Mattia ha quattordici anni, Caterina tredici. Entrambi hanno mille domande e poche risposte: sul mondo, sul futuro, su di sé. Le loro strade si incrociano. Prima, quasi per caso, nella vita reale. Poi di proposito, tra le righe di un blog - vieniconmealampedusa.it - che è Mattia stesso a curare, sotto falsa identità. Lì, infatti, è Franz, un ragazzo che vuole sensibilizzare il mondo sul destino dei migranti. L'idea è nata da una ricerca per la scuola: lui che si nasconde dietro una massa di ricci disordinati, lui che ha una lista di sogni ben custodita nel cassetto, lui che non si è mai messo davvero in gioco sente di dover fare qualcosa. Per tutti coloro che attraversano il Mediterraneo cercando una speranza, e anche per sé stesso. Così Mattia trova il coraggio di urlare, di lasciare il segno. E invita un politico a trascorrere una settimana con lui in un centro per migranti. Forse questo non accadrà, forse nessuno risponderà mai al suo appello, ma poco importa. Perché quello che Mattia troverà, grazie al suo blog, è molto di più. È la forza di alzare lo sguardo, la certezza di non essere solo. E un'amica speciale, come Caterina. Età di lettura: da 10 anni.
John, Beth e Frannie si sono appena trasferiti in una graziosa casetta di campagna, con le rose rampicanti e il caprifoglio sulla porta. Le loro giornate trascorrono tranquille fino al giorno in cui scoprono una foresta misteriosa, dove le foglie si raccontano segreti, e strane creature danzano leggere nelle notti di luna. Si tratta di gnomi, folletti, scoiattoli e altri personaggi incredibili, come la fata Setolina, l'Uomo Pentola o il buffo Faccia di Luna. E poi c'è il magico Albero di molto lontano dal quale, arrampicandosi fino alle nuvole, è possibile raggiungere luoghi sempre nuovi. Che cosa attenderà John, Beth e Frannie? L'imprevedibile Paesello Carosello o il gelido regno del Pupazzo di Neve? La scuola della maestra Rimbrotta o il mitico Paese dei Compleanni? Spinti da un'insaziabile curiosità, i tre fratelli vivranno avventure strabilianti (e più di qualche guaio), facendo di tutto per rientrare a casa in tempo... prima che mamma e papà si accorgano delle loro scorribande. Età di lettura: da 8 anni.
Pochi al mondo amano i libri più dell'undicenne Tilly Pages. Per lei non esistono amici migliori dei volumi polverosi che ingombrano gli scaffali della libreria di famiglia. È in quelle pagine che ha trovato conforto dopo che la mamma se n'è andata. Non passa minuto senza che stia con il naso infilato nella carta. Quando un giorno, all'improvviso, in libreria entrano Alice nel Paese delle Meraviglie e Anna dai capelli rossi, Tilly non può credere ai propri occhi: non c'è dubbio, sono loro! E la stanno invitando a bere il tè dal Cappellaio Matto e a visitare la scuola di Green Gables. Tilly è sicura si tratti di un sogno. Ma non è così. E nessuno meglio dei nonni che l'hanno cresciuta può confermarle che è tutto vero. Perché Tilly ha un dono eccezionale: è una librovaga e può entrare e uscire dalle storie per vivere straordinarie avventure. Un dono che ha ereditato dalla madre e che le dà il diritto di accedere a una biblioteca molto speciale, riservata ai librovaghi come lei, che lì vengono istruiti e protetti. Librovagare, infatti, può anche rivelarsi molto pericoloso e servono i giusti trucchi per affrontare insidie e ostacoli che si nascondono dietro ogni pagina. Ma Tilly non ha paura. Conosce troppo bene le storie per non fidarsi dei personaggi che le animano e ha bisogno del loro insostituibile aiuto per scoprire la verità su ciò che è accaduto alla mamma. Fare luce su un segreto che potrebbe cambiare ogni cosa. "Tilly e i segreti dei libri" è un romanzo senza tempo capace di toccare il cuore dei grandi, che con le storie ci sono cresciuti, e dei bambini, che aspettano solo di volare con l'immaginazione. Un inno al potere della fantasia, ai libri e a tutti i bibliofili che, come Tilly, sognano di stringere la mano ai loro eroi di carta. Presto ne sarà tratta anche una serie tv. Età di lettura: da 11 anni.
"È come se una mano sconosciuta, enorme, ci avesse preso sparsi, dove eravamo, e ci avesse stretto nel pugno. Uno per tutti, tutti per uno. Non potevamo più scappare. L'amicizia è imprevedibile come l'amore, quando scatta scatta. Il caso ci ha riuniti e non c'è niente che possa separarci." Quattro ragazzi divertenti sono meglio di uno. Anche di due. Quei 4 lo sanno bene, appena le loro strade si sono incrociate hanno capito che sta - va succedendo qualcosa di speciale. Sono diventati inseparabili, e hanno cominciato a sognare in grande: da Roma a Milano, dalla loro cameretta alla conquista del mondo intero. Adesso Diego, Gianmarco, Tancredi e Lele condividono un appartamento, i progetti e i sogni dei vent'anni. E in questo libro aprono la porta di casa per svelare alle fan tutti i loro segreti.
"Quando vidi per la prima volta il disegno del gatto nella scatola avevo appena compiuto 14 anni, facevo la terza media, era il 2006. Mai avrei pensato che questo disegno mi avrebbe perseguitato per tutta la vita. È arrivato il momento per me di capire cosa c'è dietro. Gli enigmi non mi spaventano, basta mettere in fila i passaggi, uno dopo l'altro, facile." Gabriella Greison, fisica, scrittrice, divulgatrice, affronta con questo romanzo la grande sfida di rendere narrativa e comprensibile a tutti la fisica quantistica. "Ucciderò il gatto di Schrödinger" è la storia romanzata della vita di Erwin Schrödinger, lo scienziato per antonomasia della fisica quantistica, divenuto popolare grazie all'ideazione del suo famoso paradosso, che illustra in modo emblematico le insolite regole del mondo delle particelle: il gatto dentro la scatola da lui congegnata è vivo o morto? Oppure entrambe le cose? Protagonista del libro è Alice, una donna di 28 anni, in pieno tormento esistenziale per le scelte che deve compiere. Le viene in aiuto il suo amico immaginario, Erwin Schrödinger, prima semplicemente un poster in camera sua, poi presenza fissa nei suoi sogni. L'avvincente dialogo con il fisico austriaco genererà in lei la passione per la fisica quantistica, che l'accompagnerà nella crescita personale.
Indomabile, bellissima, determinata e, a suo modo, inconsapevole: Mina Settembre è un altro personaggio femminile creato da Maurizio de Giovanni. Cacciarsi nei guai, poi, quando tutto sembra perduto, risolvere la situazione con un colpo di genio e una buona dose di follia: non fa altro Gelsomina Settembre, detta Mina, tanto coscienziosa quanto incantevole - e suo malgrado provocante - assistente sociale presso il Consultorio Quartieri Spagnoli Ovest (per inciso, del Consultorio Est non c'è traccia). Sempre per una buona causa, però, per correre in aiuto di chi è stato meno fortunato di lei, cresciuta fra gli agi dell'alta borghesia, senza problemi a parte una madre e un fisico «ingombranti». Poco importa se, come accade in questo freddo gennaio, ciò significa mettersi contro una famiglia dal nome pesante, di quelle che nei vicoli della città vecchia decidono ogni cosa. Mina non si tira indietro, anzi, trascina con sé - in una missione di soccorso che corre parallela alle indagini della magistratura, condotte da una sua vecchia conoscenza - le amiche più care. E due uomini resi temerari solo dall'adorazione che hanno per lei.
Nicola e Nicoletta sono compagni di scuola dall’inizio delle superiori, ma il loro è un rapporto superficiale, limitato alle ore di lezione. All’inizio del Terzo anno liceo, Nicoletta parte per trascorrere un periodo di studio all’estero e Nicola – che inaspettatamente ne sente la mancanza – decide di scriverle delle lettere. Prende così il via un rapporto epistolare, che durerà per un anno intero, attraverso il quale i ragazzi cominciano a conoscersi davvero. Nico e Nico parlano di tutto: della loro vita e di quelle degli altri, dei piccoli e grandi ostacoli del diventare grandi, di diversità culturali, globalizzazione, scuola, amore... Il giorno prima del ritorno a casa, Nicoletta riceverà l’ultima lettera, l’ultima prima di dire addio a quel rapporto a distanza e riprendere il suo posto in classe accanto a Nicola, questa volta da amici.
“Era l’ultima settimana di agosto e Nino stava a casa dei nonni: ci era arrivato la domenica mattina, con i suoi genitori. Aveva ancora qualche compito delle vacanze da fare e un po’ di malinconia, soprattutto perché sapeva che lì non ci sarebbero stati altri bambini con i quali giocare… poi venne la volpe, e cambiò tutto”. Giovanni, chiamato Nino, trascorre l’ultimo scampolo di vacanze in campagna, a casa dei nonni. A scuotere la noia dei giorni è la notizia che una volpe sta facendo razzia nei pollai dei dintorni. La volpe appare e scompare, anima le discussioni e le congetture degli adulti. Nino, affascinato, si mette sulle sue tracce…
Amsterdam, 1892. All'orfanotrofio del Piccolo Tulipano arrivano cinque neonati abbandonati nelle maniere più diverse, chi in una cesta a forma di bara, chi dentro un secchio per il carbone. Tutti modi comunque inaccettabili per la direttrice, l'arcigna e puntigliosa signora Gassbeek. Milou, Dita, Oval, Finny e Sem diventano presto gli "inadottabili", casi disperati di cui la direttrice non riesce a liberarsi. Loro, però, sono uniti come fratelli e hanno trovato nell'amicizia la forza di resistere. Una speranza sembra profilarsi quando i ragazzi compiono dodici anni e un commerciante di zucchero, un certo signor Rotman, propone di prenderli con sé. Indossa abiti eleganti, ma ha baffi che fremono e un sorriso sbagliato. Per i cinque amici è l'inizio di un'avventura che richiederà tanto ingegno quanto coraggio. In un paese incantevole, tra i canali di Amsterdam e i mulini a vento del vasto polder, la loro fuga sarà costellata di atmosfere da brividi, messaggi segreti e colpi di scena. Età di lettura: da 10 anni.
L’arrivo del nuovo pastore, John Meredith, vedovo con quattro figli, sconvolge la quiete di Glen St. Mary e della famiglia Blythe. Le piccole disavventure domestiche e i tanti momenti di gioia si arricchiscono dell’incontro con Jerry, Faith, Una e Carl. Tra giochi travolgenti, confidenze e amicizie destinate a durare per sempre, l’adorata Valle dell’Arcobaleno vedrà nascere anche un inaspettato nuovo amore.
«Chissà che tipi sono quei Blythe» disse Faith Meredith, che li aveva visti alla stazione. «Hanno un’aria che mi piace».
"Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari " - bestseller amato e letto in tutto il mondo - termina nel 2008, quando Enaiat parla al telefono con la madre per la prima volta dopo il lungo e avventuroso viaggio che dall'Afghanistan l'ha condotto in Italia, a Torino. Ma cosa è successo alla sua famiglia prima di quella telefonata? In quali modi è rimasta coinvolta dalla "guerra al terrore" iniziata nel 2001? E com'è cambiata la loro vita e quella di Enaiat da quando si sono ritrovati fino a oggi, al 2020? Ora che non è più un bambino, ma con la stessa voce calda che abbiamo imparato ad amare, Enaiat ci accompagna attraverso la vita sua e non solo, lungo un pezzo di storia che riguarda tutti. Il rapporto a distanza con la madre; la violenza del fondamentalismo; l'amore e le amicizie italiane; il ritorno in Pakistan; un secondo ritorno in Italia; una nuova casa; un dolore lancinante, e la gioia enorme, inattesa dell'incontro con Fazila. Con leggerezza Fabio Geda torna a raccontare una storia pura, delicata e più che mai necessaria, in cui il dolore della perdita si mescola all'ingenua commozione di chi sopravvive. Una storia vera, che ci ricorda come su tutto vinca la solidità degli affetti, la persistenza della nostalgia e del desiderio, capace di superare le distanze.
La talpa è abituata a vivere nella tana, a stare sola, a uscire soltanto per necessità. Ma una situazione inattesa ha reso tutti talpe: animali da sottosuolo. E ciò che era normale consuetudine - leggere, andare al lavoro, passeggiare, incontrare amici, amanti e affetti - è diventato di colpo eccezione e, per lo più, desiderio inappagato. La talpa di questo libro non si rassegna al silenzio e decide di scrivere un diario dell'improvvisa talpitudine che ci accomuna. E il diario diventa l'occasione per stilare un manuale di sopravvivenza, ma anche uno strumento di ribellione, intima e gentile, ai luoghi comuni, alla retorica, all'opacità e confusione che ci hanno frastornato. Riflessione - a tratti dolorosa, a tratti comica - su gesti e azioni che pensavamo naturali e, ora che mancano, risplendono di una loro struggente preziosità. Paola Mastrocola racconta - anche attraverso i suoi disegni - il mondo in cui siamo stati d'un tratto catapultati, e il mondo che ci aspetta: che cosa saremo capaci di perdere, tenere, reinventare. "Diario di una talpa" è un libro che accompagnerà sempre il lettore, ricordandogli lo stupore, lo smarrimento, le paure e le speranze di esseri umani che hanno sperimentato la vita ombrosa delle talpe.