L'uomo al tempo della tecnica, avverte Umberto Galimberti, deve ripensare il suo mondo e i concetti tradizionali su cui finora si è fondato: la verità, la politica, la ragione, l'ideologia, l'etica, la natura, la religione, la storia. Per la prima volta siamo inadeguati e inconsapevoli rispetto a un presente che è già futuro. Così ci troviamo in una condizione paradossale e ambivalente: da un lato temiamo la tecnica, dall'altro cerchiamo di rincorrerla perché è diventata la condizione della nostra esistenza. Da questa inadeguatezza emergono segnali di malessere preoccupanti. Galimberti disegna una cartografia dei sintomi che la cronaca quotidiana propone con urgenza: dalla depressione diffusa fino alla minaccia di una guerra planetaria.
Il Desiderio, Eros, è il co-protagonista di questo saggio insieme al Pensiero. Quest'ultimo formula le domande sul senso dell'esistenza, di ciò che è, spinto dal Desiderio di andare oltre le risposte già acquisite. Esiste una relazione originale ed originante che stringe insieme desiderio e pensiero, passione e ragione. E' questo che ci propongono pensatori autorevoli come Plotino, Agostino, Kierkegaard, Heidegger e Levinas. La loro ricerca ha indicato la presenza nell'uomo di una forza originale, di una scintilla, un'intuizione che precede e sostiene ogni produzione razionale e ogni argomentazione logica. E' la presenza del Desiderio attestata dal Pensiero come ragione altra, sapienza ineffabile, che spinge l'uomo a costruire uno stile attento al senso delle cose e degli eventi, sempre in ascolto del mistero che lo supera. Con il suo essere energia creativa, forza vitale, capacità di apertura al diverso, ragione che supera la ragione, il Desiderio costituisce l'essenza stessa dell'uomo nella sua differenza originaria, sia sul piano dell'essere che del pensare.
IL VI VOLUME DELL OPERA OMNIA DI P. LEONE VEUTHEY CONTIENE L INTERO MATERIALE DCONCERNENTE IL PROBLEMA CRITICO, CIOH LA RICERCA DEL VALORE OGGETTIVO DELLA CONOSCENZA. Il periodo filosofico piu`intenso e fecondo del francescano conventuale svizzero lion veuthey (1896-1974) e`compreso soprattutto nel decennio che va dalla laurea in filosofia all' universita di friburgo nel 1930 alla redazione in forma definitiva del suo manuale di critica. Sottovalut ato per lungo tempo, il lavoro critico di veuthey viene qui riproposto a cura di antonino poppi con l'intenzione di dif fondere le opere di un pensatore che ha interpretato il messaggio delle origini francescane in risposta agli interrogati
IL MIRACOLO GRECO" - CHE SOCRATE HA CONOSCIUTO - NON FU QUELLO DEL RISVEGLIO CALMO E SERENO DELLA SCIENZA, DELLE ARTI E DELLE LETTERE IN SENO A UNA DEMOCRAZIA DI SOGNO. "
Esiste una stretta relazione tra il concetto di bello e quello di cultura, tra l'estetica e l'uomo. «Sono bella, o mortali, come un sogno di pietra», scrive Baudelaire personificando la bellezza... Ma la bellezza è realmente accessibile? In che modo si esprime nell'universo, sia esso cinese o occidentale?