El cardenal Müller es una de las figuras más descollantes de la teología actual, además de ser el Prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe. Es un teólogo, es decir, un creyente que trata de expresar la respuesta de Dios a las preguntas del hombre. Es el Prefecto de la Fe y, por tanto, alguien que tiene un punto de vista privilegiado sobre las situaciones, los horizontes y los interrogantes que se abren ante nosotros.
Gerhard Ludwig Müller (Maguncia, Alemania, 31-12-1947), creado cardenal el 22 2-2014, fue obispo de la diócesis de Ratisbona entre 2002-2012. Desde julio de 2012 es Prefecto de la Congregación para la Doctrina de la Fe y Presidente de la Pontificia Comisión «Ecclesia Dei», de la Comisión Teológica Internacional y de la Pontificia Comisión Bíblica. Durante dieciséis años (1986-202) fue profesor de Teología Dogmática en la Universidad Ludwig-Maximilian de Múnich. Ha sido el encargado de la publicación de las Obras completas (16 volúmenes) de Joseph Ratzinger-Benedicto XVI en alemán, que ahora edita en español la BAC.
Presentación de Carlos Granados, Director General de la BAC.
“Giustamente perciò la liturgia è considerata come l'esercizio della funzione sacerdotale di Gesù Cristo. In essa, la santificazione dell'uomo è significata per mezzo di segni sensibili e realizzata in modo proprio a ciascuno di essi; in essa il culto pubblico integrale è esercitato dal corpo mistico di Gesù Cristo, cioè dal capo e dalle sue membra. Perciò ogni celebrazione liturgica, in quanto opera di Cristo sacerdote e del suo corpo, che è la Chiesa, è azione sacra per eccellenza, e nessun'altra azione della Chiesa ne uguaglia l'efficacia allo stesso titolo e allo stesso grado“ (SC, 7). La liturgia non è un insieme di riti, un'esteriorità organizzata, risultato di un accordo fatto a tavolino da alcuni uomini. La liturgia è un dono di Dio, una finestra che si apre oltre il tempo, lo strumento che Dio ci ha messo a disposizione per entrare in unione con Cristo. Un'unione di un'intimità unica, perché Dio non ama a parole, ma in maniera corporea. Il presente volume vuole essere uno strumento che aiuti ad entrare in questo mistero, realtà nascosta in Dio.
Originario della Mauretania (Nordafrica), soldato dell'esercito romano, Vittore si trova nei pressi di Lodi quando scoppia la persecuzione di Diocleziano contro i cristiani (303 d.C.). Accusato e processato a causa della sua fede e imprigionato, riesce a fuggire dal carcere. Catturato, viene decapitato, testimoniando con coraggio la sua fedeltà a Cristo.
Nato a Torino nel 1843, partecipò attivamente con don Leonardo Murialdo alla fondazione della Congregazione di San Giuseppe, di cui diventò superiore generale. Fine direttore spirituale, educatore di giovani e insieme modello e maestro per i suoi confratelli, ma anche sapiente e appassionato giornalista, morì nel 1925.
"In queste pagine incontrerai persone interessanti, storie attraenti, miracoli straordinari che parlano di Dio e di noi. Conoscerai soprattutto Gesù, il Figlio di Dio, e la sua vita affascinante, con i suoi gesti e le sue parole piene di perdono e di amore...". Le pagine più belle della Bibbia per piccoli lettori: un libro da leggere e da guardare insieme, genitori e bambini, ma anche un libro-dono per ogni occasione. Età di lettura: da 6 anni.
Una lettura in chiave catechistica delle opere di misericordia corporali e spirituali. "L'esperienza della misericordia, vissuta negli itinerari di catechesi con ragazzi e famiglie, rifletterà in noi ogni giorno la misericordia del Padre: serve a poco chiacchierare sulla misericordia se il gruppo e i singoli non si esercitano in essa, "uscendo" dalla pura riflessione". Tre, in particolare, i punti di forza di questo libro: la concretezza delle meditazioni, basate sulla realtà delle situazioni di povertà che il mondo ci presenta ogni giorno, le puntuali "proposte di vita" e gli "spunti per la catechesi con i ragazzi e le famiglie", per far sperimentare l'attualità del messaggio di Gesù.
In un tempo di crisi della nuzialità, il cardinale Ouellet, prova a fornire un approfondimento teologico capace di supportare i preti di fronte alle sfide contemporanee. Come scrive egli stesso nell'Introduzione al volume: "i preti in esercizio e le vocazioni in cammino verso un impegno definitivo nel sacerdozio hanno bisogno di comprendere senza pregiudizi il valore e la bellezza d'una tradizione che non manca di credenziali"; ed è per questo che il volume è aperto dalla presentazione di alcuni elementi di questa tradizione, soprattutto latina. L'intendimento dell'autore è l'approfondimento teologico del rapporto tra celibato sacerdotale e il legame nuziale di Cristo alla Chiesa. Tale legame illumina il sacramento del matrimonio ma anche del celibato vissuto come vita consacrata e o come ministero ordinato.
La ragione non è un mondo incontaminato e puro ma una delle innumerevoli componenti del mondo estremamente complesso che abitiamo.
La ragione origina in questo mondo ed è contaminata da questo mondo.
È la ragione stessa che, indagando sulla propria nascita e sul proprio sviluppo, scopre di avere origini che la precedono, la preparano e l'accompagnano.
Le scienze hanno dato un contributo sostanziale a tale scoperta; la teologia deve confrontarsi con queste scoperte e contribuire a comprenderne il valore per la vita dell'uomo e per l'intelligenza della fede.
Giorgio Bonaccorso, specializzato in teologia liturgica, si occupa dei riti religiosi e cristiani con particolare attenzione all'aspetto antropologico e ai presupposti epistemologici.
È docente all'Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina in Padova e in altri istituti teologici, collabora con facoltà universitarie, pubblica su diverse riviste ed è membro di alcune associazioni teologiche. Tra i suoi libri: Celebrare la salvezza. Lineamenti di liturgia (2003); Il tempo come segno: vigilanza, testimonianza, silenzio (2004); La liturgia e la fede (2010); Il rito e l'altro. La liturgia come linguaggio, tempo e azione (2012); L'estetica del rito.
Sentire Dio nell'arte (2013); Rito (2015). Con Cittadella Editrice: Il corpo di Dio. Vita e senso della vita (2006); I colori dello spirito. Prova speranza preghiera (2009); Il dono efficace. Rito e sacramento (2010).
Intendiamo a rispondere all'appello di Papa Francesco che invita tutti i battezzati a vivere un rapporto autentico e personale con Gesù Cristo che, al di là delle formule di preghiera, coinvolga tutta la persona in un dialogo che parte dalla vita e si traduce nella vita (cf. EG 262). La sfida consiste nel mettersi dinanzi alla Parola di Dio, farsi interpellare da essa e attingere la verità sulla missionarie della preghiera perché, trasfigurati dalla Parola e vivificati da essa, possiamo comunicare la sua novità. Offriamo queste pagine alla riflessione di quanti sanno per esperienza che la preghiera è necessaria per mantenere vivo l'ardore missionario, poiché soltanto la gioia dell'incontro con Dio riempie il cuore e fa sì che si viva in uno stato permanente di missione su questa terra.
Nell'Anno Santo indetto da Papa Francesco, una serie di domande a Padre Innocenzo Gargano sul tema della misericordia, partendo da storie concrete e toccando figure vicine al nostro tempo come Giorgio La Pira e Madre Teresa di Calcutta.
Secondo la tradizione cristiana l'ultima delle sette opere di misericordia corporale è "Seppellire i morti". Compierla dovrebbe significare fare un'azione divina, diventare come Dio, "misericordiosi come il Padre". La sepoltura è un gesto obbligato, scontato, necessario è laico! Perché dovrebbe essere un gesto anche religioso? E il cristianesimo che cos'avrebbe da dire al riguardo? Ecco le domande da cui si muovono le pagine di questo libro. Comprendere la misericordia cristiana nascosta nel "seppellire i morti" può aprire la porta a una realtà nuova, addirittura a una gioia impensabile. Così, mentre gli uomini continuano a domandarsi il senso del morire, la speranza divampa.
"Il Milione" è la cronaca, tra fantasia e realtà, del grande viaggio compiuto da Marco Polo nella Cina di Kublai Khan, nipote di Gengis Khan, nel XIII secolo. Il racconto fu scritto da Rustichello da Pisa al quale Marco Polo raccontò la sua esperienza durante la prigionia nelle carceri genovesi. Ha un grande valore storico in quanto è stato il primo libro a narrare di un mondo pressoché sconociuto: dalla leggendaria Via della Seta - migliaia di chilometri tra l'impero romano e quello cinese attraverso l'Armenia, la Persia, l'Afghanistan, la valle del Palmir, il deserto dei Gobi - fino alla Cina con le sue grandiose città e le immense terre abitate da popolazioni che stupivano per le loro usanze e i loro costumi. Oltre che una relazione di viaggio, "Il Milione" è anche un compendio che mette in luce la mentalità mercantile italiana della fine del '200 e l'attenzione agli aspetti economici e sociali propri di un esperto mercante.