«Aprire il proprio cuore al Signore Gesù scrivendogli delle lettere costituisce l'essenza di questo libro, una sorta di "colloquio scritto", in cui l'autore rivela al lettore il suo rapporto intimo e straordinario con il Signore. Si tratta di uno spaccato di vita di alcuni anni, che vanno dal 2015 ai giorni nostri, in cui, lettera dopo lettera, l'autore dichiara a Gesù i suoi più profondi stati d'animo ispirati a fatti visti o vissuti e ad intense esperienze spirituali.» (Fabiana Verde). Presentazione di Raimondo Frattallone.
La chiamata universale alla santità, comune a tutti i battezzati, per gli sposi si perfeziona in modo "unico e speciale" attraverso il sacramento del matrimonio.
La famiglia pensata dal Creatore fin dalle origini è il luogo teologico della Divina Tenerezza dove gli sposi fanno esperienza dell'amore di Dio attraverso l'amore umano e, inabitati dalla grazia sacramentale, sono investiti della missione di essere discepoli di tenerezza nella Chiesa e nel mondo: strumento di santificazione reciproca e perché altri conoscano la gioia del Risorto.
Quella coniugale è una santità concreta, lontano dall'ideale amoroso favolistico "due cuori e una capanna"; è un coraggioso cammino di crescita in due, possibile solo accogliendo la virtù della tenerezza come sentimento predominate e opzione fondamentale.
La tenerezza rappresenta l'estetica spiritual dell'amore nuziale, è lievito capace di generare bellezza, vita nuova, luce e creatività in famiglia e che trasfigura ogni gesto di servizio, cura e custodia tra sposi in preghiera; spazio benedetto da Dio per dare pienezza all'amore sponsale.
Se gli sposi si educano alla tenerezza, la risposta a tale chiamata apre le porte alla più bella delle avventure che tesse le trame di continuità tra il tempo e l'eternità su di un telaio a quattro mani, dischiudendo gli orizzonti verso le vette più alte dell'Amore, che in tutto si rende simile a quello di Cristo.
Un'impresa questa, straordinaria e quasi inarrivabile, ma trasformata e trasfigurata in prospettiva ordinaria dalla grazia dello Spirito, che fortifica, purifica ed eleva i sentimenti mani, rendendo gli sposi cassa di risonanza della Divina Tenerezza, cantori innamorati della sua melodia d'amore senza fine.
Via Matris vuole essere una contemplazione delle grandi cose che Dio ha fatto nella vita e nel cuore di Maria di Nazaret, Vergine, Sposa e Madre
Ritengo sia arrivato il tempo di raccogliere in unità organica e in un'ampia sintesi quanto ho elaborato fino a oggi sul tema della tenerezza, quasi "testamento spirituale" del mio ministero di teologo. Lo affido al mio amato Centro Familiare Casa della Tenerezza, come alle nuove generazioni di sposi e alla Chiesa del futuro.
Grazie a papa Francesco la virtù della tenerezza conosce oggi una riscoperta come non era mai avvenuto nella storia della Chiesa.
Il presente manuale si colloca in questa precisa direzione e offre una prima e ordinata sistematizzazione teologica della virtù della tenerezza, presentandola come anima mundi, anima del mondo. Senza tenerezza in fatti non esiste alcun futuro sostenibile per l'umanità. Don Carlo Rocchetta
Vi darò pastori secondo il mio cuore, che vi guideranno con scienza e intelligenza. (Ger 3,15)
È di particolare e fausta gioia in occasione del novantesimo genetliaco del Card Salvatore De Giorgi, Arcivescovo Emerito di Palermo, pubblicare le sue omelie del giovedì santo, tenute durante la Messa Crismale presso la Cattedrale di Palermo e consegnate a tutto il popolo santo di Dio e in maniera particolare ai presbiteri e ai diaconi durante i dieci anni di episcopato nella chiesa palermitana. Queste omelie costituiscono un dono di condivisione della fede e del discepolato di Cristo capo e pastore della sua Chiesa. Questo piccolo omaggio a Sua Eminenza vuole essere segno di gratitudine a Dio per il dono dei suoi pastori alla Chiesa, quei pastori che Dio dona sempre secondo il suo cuore. (cfr Ez 34)
Il ministero episcopale di sua Eminenza è stato caratterizzato nelle diverse chiese particolari servite da lui con instancabile zelo, da una particolare fecondità vocazionale, più di un centinaio i presbiteri ordinati da Sua Eminenza, di cui sessanta solo a Palermo.
Per tutti i sacerdoti ordinati lungo il suo ministero, il Cardinale De Giorgi ha voluto fare speciale “dono” invitandoli a Roma a concelebrare il 26 giugno 2013 in occasione del suo 60° di ordinazione presbiterale con il santo Padre Francesco. In quell’occasione lo stesso Santo Padre ha indirizzato a sua Eminenza, nell’omelia e durante l’udienza generale, parole che ne delineano la paternità pastorale e spirituale, lo zelo apostolico, la vita di donazione:
“Oggi il Signore ci dà anche la grazia di questo brano della Bibbia in questa messa in cui facciamo festa a un padre. Io non so cosa ha fatto il caro Salvatore; ma sono sicuro che è stato padre; e la partecipazione di tanti sacerdoti alla sua gioia ne è un segno. Questa mattina dalla finestra della mia camera, vi ho visto mentre entravate prima dell’inizio della messa, e ho pensato: questi vengono a salutare il padre. (…) Il cardinale De Giorgi da parte sua può ringraziare il Signore per questa grazia che gli ha dato di essere padre». (Papa Francesco)
Ad multos annos Eminenza.
Don Giuseppe Calderone
COPIONE (opera completa con testi, musiche, dialoghi e disposizioni sceniche): 15,00 euro+ 5,00 € per le spese di spedizione.
Testi di Piero Castellacci e Giuseppe Calderone.
Musiche di Michele Paulicelli e Giuseppe Calderone.
Il copione non comprende il cd. Se sei interessato anche al cd scorri qui sotto ed aggiungilo al carrello.
Tratto dalla Presentazione
Ai lettori come Giulia questo libro porta un augurio, che Papa Francesco riassume così: “La cosa fondamentale è discernere e scoprire che ciò che vuole Gesù da ogni giovane è prima di tutto la sua amicizia. Questo è il discernimento fondamentale. Nel dialogo del Signore risorto con il suo amico Simon Pietro, la grande domanda era: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?» (Gv 21,16).
In altre parole: mi vuoi come amico?”. Da tale amicizia nasce l’originale ed entusiasmante “essere per gli altri” in un mondo che attende speranza.
Chi può negare l’esistenza dell’amore o dell’amicizia? Si tratta di sentimenti che gli uomini provano nel proprio cuore, non sono oggetti materiali, non sono visibili agli occhi, eppure questi non soltanto esistono, ma costituiscono la base strutturale delle relazioni umane.
Sant’Agostino in questo breve saggio spiega l’esistenza della fede nel cuore dell’uomo dove risiede la fiducia nelle cose divine, quelle che non si vedono.
<<Alcuni ritengono che la religione cristiana più che da accettare sia da deridere, per il fatto che in essa si richiede agli uomini una fede nelle cose che non si vedono, invece di mostrare cose che si possano vedere. Allora noi, (…) nonostante ciò dimostriamo alle menti umane che si deve credere anche in quelle cose che non si vedono. E queste sono innumerevoli proprio nell’animo nostro, che per natura è invisibile.>>
E’ possibile acquistare “La fede nelle cose che non si vedono” online su questo sito oppure ordinando il libro presso la tua libreria di fiducia tramite “Byblos distributore” .
BIOGRAFIA DI SANT’AGOSTINO: Agostino Aurelio nacque in Africa a Tagaste, nella Numidia (attualmente Souk Ahras in Algeria), il 13 novembre 354 da una famiglia di piccoli proprietari terrieri. Il padre Patrizio era pagano, mentre la madre Monica, era cristiana; Agostino era il primogenito di tre figli, fu lei a dargli un’educazione religiosa ma senza battezzarlo, come si usava allora, volendo attendere l’età matura. Eppure, dopo aver letto l’Ortensio di Cicerone, Agostino abbracciò la filosofia aderendo al manicheismo, Nel 371 prese in moglie una donna di Cartagine, dalla quale nacque, nel 372, il figlio Adeodato. Dopo aver avviato tre scuole a Tagaste, a Cartagine e a Roma, nel 387 si recò a Milano per occupare la cattedra di retorica. Qui conobbe Sant’Ambrogio, iniziò il suo cammino di fede cristiana e fu battezzato. Ritornò in Africa e, dopo la morte della madre, sì recò ad Ippona, dove venne ordinato sacerdote e vescovo. Mentre Ippona era assediata dai Vandali, nel 429 il Santo si ammalò gravemente. Morì il 28 agosto del 430 all’età di 76 anni. I suoi resti mortali furono portati a Cagliari poi traslati a Pavia, nella chiesa di San Pietro in Ciel d’Oro.
Le sue opere teologiche, mistiche, filosofiche e polemiche sono tutt’oggi oggetto di studio, Per il suo pensiero, racchiuso in numerosi saggi, ha meritato il titolo di Dottore della Chiesa,
Carissimi è bello condividere con voi la bellezza di queste parole che sono il vocabolario essenziale per vivere felici e diffondere felicità attorno a noi, al nostro solo passaggio. Mettono dentro il desiderio di essere protagonisti di felicità, aprono gli orizzonti della vita beata, ci ricordano che siamo fatti per intraprendere un cammino, per condividere la strada verso una meta comune… Condivido dalla A alla Z queste parole: dalla prima <<Accompagnare>> all’ultima <<Zaino>>. In marcia! Insieme accogliamo e mettiamo nello zaino del cuore incontrato da Cristo nella Chiesa ogni parola. Viviamola. Testimoniamola. Contribuiamo a far diventare il mondo un crocevia di bene, di giustizia, di pace. Un paradiso, un giardino di felicità. Certi che è con noi il Signore della Vita, che nella Sua Pasqua, nella Sua morte e risurrezione ha già iniziato il cantiere dei cieli nuovi e della terra nuova e ci ha preso a giornata!
Vita e preghiera devono essere un tutt’uno come se fossero uno zabaione! Avete in mente quali sono gli ingredienti principali di uno zabaione? Zucchero e tuorlo d’uovo!! Si devono mescolare molto bene il tuorlo con lo zucchero finché non diventino un tutt’uno. Ecco, una volta mischiati, lo zucchero e il tuorlo non si possono separare più!
Che c’entra lo zabaione in un libro sulla preghiera?…
…per esplicitare il rapporto che ci dovrebbe essere tra la preghiera e la vita!
Tante volte queste due realtà si vivono separatamente, invece, se la vita si mescola bene alla preghiera e viceversa, la vita avrà un gusto nuovo e la preghiera sarà il respiro dell’esistenza, senza la quale non si può vivere una vita in pienezza.
Immagine ardita, forse, questa dello zabaione, ma che rende in modo efficace lo scopo di tale libro: aiutare il lettore a realizzare nella propria esistenza la fusione tra la preghiera e la vita. Solo così si può cogliere la presenza di Dio operante nella propria esistenza per poter vivere con Lui una storia a due: Dio e io.