Da qualche tempo anche in Italia vanno prendendo piede pratiche e proposte formative a carattere esperienziale che promuovono il miglioramento di competenze trasversali. Nonostante si fondino su studi e metodologie da tempo validati nell'ambito delle scienze della formazione, poco ancora si conosce di questo tipo di percorsi formativi e soprattutto dei risultati che possono offrire a persone e aziende. Questo libro propone uno specifico studio esemplificativo che risponde alla crescente esigenza di informazione da parte dei molti utenti interessati a questo tipo di formazione; esso illustra il percorso formativo denominato "Avventura Vincente", proponendone gli outcomes in modo esaustivo per quanto riguarda l'ambito della vita sia personale e/o privata, sia professionale. La lettura è facilitata da riferimenti teorici semplici e dalla concretezza dei racconti dei soggetti intervistati che hanno spiegato come e quanto sono migliorate le loro competenze. Un allegato online completa e approfondisce il quadro documentario. L'opera si rivolge quindi sia agli addetti ai lavori - formatori, educatori, responsabili risorse umane, consulenti, insegnanti - ma anche agli adulti in genere, a manager, imprenditori e ogni altro profilo professionale che desideri capire quali benefici si possano trarre dalla formazione esperienziale sulle competenze trasversali.
L'uso della violenza fisica nelle relazioni ci indigna e non abbiamo dubbi nel condannarlo con fermezza. Eppure il fenomeno ha dimensioni inquietanti, se è vero che secondo il Consiglio d'Europa una donna su 4 subisce violenza da parte del partner o ex partner nel corso della vita. Bisogna guadagnare una "giusta distanza" dalla quale guardare alla violenza domestica, trovare un modo per parlarne e rifletterne che la avvicini alla nostra esperienza, cercando di comprendere i meccanismi che la governano e i codici culturali che la favoriscono. "Da uomo a uomo" non è un libro sulla violenza ma un libro che mette a fuoco la distanza che mettiamo tra noi e la violenza: grazie alle testimonianze raccolte al Centro di Ascolto Uomini Maltrattati, dà voce a uomini che raccontano la loro esperienza, non solo chi ha avuto un passato di violenza agita, e ha poi scelto un percorso di consapevolezza e cambiamento, ma anche operatori e uomini "normali", che si interrogano sulla propria relazione con la violenza nei rapporti personali e familiari. Perché siamo tutti parte del problema, ma proprio per questo possiamo anche diventare parte della soluzione.
Quali sono gli effetti di breve e di lunga durata che accompagnano le politiche pubbliche? Recentemente su questo tema si è aperto un dibattito che ha per oggetto la valutazione dell'"impatto", e che ha conosciuto una svolta significativa con il Rapporto "Broadening the Range of Designs and Methods for Impact Evaluation" del Department for International Development di Londra. Un gruppo di finanziatori che formano un network di organizzazioni che si occupano di sviluppo internazionale, coordinati da Bond, ha chiesto a Elliot Stern di sintetizzarne i principali messaggi in una Guida di facile lettura, rivolta a una vasta platea di committenti, gestori, esperti di valutazione, oltre che di pubblico e beneficiari delle politiche. Questa Guida riunisce due caratteristiche importanti: da una parte, si basa su una profonda conoscenza di teorie e pratiche di valutazione di impatto inizialmente riversata nel Rapporto; dall'altra, presenta in forma semplice un materiale che può essere direttamente utilizzato nella pratica della valutazione. La Guida, infatti, non si limita ad analizzare disegni e metodi di valutazione, ma si completa con una sezione espressamente dedicata alla scelta dei metodi, alla qualità dei risultati della valutazione e all'uso che se ne può fare in un vasto ambito di politiche. Il volume è utile tanto per committenti, gestori di valutazioni, quanto per studiosi di valutazione desiderosi di cogliere lo stretto legame tra teoria e pratica che caratterizza questa attività.
Il testo attraversa i disturbi specifici dell'apprendimento, in particolare la dislessia, con uno sguardo pedagogico, aperto, curioso e pensoso e con l'intento di esplorare sentieri, anche fuori schema, per abilitare la competenza di lettura e nutrire il desiderio di leggere e di farlo con piacere. Questo ambizioso obiettivo costruisce le basi - prima ancora dell'ingresso del bambino nella scuola primaria - nella scuola dell'infanzia. È la scuola dell'infanzia il luogo strategico per osservare e riconoscere indicatori di difficoltà e per avviare un tempestivo itinerario di potenziamento dei prerequisiti, in particolare delle abilità metafonologiche, di arricchimento del linguaggio, di esplorazione delle molteplici possibilità di espressione. In un ambiente affettivamente denso risvegliare - con le parole di Elias Canetti - "la sete inestinguibile di lettere dell'alfabeto" e rendere piacevole l'attesa dell'apprendimento della letto-scrittura.
Questo volume ripercorre l'evoluzione della professione e della formazione dell'assistente sociale dalle origini al momento attuale. Il testo si è proposto l'obiettivo di far comprendere lo stretto legame con i cambiamenti sociali, politici, istituzionali ed economici avvenuti nel mondo occidentale, e quindi non è un manuale di storia del servizio sociale; però contiene molti riferimenti storici della professione. Nello stesso tempo, viene dato rilievo all'esigenza della professione di essere al passo con i tempi e protagonista dei cambiamenti e non appiattita sui sistemi burocratici istituzionali. Il testo, inoltre, contiene metodi e strumenti di conoscenza della realtà nella quale l'assistente sociale deve operare. Il lavoro, infatti, ha lo scopo di promuovere anche nei docenti la consapevolezza che ogni disciplina insegnata nei corsi di servizio sociale fa parte di un insieme unitario di formazione, che vuole favorire un sapere integrato e critico per una professione che è volta alla promozione umana. Quindi non alla persona astratta, ma alla persona nel suo contesto socio-ambientale. Questa consapevolezza deve valere anche per gli studenti nonché per coloro che si preparano a superare l'esame di stato, per i quali è stato pensato specificamente il volume.
Il diritto penale di impresa è stato tradizionalmente un'arma del potere punitivo dello Stato destinata in gran parte a rimanere lettera morta, o a colpire esclusivamente i "pesci piccoli". Complice anche la crisi finanziaria globale, assieme a una rinnovata sensibilità verso i temi della sicurezza, oggi non è più così. La grande impresa è chiamata sempre più spesso a fare i conti con la giustizia penale, tanto in chiave repressiva quanto in chiave preventiva. Attraverso l'analisi di una serie di casi esemplari (Porto Marghera, Eternit, Ilva, ThyssenKrupp) il volume, cui contribuiscono alcuni fra i migliori studiosi della materia, fa il punto sulla portata e sul mutamento di ruolo della giurisprudenza nella materia penale economica in Italia, senza tralasciare puntuali riferimenti alla dimensione europea del fenomeno.
La sesta edizione di "Giornalista Italiano" arriva in libreria in un momento particolare per il paese e soprattutto per la professione del giornalista. Che, più di ogni altra, deve tener conto dei mutamenti in corso e di nuove leggi come la riforma della pubblica amministrazione, il nuovo sistema elettorale, il Jobs Act che ridisegna il mondo del lavoro e il "nuovo" Senato. Se si moltiplicano gli ambiti del fare informazione, di pari passo aumenta il bisogno di professionalità di chi in questo settore è chiamato ad operare. Ci sono nozioni, regole, leggi che chi fa il giornalista non può, e non deve, ignorare. Non può perché parole, idee, concetti diffusi male possono ledere l'altrui dignità, il diritto alla riservatezza, possono diffamare o influenzare i mercati finanziari. Questo libro, in più di 900 domande e risposte, approfondisce i temi nei quali un giornalista si può imbattere quando svolge il proprio lavoro. Scritto in maniera sintetica e approfondita.
Questo volume si occupa di studiare i processi culturali e comunicativi e lo fa attraverso il contributo di studiosi impegnati a livello accademico su temi sociali tra loro diversi, proponendo un'analisi che da un lato presenta le teorie tradizionali, dall'altro tiene conto delle trasformazioni sociali e culturali in atto. La cultura è studiata all'interno di questo libro in maniera introduttiva a chi per la prima volta si approccia alla disciplina, ai ricercatori, ai curiosi osservatori della nostra società, che vogliano comprenderne i suoi processi di costruzione e diffusione. Questa trattazione, rispetto ai manuali disponibili, vuole compiere lo sforzo di analizzare anche quegli ambiti spesso sviluppati in volumi settoriali, come: letteratura, musica, arte, moda, corpo, consumi, sport, da considerare invece parte integrante della cultura in tutte le sue manifestazioni. Una "bussola" che guidi nella comprensione dei processi culturali e comunicativi e nello sviluppo di stili di vita sempre più nuovi e in fermento. Il testo contiene contributi di Federico Boni, Patrizia Calefato, Cecilia Costa, Vanni Codeluppi, Anna Maria Curdo, Maria Caterina Federici, Nicola Ferrigni, Maria Cristina Marchetti, Mariella Nocenzi, Donatelle Pacelli, Ercole Giap Parini, Angele Romeo, Lello Savonardo, Paole Terenzi, Mariselda Tessarolo, Laura Verdi.
In un ambiente agitato dalla continua lotta per il potere, dove infieriva la repressione di Nerone e il suicidio era dato o per ordine o per timore di violenza, Seneca comprende che l'uomo non deve cercare di vivere a lungo, ma di vivere bene, giacché "il vivere a lungo dipende dal destino, il vivere bene dipende dall'animo" (epist. 93, 2). Attualissimo nella volontà di conciliare il nuovo modo di pensare la vita con la pratica quotidiana, Seneca comprende che l'indurimento dell'animus, fortificazione di non facile conquista, è l'atto primo per essere padroni di se stessi. Nel presente studio, diverse sono le suggestioni paidetiche derivanti da Seneca educatore, e segnatamente dalle lettere all'amico Lucilio: la singolarità dell'esistenza, la necessità di una scelta libera, la solitudine dell'uomo nella società, il vivere per se stessi e per gli altri, la convivenza, elementi necessari per indurare I'animus, essenziali per un'educazione che non trasmetta conoscense e concetti precostituiti ma libera da condizionamenti e false valutazioni.
Chi era Max Weber? Come viveva? Quali erano i suoi sogni, i suoi desideri, i suoi progetti? Che rapporto c'è tra la sua vita, la sua malattia e la sua opera? Perché i suoi studi sul capitalismo e sulla Cina sono ancora tanto importanti? Dal saggio di Vittorio Cotesta emerge un Weber problematico, un uomo lacerato da tragiche contraddizioni, un grande intellettuale nazionalista e, insieme, cosmopolita. L'indagine sulla sua vita privata rivela inoltre un uomo tenero e appassionato che, in un'epoca di immani conflitti, cerca nell'amore un'esistenza autentica.
Tra le competenze dell'insegnante di sostegno c'è senza dubbio anche la capacità di usare in modo esperto e consapevole le nuove tecnologie didattiche, piegandole alle esigenze dell'alunno con BES per favorire in classe un contesto di apprendimento strutturalmente inclusivo. Nonostante l'abbondanza di materiale multimediale didattico già pronto, spesso nella personalizzazione dell'intervento inclusivo si presentano esigenze diverse alle quali con i soli prodotti esistenti non è possibile far fronte. Il volume affronta proprio il tema dei prodotti multimediali autocostruiti, fornendo indicazioni operative e suggerendo una serie di sistemi autore semplici ma efficaci, spesso gratuiti, che consentono all'insegnante di implementare percorsi didattici di qualità in tempi ragionevoli e senza bisogno di cimentarsi in complessi percorsi di addestramento informatico. Il libro si presta anche come guida operativa per i corsi di specializzazione per il sostegno che prevedono, a conclusione delle attività formative sulle tecnologie della comunicazione e dell'informazione (T.I.C.), la realizzazione di un prodotto multimediale finalizzato alla didattica speciale con l'uso di queste tecnologie.