Nei prati riarsi della calda stagione texana, Calpurnia non può fare a meno di notare che le cavallette gialle sono molto, molto più grandi delle cavallette verdi. Perché? Sono di due specie diverse? Calpurnia ha sentito parlare del libro di un certo Darwin, in cui si spiega l’origine delle specie animali. Forse può trovare quel libro nella biblioteca pubblica? Sì, ma la bibliotecaria non glielo vuole mostrare. Poco male, quel libro si trova anche a casa sua: nello studio del nonno, il libero pensatore della famiglia. Accompagnata dal nonno e dal libro proibito, Calpurnia riuscirà a scoprire i segreti delle diverse specie di animali, dell’acqua e della terra. E scoprirà anche se stessa.
La vita sulla Terra non è altro che una favola inventata dalla fantasia degli abitanti di Sukhavati. Lik e Lak sono gli unici bambini di Sukhavati e tali sono destinati a rimanere, perché nel loro paese il tempo non esiste: nessuno invecchia e nessuno muore. Affascinati dalle storie sulla Terra narrate dall’amico Oliver, desiderano più di ogni altra cosa compiere un viaggio in quel mondo fantastico. Riusciranno a partire a bordo di una sfera di cristallo ma, non appena atterrati, scateneranno un grande scompiglio fra i terrestri.
Un romanzo che guarda il mondo con occhi nuovi, superando ogni pregiudizio su ciò che è diverso o sconosciuto.
"Dahl non solo non spaventa i bambini, ma li vaccina contro la paura col suo sarcasmo e la sua ironia, presentandoci nei suoi libri una serie di piccoli protagonisti vittoriosi sull'ottusità e la crudeltà degli adulti: la colta Matilde, la saggia e controllata Sofia del GGG, l'astuto e dolce protagonista delle Streghe, il modesto e consapevole Charlie della Fabbrica di cioccolato". (Donatella Ziliotto) Età di lettura: da 8 anni.
Sam è una donna realizzata. Ha quarantaquattro anni, una galleria d’arte, una vita sociale ricca e piena. Le manca solo l’amore, ma è certa che prima o poi qualcuno la prenderà per mano. Per il momento, gli uomini sono solo un breve lampo nel cielo sereno dell’amicizia.
Una sera, dalla radio accesa, una voce sembra rivolgersi proprio a lei. Le parla di musica e di bellezza, le apre le porte di un mondo fino a quel momento quasi sconosciuto. Sam ascolta, sempre più attratta da quelle sfumature sonore così calde e avvolgenti. Ma ci si può innamorare di una voce? Sam è decisa a scoprirlo. Esce allo scoperto, dalla quieta riservatezza in cui vive. Contatta la Voce, che da quel momento in poi parla davvero solo con lei. Il dialogo cresce, la confidenza aumenta fino a trasformarsi in passione: un rapporto vissuto senza mai vedere l’altro, scoprendolo attraverso le parole, i profumi, il gusto e le carezze, in un universo di sensazioni che va dritto all’anima, oltre la superficie, oltre la pelle. Un amore cieco, assoluto, che minaccia di inghiottire ogni certezza, e che rischia di svanire al primo sorgere del sole...
Un lupo che ha vissuto una vita da lupo, braccato, fuggitivo nella gelida Alaska. Un ragazzo che viene dall'Africa Gialla, ha conosciuto l'Africa Grigia e l'Africa Verde, diventando un famoso narratore di storie. I due si ritrovano davanti alla gabbia di uno zoo, si fissano in silenzio. Il lupo, chiuso nella sua disperazione, guarda il mondo con un occhio solo. Allora anche il ragazzo, con estrema delicatezza, tiene chiuso uno dei suoi: attraverso queste due solitudini fluiscono le immagini e finalmente viene raggiunta la rasserenante pace dell'amicizia e della confidenza. Un audiolibro letto da Claudio Bisio. Età di lettura: da 8 anni.
Gaspare di Meroa è il re innamorato, che si chiede di che colore fosse la pelle del primo uomo, quello fatto di argilla, scuro e caldo come la terra. Baldassarre di Nippur è l’artista, che sfida le regole per amore della bellezza. Melchiorre di Palmirena è il principe spodestato, che per paura vorrebbe opporsi al viaggio e per paura non osa. E Taor di Mangalore è il re bambino, che arriva sempre per ultimo ma che sarà il primo testimone della nuova era.
Quattro personaggi mitici diventano umani e vivono il loro viaggio alla ricerca della salvezza in un’avventura che li vede soffrire, amare e gioire.
Michel Tournier è nato a Parigi nel 1924 ed è il più importante scrittore francese vivente. Ha studiato filosofia a Parigi e in Germania, ha scritto per la radio, la televisione e per i più grandi giornali francesi. A quarantatrè anni ha pubblicato il suo primo romanzo, Venerdì o il limbo del Pacifico, ispirato a Robinson Crusoe ed è diventato uno scrittore famoso. Da quel momento ha cominciato a vincere i più prestigiosi premi letterari, dal Gran Prix du Roman de l’Académie Francaise al Prix Goncourt. Michel Tournier ha grande stima dei piccoli lettori: a proposito della versione semplificata del Venerdì (Venerdì e la vita selvaggia, Salani, 2010) ha dichiarato di non averlo scritto apposta per i ragazzi, ma che se i ragazzi lo leggono allora è un libro che vale. Nei suoi romanzi si ispira spesso alle leggende, alla religione e alla storia, trasportando personaggi giganteschi, come Robinson Crusoe, i Re Magi, addirittura Mosè dentro storie concrete, avvicinandoli a noi e dipingendo i loro ritratti come se fossero lì, davanti ai suoi occhi.
Questa volta gli inseparabili amici dovranno costruire una casa per Isaia, trovare una colazione per Tigro, quasi incontrare di nuovo un Effalumpo, inventare un gioco, sbalzare Tigro, compiere un’Impresa Eroica e infine dire Addio a Christopher Robin. Allora, anche se sono solo dei pupazzi, sono dotati di una Personalità Autonoma? Bisognerebbe chiederlo a Gufo, che è molto bravo con le parole difficili e sa scrivere mercoledì' in modo che non sembri un sabato. Ma forse basta chiederlo ai milioni di bambini che hanno letto questo grande classico in tutto il mondo.
Alan Alexander Milne (A.A. per gli amici) è nato a Londra nel 1882; è stato giornalista, romanziere, poeta e commediografo. Ha scritto 33 commedie, 12 romanzi e, per un certo periodo, è vissuto raccogliendo gli errori dei giornali e pubblicandoli sul suo. Ma è diventato uno degli scrittori più letti e più famosi di tutto il mondo grazie a Winnie Puh e La strada di Winnie Puh, che sono stati tradotti in 31 lingue, compreso il latino e l’esperanto. E' morto nel 1956.
È una ragazzina bellissima. Purtroppo. Perché Rosel è figlia unica di madre vedova, nella Germania degli anni Trenta. La mamma lavora dal signor Kreutzberg, un uomo temuto dai dipendenti ma dolce e gentile con Rosel. Secondo la mamma, troppo gentile. Ed è anche un uomo molto potente: quando la donna cerca di allontanarlo dalla figlia, lui usa ogni mezzo pur di continuare a frequentarla, e riesce persino a strapparla alla madre e a farla rinchiudere in un centro statale per l’infanzia abbandonata.
Un luogo orribile, dove si pratica l’ ‘arianizzazione forzata’ dei bambini: come Zyta, polacca, portata via ai suoi genitori dalle SS e costretta a chiamarsi con un nome non suo. Rosel, ignara delle manovre del suo ‘benefattore’, finisce nella famiglia che lui si è costruito in fretta e furia per poterla avere in affidamento. Ma quella che le era sembrata una liberazione, sarà invece per lei la più amara delle scoperte: com’è strana la famiglia del signor Kreutzberg!
Ci sono intere generazioni di donne, le nostri madri, le nostre nonne, che sono cresciute leggendo sulle pagine della Domenica del Corriere i consigli medici del Dottor Amal e le ricette, di cucina e di vita, di Petronilla. Quello che pochi sanno è che dietro questi pseudonimi si nascondeva Amalia Moretti Foggia, una femminista ante litteram, una donna coraggiosa che ha intrecciato la sua esistenza con le grandi figure femminili che hanno dominato il Novecento, da Anna Kuliscioff a Sibilla Aleramo, ad Ada Negri, ma anche con le centinaia di operaie, prostitute, sartine, mogli maltrattate che ha curato gratuitamente nella Poliambulanza di Porta Venezia a Milano. Questo libro è il racconto inedito della sua vita, dall'infanzia nella farmacia del padre a Mantova fino al salotto milanese della maturità dove si riunivano i più importanti nomi della cultura dell'epoca, passando attraverso il periodo universitario e i sogni romantici di una ragazza animata sempre da un principio categorico: "Io devo". Petronilla parla con voce fresca alle lettrici di oggi, come ha parlato, attraverso le sue rubriche, a quelle di ieri, rivelandosi un'incredibile, attualissima donna d'altri tempi.
Ci sono libri con una forte personalità. Libri che si scelgono i lettori, e non viceversa. E libri che rifiutano di farsi leggere.
Juan, quattordici anni, trascorre le vacanze dallo zio Tito, il bibliofilo più pazzo del mondo. Nel labirinto della sua biblioteca Juan scopre che i libri hanno una vita propria. Alcuni addirittura cambiano contenuto a seconda di chi li legge. Altri, invece, si nascondono. Come Il libro selvaggio, che si lascerà leggere da una sola persona, da un lettore speciale.
Perché leggere è un atto creativo. I libri sono magici. I libri sono vivi. E sono tutti diversi, come noi.
Juan Villoro, scrittore, traduttore, giornalista e professore universitario, è uno dei più attivi e importanti intellettuali messicani contemporanei; punto di riferimento dell’impegno sociale nel suo Paese e in tutti quelli di lingua spagnola, ha da poco ricevuto il Premio di Giornalismo Rey de España per un’inchiesta sul narcoterrorismo messicano. Tra gli altri riconoscimenti spiccano il Premio Villaurrutía nel 1999, il Premio Herralde de Novela nel 2004 e, nel 2007, il Premio di Narrativa Antonin Artaud dell’Ambasciata di Francia.
Parigi, 1959. Sono anni vertiginosi: la Seconda guerra mondiale è finita da troppo poco tempo per essere Storia, la guerra d’Algeria segna le vite dei francesi d’oltremare. Michel Marini, undici anni, figlio di immigrati italiani, esce dall’infanzia e si affaccia a un’adolescenza inquieta e piena di emozioni. Vagabonda per il quartiere, si ritrova con gli amici a giocare a calcio balilla; un giorno entra in un bistrò, il Balto. E' attratto da una stanza sul retro dove si ritrova un gruppo di uomini, che parlano un francese a volte approssimativo e portano dentro di sé storie e passioni sconosciute. Sono profughi dei Paesi dell’Est, uomini traditi dalla Storia, ma visionari che ancora credono nel comunismo.Incorreggibili ottimisti.
Frequentare il Balto vuol dire scoprire il mondo. Michel cresce con Igor, Leonid, Imré, Pavel, Tibor, Saga impara a conoscere l’amicizia, l’amore, la complessità degli ideali. Nel retro di un bistrò si litiga, si beve, si gioca a scacchi, si raccontano barzellette su Stalin, si offre se stessi e le proprie storie, storie terribili di esilio che si intrecciano sullo sfondo di un decennio epocale, tra filosofia e rock’n’roll, Sartre e Kessel, la conquista dello spazio e l’inizio della Guerra fredda. Nella tradizione del grande romanzo francese, un affresco indimenticabile di un’epoca.
IL LIBRO
Tra le parole che conosciamo, tutti ne abbiamo alcune che sentiamo più nostre di altre. Parole che non scorderemo mai: sono la nostra memoria, e al solo dirsele tra cuore e mente rievocano ricordi a cascata o scatenano sensazioni e sentimenti profondi. Sono suoni, odori, colori, sono immagini, foto. Da queste parole nascono le storie della nostra vita.
Tra cultura, ironia, malizia e oltranza, un abbraccio di vero amore alla lingua italiana nella 'vita privata' delle parole di Federico Roncoroni, grande autore storico di libri scolastici, il linguista più 'adottato', letto e studiato d’Italia.
UN BRANO
«Molte sono parole che non esistono più: descrivono un mondo che non c’è più, e sono tumulate per sempre in vecchi dizionari o nelle urne in cui riposano le ceneri dei miei nonni e dei miei genitori. Molte, mi rendo conto, rientrano nel novero di quelle che un tempo, quando il comune senso del pudore toccava livelli altissimi, erano chiuse nella prigione delle cosiddette 'brutte parole', parole che, da bambino, i miei genitori mi proibivano di usare. Molte sono parole strane o difficili in cui mi sono imbattuto, spesso per caso, in una rivista, in un quotidiano o in un saggio e delle quali, nei dizionari, andavo in caccia, oltre che del significato, dell’origine. Molte sono parole che mi hanno sorpreso e preso leggendo libri di poesia, romanzi, racconti o carteggi di personaggi famosi, e che mi hanno regalato, e continuano a regalarmi, istanti di intensa gioia. Molte sono parole qualsiasi. Tutte sono parole che mi hanno fatto e mi fanno diverso dagli altri uomini e dalle altre donne, che amano o odiano altre parole, ma, nello stesso tempo, mi rendono uguale o simile a tanti altri uomini e a tante altre donne, cui, in modo misterioso, quasi sensuale, mi legano con il sottile filo di seta dei loro significanti e dei loro significati...
Sono convinto che le parole, se non possono salvarti la vita tout court, ti salvano senz’altro la vita che hai mentre sei vivo: la vita che hai vissuto e che ami, la vita dei ricordi che hai coltivato con tanta passione. E che a partire da un certo momento diventa, se non la tua unica vita, la tua vita vera."
L'AUTORE
Federico Roncoroni è nato a Como, dove vive e lavora ed è figura di riferimento per il mondo della lingua, della letteratura italiana e della didattica: non esiste insegnante di italiano che non conosca i suoi libri. Saggista, studioso di poeti e scrittori dell’Ottocento e del Novecento – D’Annunzio, Gadda e Chiara – è anche autore di opere di grandissimo successo come Testo e contesto, Il libro degli aforismi e La dimensione linguistica. Sua è la Grammatica italiana più diffusa nelle scuole e più venduta nel mondo.