Le grandi trasformazioni sociali, economiche, tecnologiche, culturali che in un breve arco temporale hanno modificato la nostra società obbligano i sistemi formativi a ripensare il loro compito. Gli orientamenti internazionali in materia di istruzione segnalano la necessità di cambiare il paradigma della didattica: insegnare ad apprendere è diventato il nuovo valore guida. Questo pone gli insegnanti di fronte ad alcune grandi sfide. La sfida della competenza, che richiede di adottare setting didattici basati sulla ricerca, sulla soluzione dei problemi, sulla didattica laboratoriale e progettuale; la sfida della realtà, che sollecita la promozione di un apprendimento non solo accademico, ma anche capace di misurarsi con la vita reale, incentivando competenze trasversali e trasferibili; la sfida della cooperazione, che passa attraverso il riconoscimento della dimensione non individualistica ma collaborativa dell'apprendimento; la sfida dell'inclusione, che chiede di integrare i valori dell'accoglienza con quelli della competenza, la valorizzazione della diversità con la lotta alla diseguaglianza.
La terza edizione di questo manuale offre una panoramica chiara e sintetica dei principali temi della disciplina. Questa edizione condensa gli spunti teorici più importanti della letteratura antropologica, oltre che le personali esperienze didattiche e di ricerca del suo autore. Ampiamente rivisto sul piano dei contenuti, arricchito di un nuovo apparato iconografico, il libro fornisce gli strumenti per affrontare lo studio della pluralità delle culture di oggi nei loro aspetti simbolici e materiali, sociali ed economici, religiosi e politici, estetici ed ecologici. Questo libro è anche un'introduzione al significato di termini, idee, concetti, sempre esemplificati in maniera concreta - con la quale è possibile comprendere meglio le differenze e le somiglianze tra le culture umane nello scenario del mondo attuale.
Il volume affronta l'ampiezza e multiformità che caratterizza la "stagione" dei bisogni educativi speciali degli allievi nella scuola - entro il panorama internazionale e nel paese - su uno sfondo in evoluzione scientifico-culturale, tecnologica e pedagogico-didattica. La domanda cui rispondere è se e come l'assunzione del paradigma dei BES possa aiutare i sistemi scolastici dell'occidente democratico a divenire più adeguati, per tutti e per ciascuno studente, specie per i più deboli per cause diverse personali, socio-economiche, culturali - , e più inclusivi. Così da contrastare i tassi di insuccesso e di dispersione, ancora troppo alti nonostante gli investimenti in termini di professionisti e di mezzi. L'opera affronta il tema complesso della scolarizzazione nel pluralismo secondo più prospettive: gli aspetti epistemologici, storici e sociali; il focus sulle diverse tipologie di difficoltà personali e sulle più recenti teorie dell'apprendimento; il ruolo formativo della scuola - in collaborazione con la famiglia e con i servizi di territorio - e le strategie educativo-didattiche orientate a favorire il successo nell'istruzione, la cittadinanza attiva e solidale.
Il volume nasce da un'esperienza ventennale nei corsi universitari di Italiano per la comunicazione e affianca alla teoria vari esempi ed esercizi tratti da contesti lavorativi reali. La prima sezione affina le capacità di base: appunti, lettura veloce, riassunto, rielaborazione, riscrittura, correzione di bozze e stesura di liste. La seconda illustra i testi più comuni in ambito lavorativo: corrispondenza e altri testi brevi (lettera, curriculum vitae, e-mail); prosa divulgativa (dépliant e opuscolo), funzionale (abstract, report, relazione e verbale), giornalistica (giornali, radio, tv e Internet) e scientifica (saggio, tesina e tesi); materiali di un ufficio stampa (comunicato e cartella stampa); comunicazione per il web (ipertesto, sito istituzionale, newsletter, blog e principali social network). Corredato di prontuari pratici e di una ricca bibliografia, si rivolge a studenti universitari e professionisti desiderosi di migliorare la propria scrittura.
La notizia, come concetto, non cambia nel tempo. Cambia la modalità della sua raccolta e diffusione. Il medium siamo noi indica che il medium non è più il messaggio, o, meglio, non è più solo il messaggio. Medium è chiunque abbia un cellulare e sia iscritto a una rete sociale, con cui può essere diffusore della notizia. Novità devastante per i mediatori di massa, scalzati dal loro posto chiave nel villaggio globale. Più democrazia per tutti, ma anche enorme pericolo. Per chi vuole essere giornalista questo significa che non è possibile improvvisare, più che mai è necessario studiare, combinando curiosità e rigore. Bisogna imparare un metodo ed essere capaci di apprendere da chi ha fatto più strada, affinando le tecniche e districandosi tra generi e norme, tra regole antiche e strumenti nuovi. Il libro è scritto in collaborazione con Francesco Monti e Tommaso Romanin.
Lo scopo del presente volume, indirizzato principalmente a studenti dei corsi di laurea in Giurisprudenza, è quello di introdurre allo studio del diritto canonico attraverso la spiegazione delle sue attuali norme, privilegiando non tanto il metodo esegetico, quanto il fondamento ultimo dell'intero ordinamento: la centralità di ogni persona nella comunità ecclesiale. In tale prospettiva, dal punto di vista metodologico, la guida alla conoscenza del diritto canonico offerta non risponde al genere classico dei commentari. In effetti, la presentazione delle disposizioni dei canoni intende proporsi in modo sistematico e organizzato, raggruppando le tematiche e spiegando i concetti giuridici propri del diritto della Chiesa. Si aggiungono esemplificazioni per facilitare la comprensione dei vari contenuti, nonché sintetiche riflessioni che richiamano i principali tratti caratterizzanti l'esperienza giuridica canonica da un punto di vista culturale.
L'imprevista opportunità dovuta alle restrizioni imposte dalla pandemia di sperimentare un modello di apprendimento differente da quello scolastico 'in presenza' con un ampio ricorso alla Didattica a Distanza ha riacceso il dibattito sul destino della scuola cosiddetta tradizionale, organizzata in classi per gruppi di età, disciplinata da programmi predisposti in modo uniforme e legittimata dal riconoscimento del titolo legale di studio. L'interrogativo su cui è aperto il dibattito si può così sintetizzare: le esperienze innovative condotte in emergenza possono essere l'antefatto di una trasformazione scolastica in grado di dar vita a un''altra scuola'? Secondo molti studiosi non solo la diffusione delle nuove tecnologie, la disponibilità in Rete di informazioni infinitamente superiori a quelle che la scuola riesce ad assicurare, ma anche il desiderio dei giovani di costruire percorsi di apprendimento in autonomia e il bisogno di veder valorizzata l'esperienza pratica a fianco dello studio sono alcune delle ragioni che spingono verso un nuovo modello scolastico. Gli autori offrono al lettore un'ampia rassegna dei dibattiti in corso sul futuro dell'istruzione, senza tacere le difficoltà e le resistenze che possono frenare o addirittura ostacolare il cambiamento.
Il volume presenta un modello teorico e metodologico di progettazione in grado di guidare e monitorare il lavoro educativo e sociale di educatori, assistenti sociali, coordinatori dei servizi socio-educativi. L'obiettivo è quello di riconoscere l'importanza strategica della progettazione e dare valore alla competenza progettuale di quanti operano nei vari settori di intervento socio-educativo. Nella prima parte viene presentato il sapere progettuale, inteso come storia dell'evoluzione dei servizi socio-educativi, definizione della programmazione e realizzazione delle attuali politiche sociali, analisi dei principali modelli teorici di progettazione. La seconda parte del libro affronta il sapere metodologico, distinguendo il ciclo della progettazione e il ciclo di vita del progetto e delineandone le varie fasi: identificazione dei destinatari, analisi dei bisogni, focalizzazione del problema e osservazione del contesto, classificazione del progetto, definizione dell'idea progettuale e delle finalità, obiettivi e risultati, scelta della tipologia di intervento, messa a punto del piano di lavoro, sistema di valutazione e documentazione.
Nell'era dei social media, delle fake news e del capitalismo dei Big Data, lo sviluppo di senso critico, consapevolezza e responsabilità appare più che mai urgente, per i giovani e gli adulti, per conoscere e 'governare' il cambiamento tecnologico così da orientarlo verso obiettivi sostenibili per la nostra società. In questa prospettiva, non è tanto (o soltanto) di abilità tecnico-strumentali che abbiamo bisogno, ma di un approccio educativo più ampio - la media education - per conoscere come funzionano i media, quali realtà rappresentano, quali interessi politico-economici li muovono e come gli utenti li usano. Di questo approccio, David Buckingham, studioso tra i più conosciuti e apprezzati al mondo, fornisce non solo un quadro concettuale chiaro, sintetico e rigorosamente argomentato, ma anche una varietà di esempi e suggerimenti concreti immediatamente spendibili da chi è in qualche modo implicato nell'educazione (studiosi, insegnanti, educatori, genitori, figli) nella convinzione che il «compito ultimo dell'educazione non è soltanto quello di farci capire come convivere con l'esistente, ma anche quello di incoraggiarci ad esplorare vie alternative e a immaginare il cambiamento futuro».
Il taglio generale dell'opera muove da due premesse. La prima consiste nell'affermare il legame tra la dimensione micro e la dimensione macro dei fenomeni sociali. Gli ambiti più importanti (cultura, economia, politica, territorio) vengono presentati come insiemi di istituzioni e come reti di relazioni sociali. La seconda attiene al rilievo attribuito alla trasformazione sociale. Il testo si propone di dare una visione dinamica ai fenomeni analizzati, sia attraverso la comparazione temporale dell'Italia con altri paesi europei e non, sia mostrando come i processi globali intervengono a modificare la vita quotidiana. Ogni sezione si compone di una prima parte dedicata a concetti e teorie e una seconda ai principali fenomeni studiati, con esempi tratti dalla situazione italiana e da altri paesi. Il volume è arricchito da materiali digitali integrativi disponibili online all'indirizzo mondadorieducation.it.
Questo volume cerca di offrire un testo di base sintetico ma non superficiale a un campo di studi ampio e in continua evoluzione. La psicologia dinamica, infatti, nata soprattutto dal tronco della psicoanalisi freudiana, si è ramificata in tendenze diverse e talvolta anche molto contrastanti. Il primo capitolo descrive l'evoluzione del pensiero psicodinamico dalle origini al mondo contemporaneo. Il secondo si concentra sui diversi contributi alla comprensione dello sviluppo psicologico. Il terzo illustra quali aspetti della visione psicodinamica sono condivisi tra i diversi teorici e su quali, invece, esiste un dibattito tuttora vivo. Il quarto e ultimo capitolo si sofferma sulla questione della personalità normale e patologica, con particolare riferimento ai meccanismi di difesa.