Le parabole sono storie speciali: il bambino si misura con esse e cerca il suo personale significato.
Ogni genitore, ogni educatore può utilizzare questo libro illustrato per far avvicinare i più piccoli al linguaggio simbolico usato da Gesù.
Ogni occasione per Lui è buona per mandare un messaggio, per formulare una domanda e sollecitare una risposta personale: un pranzo di nozze, una pecora che si perde, una lampada, un seme che cade a terra...
Dopo ogni parabola il libro propone due pagine per giocare insieme: nessun bambino si tirerà indietro!
Un estudio global de los sacramentos en el marco del misterio cristiano y sus varias dimensiones: cristológica, eclesiológica, pneumatológica y antropológica.
Este libro ofrece un estudio global de los sacramentos en el marco del misterio cristiano. Desde diversas perspectivas -cristológica, eclesiológica, pneumatológica y antropológica- responde a las grandes cuestiones: ¿qué son realmente los sacramentos?, ¿Por qué los celebra la Iglesia?, ¿Por qué tengo que participar en ellos?, ¿Qué sentido tiene para las mujeres y hombres de nuestro tiempo? La temática se desarrolla de modo completo, sistemático y claro, y permite diversos niveles de lectura: enriquecimiento de la cultura teológica, aprendizaje de algunos puntos doctrinales y un estudio profundo que aproveche la abundante información que el libro ofrece.
Semplicità e umiltà: questi i tratti con i quali Benedetto XVI invitava a guardare avanti, mostrando il volto di una Chiesa che sa sperare, credere e amare. Questo volume raccoglie testimonianze e studi dedicati alla sua figura, alla sua spiritualità e alla sua dottrina. In particolare vengono trattati aspetti fondanti della sua teologia, del suo magistero e della sua catechesi, attraverso gli interventi di autorevoli studiosi, quali: mons. Franco Giulio Brambilla, il prof. don Achim Buckenmaier, il prof. Rocco Buttiglione, il card. Angelo Comastri, il prof. Paolo De Lucia, madre Cristiana Dobner, il dott. padre Joseph Fessio SJ, mons. Bruno Forte, il prof. Juan F. Franck, il dott. abate Maximilian Heim OCist, il dott. don Michael Hofmann, il prof. don Karl-Heinz Menke, il prof. Marco Moschini, il senatore Giorgio Napolitano, padre Vito Nardin IC, la dott.ssa suor Enrica Rosanna, il prof. Giacomo Samek Lodovici, il prof. don Manuel Schlögl, mons. Antonio Staglianò, il prof. Jean-Marc Trigeaud, il dott. don Martin Trimpe, il dott. padre Denis Vincent Twomey SVD e il prof. Stefano Zamagni.
Il testo è stato migliorato sia nella parte di microeconomia sia in quella di macroeconomia, al fine di renderlo sempre più fruibile didatticamente. In molti punti il manuale è stato snellito e in altri integrato rifacendosi alla nuova edizione inglese, al fine di creare uno strumento ancora più adeguato e completo per un corso di base. In particolare, sono da segnalare la scelta di mettere tutte le appendici sul web e l'introduzione di due capitoli scritti ex novo: il capitolo 15 (economia comportamentale) e il capitolo 32 (riguardante le crisi).
Le guerre costituiscono un tema che non è certo di pertinenza esclusiva degli studi sociologici. Tuttavia non si può negare che costituiscano un grande problema per la sociologia, sia in quanto forma esacerbata del conflitto collettivo, sia perché segnano potentemente i destini di individui e intere società, agendo come fattore di cambiamento a livello nazionale e sovranazionale. Ma il rapporto tra le società e le guerre è a due vie e la lettura sociologica ha permesso anche di attraversare in profondità i processi che hanno cambiato il volto della guerra e fatto emergere nuove forme, nuovi attori, nuove barbarie. Nel tentativo di fare luce sulla complessità di queste dinamiche, il volume raccoglie saggi di studiosi italiani e stranieri che affrontano il fenomeno sociale della guerra e riflettono criticamente sulla molteplicità delle dimensioni che essa abbraccia nello scenario storico del XX e del XXI secolo. Il discorso sociologico sulla Grande guerra, avviato dai classici, costituisce un tratto importante del dibattito sulla modernità e offre elementi per discutere il ruolo della teoria sociologica nell'analisi delle guerre e delle situazioni sociali ad esse correlate. Altrettanto ricca e interessante è la ricerca del significato delle crisi e dei conflitti contemporanei generati da gruppi non statali e dai movimenti che agitano il nostro mondo.
Con il volume delle «Omelie domenicali di Fratel Arturo Paoli» anno liturgico A si conclude la raccolta dei tre anni A, B, e C. Fratel Arturo legge il Vangelo e pronuncia l'omelia secondo una modalità "profetica", mantenendo inalterata la sua freschezza e la sua attualità nel tempo. L'Indice facilita la lettura del testo sia per seguire il tempo liturgico, che per un ausilio di riflessione e meditazione in un momento particolare della propria vita. Scorrendo i titoli delle omelie si può cogliere ciò di cui si ha più bisogno per il proprio cammino e lo si legge, lo si gusta, provando a incarnarlo concretamente nella quotidianità. "La caratteristica fondamentale delle omelie del piccolo fratello Arturo Paoli è l'afonìa, perché egli non si sostituisce mai al Parlante, non sovrasta la Parola, non presume di spiegare la Parola, ma assume le parole per «gridare il Vangelo con tutta la sua vita». Non è un intermediario, ma un testimone che non ha nulla da dare se non la sua stessa esperienza, come un cristallo purissimo che non trattiene, ma lasciandosi trafiggere, lascia passare il raggio di luce dello Spirito su chi ascolta e si predispone all'incontro. Ogni omelia non è esegesi della Parola, e meno che meno eis-egesi cioè "mettere dentro" la propria manipolazione in vista del dominio della coscienza di chi ascolta. Ogni omelia è una pennellata di colore di vita e Spirito. Ogni parola è specchio, sussurro, «voce sottile di silenzio» o «voce di tenue bisbiglìo», che Elia sperimentò al passaggio di Dio (1Re 19,12). Chi ascoltava Arturo dal vivo e chi lo legge ora da vivente, assente-presente, fa una esperienza spirituale unica: si sente interpellato, amato e accolto senza condizioni. La sua parola, serva della Parola, non è generica, ma "personale" e irrepetibile. Solo chi ascolta la può custodire con sapienza e gratitudine perché sperimenta il dono della gratuità" (dalla Prefazione di Paolo Farinella, prete).
La pandemia da Covid-19 ha sollevato numerosi problemi etici: nell'ambito delle politiche pubbliche, tra affermazione della libertà individuale e riconoscimento della responsabilità sociale; nel contesto delle scelte in merito a se e chi curare, con quale priorità, data la scarsità delle risorse sanitarie disponibili; nella sperimentazione di nuove cure con implicazioni relative all'informazione ai soggetti partecipanti, soprattutto i più fragili; nella ricerca, produzione e distribuzione dei vaccini, tra obbligo e scelta. Il volume offre uno sguardo complessivo sui temi centrali della bioetica nella pandemia da Covid-19, nell'ambito della discussione interdisciplinare e pluralista che si è svolta nel nostro Paese, e in ogni Paese del mondo, evidenziando gli interrogativi e i tentativi di risposta dell'etica - o delle etiche - ai dilemmi emersi ed emergenti nella prassi. In tutta la sua tragicità, la pandemia ci costringe a pensare nuovi percorsi per evitare gli errori commessi e proteggere e promuovere la salute individuale e della comunità globale: la bioetica può offrire un contributo critico e propositivo in questa direzione.
La Via Crucis è impostata sulle quattordici stazioni legate alle scene evangeliche. Oltre al testo biblico e al suo commento, presenta un'attualizzazione a partire dal prossimo Sinodo dei Vescovi per i giovani. Segue poi una preghiera litanica e una parola del brano del Vangelo da custodire. Le diverse sezioni hanno un titolo che riprende l'immagine della via o del cammino, poiché 'sinodo' significa camminare insieme e nella via crucis è presente l'idea della via.
Nel 1992, trent'anni fa, cominciava il crollo della prima Repubblica e il passaggio alla seconda, segnato dalla scomparsa di un'intera classe politica che dal 1945 in poi aveva governato la democrazia repubblicana; un passaggio cruciale che nell'opinione pubblica italiana resta legato alle inchieste sulla corruzione del pool Mani Pulite. Questo libro, per la prima volta, affronta invece l'insieme dei fattori politici, economici, sociali e internazionali che dagli anni Ottanta in poi hanno concorso alla caduta del sistema, un evento senza precedenti tra i paesi dell'Europa occidentale dalla fine della seconda guerra mondiale in poi. Malgrado la rottura profonda intervenuta nel 1992-1994, gli stessi problemi lasciati irrisolti, aggravati dal progredire della globalizzazione, hanno continuato a condizionare anche la seconda Repubblica: debito pubblico, crisi della rappresentanza, incapacità di fare riforme, crescita dei populismi e di una comunicazione politica che oggi come ieri sembra dettare l'agenda ai nuovi partiti, riportano al passato e mettono ancora una volta a rischio la stabilità politica e istituzionale del paese. Attraverso una scrittura agile e un linguaggio sintetico, Simona Colarizi ricostruisce una fase cruciale della storia d'Italia che ha lasciato una così difficile eredità nel presente.
Introduzione, traduzione, note e indici di Gabriele Banterle.