Edición bilingüe con el texto latino de la edición crítica leonina.
Traducción y anotaciones por una comisión de PP. Dominicos presidida por Francisco Barbado Viejo, OP.
Este undécimo volumen comprende: Tratado del Verbo encarnado, versión Francisco José Ayala, OP; introducciones Manuel Cuervo, OP.
Reimpresión de la edición de 1960.
«Sin la verdad, el hombre se mueve en el vacío, su existencia se convierte en una aventura desorientada y su emplazamiento en el mundo resulta inviable» (CEE, Instrucción pastoral La verdad os hará libres, 1990)
543 voci, di cui 118 nuove, per l’:opera più: completa nel suo genere: un ":databank": indispensabile e aggiornato per tutti coloro che sono interessati agli aspetti più: delicati e discussi della bioetica e della sessuologia. Hanno collaborato 373 specialisti, i più: noti esperti italiani e stranieri degli ambiti trattati: docenti, medici, giuristi, filosofi, teologi, psicologi, umanisti, sociologi, ecologisti, esperti in scienze della famiglia... Contributi scientifici ma di portata sociale, per un'ampia diffusione anche in ambito pastorale: la serietà: dell’:impianto generale, la declinazione delle singole tematiche e la chiarezza espositiva ne consigliano la consultazione anche agli educatori e alle famiglie.
In Occidente facciamo volentieri a meno di Dio: ci sentiamo maggiorenni, indipendenti. Per i non credenti è positivo che Dio venga finalmente detronizzato. Per i credenti più critici – quelli che non si trascinano in una fede abitudinaria, senza mordente – diviene invece pressante la domanda su chi abbia occupato quei troni, rimasti vuoti. Non lontano da noi, poi, dei combattenti disposti a tutto si richiamano con ostinazione a un Dio che scende in battaglia al loro fianco per spargere terrore su di un mondo degenere e infedele. La contraddizione è stridente e suscita tanti interrogativi.
Gli autori indagano allora qui temi e atteggiamenti che caratterizzano il dubbio e la mancanza di fede oggi. Lo fanno mettendosi a nudo e offrendo uno spaccato della loro storia personale: portano nella riflessione le situazioni più disparate. All’incredulità accordano un significato purificatore per la fede. Una certa dose di scetticismo, cautela, reticenza nel professare la propria fede può essere salutare là dove certezze granitiche e inattaccabili divengono un’arma in mano a quanti si mascherano da credenti.
Ogni fede che incorpora al proprio interno una mancanza di fede evita forzature e diventa più solida e matura.
«Non accontentatevi di piccoli sogni, ma sognate in grande.» L’ha chiesto papa Francesco agli studenti universitari durante la sua visita a Bologna nell’ottobre 2017, ma è come se l’avesse chiesto a tutti i giovani che ogni mattina varcano l’ingresso delle loro Università carichi di preoccupazioni per l’esame imminente e di speranze per il loro avvenire.
Il Papa incoraggia l’Università a essere ancora culla di una cultura di speranza e di pace, affidandole tre diritti per rinnovare il sogno di un nuovo umanesimo: il diritto alla cultura, come coltivazione di un senso critico opposto ai «teatrini dell’indignazione»; il diritto alla speranza, come contrasto alle «frasi fatte dei populismi» e al «dilagare inquietante e redditizio di false notizie»; e infine il diritto alla pace come diritto di tutti a comporre i conflitti senza violenza.
Tre docenti, introdotti da una riflessione di don Marco Cianci, danno una lettura originale e coraggiosa del messaggio del Papa, che è insieme promessa e responsabilità.
Un piccolo e agile strumento per la preghiera e la meditazione degli educatori che hanno soprattutto a che fare con i preadolescenti e gli adolescenti. Dieci appuntamenti con don Tonino Bello, che visse intensamente il Vangelo nella sua scelta preferenziale per i poveri, operando con passione e tenacia per promuovere pace e giustizia. Dando sempre fiducia ai giovani, seppe suscitare in loro entusiasmo e desiderio di dare la vita secondo il comandamento dell'amore. Un esempio per gli educatori che non vogliono perdere l'occasione per rinnovare il loro impegno, traducendolo in una forma di servizio più consapevole.
Nel corso del centenario delle apparizioni di Nostra Signora a Fatima ai piccoli pastori, il presente volume desidera farsi portatore del Suo messaggio di misericordia e speranza e, allo stesso tempo, di una chiamata alla responsabilità e alla conversione. Le riflessioni contenute sul sacramento della Penitenza, appuntamento personale con la misericordia divina, hanno lo scopo di infondere fede e gioia ai penitenti, avvicinandoli, e di incoraggiare i confessori a prodigarsi per le loro anime.
La parola "salvezza" appare spesso nelle Sacre Scritture e appartiene al vocabolario cristiano tradizionale. Parlare della salvezza è parlare della vita senza fine e di piena felicità. Queste pagine costituiscono un tentativo di aiutare coloro che professano la fede cattolica a riflettere sul senso autentico della nostra esistenza terrena, concepita come una tappa o anticamera che sbocca nel nostro ultimo destino, voluto da Dio.
I quaderni Laboratorio di governo nascono dall'esperienza pluriennale della Scuola di governo avviata dai Curatori nel 2010 in collaborazione con l'Istituto di Teologia della Vita Consacrata, della Pontificia Università Lateranense, e l'Istituto giuridico claretiano in Roma. In questa Serie propongono una riflessione mirata e concreta per l'accompagnamento delle persone consacrate nell'esercizio dell'autorità. Il secondo numero della Serie si propone di approfondire il ruolo e la funzione del Capitolo generale, come momento in cui l'Istituto vive in modo eminente lo stile sinodale: l'impegno concreto del camminare insieme, di compiere scelte condivise nell'obbedienza corale allo Spirito Santo per la vita dei singoli e di tutto l'Istituto. Si invita a un governo animativo che sostenga il corpo comunitario a diventare sempre più "Chiesa dell'ascolto" nella consapevolezza che ascoltare «è più che sentire» (EG 171) e che dall'ascolto reciproco ciascuno ha qualcosa da imparare secondo intelligenza e anima.
Questo volume presenta in un linguaggio semplice e comprensibile a tutti il modo corretto di rivolgersi alla Penitenzieria Apostolica, organo della Curia Romana al servizio dei confessori e dei penitenti.
Un grappolo di testi sulla fede raccolti tra i numerosi scritti di un teologo che ha attraversato, con intraprendenza, le sfide ecclesiali e culturali del Novecento. La freschezza delle intuizioni rimane inalterata a distanza di anni e rinvigorita dal ricordo di amici e discepoli che riascoltano la voce di un maestro della rifl essione e della testimonianza cristiana.