Tabagismo, alcolismo, tossicodipendenze, sono solo alcuni dei fenomeni indagati, nell’ottica di proporre a discenti, ad operatori sanitari e del diritto un quadro aggiornato, talora inquietante se si analizzano i dati statistici ed epidemiologici, del sistema salute nel nostro Paese. In una fase storica in cui appare difficile assicurare la sopravvivenza del Welfare State, diventa essenziale non abdicare ai fondamentali principi costituzionali e, pur nell’esigenza di contenere gli oneri economici e di preservare le risorse, si raccomanda la valorizzazione della medicina del gruppo e sul territorio; di quella medicina politica, in definitiva, che ha significativamente contribuito a debellare le pandemie del recente passato e, soprattutto, ha consentito il miglioramento sensibile delle condizioni di vita di tutti i cittadini.
Biografia
Enrico Mei. Medico chirurgo, professore straordinario di Medicina legale dal 2009, è titolare della Cattedra di Medicina legale e del Corso di Insegnamento in Medicina sociale nella Pontificia Università Lateranense di Roma. È professore a contratto nella Scuola di specializzazione in Medicina legale della Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Membro del Comitato di redazione della rivista “Apollinaris”, componente del Quality Assurance Office presso la P.U.L. è autore di numerosi lavori scientifici, editi sotto forma di articoli, saggi, recensioni. Si segnalano, altresì i seguenti volumi: “Medicina legale” (L.U.P., 2008), “Medicina legale canonistica” (Giuffrè, 2002), “Principi di medicina legale militare” (S.E.U., 1992).
Descrizione
Il volume mette a tema Abramo, il padre della fede. È un testo a due voci. La primaripercorre, attraverso i dati biblici, l’esperienza di vita e di fede del primo patriarca. Un’avventura che Abramo ha vissuto con la sua famiglia, in particolare con la moglie Sara e il figlio Isacco. Emerge la figura di un uomo chiamato a lasciare le sicurezze che aveva per mettersi in viaggio guidato da una presenza Altra che gli ha sempre chiesto tutto senza mi­sura. È proprio nel viaggio che l’esperienza di Abramo si consuma e diventa significativa. La seconda voce riprende il dato biblico e, gra­zie a una lettura psicologica, riflette su alcune esperienze del patriarca, in particolare quella del lutto. Abramo, l’uomo di Dio e da Lui scel­to, non è risparmiato dalle difficoltà della vita come nessun altro uomo o donna della Bibbia. Infatti, essere credenti non esonera dalle svolte difficili e tragiche della vita. Il lutto è uno stato emotivo che caratterizza la vita di ogni persona, il sentimento del lutto può accompagnare anche momenti importanti di cambiamento, legati a trasferimento geogra­fico, alla separazione, alla morte… A partire dal dato biblico si desidera far comprendere che la vita ci porta alla scoperta della morte e non solo fisica, terribile verità per tutti. È sag­gio quindi sviluppare una riflessioni che tema­tizzi come l’accompagnamento alla morte o l’e­laborazione di qualsiasi altro lutto, sia un’arte.
Biografia
Roberto Tadiello
docente di AT presso lo studio teologico Lu­rentianum e il polo accademico Marcianum di Venezia. Ha conseguito la licenza e il dot­torato presso lo Studium Biblicum Franci­ scanum di Gerusalemme.
Marco Bennati
psicologo psicoterapeuta, specialista in psi­cosessuologia, baccalaureato in teologia. Nell'Amazzonia brasiliana ha lavorato in ospedale con pazienti leucemici e in un consultorio psicologico dei quartieri meno ab­bienti dove ha affrontato i molteplici proble­mi del disagio sociale.
Descrizione
«L’avventura […] riguarda ciò che deve ancora venire, perciò concerne l’atteggiamento di chi si proietta nella dimensione del futuro e opera in vista di qualcosa che vuole conquistare» (dalla Prefazione). Il cammino educativo è esso stesso un’avventura con molti imprevisti che va affrontato con mezzi adeguati. La complessità della persona, la relazione, l’approccio empatico, il ruolo dell’educatore e della sfera affettiva sono conoscenze necessarie, così come lo sono il rapporto tra apprendimento e strutture nervose, le ricadute psicologiche e sociologiche delle istanze educative, nonché le modalità per il recupero umano, sociale e culturale. I contributi qui presentati si sono mossi proprio nelle prospettiva di essere strumento per la comprensione dell’agire educativo.
Biografia
A. Ales Bello
Professore Emerito di Storia della Filosofia Contemporanea presso la PUL, è Presidente
del Centro Italiano di Ricerche Fenomenologiche e dell’Associazione Italiana Edith Stein.
È co-curatrice dell’edizione italiana delle opere di Edith Stein. Molteplici le pubblicazioni
sia nazionali sia internazionali.
G. Basti
Decano della Facoltà di Filosofia presso la PUL, è Professore Ordinario di Filosofia della
Natura e delle Scienze. Numerose le pubblicazioni di argomento scientifico-filosofico.
S’interessa di sistemi cognitivi oltre che dei fondamenti della logica e della matematica.
A.M. Pezzella
è Docente di Filosofia dell’Educazione e di Istituzioni di Pedagogia presso la PUL.
Studiosa di Edith Stein di cui ha tradotto numerose opere, s’interessa anche di educazione
e del pensiero femminile del ‘900.
Descrizione
La famiglia quale istituzione divina fondata sul matrimonio si basa sull’atto creativo di Dio. Il fatto che Dio abbia creato l’uomo a sua immagine, in quanto maschio e femmina, include in sé la forza procreativa dell’amore. Nell’Antico Testamento la realtà profana del matrimonio diventa immagine espressiva dell’alleanza salvifica fra Dio e Israele. I profeti adoperano di preferenza immagini dell’unione sponsale come figura per esprimere il senso dell’alleanza: l’amore fra l’uomo e la donna è capace di rinviare all’amore di Dio per Israele. Il messaggio profetico ha influito sulla reale vita coniugale. Ciò viene in particolar modo riscontrato nella lettura sapienziale; infatti in essa si manifesta un maggiore interesse per la santità morale e religiosa del matrimonio, pur non rinunciando ad affermare francamente l’amore dell’uomo per la propria moglie. Con la nuova alleanza il matrimonio assume una dignità maggiore, perché è la rappresentazione del mistero d’amore che unisce Cristo e la Sua Chiesa. Il rapporto Cristo-Chiesa diventa un modello di amore reciproco tra gli sposi. Il matrimonio serve alla crescita della Chiesa, della quale è un inizio nella misura in cui sa creare rapporti di amore e di fede fra tutti i suoi membri.
Biografia
Gabriel Witaszek (Polonia, 1951) Redentorista della Provincia di Varsavia. Licenza in scienze bibliche nel Pontificio Istituto Biblico a Roma (1982). Dottorato di teologia biblica nella Pontificia Università Gregoriana (1986). Abilitazione alla libera docenza presso l’Università Cattolica di Lublino in Polonia (1992) e dal 1993 docente di Antico Testamento nella Facoltà di Teologia; Direttore della Cattedra di Esegesi dei Libri Profetici dell’Antico Testamento nell’Istituto Biblico della Facoltà (1994); Primo Direttore dell’Istituto di Studi sulla Famiglia (1999-2002); Vice Decano e Decano della Facoltà (1996-2002). Docente con indirizzo biblico, nella Facoltà di Teologia dell’Italia Centrale e nell’Istituto di Scienze Religiose “Beato Ippolito Galantini” di Firenze (2003). Professore ordinario di morale biblica all’Accademia Alfonsiana (Roma) e Direttore della rivista scientifica Studia Moralia. Autore di molti libri, articoli e recensioni in diverse lingue. Impegnato nel servizio pastorale.
Il presente studio affronta le ipotesi di nullità matrimoniale nelle quali la relazionalità coniugale risulta negata: impotenza, incapacità (can. 1095 n. 3), esclusione della prole, con un riferimento alla nuova tematica delle tecniche di procreazione medicalmente assistita.
Dal titolo appare evidente l'intenzione di offrire una riflessione sulla teologia cristiana dell'educazione avendo presente la pluralità di modelli e di metodi registrati nella vita bimillenaria della Chiesa.
L'impegno dell'autore è quello di argomentare come alla necessaria organizzazione sociale, in ottica dialogico-relazionale che ponga al proprio centro la persona, debba essere costantemente abbinato un proficuo impegno per la verità, autentica anima della giustizia.
Un dialogo: è la cosa più comune al mondo; questo però, spicca per la sua originalità. Lo scambio di idee tra domanda e risposta prende, di solito, la forma dell'intervista: momento pressato, tempo misurato, argomento predeterminato. Qui abbiamo un appuntamento fuori orario e su temi a circonferenza totale. L'autore non ha intervistato Papa Benedetto, ha ricuperato le dichiarazioni originarie; non lo ha ingabbiato in una griglia di domande preconfezionate, semplicemente ha collocato il lettore davanti a lui; ha raccolto quello che il Papa ha detto nel susseguirsi del tempo e lo ha disposto in un'organicità di trattazione, che è efficienza didattica per agevolarne la recezione. L'area nella quale ci si muove è di fondamentale importanza; è quella della politica, area privilegiata di esercizio della carità. Le grandi centrali formative soffrono oggi difficoltà di respiro; stagna sulla società attuale un'atmosfera nebbiosa che affanna il respiro e offusca lo sguardo. Con una sveglia perspicacia il Papa si è impegnato a diradare questa foschia e ad imprimere un nuovo slancio all'attività politica, commentandola in tutte le sue valenze. Il Papa dal Vaticano entra nella stanza di ogni persona, si mette a sua disposizione in ogni momento. Il dialogo si fa confidenza e il Magistero diventa amicizia personale. Donato Petti si è fatto fine e premuroso introduttore.
In questo testo l'autore desidera in primo luogo esprimere i sensi della più profonda riconoscenza verso chi, con grande coraggio e abnegazione, si pone al servizio della Chiesa assumendosi il grave onere di dare corso alla volontà di Dio nel grande mistero della chiamata. Soprattutto verso coloro i quali con santa umiltà, a un certo punto, scompaiono dalla scena collocandosi in quel benemerito consesso dei "profeti nell'ombra". In secondo luogo si propone di offrire una risposta organica e sistematica alle innumerevoli domande poste dai Vescovi e dai Formatori di Seminari o Istituti Religiosi, sia maschili sia femminili, che si è sentito rivolgere in tanti anni di servizio alla Chiesa. In questo saggio ha cercato di raccogliere in un modello unificatore e armonizzante i criteri di attenzione alla dimensione umana dei candidati al Sacerdozio ed alla Vita Consacrata così importante in questo tempo di grande fragilità della persona. Coglie anche l'occasione per porre l'accento su quali possono essere i rischi di colpevoli disattenzioni del discernente (qualunque sia la posizione nella gerarchia ecclesiastica o religiosa) soprattutto quando i segni contrari appaiono evidenti e ineludibili. In definitiva l'obiettivo principale del saggio è di sconfiggere la superficialità e il pressapochismo, per sostituirli con un attento, paziente e oculato processo di conoscenza della persona...
Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso.
La giornata di studio su Le relazioni che curano è nata da una profonda convergenza di motivazioni che trovano la loro comune radice nell’attenzione per la persona e per tutti i suoi bisogni (fisici, psichici e spirituali), considerando i diversi aspetti che interessano l’esistenza nella sua integralità, con una tensione particolare a far sì che le persone possano stare bene o ritornare a stare bene. Nei saggi qui raccolti vengono proposte alcune riflessioni su feconde prospettive volte a favorire una costruzione relazionale autentica e sanatrice, che mira al benessere della persona e al suo sviluppo armonioso, muovendosi sull’orizzonte di un intento che vuol essere il più possibile comune e condiviso, e cioè costruire quella civiltà dell’amore che sappia guardare con speranza al presente e al futuro dell’umanità.
Biografia
Chiara Palazzini. Pedagogista, si è formata all’Università degli studi di Siena, specializzandosi in seguito in counselling socio-psicoeducativo. Sposata, con due figli, vive e lavora a Roma. È docente straordinario presso l’Istituto Pastorale Redemptor Hominis della Pontificia Università Lateranense e collabora con numerose istituzioni, enti e associazioni. È autrice di molti saggi e articoli; con la Lateran University Press ha pubblicato: Per la vita buona. Teologia e scienze umane in dialogo (2011); Per essere famiglia. Appunti di psicopedagogia familiare (2010); Il bambino digitale e l’educazione della virtù (2005) e Educare si può. La vita spirituale del bambino (2005).