«Il ragù vegano è il mio "punto zero". Essendo uno dei miei piatti preferiti - o, meglio, la lasagna alla bolognese è uno dei miei piatti preferiti -, è la prima ricetta che ho provato a veganizzare quando sono diventata vegana. Non volevo rinunciare a quel comfort food che mi accompagnava sin da bambina. Per me la lasagna voleva dire mia madre che il giorno prima di ogni festa preparava il ragù lasciandolo cuocere lentamente, voleva dire aiutarla e, un po' annoiata, stare a mescolare la besciamella sul fuoco per interminabili minuti, voleva dire l'intera tavola tappezzata di panni da cucina dove poggiare le sfoglie pronte sbollentate nell'acqua. E poi ancora voleva dire sedermi a tavola per pranzo, felice, sapendo che finalmente avrei riassaggiato quei sapori che amo così tanto, e che avrei potuto fare il bis la sera stessa, perché mia madre, sapendo quanto mi piacesse quel piatto, ne preparava due teglie. Così, nel lontano 2016, decisa a veganizzare il mondo, mi misi a cercare su internet un modo per cucinare il ragù vegetale e, con estrema felicità, scoprii non solo che era possibile, ma anche molto semplice.» Il cibo, attraverso le ricette, ci può portare in Paesi lontani, mai visitati, oppure ricondurci nei nostri luoghi del cuore, restituendoci profumi, sapori e colori che credevamo persi. Questo libro parla proprio di questo, di quei piatti che segnano la nostra vita, lasciando un marchio incancellabile nella memoria. Qui ogni ricetta, ogni "grande classico" italiano o internazionale, è anche un manifesto, il portavoce di una cucina vegetale cruelty free che ci dice che possiamo ritornare ai piatti delle nostre terre, dei nostri viaggi, della nostra memoria in un modo più etico, senza perdere sapori e profumi indimenticabili. Una rivisitazione che ad alcuni sembrerà un atto sovversivo. E invece è solo cucina vegetale che spacca.
"Abbiamo bisogno di contemplare Gesù sacramentato, di fargli compagnia, di 'mangiarlo', per imparare docilmente a essere figli, e anche a crescere come figli e a comportarci come figli fedeli". In questo nuovo libro il prelato dell'Opus Dei aiuta a riscoprire l'Eucaristia come centro e radice della vita interiore di ogni cristiano, il "luogo" privilegiato per incontrare l'unico vero Maestro che sempre viene incontro, che comprende e che consola.
Come lavorano gli assistenti sociali? Quali percorsi e processi caratterizzano le loro pratiche? Questo testo introduce le varie fasi del processo metodologico di servizio sociale e identifica gli aspetti distintivi di questa professione nel lavoro con le persone e con i loro contesti di vita, in una logica di promozione dell'inclusione e della solidarietà sociale. La contemporanea attenzione alle dimensioni personali, istituzionali e sociali degli interventi, la professionalità riflessiva, la dimensione di ricerca e quella etica e valoriale fanno da sfondo a una rivisitazione dei passaggi cruciali dell'intervento. Il lavoro sociale è caratterizzato dalle contemporanee e a volte contraddittorie esigenze di rigorosa metodologia e di valorizzazione della dimensione umana del processo. Il testo propone nuove strade per coniugare queste due rilevanti istanze. Coerentemente con un approccio riflessivo alla metodologia del servizio sociale, ne presenta le varie fasi, attraverso l'analisi di casi e di incidenti critici e il riferimento ai principali risultati della ricerca scientifica. Prefazione di Walter Lorenz
La conoscenza della persona di Cristo nell’opera del filosofo che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale della teologia cattolica.
La cristologia è la conoscenza della persona di Cristo operata dalla scienza della fede: questo volume presenta in maniera semplice e alla portata di tutti un riassunto delle questioni dalla 1 alla 26 della Terza Parte della Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino, che per secoli ha costituito l’impianto fondamentale nello studio della teologia cattolica. Di simile conoscenza c’è grande bisogno, specialmente oggi che in molti seminari e facoltà teologiche lo studio dell’Aquinate è stato accantonato o relegato a un ruolo secondario in favore dell’insegnamento quasi esclusivo di teologie più recenti.
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato. Strutturato su quattro anni che corrispondono a precise tappe. Per ogni tappa sono previsti cinque o sei incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori, e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti.Questo primo volume accompagna i genitori a riscoprire il rapporto personale con Dio e a riappropriarsi del ruolo di primi educatori alla fede dei figli.
La centralità moderna del soggetto ha sigillato la dignità di ogni singolo venire al mondo: umani si nasce. Tale conquista, però, non ha spostato di un millimetro la nostra resa all'insignificanza della destinazione di questo nascere: l'umano è un effetto senza causa adeguata - praticamente un miracolo - ma la sua morte azzera tutto. Insomma, si nasce per niente. Non abbiamo il coraggio di dirlo ai figli, ma ci siamo convinti, dati scientifici alla mano, che il passaggio della nascita non si ripeterà in nessun altro modo. Eppure, nemmeno l'astrofisica, oggi, lo giurerebbe in tribunale. I segnali più antichi dell'ominizzazione della vita della coscienza coincidono con la ritualizzazione della morte come passaggio: come se lo sapessimo da sempre. Il cristianesimo, poi, ha introdotto la generazione e la risurrezione nell'intimità dell'essere divino, aprendovi la destinazione per un'umanità imperfetta. Impensabile anche per la religione più alta: eppure la fede cristiana non si muove da lì. Credenti o non credenti, quanti siamo, abbiamo forse dilapidato l'eredità migliore della nostra storia?
È una proposta per l'accompagnamento dei genitori di bambini che partecipano al cammino di iniziazione cristiana ispirato al catecumenato, strutturata su 4 anni che corrispondono a precise tappe. Per ogni tappa sono previsti 5-6 incontri in stile laboratoriale, nei quali vengono offerti materiali per stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei genitori e riflessioni, centrate sulla parola di Dio, utili al risveglio della vita di fede, perché in loro possa ripartire un vero cammino d'incontro con Cristo e d'inserimento nella vita ecclesiale. Un'esperienza indispensabile per ogni comunità cristiana che desideri offrire un secondo annuncio in un passaggio particolare della vita degli adulti. Per il quarto anno il volume offre un itinerario per accompagnare i genitori a conoscere e sperimentare la presenza di Gesù Risorto nella Chiesa e nei sacramenti.
Il testo offre in modo chiaro ed efficace una panoramica completa sulla figura di don Tonino Bello, autentico testimone di profezia evangelica e straordinario esempio di comunione tra fede cristiana e intelligenza sociale dei segni dei tempi. Un uomo che ha donato tutto sè stesso al servizio degli altri, diventato con il passare degli anni un vero e proprio modello, capace di stimolare alla conversione e alla ricerca del vero senso della vita. Il saggio, che può definirsi un tributo alla sua conoscenza, si propone di far comprendere appieno l'aspetto spirituale del Vescovo "della preghiera e dell'azione", la cui ricchezza del pensiero non sente assolutamente il trascorrere del tempo.
La crisi è sotto gli occhi di tutti: è sociale ed ecologica, si esplica nelle disuguaglianze planetarie e nell'insostenibilità di un modello economico predatorio dell'ambiente. Che cosa ha causato questo? Nel serrato dialogo fra Gaël Giraud e Felwine Sarr, due intellettuali capaci di spaziare con sagacia dall'attualità alla filosofia, dalla teologia all'economia, la risposta emerge limpidamente: tutto deriva da «quell'utopia mortifera di privatizzazione integrale del mondo e di riduzione di ogni risorsa a un capitale», ovvero l'ideologia postliberale che ha conquistato la nostra immaginazione e colonizzato la prassi politica. La ragione strumentale, denunciano i due autori, ha occupato completamente la scienza economica, riducendola ad un'asfittica pratica contabile di stampo razionalistico, che non tiene in conto altre variabili: culture, popoli, pensieri, desideri... Appoggiandosi a pensatori come Jacques Derrida, Paul Ricoeur e Christoph Theobald, attingendo alla saggezza delle grandi spiritualità religiose, in queste pagine colte e appassionanti Giraud e Sarr disegnano un'altra mappa dell'economia. Una mappa più disordinata di quella che si studia nelle facoltà universitarie, spesso schiava di un sapere di tipo strumentale típico dell'homo homini lupus, ma molto più necessaria per la realtà in cui viviamo. Segnata da una pandemia da cui possiamo ripartire solo con un nuovo immaginario.