Il testo prende in esame i giorni che vanno dalla memoria dell'ingresso di Gesù a Gerusalemme alla Messa In Cena Domini, soffermandosi innanzitutto sui testi biblici e sulla liturgia delle Ore che li caratterizzano, e successivamente su alcune pratiche che segnano questi giorni di Lunedì, Martedì e Mercoledì santo delle comunità con l'intento di offrire alcune vie di approfondimento.
Il Giovedì santo è la porta d'ingresso del Triduo pasquale. L'ultima Cena, che si celebra in questo giorno, è inseparabile dalla passione e dalla risurrezione del Signore. Essa, infatti, anticipa, implica ed esprime gli eventi fondatori: il pane è spezzato, come spezzato sarà il corpo, il vino è versato, come versato sarà il sangue. Nel pane spezzato e nel vino versato s'inscrive tutto il mistero della morte vivificante del Signore: il rito della Cena si fa narrazione dell'amore di Dio crocifisso, gestualità segreta eppure rivelatrice, disegno di quella forma, quella del pasto, che plasmerà per sempre il volto della Chiesa. Il testo si compone di due parti: nella prima, le celebrazioni del Giovedì santo vengono rilette alla luce dei testi liturgici e magisteriali, così da suggerire al lettore le principali chiavi interpretative offerte dalla riforma liturgica conciliare; nella seconda parte viene offerta una lettura liturgico-sapienziale del Giovedì santo attraverso una spiegazione dei riti (tempi, luoghi, gesti, oggetti).
Il cammino di questo testo dispone a cinque percorsi di meditazione scanditi da corrispettivi passaggi biblici. Cinque icone, cinque immagini mistagogiche e graduali di accesso al Dio vivente, attraverso le quali ci poniamo sulle tracce della Sua conversione verso ciascuno di noi. Credo si debba cessare di porre troppo lo sguardo su di noi, sul nostro piccolo io e sulle sue pretese volontaristiche conversioni, magari da esibire come trofei per 'non essere come gli altri uomini' (Cf Lc 18,9-14) [...]". (dall'Introduzione) "
Non è un semplice libro di don Gabriele Amorth, ma il racconto straordinario delle esperienze e degli insegnamenti del celebre esorcista, formatosi alla scuola di padre Candido Amantini, che ha combattuto le forze del male per gran parte della sua vita. Per conoscere il male e sapere come affrontarlo non c’è guida migliore: don Amorth chiarisce concetti fondamentali e affronta tematiche delicati ed essenziali, fornendo risposte chiare alle domande cruciali sulla natura del male e sulle strategie per contrastarlo. Don Amorth nei suoi approfondimenti e chiarimenti affronta moltissime tematiche, offrendo al lettore una visione completa e informata: dall'occultismo agli esorcismi, dalla magia alle infestazioni, dalla libertà all’azione del diavolo. Nel libro troverai risposte alle domande che anche tu ti sarai posto: chi è veramente il diavolo? Come riconoscere se si è colpiti dal maligno? Che cos'è e come avviene un esorcismo? Come affrontare il male concretamente? A oggi, l'insegnamento di don Amorth rimane una fonte sicura e affidabile da cui attingere conoscenza per poter identificare il male e apprendere quali sono le strategie per sconfiggerlo.
Perché tante coppie innamorate decidono di separarsi, a volte dopo pochi anni o mesi di matrimonio? È davvero impossibile, oggi, fare una scelta coniugale che sia "per sempre"? Nel desiderio di offrire un contributo su questo tema, il testo propone, soprattutto ai più giovani, un percorso di riflessione finalizzato non solo a creare le fondamenta di un progetto di vita insieme solido e duraturo, ma anche a regalare alla coppia serenità e benessere. Attraverso tre domande aperte si accompagnerà il lettore alla scoperta di quell'amore capace di sostenere una scelta coniugale autentica e condivisa, e soprattutto destinata a durare nel tempo per essere veramente tale. Il libro è pensato per i giovani e per tutti coloro (genitori, sacerdoti, educatori, catechisti, uomini e donne di buona volontà) che saranno chiamati a sostenerli nel cammino verso il matrimonio e la famiglia, per consentire loro di vivere in pienezza la bellezza e la grandezza dell'amore coniugale.
Le lettere di Paolo sono i testi più antichi del Nuovo Testamento, così antichi che al momento della loro redazione il cristianesimo non esiste ancora. Ci raccontano di giudei e greci che credono che Gesù di Nazareth, un predicatore galileo morto crocifisso, sia il Messia. La loro non è la fede generica in un dio amorevole che ricompenserà i suoi devoti: il Regno di Dio è il risultato dell'imminente scontro apocalittico in cui Cristo sconfiggerà le forze del male, e il vangelo deve essere annunciato alle nazioni affinché si schierino dalla parte giusta. Se il quadro generale è chiaro, assai meno lo sono i dettagli: Paolo non ha elaborato una teologia coerente e sistematica, né ha fondato un'organizzazione gerarchica dei credenti; l'annuncio del vangelo ha dato vita a una ekklêsia, ma non c'è ancora una chiesa. Questo libro tenta di ricostruire quello che nei testi si trova solo in forma frammentaria e implicita, un "manuale di istruzioni" per prepararsi all'apocalisse: come si fa a vivere in un mondo condannato alla distruzione? come vanno riconfigurati i rapporti sociali? che cosa è lecito e che cosa è proibito? In altre parole: che cosa significa rivestirsi di Cristo e diventare uomini nuovi?
Negli ultimi tempi, in ambito ecclesiale, si sente spesso richiamare la necessità di attivare “processi di cambiamento”. ma di cosa si parla quando parliamo di processi? Questo interrogativo coglie un aspetto decisivo sul quale riflettere, per avviare e accompagnare il cambiamento. Diversamente i fallimenti saranno molto probabili, le resistenze si moltiplicheranno, la nostalgia, la rabbia e la delusione troveranno un fertile terreno su cui mettere radici. Contenuti del testo: parabole del cambiamento; aree di crisi pastorale (una mappa); criteri pastorali di riferimento e priorità; modelli per accompagnare il cambiamento; strategie per consolidare e comunicare il cambiamento.
Come si sente una donna (e una coppia) al cospetto del dramma della morte prenatale? Come si può vivere ed affrontare il mistero di un tale dolore? Questa testimonianza posa lo sguardo su chiunque abbia attraversato, o stia attraversando, la terribile prova del lutto prenatale, per portare comprensione, empatia, speranza. Fabrizia Perrachon, raccontando in prima persona la sua esperienza diretta, propone anche delle vie affinché venga costruita una cultura prenatale, soprattutto nei contesti cristiani, per dare un segnale forte di speranza, per non lasciare sole le persone, per affermare al mondo che la vita ha un valore ineluttabile sin dal principio.
Vademecum per insegnanti e genitori.
Greccio è il luogo che pubblicamente Francesco dichiarava di prediligere perché vi vedeva attuata la sua scomoda proposta di vita evangelica, di assoluta povertà, nei compagni e negli abitanti; a Greccio aveva ideato nel 1223 la strana celebrazione del Natale che aveva colpito profondamente i contemporanei e i frati dell’Ordine. A Greccio Francesco aveva attuato la sconfessione della crociata, riproposto, attraverso il presepe eucaristico, il bue e l’asino, il suo ecumenico progetto di pace. A distanza di ottocento anni, il volume, in sede critica, fa il punto — mai operato in precedenza — di un evento che come pochi altri ha generato una ricca tradizione religiosa e culturale.
Con saggi di Felice Accrocca, Luigi Pellegrini, Chiara,Frugoni, Massimo De Angelis
Il discorso biblico sulla paternità evidenzia la complessità del tema e gli interrogativi che solleva. Partendo dalle grandi figure bibliche e dalle loro vicende umane, questo testo ne mette a fuoco i tratti essenziali e percorre le principali tappe della vita di un padre: dare un nome, circoncidere i maschi, educare, lasciar andare. Allo stesso tempo, esplora le insidie in cui egli può cadere: assenza, violenza, comportamenti che rendono difficili i rapporti fra generazioni. I figli fanno parte di una discendenza e da questa appartenenza alla famiglia ricavano un'eredità, che insieme è peso e grazia. Per questa ragione, ubbidire al precetto che richiama ad onorare il padre può apparire a volte un'impresa delicata.
Luisa Piccarreta, mistica di Corato, passò circa 62 anni della sua vita in un letto, nell'offerta totale di sé a Dio. Scrisse per obbedienza 36 Volumi che hanno la fonte sorgiva nella preghiera del Padre nostro: sia fatta la Tua Volontà come in cielo così in terra. Libro di cielo è, in modo sintetico, il titolo voluto da Luisa ai suoi 36 manoscritti, fedelmente ritrascritti dagli originali e stampati in tomi. Il Tomo 6 comprende i volumi 17°, 18° e 19°.