Questo testo nasce da una revisione del manuale di Giovanni Palmerio "Elementi di economia politica" e tratta, in modo semplice ma rigoroso, i principali temi di macroeconomia, con particolare attenzione all'evoluzione del dibattito teorico che ha accompagnato lo sviluppo della materia.
Tenendo fede all'idea di Giovanni Palmerio che un testo di economia politica, concepito per gli studenti del primo anno di Università, debba avere una componente storica, una analitica e una istituzionale, l'attuale revisione fornisce un testo aggiornato, che mantiene l'impostazione originaria di un'esposizione elementare dei fondamenti di macroeconomia, pur senza rinunciare né al livello culturale né al rigore metodologico che si richiedono ad un corso universitario.
Nel complesso questo manuale rappresenta un utile strumento didattico in grado di presentare e spiegare le nozioni di base della macroeconomia anche agli studenti dei numerosi corsi di laurea in cui lo studio dell'economia non è preceduto da un insegnamento propedeutico di matematica.
Il volume vuole diffondere i valori, i costrutti teorici e i metodi di intervento sviluppati dagli psicologi di comunità per affrontare problemi individuali e collettivi, locali e globali, e promuovere futuri migliori. A tal fine illustra teorie elaborate da psicologi moderati e radicali negli Stati Uniti, in Europa, Africa, Oceania e America Latina, e si interroga anche sui rapporti tra psicologia clinica e di comunità. Vengono inoltre presentati metodi di intervento tradizionali, come lo sviluppo di comunità, il lavoro di rete e la ricerca-azione partecipata, e altri che offrono risposte a nuovi problemi, come percorsi di recovery nella violenza domestica usando il web, l'educazione affettiva anche online e la formazione empowering che rimotiva ad affrontare la vita molti individui disorientati di fronte alla duplice minaccia dei cambiamenti climatici e dell'intelligenza artificiale. Gli ultimi due capitoli danno la parola a psicologi di comunità di generazioni diverse che raccontano le loro storie professionali. Sono impiegati in strutture sociosanitarie, associazioni e università, liberi professionisti e imprenditori che hanno creato nuovi servizi, si sono occupati di progettazione sociale e di riqualificazione urbana. Le loro esperienze contribuiscono a diffondere quella fiducia e quel senso di comunità di cui la nostra società individualista ha particolare bisogno.
Una collana che invita a un primo incontro con tutte le immortali storie di dei, uomini ed eroi che sono il fondamento delle grandi civiltà del mondo. Le avventure dei più grandi eroi dell'antica Grecia: Paride, Achille, Menelao, Agamennone... e poi i capricci e le azioni degli dei, le storie di regine e palazzi, di viaggi e di guerre, di donne bellissime e di uomini che si fanno sedurre; di due grandi città, Sparta e Troia, di un cavallo di legno... Un mondo antico, lontano ma così intenso e appassionante che leggerlo lascia senza fiato. Età di lettura: da 8 anni.
La terza edizione italiana di "Sociologia generale. Teorie, metodo, concetti" di David Croteau e William Hoynes, curata da Francesco Antonelli ed Emanuele Rossi, è un manuale di base che presenta, unico nel suo genere nel panorama nazionale, tutti i principali aspetti della sociologia, dalle teorie classiche e contemporanee alle tecniche di indagine empirica, ai concetti fondamentali di questa affascinante disciplina. Il volume è pensato per adattarsi alle esigenze degli studenti e delle studentesse di diversi corsi di laurea e di tutti coloro i quali vogliono acquisire gli strumenti fondamentali per comprendere e analizzare il complesso mondo sociale di oggi. La terza edizione, oltre a essere stata rivista nell'architettura generale e aggiornata nei dati statistici, negli approfondimenti e negli esempi, presenta nuovi temi sempre più importanti per il futuro delle nostre società: la Rete e i processi di digitalizzazione; il capitalismo della sorveglianza; il problema del cambiamento climatico; l'interculturalità; il rapporto tra le generazioni e il mutamento sociale; la povertà e le nuove disuguaglianze. Sul piano metodologico vengono discusse strategie di ricerca emergenti come imixed methods mentre su quello teorico un rilevante spazio è dedicato ai lavori di "nuovi classici contemporanei" come Bauman, Beck, Bourdieu e Touraine.
Abstracts Editoriale Emanuele Serrelli A research skill development framework for education professionals? Alessandra Mussi - Maria Benedetta - Gambacorti-Passerini - Massimiliano Tarozzi, Ripensare la prossimità. Competenze di accesso al campo nella ricerca empirica in educazione dopo la pandemia Alessia Tabacchi, Percorsi di accompagnamento pedagogico per la formazione alle competenze di ricerca nel lavoro educativo: intreccio fra gesti e saperi professionali Simone Colli Vignarelli, Lo sguardo intersezionale come competenza euristica in pedagogia Paola Rigoni, Laura Landi, Ricerca qualitativa e quantitativa in dialogo: spunti di riflessione Chiara Bellotti, Expansive learning, dispositivo formativo dell'educatore in ricerca Luca Girotti, Etica della ricerca: da questione da affrontare a competenza da formare Valentina Meneghel, La ricerca come habitus delle professionalità educative e formative. Questioni aperte
La rivista è uno strumento di ricerca per la filosofia proposta nei contesti dove la filosofia non è ancora arrivata, dalla Scuola Primaria agli Istituti tecnici. Svolge la sua ricerca nella scuola stessa e nell'Università. Si propone sempre di essere la voce di molti maestri che ragionano con i bambini in maniera complessa, sperimentando la strada della filosofia attraverso la domanda, senza per questo stabilirne dei canoni specialistici. La rivista pubblica esperienze di maestri che già attuano la filosofia nelle loro classi e raccolgono i pensieri e le domande dei bambini. Inoltre cerca di essere uno strumento critico in questo settore, dando consigli bibliografici nelle sezioni "Recensioni e Ferri del Mestiere". Un'ampia sezione è dedicata alla filosofia civile, che indaga il pensiero nei luoghi più difficili dell'esistenza: carceri, ospedali... Amica Sofia, lungo la strada delle pratiche filosofiche, mantiene sempre il confronto con la ricerca che in questo settore viene svolta all'estero in una sezione ad essa dedicata.
L'11 agosto 1973 veniva emanata la legge n. 533 di riforma del processo del lavoro. Sono passati cinquant'anni e questo rito ha superato la prova del tempo. In occasione del cinquantenario, la Sezione romana del Centro Studi Domenico Napoletano ha promosso un'opera collettanea per raccogliere l'esperienza maturata nell'applicazione di tale sistema di regole e dedicarle una meditata riflessione, sul piano scientifico, sugli effetti apportati dal rito al contesto giuridico e a quello delle relazioni industriali. L'opera raccoglie - in modo organico e utile per gli operatori, pur mantenendo un taglio scientifico - numerosi saggi sul processo del lavoro privato e pubblico, sui singoli istituti, su ciascun grado, su ciascuna fase. Gli autori sono Docenti universitari in materie giuslavoristiche e processualcivilistiche, Magistrati della Corte di Cassazione e di merito, Avvocati. Il filo conduttore è stato quello di interpretare le norme commentate nella loro attualità attraverso le prassi giudiziarie e l'evoluzione, o adattamento, di quel Diritto del lavoro che nel processo si attua, alla luce dell'ultima riforma c.d. Cartabia del processo civile.
Il problema della verità attraversa l'intera storia dell'umanità e tutti i tentativi di metterlo da parte sono sempre naufragati. Non poteva essere diversamente dato che dire, come molti oggi asseriscono, "la verità non esiste", è essa stessa un'affermazione di verità. Nell'ultimo mezzo secolo, un certo tipo di cultura è tornata a ritenere irrilevante il problema cercando di dissuadere quanti volevano continuare nella ricerca. Ne sono nati nuovi approcci giacché una tematica così complessa e inesauribile, non può essere esaminata da un solo punto di vista. Come se non bastasse, c'è chi ha usato il termine verità per parlare d'altro. Certo, tutto è ammissibile, ma nella babele logica che stiamo vivendo, un minimo di rigorosità dovrebbe essere richiesto a chi fa opera di pensiero. Quello della verità è un problema che bisogna trattare con rispetto perché interessa tutti. È un argomento dai risvolti esistenziali, che non riguarda solo il modo di ragionare, ma implica anche quello di spendere la vita in una maniera invece che in un'altra. Con lettere di N. Rescher, R. Rorty e H. Putnam.
Vista in una lunga prospettiva storica, la costruzione dell'Europa comunitaria si arricchisce di significati culturali e politici e riesce più facile comprendere i termini entro i quali si pone oggi, nel passaggio dall'Europa economica a quella politica, il problema dell'identità europea. La narrazione copre il cosiddetto "tempo storico" e termina nel momento in cui, con la firma dei trattati di Roma, giunge a compimento l'opera dei "padri fondatori". È alle basi poste allora, con grande consapevolezza della necessità di superare i nazionalismi e creare un nuovo stile di convivenza fra i popoli della Piccola Europa, che occorre rifarsi oggi per recuperare il senso della meta, la finalità politica dell'integrazione europea. Senza una vera unione politica, fatta d'identità di politica estera e di difesa e di leadership coesa, non si cementa la solidarietà e non si sviluppano i valori comuni.