"Cari figli, Dio mi manda per aiutarvi e condurvi verso il Paradiso, che è la vostra meta": con queste parole, il 25 settembre 1994, la Madonna ha detto chiaramente quale sia la sua missione in questi ultimi tempi. Dall'inizio delle apparizioni di Medjugorje, il 24 giugno 1981, fino a oggi, in moltissimi messaggi la Regina della Pace ha espresso con amore materno il suo profondo desiderio di salvezza, rivolto a tutta l'umanità. Al tempo stesso, però, non ha mancato di sottolineare la gravita della situazione presente, ammonendo un mondo che, ormai sedotto dagli inganni del demonio, oggi più che mai rifiuta Dio. Esaminando i principali messaggi delle apparizioni di Medjugorje, Padre Livio ripropone i passaggi essenziali degli appelli alla conversione rivolti dalla Madonna all'umanità, mostrando come da essi emerga un chiaro riferimento al destino eterno dell'uomo, chiamato a guardare alla morte come a una realtà drammatica, ma pur sempre di passaggio verso l'eternità. Un'eternità che, conformemente al giudizio individuale di ognuno, vedrà ciascuna anima destinata a godere delle gioie del Paradiso oppure condannata per sempre alla dannazione dell'Inferno. Un appello urgente, che attraverso le testimonianze dei veggenti risuona ancora più drammatico in questi ultimi tempi.
Per chiunque sia nato tra gli anni Cinquanta e i Settanta, è stato "il tennis": Super-Brat, il supermoccioso, genio (tantissimo) e sregolatezza (non di meno). Leggendari i suoi colpi personalissimi e micidiali, altrettanto la sua irascibilità, le sfuriate contro arbitri, avversari, spettatori. Come quando a Wimbledon urlò reiteratamente il suo "You cannot be serious!" (Non puoi dire sul serio!) in faccia all'arbitro. John McEnroe è l'icona anticonformista di un'epoca, oltre che di uno sport. Ha respirato l'aria rarefatta del vertice, quel punto in cui è difficilissimo arrivare e ancor più rimanere: lì sei solo, solo veramente, con una fila di gente che vuole buttarti giù. Oggi racconta tutto, il mondo del grande tennis tra la fine degli anni Settanta e i primi anni Novanta, le sfide con Borg, Gerulaitis, Connors, Lendl, Becker, Agassi, i matrimoni con Tatum O'Neal e Patty Smyth, i trionfi, i rovesci, gli schiaffi presi dalla vita. Racconta tutto John e dice proprio sul serio.
La luna è nuova, una sottile striscia argentea che emerge a tratti dalla nebbia gettando sulle pietre una luce spettrale. Mancano otto giorni al solstizio d'estate e la vittima è pronta per il sacrificio. Un'offerta che gli dei attendono da tempo, il Maestro di Stonehenge ne è consapevole. Per questo non ha indugi quando abbatte la scure sul cranio dell'uomo davanti agli sguardi veneranti dei discepoli, giunti qui da ogni parte del globo. A poche ore di distanza, uno dei più insigni studiosi di antichità e noto cacciatore di tesori si uccide con un colpo di pistola nella sua dimora di campagna. Un suicidio inspiegabile, soprattutto agli occhi del figlio, il giovane archeologo Gideon Chase, a cui l'uomo lascia una lettera dal contenuto enigmatico. Insieme all'ispettrice Megan Baker, incaricata del caso, Gideon si imbatte ben presto nelle tracce di una società segreta legata al mistero di Stonehenge. Chiusi nel loro santuario segreto, una sorta di cattedrale sotterranea che risale alla preistoria, i seguaci temono che il professor Chase, in vita membro eccellente della congregazione, si stia trasformando da morto nel loro peggior nemico. Perché dietro il suo gesto estremo si nasconde una grave minaccia che potrebbe mandare in fumo i loro piani. Ora è indispensabile impedire che suo figlio prosegua nelle indagini e si affacci su un mistero cui solo pochi sono ammessi. Perché, questa volta, gli dei non tollereranno una sconfitta.
Geronimo Stilton e i suoi amici partono per un nuovo viaggio nel tempo: devono raggiungere Atene, nel lontano 1896, per salvare la storia dei primi Giochi Olimpici dell'era moderna. Il tempografo del professor Volt, infatti, ha segnalato che i Gatti Pirati vogliono sabotare le gare con i loro inganni felini e vincere tutti i premi! Toccherà proprio a Geronimo difendere il vero spirito sportivo... Età di lettura: da 6 anni.
Quando Michelangelo nel Giudizio Universale raffigura il serpente tentatore intrecciato all'Albero della Conoscenza e gli da fattezze umane, rivela un'inaspettata familiarità con fonti non ortodosse e molto antiche. Perché il disegno ricorda il geroglifico che indica il dio egizio Ptah, composto da due serpenti intrecciati, e molto simile alla doppia elica del DNA. Sono molti altri gli elementi che, nella Cappella Sistina, rimandano ad antiche conoscenze perdute. E dove, se non nelle più segrete stanze del Vaticano, Michelangelo poteva aver attinto a quei misteri? Un filo rosso unisce il cuore della cristianità e le piramidi, la Sacra Sindone e Nazca, un filo che conduce alle origini divine dell'uomo. Adamo, che in ebraico vuoi dire "che già esisteva", riceve dal creatore il segreto per elevarsi al di sopra delle altre creature. Quale sia quel segreto Zecharia Sitchin lo ha svelato nei suoi studi, e ora ripercorre i luoghi chiave della sua ricerca, dalla Grande Piramide di Giza, dove è stata scoperta l'esistenza di una camera segreta mai svelata prima, alle vette delle Alpi, passando dalla culla dell'antichità, Roma.
"Dorothy appare indipendente, audace, pronta a prendere in mano il proprio destino e capace di seguire i propri sogni senza rinnegare la realtà. Una bambina sorprendentemente moderna, dunque, non una soave donnina pronta ad accettare ruoli secondari e a fare da spalla ai protagonisti maschi. L'autore, del resto, diceva apertamente di non amare le storie zuccherose scritte apposta per le bambine da tante venerabili nonne, e che le ragazzine si meritavano storie migliori." (Dall'introduzione di Francesca Lazzarato) Età di lettura: da 6 anni.
La piccola Mary, rimasta orfana, giunge in Inghilterra dall'India, dove era cresciuta, e viene ospitata nella casa dello zio. La dimora, immersa nella brughiera, è avvolta da un'aura di austerità: appena arrivata, la bimba è triste, si sente sperduta. Ma la scoperta di un giardino dimenticato, tenuto a lungo segreto, riporterà allegria nel cuore di Mary e farà scorrere nuova vita nell'antica dimora e nei suoi abitanti. Età di lettura: da 7 anni.
"Quello che Zanna Bianca affronta e comprende è quello che anche noi dobbiamo imparare. L'ingiustizia dà vita ad altra ingiustizia, la crudeltà ad altra crudeltà e anche se, come questo lupo, ciascuno di noi porterà sempre addosso le proprie cicatrici, fortunatamente nello stesso modo l'amore porterà sempre altro amore, la fedeltà altra fedeltà. È questo che salva Zanna Bianca ed è questo che può salvare anche noi." (Dall'introduzione di Miki Monticelli). Età di lettura: da 9 anni.
Questo capitalismo è in crisi. È sotto gli occhi di tutti. Il debito pubblico è alle stelle, non solo in Francia o in Italia, dove siamo abituati a sentircelo dire, ma anche negli USA e perfino in Cina. Sì, proprio quella Cina che da traino dell'economia mondiale rischia ora la recessione, a causa di una bolla immobiliare pronta a esplodere e le cui dimensioni saranno ancora più grandi di quella americana che è stata all'origine dello tsunami dei mutui subprime. Di fronte al disastro, governi che prestano ascolto alle società finanziarie ben più che ai loro cittadini continuano a perpetuare le stesse ricette, rischiando così di aggravare la situazione perché intanto precarietà e disoccupazione aumentano - e precari e disoccupati non possono certo contribuire né al pil né alla crescita. In un simile scenario, chi guadagna? Solo banche, finanza, grandi rendite, grandi azionisti. Per decenni, l'economia occidentale ha prosperato in un rapporto tra le retribuzioni dei top manager e quelle dei lavoratori all'inarca di 20 a 1. Ma se oggi si arriva a 200 volte e più, è chiaro che il sistema non può reggere. È giunto il tempo, finalmente, di inquadrare correttamente i problemi. Di ribadire che la disoccupazione non è solo conseguenza, ma è soprattutto causa della crisi. Di constatare quanto redditi e benefici fiscali si siano spostati verso i segmenti più ricchi e ristretti della società a discapito dei ceti medi, grazie alla favoletta che questo avrebbe creato investimenti, occupazione...
Mettereste della sabbia nel serbatoio della vostra automobile? Certamente no. Eppure molti di noi fanno qualcosa di simile, ogni giorno, con una macchina assai più preziosa e delicata: il nostro organismo. In una vita di 80 anni una persona ingerisce in media dalle 30 alle 60 tonnellate di cibo. È quindi poco prudente sottostimare l'effetto della nutrizione sulla nostra salute. Di fatto, però, è ciò che è accaduto negli ultimi cento anni, nel corso dei quali la massiccia industrializzazione della produzione alimentare ha reso la nostra dieta terribilmente povera di nutrienti lasciandola ricca di una sola cosa: le calorie. Le nuove frontiere della genomica ci insegnano però che il cibo non è un semplice carburante, ma ha un ruolo assai più importante: "dialoga" con il nostro organismo, mandando messaggi di salute o malattia. Sul piano scientifico, negli ultimi decenni sono emersi infatti con certezza non solo gli effetti dannosi dell'alimentazione moderna ma anche quelli preventivi e perfino terapeutici dei cibi naturali. È stato scoperto come le sostanze contenute nei cibi sono in grado di interagire con i nostri geni, fino a modulare le risposte cellulari. È questo il campo della nutrigenomica, una disciplina che sta rivoluzionando il modo di considerare il cibo e che ci offre le conoscenze per utilizzare i nutrienti al fine di "riparare" il nostro terreno biologico, impedendo che vi attecchiscano le malattie e favorendo il fiorire della salute.
A 98 anni Ersilio Tonini è il cardinale più anziano del mondo. La sua storia attraversa quasi un secolo di storia italiana e incrocia le vicende di papi, capi di stato e grandi personalità, ma anche di tanta gente comune, affascinata dalla sua capacità di parlare al cuore con semplicità evangelica. Appena nominato pastore della diocesi di Ravenna, nel 1975, decise di lasciare l'appartamento dello splendido palazzo dell'episcopio per insediarsi in due modeste stanze dell'Opera di Santa Teresa del Bambin Gesù, una casa di accoglienza per handicappati e anziani. Ha vissuto sempre lì, anche da vescovo "in pensione", lucidissimo e attento alle vicende del mondo. In questa confessione a cuore aperto si racconta, riflette sull'Italia di ieri e di oggi, e svela i segreti di una vita vissuta con entusiasmo contagioso, un entusiasmo che non si spegne.
"Non capisco perché non trovate un uomo, siete così belle e intelligenti". Così inizia la tipica conversazione tra Shelina e le sue due amiche Sara e Noreen, single come lei. È il primo dei sei stadi dell'autocommiserazione, come li ha ribattezzati Shelina. Da lì si passa a: Dove sono finiti gli uomini decenti? I migliori sono tutti impegnati (stadio 2), forse non esistono più (stadio 3). O forse siamo noi quelle sbagliate (stadio 4). Al quinto stadio esplode lo sgomento: non ci sposeremo mai e moriremo vecchie, zitelle e con la casa piena di gatti. Solo a quel punto arriva un barlume di speranza, il sesto stadio: l'uomo giusto è da qualche parte che aspetta noi, solo non è ancora pronto. Ogni donna sa di cosa si sta parlando. Nel caso di Shelina, la faccenda è ancora più complicata. Perché lei, nata in Inghilterra, studentessa di Oxford, e cresciuta a Grease, musica pop e curry, è di origini musulmane. E nella sua cultura trovare quello giusto è una cosa seria, un'impresa collettiva che coinvolge tutta la famiglia. Shelina non si fa mancare niente di ciò che fanno le sue coetanee in cerca d'amore: appuntamenti al buio, i dubbi: gli piacerò, mi piacerà, come mi devo vestire, chiamo io o aspetto che mi chiami lui? Le delusioni, per quello che non si fa più sentire, quello che mi piaci, ma sei troppo bassa, quello che la lascia aspettare due ore al bar per vedere finire la partita. Solo che per lei, gli incontri sono "allargati", e tutti, genitori, cognati, lontane zie comprese, dicono la loro.