Il volume contiene il frutto di un progetto d'indagine promosso dall'area di ricerca SEFIR dell'ISSR Ecclesia Mater. SEFIR da quasi vent'anni offre un qualificato luogo di incontro e dialogo a teologi, filosofi, storici della scienza e cultori di discipline quali la matematica, l'informatica, la fisica, la chimica, la biologia, l'ingegneria, etc. In tale contesto non sorprende l'interesse per il rapporto che ha avuto con la matematica una figura significativa come quella di Rosmini.
"Il volume intende indagare il senso autentico dell'Università pontificia proponendo una riflessione tout court sulle istanze principali che la caratterizzano. Attraverso la formula della conversazione/intervista monsignor Enrico dal Covolo mette in campo la sua esperienza di pastore, studioso e Rettore della Pontificia Università Lateranense, per tracciare i contorni di un modello accademico proiettato verso il futuro e attento alla persona e alle sue necessità." (Dalla Presentazione)
Gli interventi raccolti in questo volume trovano il loro contesto in una iniziativa nata da una collaborazione fra l'Arcidiocesi di Milano e il Centro Studi di Spiritualità della sede milanese della facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale, che intendeva rispondere all'invito rivolto da Papa Francesco a tutta la chiesa, in occasione dell'anno dedicato alla Vita Consacrata. L'itinerario formativo qui proposto è scandito dalle tre parole: Vangelo, profezia, speranza, sulle quali si è concentrata la riflessione. Riprendendo questi temi classici, alla luce dell'attuale stagione culturale, l'intento era di aiutare da un lato la vita consacrata a comprendere i cambiamenti in atto e a riformulare in modo adeguato i suoi valori essenziali, e dall'altro la Chiesa locale a cercare le modalità più adatte oggi a mantenere vive le tradizionali relazioni che la legano alla vita consacrata.
Dopo le «Fonti agiografiche», «Fonti liturgiche» e «Fonti clariane» ecco le «Fonti normative». Si tratta di testi relativi all’Ordine dei Minori, accomunati dall’intento di regolare la vita dei frati sia al livello della norma «fondamentale», la Regola, sia a quello della sua interpretazione. L’interpretazione può essere autorevole e vincolante per quanto riguarda alcune questioni (gli interventi pontifici) o si può concretizzare in un’ermeneutica del testo nel suo complesso (i commenti). Tra le fonti normative si collocano a pieno diritto le costituzioni generali, che da un parte specificano le modalità di osservanza della Regola, dall’altra coprono ambiti di azione ulteriori. Limite cronologico della raccolta è il primo secolo di storia francescana. Testi normativi tradotti e presentati in questa raccolta: - Regole di frate Francesco (Regola non bollata e Regola Bollata) - Lettere pontificie sulla Regola (Quo elongati 1230, Ordinem vestrum 1245, Exiit qui seminat 1279, Exivi de Paradiso 1312, Ad conditorem canonum 1322) - Costituzioni narbonensi 1260 - Commenti alla Regola (Quattro Maestri, Ugo di Digne, Giovanni Peckam, Giovanni del Galles)
Dalla quarta di copertina:
È possibile trovare una via d’uscita alla chiusura paradigmatica del logos occidentale, andare oltre l’idea auto-fondativa ed auto-referenziale della ragione che permetta di riscoprire il senso dialogico e relazionale della filosofia come incontro non polemico e non fagocitante con la verità dell’altro, che aspira ad essere esperienza viva e concreta di com-partecipazione delle rispettive “porzioni” di verità? È possibile riscoprire tale alterità come cifra essenziale della spiritualità ebraica e cristiana, come loro punto di incontro e svolta verso un pensiero della responsabilità per l’altro, antecedente ogni libertà e oltre ogni reciprocità,che funga da sprone per la ri-affermazione del valore etico dell’umano e la costruzione di rapporti autentici che ci facciano sentire non “monadi” isolate in balia degli eventi, ma individui che, proprio non nella consapevolezza di vivere tempi incerti e inquietanti, provino a ri-scoprirsi se non “fratelli”, almeno com-partecipi di un comune destino d’erranza?
Sull'autore:
Guido Bianchini laureato all’Università di Salerno. Da allievo di Vincenzo Vitiello ha approfondito il pensiero paolino e la questione del cristianesimo storico nella modernità e nel dibattito contemporaneo tra filosofia e teologia. Le sue recenti ricerche vertono sul problema teoretico ed etico dell’alterità nei pensatori della “modernità ebraica” come possibile punto di incontro con il cristianesimo. Tiene seminari di pensiero ebraico moderno presso lo Studio Teologico “Madonna delle Grazie” di Benevento.
Edición preparada por Jesús Iribarren.
Prólogo de Gabino Díaz Merchán, presidente de la CEE
La Conferencia Episcopal Española ha sido, desde su nacimiento, un instrumento de encuentro y de diálogo fraterno al ser vicio de la tarea pastoral de los obispos españoles. Sus frecuentes reuniones, en sesiones plenarias o en comisiones, han producido abundantes documentos colectivos, por medio de los cuales los obispos cumplen con su sagrado deber de orientar a los católicos y a toda persona de buena voluntad acerca de los problemas concretos de la Iglesia y de la sociedad española. Este volumen recoge parte de esos documentos, que son de muy diversa naturaleza: los emanados de las asambleas plenarias en forma de instrucciones colectivas, notas de prensa, resoluciones ocasionales ante acontecimientos especiales; los escritos de las comisiones episcopales, desarrollando temas de su especial competencia; o de la Comisión permanente, o del Comité Ejecutivo, que suelen obedecer a cuestiones urgentes.
Il presente volume contiene la biografia di San Pasquale Baylón. Un «racconto vivo e possente – scrive mons. Pasquale Maria Mainolfi nella Prefazione – nel ritmo coinvolgente ed emozionante di ventuno capitoli essenziali e preziosi, interamente fondati sulle deposizioni offerte dai diretti testimoni della sua vicenda umana nei processi di beatificazione e canonizzazione».
La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica raccomanda che: «Sarebbe importante includere nella formazione continua una seria iniziazione al governo: perché questo compito è talvolta affidato con improvvisazione e attuato in maniera impropria e lacunosa». La serie dei Quaderni di Vita consacrata, Laboratorio di governo, si muove secondo tale utilità, aprendo una riflessione concreta e mirata circa il servizio dell'autorità, declinata su tematiche fondamentali per tale servizio, varie e complementari, utili ad accompagnare le persone consacrate nell'esercizio di «quella potestà che hanno ricevuto da Dio mediante il ministero della Chiesa» (can. 618). Il primo Quaderno della serie approfondisce il servizio di governo ispirato e fondato sull'identità carismatica, sull'esigenza dell'affidabilità evangelica dei carismi nella Chiesa oggi, sul discernimento voluto dall'incontro del carisma con la storia e le provocazioni delle culture contemporanee, secondo l'invito continuo e autorevole di Francesco a scrutare la storia e a guidare i consacrati e le consacrate a seguire il Signore in modo profetico.
Semplice ed esaustivo sussidio per conoscere e comprendere le motivazioni che portano alla scelta del sacramento del battesimo. Un'attenta riflessione sul significato di educazione genitoriale, sull'evento della nascita. Dare alla luce un figlio, oggi più che mai nella storia dell'umanità, esalta alcuni tratti dell'esperienza umana che sono essenziali nel vitalizzare una cultura stanca e demotivata. I nuovi genitori, che si preparano alla celebrazione del battesimo, possono diventare i pionieri e le avanguardie di questa rinascita culturale e rigenerazione spirituale.
Ci sono romanzi che toccano corde così profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con "L'Arminuta" fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto - una casa confortevole, le amiche più care, l'affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l'Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo. Ma c'è Adriana, che condivide il letto con lei. E c'è Vincenzo, che la guarda come fosse già una donna. E in quello sguardo irrequieto, smaliziato, lei può forse perdersi per cominciare a ritrovarsi. L'accettazione di un doppio abbandono è possibile solo tornando alla fonte a se stessi. Donatella Di Pietrantonio conosce le parole per dirlo, e affronta il tema della maternità, della responsabilità e della cura, da una prospettiva originale e con una rara intensità espressiva. Le basta dare ascolto alla sua terra, a quell'Abruzzo poco conosciuto, ruvido e aspro, che improvvisamente si accende col riflesso del mare.
Le sette parole di Cristo sulla croce sono le ultime sette frasi che pronunciò il Signore sulla Croce: "Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno" (cfr. Luca 23, 33-34), "Oggi con me sarai nel Paradiso" (cfr. Luca 23, 39-42), "Donna, ecco tuo figlio...ecco tua madre" (cfr. Giovanni 19, 25-27), "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (cfr. Matteo 27, 45-46), "E' compiuto!" (cfr. Giovanni 19, 29-30), "Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito" (cfr. Luca 23, 44-46). Queste frasi non sono state riportate in un unico Vangelo ma sono rintracciabili all'interno dei quattro vangeli; esse rivelano il senso della nostra vita e della nostra morte, ma anche della vita e della morte di tutte le creature di Dio e del destino dell'intera storia umana e della stessa creazione. In questo volume, piccolo ma prezioso, P. Thomas Rosica C.S.B., ci aiuta a riscoprire il valore e la perenne attualità della devozione, pratica che ci porta dritti al cuore della fede cristiana.