Pierluigi Consorti ha promosso il rinnovamento del tradizionale 'diritto ecclesiastico' verso lo studio a tutto campo delle relazioni fra diritto e religione. In questo libro ne chiarisce le basi storico-giuridiche e ne propone alcune prospettive di sviluppo nella società contemporanea, caratterizzata dalla convivenza di una pluralità di fedi e dalla gestione di emergenze che sembrano non finire mai. In questa nuova edizione sviluppa le prospettive della libertà religiosa guardando ai sempre più difficili equilibri geopolitici in un contesto di sfide globali che impongono scelte politiche eticamente condivise.
L'Amoris Laetitia e òe unioni "non regolari"
Vademecum delle riforme costituzionali
Ricerca della verità e garanzie dell'imputato
Giudice e avvocato: una toga sola
Questo Compendio è indirizzato innanzitutto a coloro che debbano affrontare lo studio del Diritto ecclesiastico in vista delle prove orali in occasione di concorsi pubblici ed esami di abilitazione professionale. In particolare, il Curatore e gli Autori hanno prestato massima attenzione ad agevolare l'apprendimento della materia innestando i contenuti della c.d. parte speciale su un’ampia trattazione della c.d. parte generale (disciplina costituzionale e sistema delle fonti), che di solito presenta le maggiori difficoltà per lo studente.
Al contempo, si è scelto di trattare non solo i temi "classici"
del Diritto ecclesiastico, ma anche argomenti più recenti, così da fornire un quadro il più possibile completo e attuale della materia.
In questo numero la parte monografica è dedicata alla Responsabilità civile della diocesi, con interventi di Matteo Carnì, Giuseppe Comotti, Luciano Eusebi, Paola Lambrini, Andrea Nicolussi, Cecilia Pedrazza Gorlero, Stefano Troiano, Daniele Velo Dalbrenta. Un contributo del professor Pierpaolo Dal Corso è dedicato alla recente riforma del diritto penale canonico con particolare attenzione ai c.d. delicta graviora. Altri interventi di natura miscellanea sono firmati da: Davide Dimodugno, Fabio Fornalè, Giacomo Incitti, Pasquale Lillo e Szabolcs Anzelm Szuromi.
Patrick De Pooter in quest'opera analizza la visione della Chiesa sui rapporti con la comunità politica alla luce della Dottrina Sociale della Chiesa, qualificata come "sana laicità", partendo dalla storia del rapporto tra Chiesa e Stato in Occidente nel corso dei secoli. Esamina l'autonomia della realtà temporale, fondamento della sana laicità, ne spiega le caratteristiche essenziali: la distinzione tra Chiesa e Stato, con le relative implicazioni di autonomia, indipendenza e collaborazione; il rispetto per un ordine morale oggettivo; la libertà religiosa; il pluralismo politico e la neutralità dello Stato nelle questioni religiose e filosofiche. In questo contesto chiarisce il ruolo specifico della Chiesa attraverso il giudizio morale. Dedica anche una riflessione al ruolo dei christifideles in politica. Analizza i principi e i valori dell'insegnamento sociale applicandoli al rapporto Chiesa-Stato. Infine, sottolinea l'importanza del dialogo e della collaborazione tra i rappresentanti della Chiesa e dello Stato alla luce della realizzazione della civiltà dell'amore.
Gli «Scritti» di Silvio Ferrari sono l'occasione non solo per ripercorrere l'itinerario intellettuale dello studioso di discipline ecclesiasticistiche, ma per offrire ai lettori uno spunto di autentica riflessione su quanto la libertà religiosa sia un valore da porre a fondamento per la costruzione di una società genuinamente pluralistica. E questo valore è il filo conduttore degli «Scritti» qui raccolti in tre sezioni principali: il diritto ecclesiastico: una questione di metodo; religione e religioni nello spazio pubblico; diritti religiosi e comparazione. Si snaturerebbe il pensiero dell'autore se non emergesse dalla raccolta che le discipline ecclesiasticistiche sono scienze vive, attente agli sviluppi della globalizzazione, sempre chiamate a «offrire input significativi per costruire un modello giuridico capace di gestire la diversità culturale e religiosa».
Il diavolo sale in Paradiso, deciso a riprendersi l'umanità utilizzando un nuovo formidabile strumento: il processo. Possibile? Composto nel XIV secolo, tramandato come opera giuridica falsamente attribuita a Bartolo da Sassoferrato, il "Processus Satane" è un processo simulato, in forma di dialogo, fra il diavolo, Cristo e la Madonna. Bollato come opera minore e pressoché ignorato dalla storiografia, il testo costituisce in realtà uno straordinario esempio di sincretismo culturale: il linguaggio della teologia serve al diritto come fonte di legittimazione, e di contro la costruzione escatologica e la stessa teoria della Salvezza sono impiantate su una struttura giuridica. In questa prospettiva, il "Processus Satane" viene qui riproposto come punto di osservazione ideale per cogliere le interazioni di una cultura poliedrica e complessa, insieme di teatro e di letteratura, di diritto e di teologia, di scuola e di piazza.
Forestieri, girovaghi, migranti, esuli, profughi, nomadi, naviganti rappresentano dal punto di vista pastorale categorie specifiche di fedeli. Per la loro situazione di mobilità, essi vengono a perdere il riferimento stabile alle strutture territoriali della Chiesa, rendendo così necessaria una diversa cura pastorale impostata su base personale e regolata da una particolare normativa sia nel Codice di diritto canonico per la Chiesa latina sia nel Codice dei canoni delle Chiese orientali.
Il Compendio di diritto ecclesiasitco, di Fabio Franceschi e Melinda Nardella, si inserisce nella collana "I Compendi d'Autore", destinata a chi si appresta alla preparazione degli esami orali per l'università, per Avvocato, per il concorso di Magistrato e per i concorsi pubblici. Il volume fornisce una analisi completa e, tuttavia, sintetica e schematica, della disciplina, degli istituti di parte generale e speciale, con segnalazione anche della giurisprudenza più significativa illustrata in appositi Focus. Il Compendio è stato redatto per agevolare una rapida memorizzazione con l'esposizione "per punti" delle principali tesi emerse in dottrina e in giurisprudenza sulle questioni più problematiche: è frequente, inoltre, l'uso di grassetti e corsivi per i concetti-chiave di ogni singolo istituto; consente, infine, di saggiare il livello di preparazione, fornendo, per ciascun capitolo, le domande più probabili e ricorrenti su cui è utile che gli aspiranti avvocati, magistrati, funzionari e dirigenti si esercitino.
È ancora possibile pensare la legge e il diritto secondo categorie cattoliche? C’è contrasto tra la Legge Antica e quella Nuova? E qual è, per il mondo contemporaneo, il concetto di legge giusta? Su queste domande si interrogano gli autori di questo volume. In un mondo che ha smarrito il senso della legittimità del diritto, per fare leggi solamente in risposta ai desideri degli uomini è necessario recuperare la migliore tradizione del pensiero cattolico, da San Tommaso a Cornelio Fabro. Serve un diritto che ritrovi la propria legittimazione dall’alto, nella regalità di Cristo e in Dio primo legislatore.
Principali argomenti trattati nel testo: - Pluralismo religioso, multiculturalità e diritto - La formazione delle norme costituzionali sul fenomeno religioso - Lo stato e il fattore religioso - La qualificazione dello stato sotto il profilo religioso - La libertà religiosa individuale e collettiva e la libertas ecclesiae - Fattore religioso e principio costituzionale di eguaglianza - Ordinamento statale e ordinamenti confessionali - Il principio pattizio - Fattore religioso e ordinamento europeo - Le fonti del diritto ecclesiastico - Le persone fisiche - Il matrimonio - Gli enti ecclesiastici - Il patrimonio ecclesiastico - Le scuole confessionali - L'insegnamento della religione nelle scuole pubbliche - I beni culturali religiosi - L'assistenza spirtituale - L'assistenza sociale - La santa sede - Lo Stato della Città del Vaticano.