E' un racconto in forma di parabola. Due donne si incontrano: Chiara, professoressa in pensione, e Alice, una sua vecchia allieva. Alice ha poco a poco orientato la sua vita verso le persone che vivono in situazione di grande povertà: il Quarto Mondo. Insieme iniziano una passeggiata che si trasforma in cammino di vita. Alice racconta e ripercorre le tappe del suo cammino attraverso i ritratti delle persone che l'hanno segnato. Un libro di vita, pieno di umanità.
Le tragiche vicende di questi giorni rendono attuale come non mai questo volume. Anche quest'anno, come a ogni avvicinarsi della stagione estiva, quotidiani e telegiornali mostrano le immagini di uomini disperati, in fuga dai loro paesi e pronti a rischiare la vita per raggiungere le coste italiane. Questi uomini e queste donne rappresentano solo una parte della questione, e fermare gli sbarchi respingendo i barconi non significa fermare il flusso dei migranti; perché chi scappa dalla fame, dalla guerra e dalle persecuzioni ha già trovato altre strade per diventare schiavo in terra straniera. Ma quali sono le strategie dell'Italia nell'affrontare questo fenomeno e cosa fa l'Africa per i suoi figli? Una denuncia documentata e durissima, non solo della situazione italiana (da Lampedusa ai campi di reinvio), ma di tutta la situazione mediterranea.
"Clandestino non è l'unica parola che avrei incontrato innumerevoli volte nel lessico quotidiano. Certo è stata quella che mi ha ferito di più. Ho vissuto per vent'anni fuori dall'Italia. Al massimo mi hanno chiamato comunista, mai clandestino".
In attesa di ripartire per l'Africa, padre Mauro continua ad essere missionario anche in Italia.
Negli anni trascorsi a Genova, incontra immigrati, detenuti, prostitute. Con loro spezza il pane, piange o ride, s'indigna.
I suoi passi si confondono con i loro piedi.
La situazione attuale ci obbliga a recuperare e inventare nuove e diverse modalità di convivenza, con processi educativi, culturali e politici che riconsiderino radicalmente il concetto stesso di sviluppo, praticando un cambiamento di paradigma: dal capitale fondato sulla crescita esponenziale dei profitti che si concentrano in poche mani alla valorizzazione dei fattori umani, sociali e ambientali di cui le civiltà contadine e i popoli originari, da sempre, sono promotori. Le loro forme di organizzazione sociale, basate su un sistema di coesistenza tra natura e uomo, non sono state liquidate perché incompatibili con il progresso o la modernità, ma perché incompatibili con la concentrazione dei beni in base alle leggi di mercato, che ancora oggi continuano a voler sopprimere l’educazione e il mondo socio-economico contadino, i popoli indigeni, la loro cultura, la loro natura, il loro socialismo precapitalista, la Madre Terra (Pacha Mama). S’intende che la categoria del «Sud», in questo libro, non riguarda solo una collocazione geografica, e nemmeno una ormai tradizionale categoria socio-economica, che identifica i paesi sottosviluppati con il «Sud del mondo». Facendo la spola tra le due sponde dell’Oceano, attraverso un volo ideale dagli Appennini alle Ande, raccontando storie e pratiche secolari dei cafoni del nostro Meridione e degli indios boliviani, emerge in queste pagine lo spaccato di un’educazione e una pratica sociopolitica di popoli capaci di un equilibrio produttivo con la natura, di saggezza redistributiva nell’amministrazione di ricchezze e risorse, portatrici di un’idea alternativa di progresso che non si appiattisce sulla ricerca del profitto. Ma non è un libro nostalgico, bensì una proposta educativa oltre che sociale e politica: dietro la rappresentazione di quello che abbiamo perduto nella larga mareggiata capitalista, c’è la consapevolezza di ciò che è sopravvissuto. E di ciò che può - e deve - essere riconquistato alla civiltà dei popoli per una nuova socialità del XXI secolo, si chiami questa giustizia, socialismo, Pacha Mama.
Questa pubblicazione presenta la prima raccolta sistematica delle lettere di Fratel Giosuè Dei Cas (1880-1932), missionario comboniano in Sudan, lettere che rispecchiano una splendida testimonianza. Ancor oggi Fratel Giosuè è amato dalle comunità cristiane del Sudan, che lo considerano un antenato insigne.
Nato in un piccolo paese della Valtellina, uomo umile e apparentemente rude, Giosuè Dei Cas manifestò una carità e una sapienza che all'inizio nessuno si aspettava da lui. Virtù cristiane e umane espresse, nel suo epistolario, con tutta la vivacità e l'arguzia del linguaggio popolare, con un invincibile legame al dialetto nativo.
Testi sorprendenti, che il curatore, compaesano di Fratel Giosuè, ha saputo rendere accessibili in italiano standard.
La figura del missionario riesce particolarmente attraente per lo stile dolce e simpatico con cui ha vissuto una vita cristianamente eroica. Assistendo gli ammalati di lebbra, contrasse la malattia. Dal lebbrosario di Wau continuò ad amare e servire gli africani: "Eccetto la lebbra, che del resto per intanto non mi dà gran pena... Deo gratias sto bene. Sempre meglio di tanti poveretti miei vicini".
Zavalloni Gianfranco
Dirigente scolastico, vive a Cesena. Per 16 anni maestro di scuola materna, è animatore dell’associazione Ecoistituto di Cesena.
Contenuti:
Nelle scuole, nei centri sociali, nelle carceri, negli ospedali, nelle comunità, nei quartieri si coltivano orti tutti i giorni.
In tutti i paesi del mondo, a tutte le altitudini e nelle condizioni più estreme, ci sono orti. L'orto è la misura minima con cui l'umanità si confronta per poter rispondere al bisogno fondamentale e quotidiano di cibo.
La rete Orti di pace è un'esperienza e nel contempo una proposta.
L'idea di fondo è quella di collegarci, di stringere relazioni, di scambiarci esperienze e competenze, coinvolgendoci sia come semplici realtà spontanee, sia come istituzioni.
È una sfida che rivolgiamo a tutti coloro che credono e praticano il lavoro della terra come gesto di pace.
"Riempire di stupore la fantasia dei ragazzi con lo spuntare di una foglia e il lento apparire di un colore sul pomodoro"
(Tonino Guerra)
Alex Zanotelli nasce a Livo, in Val di Non, nel 1938. Entra giovanissimo nel seminario dei Comboniani e va negli USA a completare gli studi di teologia. Nel 1964 viene ordinato sacerdote nell’istituto dei Missionari Comboniani. Dal 1965 è missionario nel Sudan martoriato dalla guerra civile, fino al 1973, anno in cui il governo sudanese gli nega il visto a causa del suo impegno a favore delle fasce più povere della popolazione e delle sue denunce contro la corruzione dilagante. Nel 1978 assume la direzione di Nigrizia, contribuendo a trasformarlo nel miglior mensile italiano di informazione sociopolitica del continente africano. Dalle pagine della rivista si susseguono critiche documentate ai modelli occidentali di collaborazione allo sviluppo e si denunciano gli interessi italiani nel commercio internazionale delle armi. Nel 1985, assieme a don Albino Bizzotto, fonda il movimento Beati i Costruttori di Pace. Nel 1987, su pressione di esponenti politici ed ecclesiastici, Zanotelli è costretto a lasciare la direzione di Nigrizia. Nel gennaio del 1990 va in missione in Kenya, a Korogocho, una delle baraccopoli di Nairobi. Nello stesso anno, per espresso volere del vescovo Tonino Bello, diventa direttore responsabile della rivista Mosaico di Pace. A cavallo del 1995/96 viene in Italia e lancia l’idea di fondare la Rete Lilliput. Nel 2002 torna in Italia. Oggi vive nel Rione Sanità di Napoli, da dove continua il suo impegno per gli emarginati e la sua testimonianza civile e religiosa.
In questa nuova edizione, da Napoli, padre Zanotelli tocca tematiche scottanti come quelle dei rifiuti della Campania, dei referendum a tutela dell’acqua pubblica, della corruzione politica, dei potentati economico-finanziari. Come afferma l’attore Marco Paolini nella sua prefazione Zanotelli è «uno che usa le parole, le lingue come ponti, mai come ostacoli, uno che sa essere messaggio evangelico, rinunciando alla sua voce per darla ai poveri, [...] uno che ti ricorda che non servono i soldi per dare o restituire dignità, né ai ladri, né ai derubati. Un Francesco d’Assisi solido come un faggio trentino, capace di farsi carico del peso della disperazione altrui senza esserne schiacciato».
Negli ultimi trent'anni il fenomeno della crescita delle organizzazioni della società civile è stato notevole non solo in termini quantitativi, giacché esse ricoprono un ruolo sempre più importante nei processi di governance, a livello locale, nazionale e mondiale.
Individui e organizzazioni sono quindi sempre più tenuti a rendere conto delle proprie azioni all'esterno, nonché ad assumersi, verso l'interno, la responsabilità della continua formulazione e valutazione della missione, degli obiettivi e della performance aziendali.
Obiettivo della ricerca è quello di indagare i modelli di governance, gli schemi di rappresentazione dei risultati della gestione aziendale e i sistemi istituzionali, al fine di individuare le «buone prassi» per realizzare gli obiettivi aziendali in un contesto sociale sempre più sensibile ai temi non profit e contraddistinto da elevate aspettative da parte degli stakeholder nei confronti degli enti non profit.
Frutto dell'incontro dell'unità di ricerca del Centro Universitario Cattolico su «L'accountability nelle aziende non profit» (Milano, 28.1.2009), i contributi raccolti nel volume propongono, nel modo meno tecnico possibile, spunti pratici per il consolidamento dei sistemi di governo degli enti non profit. Si tratta di garantire la progressiva affermazione di meccanismi operativi e di controllo in grado di guidare le scelte e le decisioni aziendali, di diffondere schemi di gestione e soluzioni organizzative che valorizzino trasparenza e responsabilità dell'azione.
Sommario
Prefazione. I soggetti non profit: alcune indicazioni per la scelta(S. Zucchetti). La percezione delle ONG e la costruzione della loro realtà(I.F. Lara). Il bilancio d'esercizio nelle aziende non profit(R. Medei). La Fondazione San Giuseppe per l'aiuto materno e infantile di Rimini(R. Medei). Il bilancio di missione nelle aziende non profit. L'accountabilitynelle aziende non profit: una prospettiva europea (C. Nova - A. Zangrandi). La valutazione delle performance (Deste). Glossario.
Note sul curatore
MARCO ELEFANTI (Piacenza 1962) è professore ordinario di economia aziendale all'Università Cattolica del Sacro Cuore - sede di Piacenza e docente alla SDA Bocconi di Milano. È autore di decine di monografie e articoli scientifici a livello internazionale e collabora con numerose istituzioni, italiane e straniere.
I nodi critici su cui dibatte la società attuale di fronte a una mutazione antropologica di politica, economia, democrazia e informazione.
Il libro racconta i giorni dell'emergenza vissuta nelle Isole delle Pelagie a seguito del grande esodo dalle coste nordafricane di migliaia di uomini, donne e bambini che a bordo di malandati "pezzi di legno" hanno raggiunto le coste di Lampedusa e di Linosa, lasciandosi alle spalle la povertà e le guerre che dilaniano i Paesi dell'altra sponda del Mediterraneo. Gli autori hanno scelto di documentare quei giorni attraverso le voci, i racconti e i ricordi degli isolani, veri protagonisti di quell'accoglienza che il mondo ha imparato a conoscere giorno dopo giorno, sbarco dopo sbarco. Ieri come oggi, oggi come domani, Lampedusa e Linosa "fari" nel Mare Nostrum.
Per la prima volta in Italia viene pubblicata l'ultima Lettera pastorale scritta da Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador, ucciso nel 1980 da un commando di estrema destra. Questo scritto permette di incontrare, forse in una nuova prospettiva, un vescovo profondamente postconciliare e centroamericano, ispirato dalla fedeltà al Magistero e dalla necessità di incarnarne i valori di un paese sempre più diviso e insanguinato. Emerge anche dalle pagine la coraggiosa costruzione di una pedagogia pastorale attenta ai più deboli, orientata alla conciliazione e finalizzata a ricercare comunitariamente un contributo salvifico alla drammatica realtà del Salvador.
Il volume presenta problematiche, prospettive ed esperienze del volontariato oggi.
Un breve excursus storico evidenzia che occuparsi di un «altro in stato di necessità» è un bisogno che accompagna l’evoluzione dell’umanità dagli albori.
Viene quindi delineato il profilo del volontario e delle strutture attuali attraverso l’analisi delle motivazioni, una mappatura delle aree di intervento e la distribuzione sul territorio nazionale.
Sono presi in considerazione i fattori socio-familiari che sostengono la scelta di fare volontariato; la predisposizione personale deve trovare nell’educazione e nel clima sociale l’humus adatto per attuarsi.
Uno spazio è dedicato anche al funzionamento «patologico» sia personale sia dell’organizzazione: burn-out, demotivazione, narcisismo, tutti elementi che fanno emergere l’importanza della selezione, della formazione permanente e della verifica degli interventi.
L’ultimo capitolo riporta esperienze e testimonianze che danno credibilità ai concetti espressi e permettono un approccio concreto all’attività del volontario.
Punti forti
Il testo presenta una panoramica aggiornata sul mondo del volontariato oggi in Italia attraverso il racconto di esperienze concrete e le testimonianze di volontari.
La prefazione è di Rosario Carello.
Destinatari
In particolare, le associazioni di volontariato e chi, a vario titolo, presta opera di assistenza (per es. operatori sociali e sanitari) o ha intenzione di entrare in questo settore.
Autori
Rossella Semplici, laureata in psicologia, svolge l’attività di psicologa clinica come libera professionista. Comandata presso l’università di Verona, ha condotto ricerche psico-pedagogiche relative all’età dello sviluppo; è docente ai corsi FSE (Fondo Sociale Europeo Formazione e sviluppo delle risorse umane) e autrice di numerosi articoli su tematiche psicologiche e mediche pubblicati in riviste, siti specialistici e divulgativi. Con Paoline ha pubblicato La cura della salute (2008). Quirino Quisi, laureato in medicina e chirurgia, specialista in psichiatria, è ricercatore presso il CREMS (Centro di Ricerca in Economia e Management in Sanità e nel Sociale) dell’università LIUC di Castellanza (Varese) e insegna, in qualità di Accademico Esperto, presso la facoltà di psicologia dell’università e-Campus di Novedrate (Como). Ha pubblicato oltre un centinaio di lavori scientifici in campo psichiatrico e psicosociale. È medico-scrittore, coautore di alcune opere letterarie.