Ogni comunità cristiana ha la propria chiesa: con grande varietà di stili, i credenti si sono impegnati nei secoli a costruire e arricchire di cose belle questi luoghi di culto a Dio e di incontro tra i fratelli nella fede.
Ciò nondimeno, non sempre i credenti sanno ‘leggere’ l’edificio chiesa nelle sue varie parti o conoscono il significato dei suoi arredi. Il volume, corredato di immagini fotografiche, aiuta a comprendere la Parola che è scritta in questi spazi e in ciò che contengono: è un viaggio nella storia, nell’arte, nella liturgia, nella catechesi.
Sommario
Introduzione. 1. Un viaggio che parte da lontano. 2. La porta. 3. Il battistero, il fonte. 4. La sedia, l’aula. 5. L’ambone, la parola. 6. L’altare. 7. La croce, il crocifisso. 8. Il tabernacolo, il culto eucaristico.
9. Iconografia, arredi. 10. Sagrato, piazza, campanile.
Note sugli autori
Ezio Gazzotti è catecheta e membro della redazione di Evangelizzare.
Giuseppe Sala è direttore del museo diocesano «Adriano Bernareggi» di Bergamo e insegnante di storia dell’arte al seminario di Bergamo. Svolge il ministero sacerdotale presso la chiesa cattedrale di Bergamo e da alcuni anni collabora con la rivista Evangelizzare, ove ha delineato alcuni itinerari di catechesi religiosa attraverso l’arte. Con le EDB ha pubblicato: Io credo in Dio, Padre Figlio Spirito. Spiegare il Credo con l’arte (2001); Il libro delle Origini. L’annuncio biblico nello splendore dell’arte (2002).
Presentazione degli Atti della XXVIII Settimana di Studio dell'Associazione Professori di Liturgia. Calambrone, 27 agosto-1 settembre 2000. Il libro riconsidera il rapporto tra parola" e "azione". Nel considerare le Scritture e il rito quali forme attestanti la fede si e voluto entrare nella struttura "testimoniale" di ambedue per rilevarne le convergenze, le peculiarita, i rapporti. "
Nelle autorevoli parole contenute nel Catechismo della Chiesa Cattolica, eco fedele del magistero liturgico del Concilio Vaticano II, si trova la ragione del titolo di questo libro: «Si comprende la duplice dimensione della Liturgia cristiana come risposta di fede e di amore alle “benedizioni spirituali”di cui il Padre ci fa dono. Da una parte, la Chiesa, unita al suo Signore e sotto l’azione dello Spirito Santo, benedice il Padre per il “suo ineffabile Dono”(2Cor 9,15) con l’adorazione, la lode e l’azione di grazie. Dall’altra, e fino al pieno compimento del disegno di Dio, la Chiesa non cessa di presentare al Padre “l’offerta dei propri doni” e d’implorare che mandi lo Spirito Santo sull’offerta, su se stessa, sui fedeli e sul mondo intero, affinché, per la comunione alla Morte e Risurrezione di Cristo Sacerdote e per la potenza dello Spirito, queste benedizioni divine portino frutti di vita “a lode e gloria della sua grazia” (Ef 1,6)».
La liturgia è glorificazione di Dio e santificazione dell’uomo. Proprio perché Dio è glorificato si rende possibile il capolavoro della santità tra gli uomini. Entrare nell’atto liturgico, parteciparvi integralmente significa ritrovare l’orientamento a Dio, glorificandolo in Cristo Salvatore, per poi ritornare alla quotidianità della vita animati dallo splendore della grazia.
Mons. Guido Marini è nato a Genova il 31 gennaio 1965. Ordinato sacerdote il 4 febbraio 1989, ha proseguito gli studi a Roma presso la Pontifica Facoltà Lateranense, dove ha conseguito il Dottorato “in utroque iure”. Nel 2007 ha conseguito la laurea breve in Psicologia della Comunicazione presso la Pontificia Università Salesiana. Dopo aver svolto il ministero a Genova, in molteplici settori della pastorale diocesana, il 1° ottobre 2007 è stato nominato Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie e Prelato d’Onore di Sua Santità. Per le Edizioni San Paolo ha pubblicato: La libertà è amore. Madre Eugenia Ravasco (2010); Liturgia. Mysterium salutis (2010).
Una catechesi aggiornata ed essenziale sul Sacramento del Battesimo. L'oggetto di questo libro é l 'uomo nuovo, l'uomo diventato cristiano. L'uomo e nuovo perche e stato redento, purificato ed elevato a essere figlio di Dio. Don Novello Pederzini presenta il Sacramento del Battesimo in modo breve ed efficace, con il suo solito stile coinvolgente. "
Descrizione dell'opera
In occasione dell’incarico, conferitogli dalla Commissione diocesana per l’arte sacra, di studiare la situazione dei presbitèri, l’autore ha maturato idee ed esperienze che desidera mettere a disposizione di sacerdoti, parroci, architetti e comunità ecclesiali, al fine di contribuire, da credente e da tecnico, al dibattito sui luoghi sacri.
Il volume prende avvio da una carrellata sui testi della Bibbia e dei Padri della Chiesa, mossa dall’intento di individuare il senso dell’edificio chiesa nell’incontro dell’uomo con Dio. Il tratto più sorprendente di questa prima parte è la “scoperta” che Dio, di fronte alla proposta dell’uomo di costruirgli una casa, risponde di non averne proprio bisogno... Più che il luogo di Dio, la chiesa è dunque il luogo della comunità credente che necessita di uno spazio in cui radunarsi.
Lo scritto si addentra quindi in una disamina delle nostre chiese e ricerca il senso dell’edificio chiesa, del suo riferimento alla comunità, il significato di tutte le sue parti interne e degli spazi della celebrazione. Molto utile è anche il costante confronto che l’autore propone tra i documenti del magistero sull’argomento e la realtà di come sono spesso organizzati gli spazi o disposti gli arredi nelle chiese. Anche attraverso alcune affermazioni e prese di posizione a prima vista un po’ radicali o utopistiche, l’autore si preoccupa di stimolare la riflessione, di invitare a non adagiarsi sul passato o sul presente.
Sommario
Presentazione (mons. E. Caporello). Premessa. Testi biblici. Antico Testamento. Nuovo Testamento. I padri della Chiesa. Per riassumere. Le prime chiese di pietra. Le nostre chiese. Contraddizione. La casa della comunità. L’aspetto esterno. L’interno. Conclusioni. …quel che farei (e non farei) se dovessi progettare una chiesa. Nota sulla sacralizzazione. I murales nella chiesetta di S. Maria della Vittoria (S. Mateus do Maranhão) in Brasile. Bibliografia scelta.
Note sull'autore
Arnaldo Caleffi (Mantova l936) è architetto dal 1986. Chiamato a far parte della Commissione diocesana per l’arte sacra di Mantova, ha ricevuto l’incarico di studiare la situazione dei presbitèri nella diocesi e di proporre alcune linee di soluzione.
Quali sono i presupposti perche la liturgia sia il corpo della coscienza cristiana e, in modo autentico, il corpo di Dio? Il dilemma tra Dio e il corpo attraversa i secoli, ma e un dilemma tutto umano perche Dio, sull'argomento, ha pronunciato la sua Parola definitiva facendola diventare carne e risuscitandone il corpo. Si e fatto carne, e dopo aver sperimentato la morte e risorto come corpo. E' l'annuncio del natale e della pasqua, dell'incarnazione e della risurrezione. In Gesu Cristo, Dio e un corpo che parla all'uomo con amore gratuito. Allo stesso modo il discepolo di Cristo e un corpo che parla a Dio col soffio della bocca, con le mani alzate, con gli occhi spalancati. Prima di una parola che argomenta su Dio, sull'uomo e sul corpo, c'e una parola che dice Dio col corpo, una parola che e corpo per dire Dio, anzi che e il corpo di Dio.
La Parola di Dio ogni giorno 2006 vuole essere un aiuto per la preghiera quotidiana in questo anno. Ogni giorno, infatti, si offre un brano della Bibbia con un breve commento spirituale perché la Parola di Dio possa scaldare il cuore e illuminare i passi. Il volume, strutturato secondo le scansioni dell'anno liturgico, ruota attorno al ritmo settimanale. I giorni ordinari, perciò, sono orientati verso la domenica, Pasqua della settimana, quando la comunità dei discepoli di Gesù si raduna per celebrare la Liturgia Eucaristica, "culmine e fonte" dell'intera vita cristiana.
L'eucaristia amata e adorata, fatta centro della vita sacerdotale di un prete, che apriva la giornata con una prolungata sosta silenziosa davanti al tabernacolo; l'eucaristia alimento della fede e della vita interiore e sostegno nelle opere di evangelizzazione e di testimonianza cristiana. Questo è l'incitamento che si ricava dalla lettura di questo volume, dove vengono proposte le tracce di preghiera e di meditazione che il servo di Dio, Marcello Labor, proponeva settimanalmente ad un gruppo di anime di vita apostoliche, chiamate «Lampade viventi» nella cattedrale di San Giusto, ove fu parroco dall'autunno del 1948 al 1953. Vi si respira tutto l'ardore di un'anima innamorata di Dio e aperta ai tempi.Anticipatore di metodi e prospettive pastorali fiorite più tardi nei documenti del concilio Vaticano II.
Destinatari
Chi desidera nutrire la propria vita religiosa e cristiana conoscendo, valorizzando e amando la liturgia eucaristica quotidiana..
Autore
Vittorio Cian, curatore della pubblicazione, è sacerdote della diocesi di Trieste. Laureato in Sacra liturgia al pontificio Istituto liturgico Sant'Anselmo di Roma, è docente di liturgia e teologia dogmatica presso l'Istituto di Scienze religiose della diocesi di Trieste. Ha collaborato a diverse riviste di natura liturgica, pastorale e spirituale.
SPESSO LE NOSTRE LITURGIE NON SONO VISSUTE APPIENO PERCHE`I FEDELI NON SONO IN GRADO DI COGLIERNE I VARI SIGNIFICATI. QUESTO LIBRO, CON LINGUAGGIO SEMPLICE E DIRETTO, INTENDE AIUTARE IL LETTORE A QUESTO. Dalla presentazione pre ndere parte ad una azione liturgica in modo consapevole, attivo e fruttuoso" significa prima di tutto avere alcuni requisiti indispensabili affinche non si scambi il sacro con il profano, il mistero con semplice gestualita, la presenza di cristo che agisce ed e`presente in base alla simpatia o antipatia di chi preside. ... Ci pare di poter affermare che il lavoro di giuseppe p. Gangale sia uno strumento valido per cogliere tutti questi aspetti attraverso la descrizione di episodi e situazioni che si creano un po' dovunque. E' una lettura fatta da un giovane laico, non da un presbitero; da un insegnante di religione non da un pastore; che ha ottenuto il magistero all'istituto di scienze religi ose in crotone e non da un liturgista. Tre gli aspett i messi in evidenza: la stragrande maggioranza dei cattolici non coglie la sacralita del giorno del signore - tra i partecipanti alla vita liturgica, soprattutto all eucaristia, manca la consapevolezza del mistero che si celebra - l atteggiamento di molti nostri fedeli nel pregare, nella gestualita, nel rispetto del luogo sacro non aiuta ad una partecipazione attiva per la vita. "