Tra gli scritti maggiori di santa Teresa d'Avila, il Libro della Vita costituisce ancora oggi per la teologia spirituale un costante punto di riferimento, una fonte di chiarimento per i grandi problemi dell'esperienza mistica. Teresa si rivolge a tutti i suoi confessori per sottomettere al loro giudizio le sue grazie mistiche, i suoi dubbi, le sue ansie, senza alcun intento dottrinale: scrive semplicemente per obbedienza. Il testo, curato da L. Borriello e G. della Croce, si articola in 40 capitoli. I capitoli 1-10 contengono il racconto degli anni giovanili (vita in famiglia e scelta vocazionale) e dei primi vent'anni nel monastero dell'Incarnazione di Avila. Dopo la grazia dell'Ecce Homo, questa linea viene interrotta con i capitoli 11-22, dedicati a un piccolo trattato sui quattro gradi dell'orazione. I capitoli 23-31 riprendono il racconto biografico, ma su un piano spirituale e profondo: il suo rapporto con il Cristo, segnato da sempre più frequenti apparizioni, da sublimi estasi fino ai vertici dell'esperienza affettiva mistica. Nei capitoli 32-36 si legge la storia travagliata della fondazione del primo monastero della riforma carmelitana, il monastero di San Giuseppe di Avila. Infine, gli ultimi capitoli, 37-40, riecheggiano nuovamente le sue altissime esperienze mistiche, che risalgono agli anni 1562-1565.
La prima edizione della Storia di un'anima apparve il 20 ottobre 1898. In quest'opera Teresa racconta le sue gioie e le sue sofferenze, le sue ricerche e le sue scoperte, le sue certezze e le sue speranze, vissute alla presenza di un Dio d'amore e di misericordia. Da allora le edizioni e le traduzioni si sono susseguite a un ritmo crescente. Edith Stein scrisse di quest'opera: "Non conosco nulla di più grande ed è un po' di tutto questo che vorrei, per quanto possibile, trasportare nella mia vita e nella vita di coloro che mi circondano".
Il celebre itinerario dell'anima nella sue 7 dimore interiori, alla ricerca dell'unione perfetta con Dio, che abita nel profondo di noi stessi. Santa Teresa D'Avila scrive per le sue consorelle e le istruisce, come una buona e paziente maestra, sulla preghiera e sulle sue difficoltà e consolazioni. L'opera spicca per la sua attualità e si propone ancora oggi ai credenti come guida sicura per una spiritualità solida e profonda. Pubblicazione adatta a tutti coloro che sono interessati ad accedere alle fonti della spiritualità cristiana e ad entrare "in dialogo" con una grande maestra.
Nella storia del pensiero la svolta di san Tommaso costituisce un caso eccezionale per profondità e acume speculativo nonché per la sua fecondità e virtualità. Si tratta di una svolta metafisica che consiste nel portare a fondo l'emergenza dell'atto aristotelico nel definitivo oltrepassamento della forma e del contenuto. Tutt'altro che astratta e scollegata dal mondo reale, la svolta tommasiana ha delle conseguenze decisive per la fondazione della libertà radicale la quale, perché fondata sull'ipsum esse, diventa quel principio originario per il quale, nell'ambito esistenziale, possiamo essere quel che vogliamo essere mediante il nostro essere, fin d'ora e per l'eternità. Tutto è dunque da scriversi nella storia della persona e, per quanto condizionati da tanti fattori, siamo comunque radicalmente padroni di quel che saremo.
Le Edizioni OCD offrono al lettore una nuova traduzione delle Opere complete di san Giovanni della Croce, basata sulla settima edizione spagnola pubblicata dalla Editorial de Espiritualidad (2019). La traduzione fedele dell'edizione di EDE garantisce la sicurezza di avere tra le mani un testo certo e ben appurato dell'opera sanjuanista, frutto dello studio dei codici delle opere attualmente conservati, e di usufruire di un insuperabile apparato critico e di un insieme di introduzioni e note che aiuteranno nella comprensione del contenuto degli scritti di san Giovanni della Croce. "Attaccamento a Dio e attaccamento alla creatura sono opposti, e quindi non possono sussistere in una sola volontà". "Oh, quanto è felice quest'anima che sente sempre che Dio sta riposando e dormando nel suo seno! Oh, quando le conviene allontanarsi dalle cose, fuggire le occupazioni e vivere con immensa tranquillità, in modo che nemmeno il più piccolo granello o rumore inquieti o muovo il seno dell'Amato!".
Questo volume raccoglie gli Atti dei tre convegni dedicati a San Bonaventura in prossimità dell'ottavo centenario dalla sua nascita e organizzati dalla Cattedra Marco Arosio e la Facoltà di Filosofia dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. La prima parte del volume (La teologia della storia in san Bonaventura, 15-16 aprile 2015) riguarda la teologia della storia del Dottor Serafico, riconosciuta la sua originalità speculativa a partire dagli studi di J. Ratzinger e convenientemente impreziosita da un rescritto del Papa emerito. La seconda parte (La scuola teologica francescana del secolo XIII, 7-8 aprile 2016) incornicia Bonaventura nel contesto teologico francescano del suo tempo, mentre la terza (La ricezione di san Bonaventura nel pensiero del Novecento, 26-27 aprile 2017) guarda agli influssi potenti esercitati dal Nostro su teologi e filosofi di prim'ordine del Novecento.
Viterbo-Bagnoregio, 24-25 maggio 2019
Il volume raccoglie gli Atti dell’annuale Convegno del Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio, che nel 2019 è stato dedicato alla figura di Maria così come viene presentata nell’opera di san Bonaventura.
Attraverso i diversi contributi degli studiosi intervenuti viene messa in luce la persistenza della presenza della Vergine in tutto l’arco della produzione bonaventuriana, partendo dal periodo di insegnamento parigino sino al termine del suo servizio all’Ordine come Ministro generale e alla Chiesa come cardinale.
Viterbo-Bagnoregio, 25-27 maggio 2018. Dal 1954 il Centro Studi Bonaventuriani di Bagnoregio organizza annualmente un Convegno intorno al pensiero del grande teologo francescano medievale. Le Edizioni Biblioteca Francescana per il secondo anno pubblicano gli Atti di quel Convegno, che nel 2018 ha visto studiosi e ricercatori discutere insieme intorno alla visone escatologica della celeste Gerusalemme propria di Bonaventura. Viene nuovamente messa in luce l'originalità del pensiero di questo discepolo di san Francesco, figura fondamentale nella storia del pensiero cristiano.
Contenuto
Nell’enciclica "Laudato si’" di papa Francesco è in primo piano il Cantico di frate Sole di san Francesco, ma a questo viene affiancato un esteso riferimento al Cantico spirituale di san Giovanni della Croce. Seguendo questo indizio, si esamina la sensibilità verso il creato dei due santi facendo tesoro in particolare di uno dei più grandi insegnamenti lasciatici dal padre del Carmelo riformato, «la conoscenza delle creature tramite Dio»: conoscenza che si realizza nella relazione nuziale ed erotica tra Dio e la sua creatura, in un’ottica in cui il creato possa essere pienamente valorizzato. Questa visione equilibrata e innamorata del creato nel suo Creatore può costituire un fondamentale apporto alla «conversione ecologica» invocata da papa Francesco nella sua enciclica.
Destinatari
Tutti
Autore
Iacopo IADAROLA (1982), frate della Provincia veneta dell’Ordine dei carmelitani scalzi, è originario di Velletri (Rm). Laureato presso l’Università La Sapienza in lettere classiche e iscritto all’albo dei giornalisti, dopo una conversione adulta ha conseguito il baccellierato in teologia ed è attualmente specializzando in teologia spirituale presso la Facoltà teologica del Triveneto. Ha collaborato a varie testate quali «Rivista di Vita Spirituale», «Il Santo», La Stampa – Vatican insider, Aleteia.org, Carmeloveneto.it.
The entire work of St. Bonaventure (1217-1274) can be grasped as a Itinerarium that leads to a deeper and more open, richer and more responsible thought towards the work of God that man can grasp in the creation and in the redemption. This book presents the new edition of the now classic introduction to the thought of Bonaventura (1988), completely revised and updated.
Father Bougerol guides us with finesse to grasp the meaning and the development of the Bonaventurian itinerary, in a path that winds between the university chair of Paris, the commitment between the friars as Minister General and the service to the unity of the Church, with the appointment as cardinal by Gregory X, who instructs him to prepare the Second Council of Lyons, during which Bonaventure will die, universally regretting. A work appropriate for the eighth centenary of the birth of St. Bonaventure.
Interventi di A. Di Maio, A. Ghisalberti D. Riserbato, L. Vettorello
Il 31 maggio 2017 presso l’Auditorium dell’Opera San Francesco a Milano si è celebrato il Convegno su Pensiero e attualità di Bonaventura da Bagnoregio a otto secoli dalla nascita (1217–2017), promosso dall’Associazione Benemeriti del Comune e della Provincia di Milano e patrocinato dalla Cattedra Marco Arosio di Alti Studi Medievali dell’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum (Roma).
Ne vengono ora pubblicati gli Atti in questo volumetto dei cui contenuti le due immagini della scala e dello specchio possiedono una portata altamente rappresentativa. E in effetti la loro potenza icastica simboleggiante l’ascesa e la speculazione ben si prestano a decifrare il senso del percorso tracciato da Bonaventura nel suo itinerario.
A. Di Maio rilegge l’Itinerarium mentis in Deum in chiave umanistica e richiama l’attenzione sui due concetti di itinerario e di speculazione, da cui sviluppa la simbolica della scala e dello specchio. Per A. Ghisalberti la scala diviene sinonimo del viaggio ultramondano compiuto da Dante, mentre lo specchio – e il suo riflesso – lo si ritrova suggestivamente collocato nel suo punto più elevato del percorso: la visione di Dio. Le due immagini compaiono di nuovo, e quasi in filigrana, nel contributo di D. Riserbato: scala e specchio raggiungono qui la loro massima compenetrazione unitiva nella consacrazione della vita per la ricerca e la conoscenza della Verità. Compenetrazione che viene sottolineata ancora da L. Vettorello, secondo il quale la conoscibilità del divino, tema caro al Dottore Serafico, s’inserisce in un contesto più ampio rispetto alla speculazione filosofico-teologica, abbracciando una prospettiva mistica connotata da un chiaro afflato esistenziale.
Presentazione di padre Raniero Cantalamessa.