A 25 anni dall'inizio del Progetto Policoro, pubblichiamo un testo di don Mario Operti, fondatore del Progetto Policoro e direttore dell'Ufficio nazionale del Lavoro della CEI per tanti anni. La curatela è di don Bruno Bignami, attuale direttore dell'Ufficio CEI Lavoro e Progetto Policoro e suor Erika Perini, esperta in lavoro e pastorale giovanile. Postfazione di Luigi Ciotti.
Questo contributo sull'accompagnamento spirituale salesiano è il risultato di una riflessione fatta da Louis Grech negli anni del suo ministero. La sua esperienza pastorale come incaricato vocazionale e poi anche della pastorale giovanile salesiana di Malta gli ha fornito una solida visione della pastorale giovanile che mette al centro il discernimento vocazionale. Alla luce del Sinodo dei vescovi sui giovani, "i giovani, la fede e il discernimento vocazionale", il lavoro di Grech dimostra di essere uno strumento utile per quanti si imbarcano nella pastorale giovanile, nell'accompagnamento spirituale e nel discernimento vocazionale.
Questo studio dettagliato mira innanzitutto a definire l'unico metodo di Don Bosco nel cammino con i giovani alla luce di altre tradizioni spirituali che arricchiscono l'esperienza pastorale della Chiesa. Inoltre, tale ricerca arricchisce la rinnovata attenzione e interesse che il carisma salesiano sta generando in un momento in cui i giovani sono alla ricerca di adulti significativi nella loro vita, di adulti che incarnano e testimoniano una visione e una missione proprio come ha fatto Don Bosco.
Il sussidio è costituito da un opuscolo di 104 pagine a colori + materiale multimediale disponibile sul sito www.edbscuoladigitale.it (disponibile a richiesta su DVD). Un valido testo di approfondimento (scritto con la collaborazione e la supervisione del biblista padre Alfio Filippi) che, insieme alle gallerie, ai video, alle schede interattive multimediali offre una panoramica efficace del Libro sacro della tradizione ebraico-cristiana, fonte di riferimento e di ispirazione per gran parte del patrimonio storico, letterario, artistico, musicale dell'Occidente.
Il lavoro che ora abbiamo tra mano pone in evidenza l'evoluzione della complessa redazione dei Regolamenti redatti da don Bosco e da alcuni suoi collaboratori, dopo che egli nel 1854 aveva scritto da solo il primo Regolamento dell'Oratorio di Valdocco. Dal 1854 si arriverà al 1877, al I Capitolo generale della Congregazione salesiana, quando questi documenti verranno affidati alla stampa e diffusi nelle opere salesiane sparse nel mondo.
Nel Vangelo di Matteo (cf. Mt 19,16-22), un giovane chiede a Gesù cosa deve fare di buono per avere la vita eterna. In questa domanda possiamo raccogliere tutte le domande che, in modo, più o meno esplicito, i giovani si pongono e ci pongono nei riguardi della vita e della fede. Nello sguardo di Gesù vediamo l’ascolto a cui siamo chiamati: un guardare/ascoltare capace di trasmettere amore, attenzione e premura. Chi non si sente guardato, non si sente amato. Chi non si sente amato, non pone domande e non ascolta risposte.
Non vogliamo che l’attenzione rivolta ai giovani e agli adolescenti si riduca a una delle solite riflessioni su di loro, cedendo alla tentazione di parlare di loro e moltiplicando iniziative o conferenze sull’argomento. Vogliamo cercare e trovare la pazienza e la premura di parlare con loro, per dare vita a un dialogo fecondo, e magari imparare qualcosa dalla loro diversa prospettiva. Non si tratta di fare di più, ma di fare meglio. Convertirci a un dialogo sgombro da ogni pregiudizio. Prima di parlare dobbiamo avere la pazienza di ascoltare. E la «presenza» è la prima modalità concreta di aiuto che possiamo dare, perché nello «stare» si vivono i bisogni più profondi dei giovani. Dobbiamo imparare a «perdere più tempo» con i giovani, perché dalla vocazione del «perditempo» possono sorgere tutte le vocazioni.
Testi per la formazione francescana di bambini e ragazzi dai 6 ai 13 anni.
Cofanetto da 8 volumi
L’autrice, da profonda conoscitrice del cuore dei giovani, parla un linguaggio chiaro e diretto, utilizzando racconti ed esperienze concrete. Motiva il giovane lettore ad aver fiducia in se stesso, a non restare alla superficie delle cose ma a crescere e cambiare, a mettere in gioco i suoi doni e potenzialità, a credere che può imparare ad amare nella libertà. Tutto questo, però, solo a partire dalla voglia di orientarsi nel complesso mondo dei desideri.
Ogni capitolo del libro è corredato da un laboratorio-attività da vivere individualmente o in gruppo.
Con questo libro si vuole offrire ai giovani strumenti di formazione umana e di fede, secondo le indicazioni del Sinodo dei Giovani, della Christus Vivit e degli incontri post Sinodali.
Don Mazzi ha spesso diviso l’opinione pubblica e i molti suoi interventi hanno fatto storcere il naso ai “benpensanti”. Il 30 novembre Don Antonio compie 90 anni, e queste pagine sono il bilancio di una vita “contro”. Meglio dunque lasciare a lui la presentazione del libro: «Da più di 50 anni vivo con i ragazzi problematici che ho accolto. Nel libro ho raccolto tante storie (ogni storia sarebbe molto più avvincente dei gialli in commercio): sono tutte autentiche, molte scritte proprio da chi le ha compiute. Non solo storie di “cattivi”, ma anche storie “esemplari” e affascinanti. E vi sfido a capire quali sono le prime e quali le seconde, perché, quando un cattivo cambia, non sa accontentarsi di diventare buono, ma vuole compensare i suoi errori, e diventa ottimo. Come al solito, direte che il don se l’è detta e cantata alla sua maniera, a cominciare dal titolo. Invece è vero, non è provocatorio, e tanto meno ecclesiastico. E arrivo a dirvi che non ho voluto mettermi al posto di teologi, psicologi ed educatori – personaggi ben più bravi e credibili di me – ma che questa volta, in queste storie, è il Padreterno a darmi ragione».
Il Sinodo dell’ottobre 2018 è stato un evento nuovo e inedito, soprattutto per lo spirito di vera e propria sinodalità che ha animato i lavori dell’incontro vaticano, per il ruolo significativo dei giovani in esso, e per quell’invito fiducioso e strategico al discernimento come metodo normale di crescita nella fede del credente normale. Una fede che non si trasmette più di padre in figlio, oggi, e che dunque va scelta in libertà, e posta al centro e all’origine di ogni scelta di vita, in particolare della decisione vocazionale.
Quella attuale, allora, potrebbe essere la prima generazione chiamata a discernere! Il testo indaga allora sulla pedagogia di questo «normale» processo decisionale, e sulla formazione di quella sensibilità, nei suoi vari aspetti (nel giovane e nella guida), che dovrebbe portare al coraggio di scegliere in quanto credenti. E alla pienezza della maturità credente.
Il malessere che attraversa le società avanzate è profondo ed esteso. Si percepisce la necessità di un cambiamento radicale. La svolta non è desiderata solo dai giovani; ora sono anche adulti e anziani ad avvertire che un grande rinnovamento è necessario. Scossa da molte crisi, la Chiesa cattolica ha voluto mettere al centro della propria attenzione i millenials, fermandosi e lasciandosene interrogare durante il Sinodo dei Vescovi sui giovani, la fede e il discernimento vocazionale. Questo libro mostra come i frutti di quel confronto vadano oltre i confini ecclesiali e diano da pensare a credenti e non credenti di ogni età. Questioni di primo piano sono poste da una nuova prospettiva: economia, lavoro, sessualità, potere, reciprocità uomo-donna, preghiera, decisioni da prendere, comunità. Nei giovani papa Francesco ha indicato «l'adesso di Dio», la sua visita che scombussola e riapre la storia. Il nuovo irrompe, infatti, se lasciamo che la realtà ci smuova. C'è un soffio cui esporci, un respiro da ritrovare, come una seconda nascita. Tutto può davvero cambiare.
Aiutare i ragazzi a maturare nella fede, passando da una fede bambina a una fede in via di maturazione attraverso la fase adolescenziale, è una sfida che questo testo cerca di raccogliere rivolgendosi direttamente ai giovani dai 15 anni in su, con spunti di lavoro rivolti agli educatori dei giovani. La pagina evangelica dell'incredulità di Tommaso con la sua professione di fede: "Mio Signore e mio Dio", fa da traccia a questo percorso pensato per indicare la via della fede ai nostri giovani un po' increduli.
Il testo, seguendo l'Anno liturgico dal 1° dicembre 2019 al 22 novembre 2020, accompagna la vita spirituale di domenica in domenica e di festa in festa attraverso il Vangelo, un commento e una preghiera. Sottolinea così la centralità della Parola nella vita ordinaria delle persone, mantenendo la fedeltà all’anno liturgico.
Promosso dall’Azione cattolica italiana e frutto della collaborazione con numerose associazioni laicali, il libro è segno di comunione fraterna. Il segnalibro contenuto all’interno del libro ne suggerisce un metodo di utilizzo.