L'Autrice compie un viaggio alla scoperta di alcuni tra i molteplici volti d'Israele: dal mondo laico dei kibbutz agli ultraortodossi di Mea She'arim, dagli ebrei di cultura araba ai nuovi israeliani russi. Comunità minuscole o realtà di grande rilevanza nella società israeliana.
Israele è un Paese dai mille volti, un coloratissimo “mosaico umano” che tuttavia, ancora oggi, rimane nel complesso poco conosciuto, quasi “nascosto” dietro le ombre del conflitto israelo-palestinese. Lungi dall’essere una società monolitica sotto l’aspetto religioso, etnico o politico (accontentarsi dello “stereotipo” dell’israeliano come ebreo bianco di origine europea è ormai riduttivo), ospita tante “tribù”, ciascuna con proprie peculiarità.
Elisa Pinna traccia una panoramica di queste componenti (spesso minoritarie): dagli ebrei ultraortodossi agli abitanti dei kibbutz, dai coloni alle comunità di immigrati, dai drusi ai cristiani di espressione ebraica. Un viaggio attraverso i tasselli che contribuiscono a formare il mosaico-Israele.
La prefazione è di Amira Hass, giornalista molto nota in Israele, corrispondente del quotidiano Haaretz da Ramallah, nei Territori palestinesi. Una voce spesso critica – a volte caustica – nei confronti del suo stesso popolo e della politica israeliana.
Il libro è un'agile guida storico-artistica dettagliata attraverso la Via degli Abati". "
Una guida tascabile con la quale poter conoscere tutti i segreti millenari che racchiude questa magica citta', ombelico del mondo. Secoli di storia sono ancora leggibili nei vicoli, nei palazzi, nei monumenti, nelle mura ma anche nei colori, nei volti degli abitanti, nei profumi e nei sapori del souk, nei contrasti palpabili tra un quartiere e l'altro. Il testo descrive nei dettagli meno conosciuti i quattro quartieri della città vecchia mentre il dipanarsi dei percorsi, da porta a porta, consente di non lasciarsi sfuggire nemmeno il più piccolo dettaglio. Uno strumento utile per chi voglia vivere l'emozione di far proprio il cuore della città più contesa al mondo, il condensato di tutte le informazioni che ciascuno vorrebbe trovare in un agile testo, compagno di viaggio e di avventura.
Sulle tracce del "Viaggio di Gesù", un percorso che fonde ricordi personali, storia e spiritualità. Il Mediterraneo come culla della civiltà, centro del mondo, sede del mito e della fantasia, luogo in cui sono nate e si sono sviluppate le tre grandi religioni monoteiste. Dai Fenici ai migranti di oggi, passando per le crociate, Scaglia racconta e interpreta il movimento di viaggiatori che, spostandosi da una costa all'altra, ha prodotto una fitta rete di scambi di sapere, di cultura, di commerci. Fino alle guerre e agli insediamenti, primo fra tutti quello dei francescani in Terra Santa, l'ordine religioso nei cui confronti Franco Scaglia ha sempre dimostrato una particolare attenzione e che, con la figura di Padre Matteo, è stato al centro dei suoi romanzi. Tra storia e attualità, un libro che tratta eventi e impressioni di un luogo che è, ancora oggi, il cuore di un processo di grande cambiamento.
"Terrasanta fu definita 'il quinto Evangelo'; definizione che vorrei aver trovata io, tanto mi piace ed è vera. Invece l'ha trovata, prima di me, uno spirito più ricco di me, Ernesto Renan". Così inizia questo libro di Cesare Angelini. Angelini si recò in Terrasanta due volte - nel 1932 e nel 1937 - per seguire le orme di Gesù in uno stato d'animo cangiante, nell'emozione sempre rinnovata alla vista del Giordano, del Santo Sepolcro, del monte Tabor, di Emmaus, del lago di Tiberiade, del Getsemani, del Calvario... Egli è consapevole del fatto che il passare dei secoli ha mutato l'aspetto fisico dei luoghi, ma anche che nulla ha potuto diminuire l'aura che li circonda. Il suo racconto si muove tra il passato e il presente, tra la meraviglia dell'uomo di fede e la curiosità dello scrittore, l'aneddoto di colore e la notazione storica, il dato di cronaca e la riflessione spirituale. Libro ricco di spunti e suggestioni, "Terrasanta quinto Evangelo" è una lettura per tutti, a qualunque fede si appartenga.
Una guida a uno dei principali pellegrinaggi per la cristianità: quello verso Roma lungo l’antica Via Francigena.
Monica d’Atti e Franco Cinti, forti della loro esperienza, offrono ai pellegrini una guida che, da un lato, li accompagna attraverso un cammino che dalla Val di Susa giunge a Roma passando per Torino, Pavia, il Passo della Cisa, Lucca, Siena... dall’altro comunica loro un orientamento spirituale che valorizza il significato più profondo e autentico del viaggio, presentando momenti di preghiera
e meditazione, alla riscoperta di quella devozione che ha contribuito in massima parte a forgiare la fede cristiana e l’intera civiltà europea. Il volume, ricco di informazioni pratiche, è corredato da foto e box dedicati a Chiese, reliquie (su tutte la Sindone) e Santi. Ogni capitolo è accompagnato da una citazione che invita alla riflessione e alla preghiera.
L'autore
Monica D’Atti e Franco Cinti, laureati in Scienze Agrarie, dal 1994 hanno scoperto la dimensione del pellegrinaggio percorrendo il Cammino di Santiago ed entrando nella Confraternita di San Jacopo di Compostella di Perugia. Fanno parte attivamente del progetto della Confraternita che da anni si propone di studiare e percorrere le principali vie di pellegrinaggio e in particolare la Via Francigena, affinché altri pellegrini, anche dall’estero, possano riscoprirla. Con questo spirito scrivono, nel 2001, la prima guida sulla Via Francigena, della quale nel 2004 esce la nuova edizione, seguita da ulteriori tre edizioni fino al 2012. Nel 2010 scrivono la prima guida di pellegrinaggio da Roma ai porti pugliesi per la Terra Santa. Il costante e prolungato impegno sulla Via ne fanno due tra i maggiori esperti di questi percorsi di pellegrinaggio.
Verso la metà del IX secolo si diffuse in tutta Europa una notizia strabiliante: nella remota Galizia, all’estremo confine nord-occidentale della penisola iberica, grazie a un prodigio divino era stato rinvenuto il sepolcro dell’apostolo san Giacomo il Maggiore! Questa scoperta suscitò un incredibile entusiasmo che si rafforzò nel corso dei secoli successivi, attirando sul luogo sacro folle sempre maggiori di pellegrini, non solo del vecchio continente, ma anche dal Vicino Oriente e addirittura dall’Africa, tanto che Compostella divenne la terza meta di pellegrinaggio, dopo la Terra Santa e Roma, e sulle strade del santo cammino si formarono la storia, la cultura, la civiltà stessa dell’Europa. Andrea Conti ha ricostruito le vicende del ritrovamento della tomba e delle spoglie dell’apostolo; soprattutto ha ricostruito la genesi di un fervore collettivo che ha indirizzato nei secoli del Medioevo migliaia di pellegrini appartenenti a ogni ceto sociale verso quelli che si ritenevano i confini del mondo, con una devozione che ancora oggi non accenna a diminuire, ma che sembra rinnovarsi continuamente.
L'autore
Andrea Conti è nato e vive a Siena. Ha conseguito il magistero in Scienze Religiose nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Firenze e svolge la professione di insegnante. Studioso di storia della Chiesa, ha pubblicato La spada e la roccia. San Galgano: la storia, le leggende (Milano, 2007), scritto con Mario Arturo Iannaccone.
Questa Guida artistico-spirituale al Sacro Monte di Varallo è il testo da tenere tra le mani per fare il pellegrinaggio alla Nova Jerusalem di Varallo Sesia. "Il pellegrinaggio è una forma eminente della tradizione religiosa universale e cristiana in particolare. L'uomo e la donna lasciano per un po' di tempo la casa e il lavoro usato, per compiere un viaggio esteriore che sia da stimolo a un cammino interiore e poter ritornare così alle sorgenti della fede" (dalla presentazione di mons. F. G. Brambilla).
Descrizione dell'opera
La libertà di culto concessa ai cristiani nell'anno 313 con l'editto degli imperatori Costantino e Licinio ha dato origine a una «buona pratica» di devozione e penitenza - il pellegrinaggio in Terrasanta - che ha prodotto resoconti e guide di viaggio spesso arricchiti da minuziose descrizioni dei luoghi.
Con comodità e relativa sicurezza, i pellegrini potevano percorrere le strade mantenute in efficienza dall'apparato amministrativo dell'Impero Romano per le necessità del servizio postale, che per il suo funzionamento disponeva di dettagliati documenti itinerari.
Quel poco che è sopravvissuto al naufragio pressoché totale degli scritti di carattere pratico dell'antichità permette oggi di ricostruire il canovaccio essenziale del percorso sul principale asse di collegamento tra l'Europa e la Terrasanta nel IV secolo, momento di esplosione del pellegrinaggio cristiano.
Il volume prosegue una collana di brevi saggi di tema teologico, filosofico, storico, archeologico o di spiritualità, affrontati da specialisti di grande competenza, noti e meno noti, che offrono uno sguardo inedito sull'aspetto preso in considerazione. Si tratta di argomenti di interesse culturale che spesso intersecano l'attualità.
Sommario
Introduzione. I. LA STRADA ROMANA. II. ITINERARI, GUIDE E MEMORIE DI VIAGGI. Itinerari scritti. L'Itinerarium Antonini. Carte itinerarie. La Tabula Peutingeriana. Memorie di pellegrinaggi. L'itinerario di Eteria. III. IL DIARIO DI VIAGGIO DEL PELLEGRINO DI BORDEAUX. Itinerarium Hierosolymitanum o Burdigalense. Inquadramento storico. Analisi dell'itinerario. L'autore. IV. LA VIA DEI PELLEGRINI NEL IV SECOLO. Bitinia. Galazia. Cappadocia. Cilicia. Siria. Fenicia. I luoghi santi. La Città Santa. Pellegrinaggio al Giordano. Pellegrinaggio a Hebron. Conclusione. Note. Mappe e itinerari. Bibliografia.
Note sull'autore
GIOVANNI UGGERI è professore ordinario di Topografia antica all'Università La Sapienza di Roma. Autore di numerose pubblicazioni scientifiche, è direttore del Journal of Ancient Topography, la rivista che pubblica studi di topografia e urbanistica del mondo classico.
Un sussidio ad uso del pellegrino in Terra Santa che ricalca il cammino ideale che, prendendo lo spunto dalla vita pubblica di Gesù, parte dal deserto, si svolge in Galilea (Nazaret, Cafarnao e la regione del lago di Tiberiade) e si conclude a Gerusalemme.
Il libro contiene brani biblici scelti in relazione ai luoghi e ai paesaggi del pellegrinaggio, accompagnati da un breve commento per favorire la meditazione e la preghiera personali. Oltre all’introduzione e alle proposte per la riflessione, sono stati inseriti alcuni testi dei Padri della Chiesa, uomini di fede degni di essere ricordati per la loro esperienza umana e soprattutto per la loro santità. Tra tutti un posto particolare spetta a san Francesco, che per primo ci ha aiutato a scoprire il valore del pellegrinaggio e della preghiera.
La presente guida intende offrire una traccia per riscoprire e comprendere più a fondo il contesto ambientale, storico, culturale e religioso in cui operò l'Apostolo Paolo per annunciare la Buona Novella ai popoli di quella che è l'odierna Turchia. Nel testo vengono infatti ripercorse sul piano topografico quelle strade, regioni, città, privilegiate da Paolo per portare il messaggio della nuova fede, e ne vengono evidenziate le caratteristiche storiche, culturali, urbanistiche, monumentali ed archeologiche. L'autore tuttavia non si è limitato alla descrizione dei monumenti di età classica, ma ha voluto dare spazio anche a quelli paleocristiani, a quelle strutture ecclesiastiche che costituiscono uno dei patrimoni architettonici ed artistici più prestigiosi dell'umanità. Ne risulta una guida dettagliata, completa di carte topografiche e immagini a colori, rivolta a tutti i coloro che intendono avvicinarsi più concretamente ai luoghi e al contesto storico dell'annuncio della nuova fede da parte dell'apostolo Paolo.
Coltivare un'umanità proiettata verso una dimensione plurale è possibile per mezzo dei sistemi educativi che hanno la possibilità di divenire il motore di una società nuova. Le analisi e le proposte pedagogiche scaturite all'interno di questo lavoro vogliono richiamare l'essere umano verso dinamiche esistenziali di autenticità e di senso, invitandolo per mezzo di una educazione propriamente intesa a declinare l'invito della modernità a chiudersi in se stesso e a cercare fatui soddisfacimenti nella materialità e nell'omologazione, quanto piuttosto ad aprirsi con autenticità al dialogo con l'altro.