Il libro di Giorgio Groppo, focalizzandosi in particolare sul tema della pace e del magistero sociale di Papa Montini, è un contributo a una maggiore conoscenza e consapevolezza di quanto importante sia stato il contributo di Paolo VI. Un Papa la cui figura ancora attende pienamente di essere adeguatamente illuminata
Il volume offre nella prima parte del testo un'ampia panoramica sull'impegno politico dei cristiani nella storia unitaria, la memoria, per poi esplicitare gli orientamenti culturali legati al Magistero che hanno caratterizzato tale impegno, le dinamiche e i riferimenti, fino all'indagine su problematiche quali la cittadinanza, l'economia, il lavoro, l'Europa ovvero i luoghi. Tutte queste riflessioni al fine di garantire una solida base a quanti sentano di impegnarsi per vivere la città nel suo duplice aspetto di "città terrena" e "città celeste".
I due documenti fondamentali di Paolo VI sulla gioia e sull'evangelizzazione che tracciano il percorso maturato 50 anni dopo nell'"Evangelii gaudium" di papa Francesco. Commento di Dionigi Tettamanzi ed Ettore Malnati.
La V Conferenza generale dell'episcopato latino-americano e dei Caraibi, che si è svolta ad Aparecida, in Brasile, dal 13 al 31 maggio 2007, ha prodotto un documento conclusivo che si rivela fondamentale per interpretare lo stile di papa Francesco e il suo sguardo sulla Chiesa. In qualità di arcivescovo di Buenos Aires, Jorge Mario Bergoglio guidò i lavori per la redazione del testo. Ne è scaturita un'ampia riflessione ricca di indicazioni pastorali per l'annuncio del vangelo e la comprensione del compito che le comunità cristiane sono invitate a svolgere nel mondo contemporaneo.
Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, ha trascorso quasi trent’anni della sua vita sacerdotale ed episcopale in Brasile. Nel 2007 partecipò alla Conferenza di Aparecida, dove collaborò col cardinale Bergoglio nella commissione di redazione del Documento finale Discepoli e Missionari di Gesù Cristo, affinché in Lui abbiano vita.
Ora papa Francesco sta riproponendo a tutta la Chiesa i frutti di quell’evento: la fede destata dalla attrazione per Gesù e la necessità di concentrarsi sull’essenziale dell’annuncio cristiano per comunicarlo con stile evangelico.
Per questo occorre recuperare la via della bellezza, perché la Chiesa si sviluppa non per proselitismo, ma per “attrazione”.
Questo contributo «permette di comprendere meglio il pontificato di papa Francesco e potrà divenire un valido strumento pastorale per le nostre realtà diocesane, per rilanciare le nostre comunità formando discepoli missionari attratti dalla bellezza del Signore Risorto» (Marc Ouellet).
Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, ha trascorso quasi trent'anni della sua vita sacerdotale ed episcopale in Brasile. Nel 2007 partecipò alla Conferenza di Aparecida, dove collaborò col cardinale Bergoglio nella commissione di redazione del documento finale "Discepoli e missionari di Gesù Cristo, affinché in lui abbiano vita". Ora papa Francesco sta riproponendo a tutta la Chiesa i frutti di quell'evento: la fede destata dalla attrazione per Gesù e la necessità di concentrarsi sull'essenziale dell'annuncio cristiano per comunicarlo con stile evangelico. Per questo occorre recuperare la via della bellezza, perché la Chiesa si sviluppa non per proselitismo, ma per "attrazione". Questo contributo "permette di comprendere meglio il pontificato di papa Francesco e potrà divenire un valido strumento pastorale per le nostre realtà diocesane, per rilanciare le nostre comunità formando discepoli missionari attratti dalla bellezza del Signore risorto" (dalla prefazione del cardinale Marc Ouellet).
Mentre si ricordano i cento anni dall'inizio della Grande Guerra e in occasione della visita di papa Francesco al Sacrario Militare di Redipuglia, il 13 settembre 2014, durante la quale il papa ha pregato per i caduti di tutte le guerre e per la pace, l'autore presenta questa lettera sottolineando tra l'altro che la pace non è pace finché anche un solo popolo nel mondo sarà in guerra, ma anche che la pace non può celare, dietro l'apparente assenza di guerra, quelle ingiustizie, discriminazioni, prevaricazioni e violenze di ogni genere delle quali tutti rischiamo di essere protagonisti o almeno complici. Si vuole con questa lettera al mondo militare offrire brevi spunti di riflessione, tratti anche dal magistero di Papa Francesco, in modo da approfondirli nella preghiera personale e nella riflessione comunitaria, arricchendoli e tentando di trasformarli in percorsi di fede, in iniziative concrete, in gesti di pace.
Un discurso socio-económico implica la interacción entre elementos que deben poner en primer lugar la atención primordial en la familia humana en vista de un desarrollo integral de la persona. De este principio nace el compromiso de una relación armónica entre las problemáticas del desarrollo y del progreso tecnológico. Un desarrollo – como observa la Caritas in veritate – que «es imposible sin hombres rectos, sin operadores económicos y agentes políticos que sientan fuertemente en su conciencia la llamada al bien común. Se necesita tanto la preparación profesional como la coherencia moral» (n. 71). La misma perspectiva se observa en la Lumen fidei firmada por el Papa Francisco el 29 de junio de 2013. Esta carta constituye una ocasión valiosa para comprender que sólo «la fe ilumina la vida en sociedad; poniendo todos los acontecimientos en relación con el origen y el destino de todo en el Padre que nos ama, los ilumina con la luz creativa en cada nuevo momento de la historia» (n. 55). Y es bajo esta óptica que se insertan las reflexiones predispuestas por un Cardenal, por un empresario y por un teólogo, en respuesta a lo que se lee en la Caritas in veritate: «… las dificultades del diálogo entre las ciencias y la teología, no sólo dañan el desarrollo del saber, sino también el desarrollo de los pueblos» (n. 31). Las páginas toman en consideración algunos textos evangélicos, interpretando su sentido original tratando sobre todo de profundizarlo desde una óptica socio económica, para «un desarrollo integral del hombre» (n. 32); pero animados por lo que se subraya en la Lumen fidei: «No nos dejemos robar la esperanza, no permitamos que la banalicen con soluciones y propuestas inmediatas que obstruyen el camino, que “fragmentan” el tiempo, transformándolo en espacio. El tiempo es siempre superior al espacio. El espacio cristaliza los procesos; el tiempo, en cambio, proyecta hacia el futuro e impulsa a caminar con esperanza» (n. 57). Desde estas perspectivas nace un trabajo de impacto inmediato, que puede ser leído de corrido o saboreado de a poco, según las expectativas del momento. El texto de la lectio magistralis acerca de la relación entre ética y desarrollo, organizada por la Universidad de Parma el 10 de mayo de 2013, ocasión en la cual el Card. Rodríguez Maradiaga recibió el título de Doctor honoris causa en Asuntos Internacionales y Desarrollo, completa la obra.
Come è possibile coinvolgere come autori, in un unico libro, il calciatore di A Luca Rossettini, il campione di rugby Marco Platania e il nazionale di pallanuoto Alex Giorgetti, con Papa Francesco (sua l'espressione "cameratismo") e il suo predecessore Benedetto XVI? Basta chieder loro di parlare di Sport: di quella molteplice attività umana che più di ogni altra appassiona e unisce gente di ogni età e che più di ogni altra si offre come occasione importante nella formazione di ogni persona nel delicato passaggio da bambino ad adolescente fino all'età adulta. Due allenatori amici, Nicola Lovecchio e Gianfranco Ronchi, entrambi anche genitori, dopo "Bellezza, ascesi utilità, la sfida educativa nello sport", rilanciano con questo secondo volume una ulteriore occasione di incontro con diverse figure di educatori per mettere a fuoco da più angolature possibili le sorprendenti potenzialità valoriali insite in ogni forma di attività sportiva. In queste pagine emerge come lo sport porti chi lo vive da protagonista, vuoi insegnandolo agli altri vuoi praticandolo direttamente, a un confronto serrato con la verità di sé stesso.
L'11 aprile 1963, giovedì santo, papa Roncalli pubblica l'Enciclica "Pacem in terris" indirizzata per la prima volta non solo ai cattolici ma anche "a tutti gli uomini di buona volontà". Nella situazione del mondo contemporaneo fu ritenuta da tutti, anche dai non cristiani, come l'espressione migliore delle vie per alimentare le speranze di pace e di solidarietà di tutto il genere umano. Oltre l'Enciclica, sono presenti anche il discorso del Santo Padre Francesco ai partecipanti alle celebrazioni per il 50° anniversario della "Pacem in terris" e il messaggio per la Giornata mondiale per la pace 2013.
La Evangelii gaudium, prima Esortazione apostolica di Papa Francesco, è il frutto maturo di una riflessione che Jorge Mario Bergoglio porta avanti da molto tempo, ed esprime in maniera organica la sua visione dell’evangelizzazione e della missione della Chiesa nel mondo contemporaneo. Persino dallo stile si avverte che essa è anche frutto di un’esperienza vissuta e di un contatto vivo con la gente della quale Bergoglio è stato pastore a Buenos Aires. Il presente volume contiene, oltre al testo completo dell’Esortazione, un articolato e ricco commento a firma dei gesuiti de La Civiltà Cattolica e di alcuni loro collaboratori gesuiti argentini, che conoscono l’attuale Pontefice da molti anni. - See more at: http://www.ancoralibri.it/index.php?route=product/product&product_id=7206#sthash.pFMJ16CP.dpuf
La Nota pastorale – curata dalla Commissione episcopale per l'educazione cattolica, la scuola e l'università della Conferenza episcopale italiana – arriva in un momento di gravi preoccupazioni sul futuro delle scuole cattoliche in Italia, stretto tra un insufficiente riconoscimento del principio di sussidiarietà, i tagli dei finanziamenti e la contrazione del personale religioso che fino ad oggi ne ha assicurato in larga parte il funzionamento.
Il documento sottolinea la finalità principale della scuola cattolica: assicurare ai genitori la libertà di scegliere che tipo di indirizzo educativo dare ai propri figli. Vengono quindi evidenziati i valori che vengono trasmessi dalla scuola cattolica per passare a sottolineare il valore che la scuola cattolica ha per la società di oggi. Per esempio quello dell'attenzione alla persona e la cura dei soggetti più fragili.