"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"Fuoriclasse" non è il solito libretto di preghiere, ma un testo da usare nell'ambiente in cui i ragazzi vivono tutti i giorni: in classe, a scuola, magari insieme ai propri compagni, per incontrare persone che sono davvero uniche e molto speciali! Un testo che accompagna i ragazzi nel tempo di Avvento, per allenarsi a diventare persone "fuori dall'ordinario", capaci di riaccendere in loro la speranza.
Anche quest'anno il cardinale Angelo Scola scrive i suoi tradizionali auguri per il Natale alle famiglie. La Lettera alle famiglie si intitola Un bambino è nato per noi e nella parte centrale riporta una citazione del cardinale Giovanni Battista Montini, poi papa Paolo VI e Beato il 19 ottobre: "Dio è venuto per noi, non contro di noi". E Scola aggiunge: "La buona notizia che anche quest'anno, attraverso i miei sacerdoti o i loro collaboratori, desidero portarvi è questa: l'uomo non deve più cercare Dio a tentoni, perché Dio ha cercato lui. Ha colmato la distanza e ed è venuto tra noi". Con la lettera natalizia, infine, il cardinale Scola lancia alle famiglie un invito: "A Natale, ospitando nelle nostre case qualcuno dei suoi "piccoli" - penso agli anziani, a coloro che sono abbandonati o lontani dalla loro terra, ai più poveri...-, avremo la gioia di ospitare fisicamente Lui".
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l'augurio di un'esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il desiderio di una vita piena, alla quale appartiene un anelito insopprimibile alla fraternità, che sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare."
Storica rivista dell'Ateneo dei cattolici italiani, "Vita e Pensiero", sin dalla fondazione nel 1914, si è proposta come autorevole luogo di confronto e dibattito per la cultura del Paese. Nella consapevolezza che quella che stiamo vivendo è per tutti una stagione ricca di opportunità e rischi, da affrontare con coraggio intellettuale e gusto per la ricerca del vero, dal 2003 "Vita e Pensiero" è stata ripensata nell'impostazione grafica e nel lavoro redazionale. Oltre a temi quali lo sviluppo tecnologico ed economico, il progresso delle neuroscienze e della genetica, i nuovi paradigmi della politica e delle relazioni internazionali, l'evoluzione dei mezzi di comunicazione di massa, dedica una particolare attenzione all'attualità, ospitando articoli e interventi di docenti dell'Università Cattolica e di significative voci "esterne", capaci di offrire chiavi di lettura originali sui fenomeni sociali e culturali di oggi e di domani.
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"Cari giovani, è impresso nella mia memoria lo straordinario incontro che abbiamo vissuto a Rio de Janeiro, nella XXVIII Giornata Mondiale della Gioventù: una grande festa della fede e della fraternità! (...) La prossima tappa del pellegrinaggio intercontinentale dei giovani sarà a Cracovia, nel 2016. Per scandire il nostro cammino, nei prossimi tre anni vorrei riflettere insieme a voi sulle Beatitudini evangeliche, che leggiamo nel Vangelo di san Matteo (5,1-12). Quest'anno inizieremo meditando sulla prima: 'Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli' (Mt 5,3); per il 2015 propongo 'Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio' (Mt 5,8); e infine, nel 2016, il tema sarà 'Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia' (Mt 5,7)."
"In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l'augurio di un'esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il desiderio di una vita piena, alla quale appartiene un anelito insopprimibile alla fraternità, che sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare."
"In questo mio primo Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace, desidero rivolgere a tutti, singoli e popoli, l'augurio di un'esistenza colma di gioia e di speranza. Nel cuore di ogni uomo e di ogni donna alberga, infatti, il desiderio di una vita piena, alla quale appartiene un anelito insopprimibile alla fraternità, che sospinge verso la comunione con gli altri, nei quali troviamo non nemici o concorrenti, ma fratelli da accogliere ed abbracciare."