Testimonianze su Giovanni XXIII. Giovanni xxiii fu il quarto alunno della scuola lateranense e il primo professore ad essere eletto papa. Il suo legame con roma e in particolare con il laterano gli fecero intuire, fin dagli anni della formazione, lo stretto rapporto tra il vescovo di roma e la sua diocesi. Con la sua elezione a pontefice incomincir ad attualizzarsi il sogno di costituire una vera e propria civitas lateranensis" quale cuore pulsante della chiesa di roma. La percezione di roma e la coscienza del suo esserne vescovo e percir pastore universale, e`descritta in questo libretto da nicola ciola, che rivisita il rapporto tra papa giovanni e il laterano e da s.e. Loris f. Capovilla, segretario particolare di giovanni xxiii attraverso una commovente lettera ideale al beato pontefice. Il volumetto trova in tale testimonianza diretta spunti di grande umanita e commozione. "
"Ho trascritto a futura memoria (mi auguro) alcuni episodi: eventi dialoghi, passeggiate... vissuti a quattr'occhi, lontani dal pubblico, senza censura alcuna, neanche quella del "fair play", ma solo dettati dalla cordialità, dalla sincerità, dalla spontaneità. Frammenti che aiutano a comprendere meglio la persona in tutto il suo spessore e nelle pieghe anche feriali del suo essere ed agire." (Michele Cipriani)
L'autore
MAURIZIO DI GIACOMO, nato a Roma dove vive e lavora.
Pubblicista, collaboratore dell'agenzia 'Ansa' per l'informazione religiosa dal 15 ottobre I 987. Si occupa di don Milani dal 1974.
E' autore del saggio introduttivo al libro di Klaus Steigleder, L'Opus Dei vista dall'interno, Torino, 1986 e di Opus Dei, napoli, 1987, il primo libro che, in Italia, ha reso pubblico il "Codex luris particularis" dell'Opus Dei elevata al rango di "Prelatura Personale".
Suoi articoli anche ne La Critica sociologica, (Roma), Testimonianze e Religioni & Società (Firenze).
Il libro
Per il lettore Questo libro, senza la coraggiosa tenacia della giornalista Neera Fallaci e senza la fedeltà di Mario Cartoni, ex cronista giudiziario de La Nazione (l'«ultimo amico» di don Milani), non si sarebbe mai potuto scrivere.
Per chi ha il dono della fede vi troverà la vicenda di un sacerdote e di un educatore che pur formatosi nei tempi del cattolicesimo dell'onnipotenza, simboleggiato da Pio XII, in alcune sue intuizioni e nella sua testimonianza concreta ha anticipato talune scelte del Concilio Ecumenico Vaticano II.
A questo tipo di lettori/trici il libro lascia un interrogativo: don Lorenzo Milani è stato vicino oppure distante, nella sostanza, rispetto a un auspicio formulato, diversi anni orsono, dal teologo cattolico don Giovanbattista Metz, secondo il quale ogni Messa dovrebbe riflettere la «memoria sovversiva» legata a Gesù Cristo?
Chi, invece, sì muove in un'ottica totalmente alea e profana (i «credenti nell'uomo», per usare un'espressione cara allo scomparso vescovo rosminiano mons. Clemente Riva) potrà intuirvi alcune dinamiche che hanno contribuito a trasformare un'esistenza esposta, in alcuni passaggi cruciali, anche al rischio di esiti autodistruttivi, in un'esperienza pedagogica con caratteristiche unìche ed irripetibili.
m.d.g.
Roma, 15 aprile 2001
In questo saggio biografico R. Rondanina, propone una interpretazione della pensatrice francese Simone Weil, la cui esperienza politica e mistica si salda nel tentativo di elaborare un progetto di radicale riforma culturale di ispirazione cristiana, in grado di curare i mali della società. Filosofa impegnata politicamente, scrittrice, insegnante, operaia, sindacalista, Simone Weil è una delle figure più affascinanti del Novecento; la passione per la verità e per la giustizia si trasformava in lei in un impegno radicale che la spingeva a percorrere strade inedite per coniugare esperienza politica e mistica.
Una biografia di un personaggio straordinario.
Queste pagine sono semplici appunti per un “viaggio interiore”. “Semplici” perché riconducono alla simplicitas le molteplici e multiformi tensioni che abitano il cuore umano: è qui tratteggiato il percorso che attende ogni uomo alla ricerca della propria unità e del senso dell’esistenza. Appaiono per la prima volta in italiano le preziose riflessioni di un contemplativo cristiano, un mistico capace di attingere cose antiche e cose nuove dalla più schietta tradizione evangelica come dalla sapienza orientale. In un mondo e in una società sempre più frammentati che appiattiscono le differenze nell’omologazione globale, la riscoperta dell’interiorità e della capacità di contemplare la realtà con lo sguardo di Dio costituisce lo strumento indispensabile per imparare a vivere come persone unificate.
Thomas Merton (Prades 1915 - Bangkok 1968), monaco trappista e poeta, ha saputo trasformare la sua ricerca contemplativa ed eremitica in un ponte per il dialogo con il mondo moderno e con le religioni orientali. Il diario del suo cammino interiore – La montagna dalle sette balze – lo ha fatto conoscere al grande pubblico dei cinque continenti. Di Merton le nostre Edizioni hanno pubblicato Un vivere alternativo.