Il volume consegna il contributo di idee e di elaborazione culturale scaturito dalla 44a Settimana Sociale dei Cattolici Italiani (Bologna, 7-10/10/2004). L’argomento della riflessione è di grande rilevanza per la vita pubblica: la condizione della democrazia oggi, in un tempo in cui ogni nazione è alle prese con molti problemi di regolazione sociale, alcuni dei quali provengono da una situazione internazionale sempre più complessa e incerta.
Dal 1907 le Settimane Sociali sono state periodicamente (ogni 2-3 anni) occasione per affrontare le questioni sociali più importanti alla luce della dottrina sociale della Chiesa.
Quest’ultima edizione si è segnalata per numerosi motivi d’interesse e va ben oltre i lavori di Bologna, richiamando i cattolici non solo a continuare la riflessione intrapresa, ma anche a non far mancare il proprio impegno attivo e qualificato per migliorare le istituzioni, per orientare l’uso della scienza e della tecnologia, per rendere più umana l’economia, per rinnovare la politica e affermare la giustizia sociale.
Sommario
Presentazione del volume. Inaugurazione (G. Dalla Torre). Saluto della Chiesa di Bologna (mons. C. Caffarra). Saluto della città di Bologna (S. Cofferati). Presentazione della Settimana Sociale (mons. L. Chiarinelli). Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II. Introduzione ai lavori (card. C. Ruini). Prolusione: il valore della democrazia (F.P. Casavola). I Sessione: scienza e tecnologia. II Sessione: economia e finanza. III Sessione: democrazia e informazione. IV Sessione: politica e poteri. Sessione conclusiva: i cattolici e la democrazia. Allegati.
Note sui curatori
Franco Garelli è preside della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Torino, ove insegna sociologia dei processi culturali.
P. Michele Simone s.j. è vicedirettore della Civiltà Cattolica.
Prosegue la raccolta sistematica dei principali documenti del papa e dei dicasteri vaticani nel testo ufficiale con versione italiana a fronte: il volume presenta l’anno 2002.
Col messaggio della Giornata della pace del 1° gennaio, sul tema «Non c’è pace senza giustizia, non c’è giustizia senza perdono», Giovanni Paolo II ripropone con forza la prospettiva della Chiesa sull’argomento, dopo gli attentati dell’11 settembre 2001. S’intitola Rosarium virginis Mariae l’unico documento di respiro pastorale dell’anno, tra quelli a firma pontificia: esso ribadisce la fiducia che papa e Santa Sede ripongono in una nuova valorizzazione delle devozioni popolari, così come si evince dall’amplissimo Direttorio su pietà popolare e liturgia a firma della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Sempre nel corso del 2002 la Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica pubblica l’istruzione Ripartire da Cristo: un rinnovato impegno della vita consacrata nel terzo millennio e la Congregazione per il clero firma il documento Il presbitero, pastore e guida della comunità parrocchiale, incentrato sul ruolo del parroco.
Il Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali analizza potenzialità e limiti di Internet con i documenti Etica in Internet, di taglio più culturale, e La Chiesa e Internet, di taglio più pastorale.
Viene siglato a Tirana, con la Repubblica di Albania, il nono trattato concordatario tra la Santa Sede e un paese post-comunista. Sul fronte del dialogo ecumenico, Bartolomeo I e Giovanni Paolo II firmano una Dichiarazione comune di impegno per l’ambiente, a conclusione del IV Convegno ecologico internazionale, svoltosi su iniziativa del Patriarcato Ecumenico e della Commissione Europea. Sempre sul fronte del dialogo con le Chiese ortodosse, la visita a Roma del patriarca della Chiesa romena Teoctist culmina con la firma di una Dichiarazione comune.
Dopo cinque anni di lavoro e due interventi diretti del pontefice (1997 e 2001), giunge in porto lo Statuto del Cammino neocatecumenale e il card. J.F. Stafford può infine firmare il Decreto di approvazione del Pontificio Consiglio per i laici («ad experimentum» per cinque anni).
Un saggio puntuale e ben documentato che aiuta a rivisitare un testo conciliare qualificante e decisivo del Vaticano II, a quarant'anni dalla sua promulgazione.
Le profonde trasformazioni di cui le migrazioni contemporanee sono risultato ed espressione richiedono un ripensamento della missione con i migranti. L'approccio consolidato della tradizione si deve rinnovare ed arricchire per raggiungere tutti i migranti. Soprattutto, le migrazioni sollecitano a un approfondimento della missione non solo come andare fuori, ma anche come andare oltre e lasciar entrare.
Il decreto "Christus Dominus", parziale traduzione a livello istituzionale e canonistico della costituzione ecclesiologica "Lumen gentium", è alla base di molti dei mutamenti avvenuti a livello istituzionale nella chiesa cattolica dopo il concilio Vaticano II. Una traduzione non sempre fedele e coerente con i desideri e le aspirazioni della chiesa conciliare, ma che ha comunque inciso sui punti più caldi del dibattito ecclesiale post-conciliare: dalla riforma della Curia romana alla struttura delle conferenze episcopali, dalla forma del Sinodo dei Vescovi alle dimissioni dei vescovi per limiti di età. "Christus dominus" è stato uno dei protagonisti dell'aggiornamento delle istituzioni del governo ecclesiastico, dalla fase preparatoria del concilio fino agli ultimissimi giorni del Vaticano II, lungo un percorso di progressiva concentrazione del documento sui temi centrali del governo della chiesa da parte dei vescovi in comunione col papa. La ricostruzione della redazione del decreto che viene fatta in questo volume, oltre a mettere in luce lo sviluppo di alcune delle questioni istituzionali attorno all'episcopato, chiarisce la "mens" dei padri conciliari sui passaggi chiave del dibattito conciliare: un momento necessario per la comprensione degli attuali problemi della governance ecclesiastica e delle significative divaricazioni tra le intenzioni riformatrici del concilio e il governo postconciliare di Paolo VI e di Giovanni Paolo II.
˛ˇ L i s t i t u t o d e l S i n o d o d e i v e s c o v i h a c o m p i u t o q u a r a n t a n n i : f u i n f a t t i c r e a t o d a P a o l o V I i l 1 5 s e t t e m b r e 1 9 6 5 . N e l m o t u p r o p r i o A p o s t o l i c a S o l l i c i t u d o e g l i s p e c i f i c a v a c o m e l i d e a s c a t u r i s s e d a l V a t i c a n o I I , a f f i n c h È ´ a n c h e d o p o i l c o n c i l i o c o n t i n u a s s e a g i u n g e r e a l p o p o l o c r i s t i a n o q u e l l a l a r g a a b b o n d a n z a d i b e n e f i c i , c h e d u r a n t e i l c o n c i l i o f e l i c e m e n t e s i e b b e d a l l a v i v a u n i o n e n o s t r a c o n i v e s c o v i ª . I l S i n o d o f u i n o l t r e p e n s a t o q u a l e s t r u m e n t o p e r d a r e a i v e s c o v i ´ l a p o s s i b i l i t ‡ d i p r e n d e r e p a r t e i n m a n i e r a p i ˘ e v i d e n t e e p i ˘ e f f i c a c e ª a l l a s o l l e c i t u d i n e d e l p a p a p e r l a C h i e s a u n i v e r s a l e .
I n q u e s t i q u a r a n t a n n i i l S i n o d o s i Ë r i u n i t o i n a s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 0 v o l t e ) o s t r a o r d i n a r i a ( 2 v o l t e ) , t r a t t a n d o q u e s t i o n i r i l e v a n t i p e r l i n t e r a C h i e s a , n o n c h È i n a s s e m b l e a s p e c i a l e ( 8 v o l t e ) , p e r a f f r o n t a r e p r o b l e m a t i c h e r e l a t i v e a s p e c i f i c h e a r e e , c o m e a d e s e m p i o i s i n o d i c o n t i n e n t a l i c o n v o c a t i d a G i o v a n n i P a o l o I I i n v i s t a d e l g r a n d e g i u b i l e o d e l 2 0 0 0 .
I l p r i m o v o l u m e c o m p r e n d e i d o c u m e n t i d i s t i t u z i o n e ( 1 9 6 5 - 1 9 6 6 ) e q u e l l i r i g u a r d a n t i l e p r i m e d i e c i a s s e m b l e e g e n e r a l i . S i c h i u d e c o n i l S i n o d o s u i l a i c i d e l 1 9 8 7 e q u i n d i c o n l e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a C h r i s t i f i d e l e s l a i c i d e l 3 0 d i c e m b r e 1 9 8 8 . D i o g n i S i n o d o s i r i p o r t a n o i t e s t i c h i a v e : l i n e a m e n t a , i n s t r u m e n t u m l a b o r i s , e s o r t a z i o n e a p o s t o l i c a p o s t - s i n o d a l e e d e v e n t u a l i d o c u m e n t i a c c e s s o r i d i a t t u a z i o n e .
S o m m a r i o
P r e f a z i o n e ( S . E . N i k o l a E t e r o v i ) . P r e m e s s a . I s t i t u z i o n e d e l S i n o d o d e i v e s c o v i ( 1 9 6 3 - 1 9 6 7 ) . 1 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 6 7 ) . 2 . I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 1 1 - 2 8 . 1 0 . 1 9 6 9 ) . 3 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 6 . 1 1 . 1 9 7 1 ) . 4 . I I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 7 . 9 - 2 6 . 1 0 . 1 9 7 4 ) . 5 . I V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 3 0 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 7 7 ) . 6 . S i n o d o p a r t i c o l a r e p e r i P a e s i B a s s i ( 1 4 - 3 1 . 1 . 1 9 8 0 ) . 7 . V A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 7 . 1 0 . 1 9 8 0 ) . 8 . V I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 2 9 . 9 - 2 9 . 1 0 . 1 9 8 3 ) . 9 . I I A s s e m b l e a g e n e r a l e s t r a o r d i n a r i a ( 2 4 . 1 1 - 8 . 1 2 . 1 9 8 5 ) . 1 0 . V I I A s s e m b l e a g e n e r a l e o r d i n a r i a ( 1 - 3 0 . 1 0 . 1 9 8 7 ) . I n d i c i .
«Cammino perché la Chiesa vada avanti». è la dichiarazione contenuta nei Diari del Concilio di un lavoratore e un riformatore infaticabile e appassionato, Yves Congar, domenicano, invitato come esperto al Concilio Vaticano II.
Nonostante la fatica, la malattia e la grandissima stanchezza, Congar trova la forza di scrivere nel Diario le note giornaliere dopo ogni seduta. Il Diario documenta il contributo eccezionale di Congar alla stesura dei documenti conciliari attraverso la partecipazione alle numerose commissioni.
Quando inizia a scrivere il diario, Congar non si è ancora del tutto ripreso dagli anni che lo hanno visto scrittore e teologo fortemente osteggiato; è un uomo ancora abbattuto ma con le capacità intellettuali intatte.
Con questi due volumi si completa la pubblicazione dei tre principali diari di Congar (Diario della guerra; Il diario di un teologo). Congar aveva espressamente chiesto che il suo diario fosse pubblicato dopo il 2000.
«Per rispetto dell’Autore non vi sono stati apportati né tagli né omissioni» (scrive il nipote Dominique Congar nella presentazione).
Yves Congar(1904-1995) è stato uno dei più noti teologi del 1900. Decisivo fu il suo apporto al dialogo ecumenico e alla teologia del laicato. Invitato al Vaticano II come esperto ne divenne uno dei protagonisti. Venne nominato cardinale da Giovanni Paolo II.
Il Supplementum 3 dell’Enchiridion Vaticanum presenta gli indici generali relativi ai documenti raccolti nei volumi 11-20 (anni 1988-2001). Questi indici sono cinque: strutturale, cronologico, per incipit, di emanazione, analitico. Essi costituiscono uno strumento che facilita enormemente l’uso e la consultazione dei volumi, consentendo di reperire prontamente i documenti anche senza conoscerne precisamente la data di emanazione e quindi il rispettivo tomo. In continuità con la scelta del 1990 che portò alla pubblicazione di Supplementum 1 (omissa) e 2 (indici), si è optato per offrire ai lettori, ma questa volta in due sezioni di un unico volume, sia i documenti “omessi” di un certo rilievo sia gli indici. Fra i documenti complementari si segnalano: il discorso di Giovanni Paolo II all’UNESCO (1980), la Nota esplicativa su La Chiesa come comunione (1993), la Carta degli operatori sanitari (1994), il documento informativo della Congregazione per l’educazione cattolica «Il periodo propedeutico» (1998), la dichiarazione finale dell’incontro fra vescovi australiani e curia romana nel contesto del Sinodo per l’Oceania (14.12.1998), la lettera del card. J. Medina Estévez sulla controversia con l’ICEL per la traduzione di libri liturgici in inglese (2000), oltre a numerosi messaggi di Paolo VI e Giovanni Paolo II per la Giornata mondiale della pace, la portata magisteriale dei quali è oggi unanimemente riconosciuta.
Nella coscienza contemporanea il lavoro è variamente affrontato: da chi lo vive come luogo d'espressione delle potenzialità personali e collettive, a chi lo vive come semplice mezzo d'approvvigionamento di risorse materiali. Anche la coscienza credente conosce una pluralità d'interpretazioni: da quella ascetica, all'ottimismo della lettura creazionista, fino all'approccio antropologico. Nell'orizzonte di questa complessa situazione, il presente studio ricostruisce, nei loro tratti essenziali, le proposte dei catechismi europei degli adulti sul lavoro umano, con l'intento d'individuare le modalità di ricezione della dottrina sociale della Chiesa sul lavoro. Ne scaturisce un interessante panorama delle diverse modalità con le quali i catechismi valorizzano gli apporti ermeneutico, progettuale e metodologico offerti dalla dottrina sociale. Alla luce dei pregi e dei limiti individuati nei te-sti europei lo studio si chiude con alcune prospettive per una qualificata catechesi sul lavoro umano.
Uno studio a tutto campo sui disagi materiali e sociali, le vecchie e nuove forme di marginalità ed esclusione, le espressioni di solidarietà e le politiche di contrasto alla povertà dell'amministrazione capitolina. A partire dai dati del sistema informativo sociale della Caritas romana, un'indagine sulle vecchie e nuove povertà: dalla vita in strada dei "senza dimora" ai "nuovi poveri"; dagli immigrati e i richiedenti asilo alle vittime di tortura e dell'usura; i nuovi schiavi, la tratta degli esseri umani; le donne sole con bambino, gli anziani soli. E ancora, approfondimenti sul disagio economico, occupazionale, abitativo, formativo, ambientale e sanitario, sul disagio mentale, sul volontariato e le politiche attive.